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Autore: Biggi2001    01/07/2014    1 recensioni
Tratto dal testo
-Tutti si girarono a guardare la porta.Un ragazzo di sedici anni,alto e bellissimo era entrato nella stanza.Aveva i capelli neri e gli occhi di ghiaccio.Occhi di ghiaccio che conoscevo bene.Davanti a me c'era il dio della morte.-
Anubi e Sadie: una coppia che pare impossibile e che dovrà affrontare molte insidie per poter essere unita.
Questa storia mi è uscita così,spero che vi piaccia.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anubi, Iside, Sadie Kane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ma capitano tutte a me?

Mi risvegliai n po’ intontita e con un forte mal di testa, il che non è male dopo il mio primo bacio, una festa infernale e un tremendo volo tra gli artigli di una pazza suicida.
Comunque, ci misi un po’ a tornare del tutto lucida e appena ciò avvenne, desiderai essere ancora svenuta: ero incatenata in una strana stanza circolare, seduta in una nicchia illuminata solo da una torcia di legno, modello super-super-vintage. 
I muri erano incrostati di non voglio sapere cosa e quella lì nell’angolo sembrava proprio una ragnatela. Quasi rimpiangevo mia nonna e i suoi pavimenti sempre splendenti.
Sentii un gemito e mi accorsi di non essere sola. Giulia era incatenata in una nicchia poco distante e sull’altro lato della stanza vedevo altre tre figure legate : una ragazza di credo la mia età e un bambino, sui dieci anni forse. In fondo una ragazza corpulenta.
- Sadie. Sei tu?- mormorò debolmente Giulia. Mi girai di scatto facendomi un male cane al collo.
- Si Giulia andrà tutto bene- Povera, che shock doveva essere stato per lei.
- Era una dea, quella vero?- Fui così sorpresa che feci per alzarmi, dimenticandomi di avere una grossa e maledetta palla di piombo legata al piede. “ Se mi fa un’altra domanda muoio.”
pensai.
- Come fai a saperlo?- Alla luce tremolante del fuoco non ci vedevo benissimo ma potrei giurare di aver visto un leggero sorriso passarle sul volto. 
- Non sei l’unica maga egizia qui, Sadie- disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
-Giulia!- esclamò l’altra ragazza. – Jaz, anche tu qui?- 
Questo era il colmo dello strano. – Ma vi conoscete?- sbottai confusa, anzi Molto confusa.
La mia domanda, oh povera me incompresa, fu completamente  ignorata.
-    E’ quello che penso io?- domandò Jaz
-    Credo di sì- 
Ora ero arrabbiata, molto arrabbiata. – Volete dirmi cosa succede?-
- Vorrei saperlo anch’io- sbottò il bambino.
Giulia decise finalmente di notare che esisto – Non è importante adesso, ma se è quello che pensiamo la cosa più importante è scappare. Ma come?-
“Iside?” pensai, sperando decidesse di aiutarmi.
“ Ma guarda chi si rivede. Cosa vuoi adesso Sadie?”
Quasi mi era mancata la voce della mia dea.
“Mi daresti un po’ del tuo potere, per un attimo?”
“Ehm…”
“Ti prego!!!”
Alla fine Iside accettò e scomparve dalla mia mente. Un attimo dopo sentii fluire in me il grande potere della dea.
Forte nonostante la stanchezza mi concentrai sulle catene e mormorai: Ha-Di
Le catene si spezzarono attirando l’attenzione degli altri.
- Sadie ma… come hai fatto?-
- Non c’è tempo-  risposi secca mentre liberavo gli altri.
 Eh, sì, ce l’avevo ancora un po’ per tutta sta storia del “pericolo-che-non-è-abbastanza-importante-perché-Sadie-ne-venga-a-conoscenza”.
Una volta finito guardai Jaz che si era alzata in piedi. I miei occhi formularono la mi domanda prima ancora che la dicessi a parole.
- Usciremo dalla finestra, Sadie-
“ Dalla finestra?? Ma sono pazze? O credono di essere Superman??Saremo a trenta metri d’altezza!!”
- La finestra è sbarrata- dissi invece.
Giulia e Jaz si guardarono -      A questo penserai tu, ospite di Iside. Come scendere sarà compito di Giulia- Il suo tono non lasciava spazio alle repliche.
- Aspettate- la ragazza robusta, che non aveva ancora parlato, ci interruppe. Avanzò fino a raggiungerci, con tutti gli occhi puntati addosso. Aveva la pelle olivastra e i capelli lunghi castano scuro. Gli occhi erano neri.
- Mi chiamo Alyssa- si presentò- e seguo il sentiero di Geb-
“Geb… non era quel tizio fatto di terra?”
- Con i miei poteri sonno riuscita a sentire un trabocchetto nella finestra. Quando Sadie cercherà di aprirla scoppierà l’allarme. Con l’aiuto di Jaz, Giulia e di…- guardò il bambino che esclamò un – Felix!- entusiasta di essere stato notato finalmente- e Felix forse potremo tenerli per un po’ occupati- concluse Alyssa.
Ci guardò e annuimmo tutti.
Mi avvicinai alla finestra e mi concentrai, cercando di incanalare il potere della dea.
Appena appoggiai le mani alla finestra una sirena iniziò a suonare e la porta si spalancò.
Due uomini interamente vestiti di nero e con solo gli occhi visibili, irruppero nella stanza.
Gli occhi erano rossi.
Iniziò un combattimento senza esclusioni di colpi, mentre io cercavo  di rompere quella maledetta serratura.
Alyssa costruì un muro di roccia per proteggere gli altri. Giulia iniziò a sparare lacci argentei e Jaz le proteggeva da eventuali attacchi evocando campi di forza.
Due pinguini cercavano di far inciampare gli uomini che lanciavano particolari ombre scure, un po’ inquietanti.
Aspetta pinguini?
Con la coda dell’occhio vidi  Felix che controllava i pinguini, il faccino concentratissimo.
Certo i pinguini non sono famosi come guerrieri, ma stavano funzionando.
Ad un tratto sentii un clic e la serratura cedette. -Ce l’ho fatta!- Urlai.
Spalancai la finestra e esitai un attimo, una volta sul davanzale.
- Buttati!- mi esortò Giulia.
Guardai giù e mi vennero le vertigini.
“ Mi dispiace Carter” pensai. E mi sporsi in avanti, perdendo l’equilibrio.
Mi ci volle un po’ per rendermi conto che non stavo cadendo: stavo volando.
Giulia si avvicinò a me e mi sorrise – Io seguo il sentiero di Nut. Il volo è uno dei miei poteri-
Annuii, ancora troppo sconavolta per parlare.

Atterrammo pochi secondi dopo in mezzo a un prato.
Libere.
Aiutai Felix a rialzarsi – Andiamo-.
Così ci avviammo nel folto del bosco.
Eravamo una strana compagnia, ma almeno eravamo liberi.
Pensai a Carter: chissà dov’era e se era preocupato per me.  Era pur sempre mio fratello e mi mancava un po’.  Chissà come se la sarebbe cavata senza la sua bellissima, fantastica, potentissima e, soprattutto, modesta sorellina.
Anche Anubi mi mancava. Quando stavo per buttarmi pensavo : almeno lo vedrò.
In quel momento, camminando per il bosco, non sapevo cosa avrei dovuto affrontare in seguito eppure sentivo un senso di pace e tranquillità. E di speranza.
ANGOLO AUTRICE
Finalmente sono riuscita ad aggiornare dopo mesi e mesi di assenza. Scusatemi. Ora starò via per due settimane ( in Inghilterra!) quindi non riuscirò a scrivere, ma poi avrò un mese senza far niente e spero di poter portare a buon punto la storia. grazie a tutti coloro che hanno letto o recensito la storia, soprattutto a VanessaAlyaBizzozeroShark, senza di lei probabilmente non avrei mai aggiornato. Recensite (Please) anche criticandomi, in modo che possa migliorarmi nei prossimi capitoli. Grazie Biggi2001
  
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