Mi devi ancora un
bacio, ricordi?
«Cento metri», la stuzzicò. «Scommetto che non riesci a battermi.»
«Scommetto che ci riesco», rispose Liesel.
«Ma cosa vuoi scommettere, piccola Saumensch? Hai del denaro?»
«Certo che no. E tu?»
«No.» Rudy ebbe un’idea. Il rubacuori in erba faceva capolino in lui.
«Se ti batto, ti bacio.»
***
«No… No, stupido
ragazzino, no!» Liesel si inginocchiò
con le lacrime agli occhi accanto al corpo inerme dell’amico. «Svegliati!»
continuò lei scuotendo il corpo di Rudy. «Ti prego!»
Liesel attese, ma
inutilmente. «Ti prego, Rudy.. Non lasciarmi. » singhiozzò abbracciando l’amico.
«Non puoi arrenderti così. Mi.. Mi devi un bacio, ricordi?» continuò allontanandosi di poco
e spostando i capelli dalla fronte del ragazzo con un gesto affettuoso e con un’espressione
stravolta in viso.
Girando la testa in cerca di un possibile aiuto poi, colse qualcosa in
movimento fra le macerie.
Solo chi poteva vantarsi di avere un occhio attento poteva notare la sfocata macchia
nera che camminava fra i corpi inerti degli abitanti della via in cui abitava
la giovane fanciulla, e la ladra di libri faceva di certo parte di quel ristretto
gruppo di persone che riuscivano a cogliere ogni particolare che si riuscisse a
scorgere nella loro vita quotidiana.
«Oh, Gesù, Giuseppe e Maria. Ti prego, no.» quasi urlò Liesel riconoscendo la
figura che pian piano, passando da cadavere in cadavere, le si avvicinava.
L’aveva vista anche in volte precedenti, come nel treno che l’aveva condotta
dai suoi nuovi Eltern*, ovvero quando
sua madre la svegliò alla morte del fratello e negli scorsi bombardamenti.
Ovunque passasse
quell’ombra, la morte regnava sovrana.
«Brutto
idiota, SVEGLIATI!» imprecò rigirandosi contro il ragazzino e schiaffeggiandolo in volto con la speranza di
farlo destare.
Quando si rese conto che nemmeno la violenza le era di aiuto, giocò il suo
ultimo asso nella manica.
La ladra di libri abbassò così la testa verso il volto del ragazzo e, con le
guance rigate di lacrime, donò al suo migliore amico il bacio che da sempre lui
desiderava ricevere.
Sentendo il fruscio di poco prima
farsi più vicino però, Liesel strinse più forte a sé Rudy.
«Resta con me, te ne prego…» sussurrò poi sulle labbra dell’amico quando concluse
il bacio.
Alzando di un poco la testa, la ladra di libri poté scorgere la figura di poco
prima accanto a loro.
«Ti scongiuro.. Non portarmi via Rudy.» pregò l’uomo continuando ad abbracciare il ragazzino.
Non riuscendo a scorgere il suo volto per poter capire la sua espressione però, Liesel decise che, semmai Rudy avesse
definitivamente lasciato il suo mondo, gli sarebbe stata vicino fino alla fine.
Poco le importò della mano che si era poggiata delicatamente sulla testa del
ragazzo, e del terzo e ultimo fruscio che le testimoniava l’allontanamento
della Morte da loro.
Liesel sciolse l’abbraccio solo quando iniziò a sentire il cuore dell’amico
battere di nuovo e un leggero respiro sui capelli.
Rudy iniziò ad aprire gli occhi, cercando pian piano di abituarsi alla luce del
sole che sorgeva.
«Perché piangi?» le chiese
ansante l’amico per lo sforzo.
Liesel si portò le mani davanti alla bocca per soffocare un nuovo singhiozzo,
mentre Rudy cercava di alzarsi.
«Aspetta, ti aiuto.»
gli disse asciugandosi le lacrime dagli occhi con un gesto veloce la ragazza.
«Grazie.» le sorrise debolmente il ragazzo. «..E Liesel?» continuò chiamando la
ragazza.
La ladra di libri si voltò sorridendo, e in pochi secondi le labbra dell’amico
furono di nuovo sulle sue.
«Volevo dirti.. Beh,
ecco… Io… » farfugliò Rudy in
imbarazzo e abbassando lo sguardo. «Beh..
Ti amo.» concluse alzando il
viso e sorridendole.
Liesel gli sorrise di rimando e lo circondò in un abbraccio.
«Lo so, Rudy. Lo so.»
gli disse. «Anche io ti amo, stupido
Saukerl.»
Fu in quel momento che la ladra di libri ringraziò per la prima volta la Morte del dono che le aveva fatto, la
quale stava guardando la scena nascosta dalle macerie.
***
Angolo autrice.
In questo libro, ho sempre immaginato la Morte come un uomo piuttosto
anziano che avanza indispettito nelle vie della Germania portando via, con un semplice gesto di mano, le anime di coloro che
morivano.
Sta di fatto che l’ho descritta in tal modo, e spero che non ne risulti un insulto
a questa bellissima opera.
Ho amato il film dedicato a questo libro quasi quanto quest’ultimo, poiché anche
se non è perfetto e tralascia molte scene che avrei visto con piacere, è ben
fatto.
In particolar modo ho amato il legame che accumunava Liesel e Rudy, ed è per
questo che ho deciso di cambiare un po’ il finale dell’opera.
Spero che troviate quello da me scritto buono e di piacevole lettura.
Per qualsiasi
errori nel testo, dubbi su ciò che ho
scritto etc. , scrivetemi tutto in una recensione o, se volete, in un messaggio
privato. (:
Per
quanto riguarda coloro che mi seguono: mi scuso infinitamente per essere
sparita dal sito.
Con la scuola, la moltitudine di impegni che mi ha travolta e il ‘blocco dello
scrittore’, non sono più riuscita a scrivere molto. Spero di poter continuare
qualche mia altra storia in questi mesi di vacanza.
A presto,
_ Angel _