Disclaimer: Seiya, Kanon, Saga e tutti gli altri personaggi appartengono a Masami Kurumada e
a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata
scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine
lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui
descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non
ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia
autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.
"Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare."
- Friedrich Nietzsche -
Davanti al mostro
Lo sai e continui a camminare sui morti, sacrifici ai quali non
eravate pronti e giovinezze che non vi saranno più restituite -
che forse non avete mai posseduto davvero. A
Keiko, perché Seiya è il suo eroe e io non la ringrazierò mai abbastanza.
Le ore rimaste stanno scivolando via con il sole e la speranza, bagnando di sangue le scale del Tempio.
"Sacerdote."
Saga si volta, ma è Kanon a brillare, una stella malevola e bellissima.
"Seiya."
Sei venuto dunque a morire, Cavaliere?
Espiri con forza e socchiudi gli occhi, asciugandoti il sudore con il dorso della mano.
No.
Kanon sorride ed è sgradevole, una piega sottile e pallida - il serpente che aspetta la sua preda.
Sei venuto a salvare la tua preziosa dea?
L'armatura vibra e ti ricorda da dove vieni - da dove lei viene.
Sei nato nel sangue, Pegaso.
Sei nato osservando il mostro negli occhi e ad Athena sei sempre stato votato, che tu fossi soldato o gladio.
Ha pianto la Gorgone quando la sua morte ha benedetto la tua nascita, la purezza di un simbolo nascosta tra la sua carne e il suo veleno.
Combatti, Seiya; combatti e muori, così come è scritto.
Così come deve essere.
Sì.
Kanon ride e il cielo trema, perché i Gemelli osservano - insieme, uniti fino alla morte, fino alla prossima vita.
Così sia, Seiya.
Le lacrime di Saga hanno la stessa consistenza della polvere.