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Autore: Alyssia Black    14/07/2014    1 recensioni
Anche i dannati sanno amare.
Droga, alcol e perversioni risucchiano una giovane ragazza dell'alta borghesia milanese, che cerca di trovare conforto in un'amore non corrisposto e in un mondo completamente diverso dal proprio.
Prima qualche canna, poi cocaina, crack ed ecstasy.
***
One shot - Tematiche delicate
Genere: Angst, Demenziale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Autrice: Alyssia Black [EFP], PiccolaStellaSenzaMeta [forum]
Titolo: Eppure
Generi: Angst, Malinconico, Triste
Avvertimenti: One shot
Note: Tematiche delicate
Fandom: Originali
Frase: “Anche i dannati sanno amare”

 

 
Eppure
 
Non sei una di quelle ragazze che gli adulti definiscono “brave”, non se una che la mamma indicherebbe al proprio figlio, etichettandola come “moglie perfetta”.
Hai iniziato fumi e frequentando compagnie non troppo raccomandabili.
Non hai una famiglia alle spalle, o meglio, non l’hai più. I tuoi sono ricchi imprenditori,  fanatici della cultura e della scuola; ti hanno sempre spinta a prenderli come esempio, ma tu sei stata più forte di loro. Vedessero ora come sei divenuta!
Al raggiungimento della maggiore età sei scappata: odiavi quel luogo ricco di sfarzo, odiavi tua sorella minore, la più piccola ma quella a cui tua madre voleva veramente bene. Cosa ti diceva sempre? “Lucrezia, prendi esempio da tua sorella”.
Non ti hanno mai amato, ti hanno sempre fatto sentire sbagliata per quel luogo.
Ti sentivi oppressa dal peso di un cognome importante, di genitori troppo presenti ed ossessivi; volevi mostrare loro che saresti stata in grado di cavartela anche da sola, ma loro non hanno guardato nella tua stessa direzione.
E poi quel nome, ormai non si addice più al tuo modo di essere. Hai mutato le tue generalità, ora sei Alessia Rossi, non Lucrezia Giampuri Marotti.
Nessuno di loro ti riconoscerebbe.
Te ne sei andata a vivere da sola, hai affittato una casa in un sobborgo e hai iniziato a guadagnare i pochi soldi che ti servono per vivere con lavori poco rispettabili.
I tuoi ti hanno cercato per un po’, ricorrendo addirittura ai mass media, ma poi hanno abbandonato l’indagine. Neanche a loro interessa più di te. Sapevano che eri scappata, gli lasciasti un biglietto.
Sei entrata nel circolo vizioso della droga, de sesso e dell’alcol e ancora non ne sei uscita. Prima era una sfida nei confronti del mondo perfetto in cui eri cresciuta, ma poi…
Nonostante tutto sei riuscita ad amare. Credevi di non poterlo mai fare, eppure anche i dannati amano. Incontrasti per la prima volta quel ragazzo in un pub. Lui indossava una giacca e una cravatta, tu una minigonna troppo corta. Lo seguisti per giorni e giorni, scovasti la sua dimora e il suo luogo di lavoro. Apparteneva anche lui a quel mondo che tanto ti aveva dato, ma che tu tanto avevi odiato. Molte volte hai pensato di abbandonare quella vita malfamata, ma che ti piaceva. Se lo avessi fatto forse saresti riuscita a farti apprezzare da lui. Dovevi tornare a casa strisciando, a capo basso, implorando perdono, ma il tuo orgoglio ebbe la meglio.
Un giorno di novembre ti avvicinasti al ragazzo in un bar, presentandoti e rivolgendogli parole dolci. Non potrai mai dimenticare l’odio che vedesti nei suoi occhi prima che ti parlasse, per la prima ed ultima volta.
“Vattene, puttana” urlò.
Tu scappasti via, correndo senza una meta, con il trucco scolato e il cuore spezzato.
Era così che ti vedevano tutti? Eri veramente solo una puttana?
Cadesti in depressione, quasi come una malattia all’ultimo stadio; hai trovato una buona amica e confidente nella droga, prima qualche canna, poi cocaina, crack ed ecstasy.
Quando inali quelle sostanze, le inietti o ingoi ti senti bene come non stavi da anni. Sei felice, finalmente.
Ed è proprio mentre consumi un’ultima dose, che il tuo corpo cede. Hai le allucinazioni e ti gira la testa. Ti butti a terra, ma ti sembra di essere su una nuvola, come se fossi bambina. Improvvisamente noti che tutto diventa nero, inesorabilmente. Non c’è più l’azzurro del cielo o il verde dei campi. Non c’è più nulla, se non nero.
Cadi nel Sonno Eterno, quasi senza accorgertene.
 
Buonanotte, piccola Lucrezia!
   
 
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