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Autore: ShessomaruJunior    10/07/2014    0 recensioni
[Nell\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\'anno del Signore]
Un uomo chiamato a fare giustizia nella Roma dei papi re inizia a porsi delle domande su chi è nel giusto e chi è nel torto!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Giustizia .... O no? Nell’anno del signore = film del 1969, scritto e diretto da Luigi Magni è basato su un fatto realmente accaduto, l'esecuzione capitale di due carbonari nella Roma papalina, il film si concentra più sulla vita del popolo romano, che cerca di vivere tranquillo evitando i guai mentre giovani e intelettuali sfidavano il vecchio sistema di potere.
 
Angelo Targhini e Leonida Montanari = sono due carbonari che furono giustiziati a seguito di un tradimento di un loro compagno, che essi cercarono di assassinare, fallendo venendo quindi giustiziati dopo un processo farsa.
 
Mastro Tita = nome d’arte di Giovanni Battista Bugatti, boia dello stato Pontificio. Noto per essere stato uno dei boia più umani e aperto alle nuove idee (fu lui a far introdurre la ghigliottina a Roma come mezzo di pietà per i condannati a morte) del suo tempo. Attivo dal  22 marzo 1796 fino al 1864 raggiunse la quota di 516 tra suppliziati e giustiziati.
Tale fu la sua fama che da lui in poi tutti i boia di Roma presero il nome di “Mastro Tita”, Il mantello scarlatto, l’abito nero e il cilindro che Mastro Titta indossava durante le esecuzioni è tuttora conservato nel Museo Criminologico di Roma.
Ancora oggi sopravvive in un proverbio “"Boia nun passa Ponte", a significare "ciascuno se ne stia nel suo ambiente" (egli viveva  nella cinta vaticana, sulla riva destra del Tevere, nel rione Borgo, al numero civico 2 di via del Campanile e gli era vietato, per prudenza, recarsi nel centro della città, dall'altro lato del Tevere) e in un detto popolare "Mastro Titta passa ponte", a significare che quel giorno era in programma l'esecuzione di una sentenza capitale.
 
Giustizia ……. O no?
 

Anche oggi ho dovuto chiudere la mia piccola bottega di ombrelli per recarmi al palazzo di giustizia per ricevere il comunicato di esecuzione, poiché mi è vietato attraversare il ponte principale se non su chiamata del tribunale la gente sa che oggi qualcuno se ne andrà da questo mondo, infondo le guardia mi hanno consegnato la chiamata e non le istruzioni di viaggio, quindi la condanna sarà eseguita qui a Roma.
Vedo bene le due facce di Roma, una di esse mi sorride e mi distende i tappeti perché libero la società da pericolosi furfanti, l’altra mi odia e disprezza poiché spengo vite anche se lo faccio su ordine dei cardinali che a loro volta ubbidiscono a sua santità che decide tutto.
Secondo il comunicato consegnatomi dagli addetti del tribunale secolare oggi i condannati sono due, due Carbonari che pagheranno con la testa l’aver pensato male del governo e aver mancato il cuore di un altro uomo che voleva denunciarli.
Ora che li guardo bene non mi sembra di avere a che fare con avanzi di galere ma solo con giovani che non hanno la testa a posto e che non potranno più metterla a posto.
Sua eminenza il cardinale addetto al tribunale vorrebbe che li squartassi e poi li sviscerassi ma ho deciso di provare una nuova macchina per le esecuzioni che in teoria renderà più facile ed economico il mio lavoro, quindi seguito dai miei assistenti e dal frate addetto alla confessione, che vedo continuare a chiedere ai due di pentirsi, mi dirigo verso la piazza sul carro dei condannati.
Secondo Sua Santità, si tratta di togliere di mezzo due tra i peggiori rifiuti umani che il diavolo stesso si rifiuterebbe di toccare, anche col buco del culo. Ho visto tante teste rotolare giù sulla piazza, tanti volti congelati in macabre espressioni di morte ma checché ne dica Sua Santità, o forsanche Iddìo in persona, alla fine il sangue dei criminali, degli ebrei  e dei cristiani ha sempre lo stesso identico colore. E anche 'sti due poveracci, checché abbiano fatto o nun fatto pe fa 'ncazzà tanto i' Ssanto Padre, mi suscitano soltanto questa vena de profonda malinconia che pure m'accompagna sin da quando, appena tredicenne, ho cominciato a eseguire sentenze di morte pe conto de Santa Romana Chiesa.
Li guardo e non so se sono coraggiosi o stupidi, il più giovane è andato avanti da solo è il più vecchio sta sorridendo.
Quando gli ho chiesto il perché mi ha risposto che trovava buffo che dopo la sconfitta di Napoleone e la restaurazione i re hanno riportato indietro le lancette dell’orologio della storia distruggendo e annullando tutto, tranne una cosa ….. la vedova°, devo ammettere che anche io trovo buffo che un invenzione dei rivoluzionari sia usata per punire i rivoluzionari forse Montanari ha ragione quando dice che sono l’uomo più moderno di Roma ma preferisco non dire nulla ora giustizia è stata fatta ….. giustizia? Non lo so, tra l’arresto è la sentenza è passato pochissimo tempo, forse troppo poco perché giustizia sia fatta.
Sono un boia ma a volte mi chiedo perché ai poveri diavoli i processi durano pochissimo mentre ai nobili durano cosi tanto che si perde la voglia di cercare la verità?
Beh loro adesso se ne sono andati da questo mondo e chissà se li vedrò quando verrà il mio tempo!

 ° vedova = soprannome dato dai francesi alla ghigliottina visto che la maggior parte dei condannati erano uomini e tantissimi erano sposati, quindi quando la ghigliottina entrava in azione lasciava molte vedove dietro di se.

 Si ringrazia David Dado Bizzaro per i consigli e la collaborazione!

   
 
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