Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Knifelover94    09/06/2014    1 recensioni
Kellyn, Kells per gli amici, Light è una sedicenne normale. Ma il destino ha in serbo per lei tutt'altro che la normalità. Mai avrebbe pensato che uno stupido gesto altruista causasse la distruzione della sua vita così come la conosceva. Ben presto si ritroverà risucchiata in un mondo sconosciuto, che non le appartiene...O forse sì?
Dovrà avere a che fare con i diurni,i notturni,i demoni, i complotti,le lotte per il potere, i guardiani e soprattutto con Niall Sword, il guardiano più testardo ed insopportabile del mondo.
(Faccio schifo a scrivere le introduzioni quindi spero che leggiate comunque la storia!)
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kellyn tratenne il respiro. Erano passati una decina di minuti da quando aveva deciso di andarsene ma qualcosa in quella scena l'aveva fermata. Poteva giurare di aver visto l'uomo alto, che era stato chiamato Khadim, muoversi ad una velocità sovraumana e poteva giurare che la lama in mano al ragazzo biondo si fosse illuminata. Estrasse il cellulare dalla tasca e iniziò a digitare il numero della polizia.
"Pronto polizia?"
"Pront-". La ragazza smise di parlare e riattacco la chiamata.
Era apparso dal nulla un'altra persona, di corpuratura robusta, che stava per colpire con una spada dalla lama rossa il giovane ragazzo. I piedi di Kellyn si mossero da sole e corsero verso i tre.
"Attento!" aveva urlato al giovane "dietro di te!"
Il ragazzo si girò e riuscì ad evitare che la lama lo trafisse. La giovane poi corse verso la figura sconosciuta e cercò di spingere via l'uomo con tutta la sua forza. L'impatto con l'essere massiccio la fece chiudere gli occhi. Non si era mosso neanche di qualche centimetro. Kellyn alzò la testa e i suoi occhi incrociarono quello dello sconosciuto. Gli occhi rossi dell'uomo la facero saltare all'indietro. Si girò verso il ragazzo biondo e vide che al posto dei suoi occhi verdi, Khadim aveva gli occhi dello stesso colore del suo compagno.
"Ratos, occupatene del guardiano! Io mi occupo dell'umana!" disse con una voce possente e minacciosa.
Kellyn fissò Khadim con uno sguardo attonito. Che cosa intendeva per guardiano? E per umana? Che cos'erano? Poi vide che sul capo dell'uomo erano apparsi due corne nere e i suoi denti erano diventati affilati.
"Sembri avere un buon odore" disse Khadim. Con un azione veloce, l'uomo si avvicinò con la bocca al collo di Kellyn, che in quel momento sentì una strana pressione sulla zona. Non capì se fosse stata la paura a darle quella sensazione o se l'uomo, con la sua velocità sovraumana, l'avesse morsa. Non aveva tempo per pensarci perché Ratos aveva afferrato per il collo il giovane che iniziò a soffoccare e fece cadere la lama per terra.
"Stupido guardiano" disse l'uomo alto guardando il ragazzo, che stava per soccombere.
Kellyn tratenne il respiro e un solo pensiero le passò per la testa: devo salvarlo.
Fu così che la giovane, approffitando del momento di distrazione dei due, afferrò la lama.
"Lasciatelo, sono armata!" disse con tutto il corraggio che aveva dentro. I due mostri risero.
"Tu, folle umana! Lui era un guardiano, è per questo che è riuscito a ferirmi, ma tu...tu sei umana, quella lama non ha nessun potere nelle tue mani!" disse Khadim, con Ratos che continuava a ridere. "Su, avanti! Colpiscimi pure!" la invitò.
Kellyn fece un profondo respirò e con un gesto secco colpì l'uomo alla gola.
Il demone urlò e Ratos spalancò gli occhi. Era stupito e Niall sentì che la sua presa alla sua gola si stava indebolendo, talmente era stato colto dalla sprovvista. Anche lui era sopreso ma non aveva tempo per occuparsi dell' umana, doveva prima sconfiggere Ratos.
Strinse la mano destra in un pugnò e colpì il mostro in faccia con tutte le forze che aveva. Ratos lanciò Niall lontano da sè e si accarezzò la faccia.
"Bene" pensò il ragazzo "Gli ho fatto male."
Il demone lo guardò e lui gli sorrise. Uno sguardo collerico apparve nella faccia del nemico e Niall si compiacque. Ratos era forte ma era stupido, di certo con un po' di provocazione avrebbe perso la pazienza e lo avrebbe attaccato con mosse frontali. E così fece. Il demone iniziò a muovere le mani stretti in pugni verso Niall, senza pensare e il ragazzo riuscì con facilità ad evitarli. Poi con una mossa veloce, prese due lame dal suo cappotto e lo lanciò sulle gambe del demone che cadde per terra.
Il guardiano sorrise soddisfatto. Certo, Khadim era morto, ma aveva ancora Ratos.
Il ragazzo spalancò gli occhi e socchiuse la bocca, poi si girò intorno e capì che la ragazza era scappata.
Il cuore di Kellyn batteva forte e le sue mani tremanti stavano ancora stringendo la lama sporche di sangue. Dopo aver usato l'arma contro l'uomo, era scappata via come una vigliacca, abbandonando il ragazzo. Fece un profondo respiro e le lacrime scesero. Aveva ucciso un uomo e aveva abbandonato il suo corpo per strada. Era un mostro. Le sue gambe cedettero e si sedette per terra. Fissò la lama tra le sue mani.
"Sono un mostro" disse sottovoce a sè stessa.
"Non sei un mostro" disse una voce familiare dietro di lei.
La ragazza alzò gli occhi e incrociò lo sguardo di due bellissimi occhi grigi. "Ti conosco..." disse, dopo qualche minuto in silenzio.
"Sì, sono il ragazzo che hai salvato..." rispose il ragazzo, alzando gli occhi al cielo e muovendo le dita a mo' di virgolette quando pronunciò la parola salvato.
Kellyn smise di piangere,si alzò in piedi, si passò le maniche fra gli occhi per asciugarsi le lacrime e infine disse "Ti ho salvato...e tu lo dici come se avessi fatto una cosa sbagliata!"
Farle perdere la pazienza era un'impresa quasi impossibile e questo ragazzo ci era riuscito in neanche cinque minuti.
"Perché lo era" rispose con voce cupa. Gli occhi del ragazzo si erano fatti freddi.
La giovane spalancò gli occhi, lanciò la lama verso il ragazzo e strinse la mano destra in un pugno. "Io ho ucciso una persona...e tu...tu... mi dici che non dovevo!?" accusò infine, rossa in faccia.
"Tu non sai in che guaio ti sei cacciata."
"Sì che lo so! HO UCCISO UN UOMO!"
"Quello non era un essere umano".
"E' pazzo" pensò fra sè Kellyn "deve essere pazzo."
"Pensi che sia pazzo?" chiese il ragazzo e la giovane ansimò. "Non sono pazzo, quello era un demone!" continuò, avvicinando la ragazza.
"Un demone...ma...cosa...demone...non è ver-" non riuscì a finire la frase. Le girava la testa.
"Stai bene?" chiese il ragazzo. Kellyn cercò di rispondere ma dalla sua bocca uscirono solo parole senza senso e soffocate. E poi non ce la fece più, le sue gambe iniziarono di nuovo a cedere. Il ragazzo la tenne per il braccio.
"Cosa hai?" chiese serio.
Cercò di parlare ma non riuscì più, sentiva che le sue forze stavano abbandonando il suo corpo.
"Stupida!" le urlò nell'orecchio il ragazzo allarmato "Sei stata baciata dall'oscuro!"
  
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