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Autore: Lady Moonlight    23/06/2014    2 recensioni
Trenzalore è ormai un luogo lontano, un ricordo sbiadito, ma Clara non riesce più a guardare il Dottore con gli occhi di prima. La sua mente è piena di memorie; centinaia di vite passate e informazioni su mondi e creature che lei non dovrebbe conoscere.
I suoi echi hanno visto pianeti cadere, razze estinguersi e il Dottore cambiare.
Clara è convinta che un giorno il peso di quegli eventi -futuri o passati- la schiaccerà e a quel punto anche la vera lei si smarrirà per sempre.

[..]
"Avevi detto qualcosa a proposito di mummie, zombie e maledizioni egizie... ma ragni giganti?" Clara si volta verso il Dottore e lo fulmina con lo sguardo. "Credevo che quelli si limitassero ad esistere nei libri di Harry Potter... troveremo anche un basilisco per caso?"
In risposta le arrivano i beep del cacciavite sonico e qualche vago gesto con cui il Dottore le indica di abbassare il tono di voce.
"Peggio..." le sussurra lui ad un orecchio. Clara vorrebbe replicare perché non riesce proprio a immaginare cosa potrebbe esserci di peggio ad un serpente gigante.
"Mai sentito parlare di scarabei carnivori?"
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clara Oswin Oswald, Doctor - 11
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: Piscina (offerto gentilmente da kuma_cla)
Note: Ispirazione fulminante LOL *rotola via*

 

#Un mercoledì senza alieni




Il Dottore era arrivato puntuale quel mercoledì di dicembre, ansioso di incontrare Clara per portarla a fare un giro su Saturno. Si era presentato alla porta di casa Maitland con un sorriso entusiasta sul volto e il cacciavite sonico in mano.
Quando però si era allungato per suonare il campanello, la porta si era aperta con un gran fracasso e ne erano usciti i due fratelli Maitland, avvolti in sciarpe e giacche pesanti.
 
 
"Ehy, Clara!" aveva strillato Artie "C'è il tuo ragazzo!"
"Ah... Eh... Artie, veramente non s-" balbettò il Dottore
"Clara!" il grido disperato di Angie aveva messo in allerta il Dottore che si era precipitato in casa, puntando il cacciavite sonico, quasi fosse stato una pistola.
"Ma ti ho detto che non sono capace! Mi vergogno ad andare lì! Mi prenderanno tutti in giro!" stava dicendo la ragazzina, stringendo tra le mani un paio di pattini.
"E infatti non andremo al palaghiaccio!" Clara emerse dal soggiorno, puntando lo sguardo prima su Angie e poi su di lui. "Finalmente!" esclamò, avvicinandosi. "Credevo che non arrivassi più! Devi aiutarmi." disse con una tale serietà che il Dottore rimase perplesso. "E smettila di puntare in aria quel cacciavite!" lo rimproverò lei, scuotendo la testa.
"Ma Clara..." piagnucolò il signore del tempo.
"Ti ho ingaggiato per una missione speciale!" affermò Clara, superando i bambini, fermi sulla soglia di casa, e avviandosi lungo il vialetto ghiacciato.
Il Dottore annuì, sistemò il cravattino e la inseguì verso le porte spalancate del Tardis. "Te ne sei accorta anche tu, vero? Lo sapevo che stava accadendo qualcosa tra le mura del Big Bang!" esclamò euforico.
"Ma quali minacce aliene!" gridò Clara, mentre Angie e Artie lo superavano correndo. "Ora noi ci chiudiamo nel Tardis e non ne usciamo per almeno due ore!"
Il Dottore non le fece notare quanto quella frase potesse essere fraintesa.
"Non in quel senso!" si affrettò ad urlare lei.
 
 
"Ma è la mia piscina!" si lamentò a gran voce il Dottore, sfidando lo sguardo omicida di Clara e i bambini. "E voi volete, voi volete..." La Tardis emise un suono di solidarietà.
"Se non usi quel tuo dannato cacciavite giuro che, che-"
"Cosa?"
Clara alzò le braccia al cielo. "Ti abbraccio!"
Il Dottore la guardò inorridito. Doveva apparire come un bambino che si rifiuta di baciare i nonni sulla guancia il giorno di Natale. Ma l'abbraccio... Era così, così... No, niente abbracci, niente baci e assolutamente nessun tipo di contatto fisico!
"E va bene!" si arrese con un tono che sapeva di sconfitta.
 
 
Era stato così che la sua piscina si era trasformata in una gigantesca pista da pattinaggio e Angie aveva imparato a pattinare.
Alla fine, anche lui aveva beneficiato del cambiamento e alla conclusione di quel mercoledì il Dottore si era ritrovato più esausto di tutti gli altri passati in giro per l'universo.
Angie e Artie erano tornati a casa per la cena e Clara era stata l'unica a rimanere.
A quel punto il Dottore si era tolto i pattini e aveva modificato nuovamente la piscina affinché assomigliasse ad una sorgente termale.
Clara era stata la prima ad immergersi e anche se lui non lo avrebbe mai ammesso -sì, era rimasto a fissarla mentre si crogiolava nell'acqua bollente con il costume a due pezzi- pensò che si trovasse di fronte una ragazza davvero carina, impossibile.
Involontariamente, il Dottore arrossì.
"Se continui a fissarmi così..." lo prese in giro Clara. "...credo che presto dovrò controllarti la febbre."
E lui non le disse che da lei si sarebbe fatto controllare qualsiasi cosa. Bhe, ripensandoci, forse non proprio tutto.





 

Note: Ed eccoci alla fine! Per ora la raccolta si conclude qui, visto che il numero 30 mi piace. xD Tornerò sicuramente nel fandom e deciderò se inaugurare una nuova raccolta o continuare questa... staremo a vedere! Buona estate a tutti! <3<3<3

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Se volete leggerla QUI!

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