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Autore: yoko_kage13    18/08/2008    1 recensioni
Ho attraversato il tempo e lo spazio...non sai per quanto ho vagato, rinchiuso in questa tela...ed ora sei tu ad essere venuto a me... Dimmi...mi ami ancora? (Riku-Sora)
Genere: Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Riku, Sora
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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CAP 2

ALLORA RAGA!!!  C S RIVEDE!!!! (scusate il ritardo ^_^°)

PER QUESTO SECONDO CAP HO DECISO DI INSERIRE IL TESTO E LA TRADUZIONE DI …

Angels

 

Within Temptation

Sparkling angel
I believed
You were my saviour
In my time of need.

Blinded by faith
I couldn’t hear
All the whispers
The warnings so clear

I see the angels
I'll lead them to your door
There is no escape now
Now mercy no more
No remorse cause I still remember
The smile when you tore me apart

Chorus:
You took my heart
Deceived me right from the start
You showed me dreams
I wished they'd turn to real
You broke a promise
And made me realise
It was all just a lie

Sparkling angel
I couldn’t see
Your dark intentions
Your feelings for me
Fallen angel
Tell me why
What is the reason?
The thorn in your eye?

I see the angels
I’ll lead them to your door
There is no escape now
No mercy no more
No remorse cause I still remember
The smile when you tore me apart

Chorus:
You took my heart
Deceived me right from the start
You showed me dreams
I wished they'd turn to real
You broke a promise
And made me realise
It was all just a lie
Could have been forever
Now we have reached the end

This world may have failed you
It doesn’t give the reason why
You could have chosen
A different path in life

The smile when you tore me apart

Repeat chorus

                                       Titolo Tradotto: Angeli

Within Temptation

 



Angelo splendente,
Credevo
Tu fossi il mio salvatore
Nei momenti di bisogno.
Accecata dalla buona fede,
non sentivo
Tutti i mormorii,
I segnali così chiari.

Vedo gli angeli,
Li condurrò alla tua porta.
Non c’è via di fuga ora,
Nessuna pietà , non più,
Nessun rimorso, poiché mi ricordo ancora
Il sorriso (che avevi) quando mi hai buttato via.

Rit.
Mi hai preso il cuore,
Mi hai ingannato sin dall’inizio,
Mi hai fatto intravedere dei sogni,
Ho sperato diventassero realtà
Non hai mantenuto la promessa
E ho capito
Che era tutta una menzogna.

Angelo splendente,
Non riuscivo a vedere
Le tue intenzioni oscure
I tuoi sentimenti per me.
Angelo caduto,
Dimmi, perché?
Qual è il motivo,
Il tuo cruccio?

Vedo gli angeli,
Li condurrò alla tua porta.
Non c’è via di fuga, ora
Nessuna pietà, non più
Nessun rimorso, perché ricordo ancora
Il sorriso (che avevi) quando mi hai buttato via.

Rit.
Mi hai preso il cuore,
Mi hai ingannato sin dall’inizio,
Mi hai fatto intravedere dei sogni,
Ho sperato diventassero realtà
Non hai mantenuto la promessa
E ho capito
Che era tutta una menzogna.
Sarebbe potuto essere per sempre
Adesso abbiamo toccato il fondo.

Questo mondo può averti respinto,
Non ti spiega il perché.
Avresti potuto scegliere
Un sentiero diverso nella vita.

Il sorriso che avevi quando mi hai buttato via.

 

È, SECONDO ME, LA CANZONE PIU’ BELLA DEI W. T. ED ANCHE LA TRADUZIONE E’ STUPENDA, NONOSTANTE IL VIDEO LASCI UN POCO A DESIDERARE…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per un attimo era stato così PAZZO da ringraziare del fatto di essere arrivato in tempo a quello stramaledetto appuntamento quando, appena arrivata, Kairy gli aveva espressamente detto che se non lo avesse trovato sarebbe entrata da sola…

Aveva sempre detto di essere un tipo sfigato…ma qui la cosa si stava facendo RIDICOLA!

Erano ORE che giravano ininterrottamente PER LO STESSO CORRIDOIO e per cosa poi?

UNO STUPIDO VASO DI CERA TUTTO SBECCATO!

Sbuffando e con particolare prudenza…già pronto a chiedere rifugio ai passanti, si avvicinò alle due ragazze che parlavano fitto fitto tra loro.

Che poi maledizione se Kairy aveva trovato compagnia lui non poteva andarsene?

Avevano incontrato Namine per caso.

La bionda era da sola ad aspettare il turno per comprare il biglieto e si era subito accodata a loro due.

Non che gli dispiacesse, anzi.

Era una ragazza con cui era facile parlare…un po’ timida all’inizio forse, ma appena prendeva confidenza non la staccava più nessuno e si dimostrava un vero peperino.

Le due si erano subito trovate in sintonia, all’inizio per una somiglianza fisica che le aveva fatte avvicinare molto ed era stato anche il pretesto per conoscere lei ed il suo ragazzo, un certo Roxas che aveva visto una o due volte, ma in seguito avevano scoperto di avere tante cose in comune.

Per questo Kairy le aveva chiesto per quale motivo non si fosse fatta sentire per andare insieme, cosa che, a parere di Sora, poteva fare benissimo anche lei.

La ragazza si era fatta piccola piccola, arrossendo all’inverosimile e scusandosi perché credeva che con quel gesto, l’andare a vedere una mostra d’oggetti antichi, si sarebbe screditata ai nostri occhi.

In un primo momento anche il ragazzo si era imbronciato per quella stupidaggine, ma, riflettendo, credeva di rischiare di essere preso in giro a vita se qualcuno avesse saputo della sua situazione attuale.

Era arrivato alla conclusione che Kairy avesse pensato la stessa cosa.

Facendosi coraggio e deglutendo rumorosamente, sfiorò leggermente la spalla dell’amica.

-Ehm…Kairy?

-Mmmhm?

-I-io vorrei proseguire.

Oops…

Lei lo guardò con occhi di fuoco e con un’espressione sdegnata.

-Sora non capisci mai ninte! Non cogli l’ESSENZA di quest’oggetto?-disse, indicando quella che sembrava una bacinella sbeccata-Non ti chiedi per cosa poteva essere usata?

-Mmmhm…

Il ragazzo si avvicinò di più, osservando attentamente per poi voltarsi verso la guardia.

-Mi scusi…non c’è scritto l’uso di quest’oggetto?

L’agente indicò loro un cartellino appena sopra recante una scritta che non lessero ad alta voce , ma alla quale Sora si fece scappare una risata e per la quale le due ragazze si allontanarono indignate, allungando il passo per seminarlo.

Tuttavia non evitarono una lieve punzecchiatina.

-Molto interessante, Kairy, ora sappiamo che non esistevano cessi nell’antichità!

Sora si lasciò scappare una risata.

 

 

 

 

 

 

-Oh, no!

Namine e Sora si voltarono verso la compagna, intenta a svuotare la borsa sul tavolino che avevano occupato da circa mezz’ora per gustarsi un bel gelato.

Kairy aveva gli occhioni grandi e impauriti, tanto che il ragazzo si preoccupò.

-Qual è il problema?

-Non trovo la macchina fotografica!

-Ma dai! Guarda meglio.

Con un piccolo broncio, la giovane mostrò ai compagni l’interno della borsa, ormai vuoto.

-Sicura di averla portata?

-Sicurissima! Ricordo perfettamente di aver fatto una foto appena entrati.

Sora incrociò le braccia, riflettendo.

-Dove avresti potuto lasciarla? Davanti a me non l’hai presa…

-Invece si!

-No ,Kairy…l’hai presa quando Sora è andato in bagno per fotografare quel quadro, ricordi?

La ragazza parve rifletterci qualche istante per poi guardare scetticamente l’amica.

-Quello del principe?

Namine annuì, soddisfatta della sua memoria di ferro.

-L’avrai lasciata lì o nella stanza successiva mentre aspettavamo Sora.

Kairy spalancò gli occhi.

Certo! Come aveva fatto a non pensarci.

“Ma ormai il museo avrà chiuso.”

Sbirciò un attimo l’orologio, sbuffando.

-Io devo andare a casa…è già tardi, però…

-Cosa?

Sora si era ritrovato due paia d’occhi del medesimo colore blu scuro a fissarlo, supplicanti.

-Ti prego! Il museo chiude fra qualche minuto…forse, se corri, riesci a recuperarla!

 

 

 

 

 

 

Oh, mio Dio, Ti ringrazio.”

Non poteva ancora credere in quel miracolo.

Aveva corso come un pazzo, usato la sua faccia da cucciolo bastonato per far ritardare di pochi minuti la chiusura del museo, cercato ovunque quel dannato arnese e ora…

-L’ HO TROVATA!

Strinse forte tra le mani la macchina, fiero del suo ‘lavoretto’.

Sospirando, si appoggiò alla parete di fronte al grande quadro che pareva sovrastare tutto e tutti in quella stanza, detergendosi il sudore con un fazzoletto.

Già da quand’era entrato in quella sala gli pareva che qualcosa fosse cambiato, qualcosa nell’atmosfera, come se si fosse appesantita.

E adesso, finalmente, poteva vedere cosa rendesse tale la cosa e un pezzo del suo sogno gli ottenebrò i  sensi per un attimo.

Sora fece cadere l’oggetto della sua ricerca, prendendosi la testa tra le mani e gemendo dolorosamente.

Un’acuto dolore gli stava trafigendo il cervello ad ogni passo che azzardava nella valle dei ricordi.

Si lasciò scivolare in ginocchio, ansimando pesantemente, lottando per non urlare quando le immagini si fecero nitide e il flusso della storia lo faceva tremare.

 

È…un ragazzo?

Non ho mai visto occhi così belli.

Hanno una forma dolce e sottile, leggermente allungata, ma quello che mi fa morire il fiato in gola è il loro colore.

Ad una prima occhiata mi erano parsi verdi, ma ora che il mio volto è ad un soffio dal suo posso immergermi in quelle singolari sfumature acquamarina.”

 

Allentò la presa, sbottonandosi il giubbotto per respirare meglio, ignorando una fitta quando, facendosi forza, provò ad alzarsi, reggendosi a stento sulle gambe, e si avvicinò di qualche passo al quadro, osservandolo meglio.

 

Il mio sguardo si abbassa sulle sue labbra.

Sono carnose e rosee, leggermente socchiuse così che il suo respiro mi muove debolmente qualche ciocca castana ribelle.”

 

Eppure era una cosa impossibile, senza senso…

Arrossì, ritrovandosi a provare tutte le emozioni di quella notte.

 

Passo poi a studiarne i lineamenti, tratti delicati e perfetti.”

 

Quei lineamenti erano ritratti con arguta perfezione, tanto da fargli pensare di poterlo toccare, di poter sentire la morbidezza della pelle diafana.

Tanto da fargli credere che da un momento all’altro quel giovane avrebbe potuto prendere vita, cominciare a muoversi…tanto da fargli credere che quegli occhi lo stessero osservando…

Ma non era possibile…vero?

 

Alzo una mano e vado ad accarezzare una lunga ciocca di capelli argentei.

È un colore strano, ma qualcosa mi dice che non sono tinti.

Sono così morbidi e lisci.

Glieli scosto dalla fronte, sfiorando anche uno zigomo.”

 

Perché ora gli prudevano le mani a quel ricordo?

Perché il dolore che provava non riusciva a distrarlo dal suo attento esame?

 

Per guardarlo sono costretto ad alzare il viso.

È alto, molto.

Sarà almeno una decina di centimetri più di me.

Eppure non mi sento schiacciato dalla sua presenza…protetto, forse.”

 

Si doveva calmare, doveva impedire al suo cuore di scoppiargli in petto.

C’era una spiegazione a tutto.

Sospirando, ricordò che Karin qualche giorno prima gli aveva mostrato un articolo correlato di varie foto su quell’esposizione…magari aveva visto di sfuggita una foto del ritratto di quel giovane e l’aveva sognato.

Si, doveva essere così!

 

Indossa un lungo soprabito di pelle nera, aperto sulle gambe, dove intravedo dei pantaloni stretti dello stesso colore, anch’essi ornati con qualche catena d’argento.”

 

Si, non poteva essere che questo…altimenti come poteva spiegarsi il fatto di conoscere tutto di lui?

 

Lui allarga il suo sorriso e mi saluta con un cenno del capo, sussurrando un flebile:- Finalmente ti ho trovato…”

 

Sora saltò in aria, scosso da un brivido.

Indietreggiò, afferrando la macchina e voltandosi verso il corridoio.

-ALLORA; RAGAZZO; HAI FINITO?

E Sora corse…

 

Corro…corro…corro…

Non so bene dove sto andando, ma l’importante è continuare a correre.

Non devo fermarmi.”

 

Uscì col fiatone dal museo, senza degnare nessuno di uno sguardo.

 

Devo correre per non essere raggiunto…”

 

 

GRAZIE A COLORO CHE HANNO MESSO QUESTA FF TRA I PREFERITI!

1 - HPalessandra
2 - lelith
3 - SoRifan
4 - YUMIKO

 

Ma soprattutto GRAZIE A CHI HA COMMENTATO:

Sorina_SA

Reki_Hiwatari

Roy4ever

VI RISPONDO: NN LASCERò QUESTA FF SE NN ALLA PAROLA “FINE”.

BACIONI!!!

 

 

 

 

 

  
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