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Autore: seasonsoflove    23/07/2014    12 recensioni
Una raccolta di drabble, flashfic e one-shot interamente Rumbelle.
Per raccontare mille sfaccettature della loro meravigliosa storia d'amore.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 BODY SWAP





Era accaduto per sbaglio.
Non sarebbe mai dovuta succedere una cosa simile, eppure era successa.
La cosa peggiore è che Rumplestiltskin non aveva la più pallida idea di come rimediare; si vergognava ad andare a chiedere a Regina una soluzione, soprattutto viste le circostanze.
L’Oscuro alzò gli occhi sconsolato, e guardò sé stesso, seduto sul divano, con la testa tra le mani, altrettanto desolato.
“Belle, mi dispiace.”
Fu la cosa più irreale che avesse mai sentito.
Le parole erano le sue, ma la voce era quella di Belle, il modo di parlare era quello di Belle, lo sguardo che aveva lanciato a sé stesso – no, al suo corpo- era quello di Belle.
“E’ colpa mia. Volevo…volevo solo darti una mano.”
Sentire quelle parole così estranee dette dalla sua bocca, con la sua voce fu il colpo di grazia.
Rumplestiltskin si alzò di scatto; purtroppo si era dimenticato di essere in un corpo che non era il suo, con un equilibrio che non era il suo, con un paio di tacchi che non erano assolutamente suoi.
Rovinò a terra mentre lui – il suo corpo, dannazione, LUI – si alzava e cercava di aiutarlo.
“Non potrò mai abituarmici” mormorò rabbioso.
 
Qualche ora prima, Rumple e Belle si erano rifugiati nello scantinato, mentre il mago fabbricava una pozione contro la caduta dei capelli (l’aveva chiesta Ariel a Belle, evidentemente Eric aveva qualche problema).
Stava andando tutto alla perfezione quando improvvisamente la mano di Belle era scivolata e aveva versato l’intero contenuto di un’altra pozione su quella in preparazione.
E il mondo era esploso.
Si erano risvegliati, tossendo e sputacchiando, in un nuvolone violaceo.
Rumplestiltskin si era alzato ed era caduto immediatamente come un sacco di patate.
Poi l’aveva sentito.
L’urlo di Belle.
Solo che non era la voce di Belle.
Era la sua.
“Cosa succede?!” le aveva detto allarmato.
Ma non era la sua voce, era quella di Belle.
I due si erano guardati pieni di orrore e panico, poi Belle era scoppiata a ridere.
Belle nel suo corpo, nel corpo di Rumple, rideva con una risata maschile (Rumplestiltkin non sentiva il suono di quella risata da circa trecento anni, fece fatica a riconoscerlo) .
Quando avevano scoperto che non avevano idea di come risolvere lo scambio di corpi, avevano riso molto meno.
 
 
Andò avanti per circa due settimane.
Belle continuava a lamentarsi delle cravatte: il secondo giorno si presentò al lavoro, al negozio, in tuta da ginnastica e tutti si chiesero cosa fosse successo all’elegante Signor Gold.
Rumplestiltskin non se la passava meglio.
Non aveva idea di come camminare sui tacchi, così ci aveva rinunciato dopo essere caduto per tre volte in mezzo alla strada principale di Storybrooke.
 
Il primo giorno, Belle chiamò lamentosamente Rumple in bagno.
“NON SO COSA DEVO FARE CON QUESTO! COME DIAVOLO FAI AD ANDARE BAGNO DI PRIMA MATTINA! NON SO DOVE PUNTARLO!” Aveva urlato quasi lacrime, indicandosi le mutande e il relativo contenuto.
Ma Rumple aveva altri demoni con cui combattere.
Dopo una prima grande contentezza provata nello spogliarsi e contemplarsi  allo specchio per un’ora buona, era rimasto un’altra ora a lottare con uno strettissimo reggiseno che non voleva saperne niente di chiudersi. Alla fine aveva dovuto chiamare Belle. Il suo corpo era arrivato di corsa, mentre lui si girava.
“Rumple!” aveva esclamato Belle esterrefatta.
“Che c’è?”
“Copriti! Sono nuda!”
“Ma ti ho già vista un sacco di volte!”
Così Rumple aveva visto sé stesso fulminarlo con lo sguardo.
“Quanto sei stato a fissarmi davanti allo specchio?”
“Neanche un minuto! Non ho mica tempo da perdere!” aveva ribattuto imbarazzato.
Purtroppo il corpo di Belle tendeva a reagire più emotivamente del suo: le sue guance si erano fatte rosse e aveva sentito le orecchie diventare bollenti.
Rumple non lo disse mai a Belle, ma in ogni momento libero passava ore a palparsi incredulo il seno e a guardarselo allo specchio.
 
Poi  Belle aveva dovuto farsi la barba. Dopo sei giorni in cui si era rifiutata di farlo (era una cosa troppo maschile, non riusciva proprio a concepire nemmeno l’idea) la situazione era ormai fuori controllo.
Così si era messa all’opera.
Era uscita dal bagno ridendo forte ed era corsa da Rumple.
Si era fatta un paio di baffi alla messicana.
“TI PROIBISCO DI USCIRE COSI’!” Le aveva urlato lui con una voce estremamente acuta e ridicola, in vestaglia rosa e infradito.
Ma Belle non aveva resistito ed era uscita così, scatenando l’ilarità dell’intera cittadina.  

Quando Rumple si fece la prima doccia nel suo nuovo corpo, Belle rimase assolutamente disgustata dal suo aspetto una volta uscito dal bagno.
Il marito non ne sapeva niente di phon e acconciature. In testa aveva quello che sembrava un nido di uccelli impazziti e disordinati.
Così lei aveva afferrato pazientemente piastra e bigodini e gli aveva sistemato i capelli.
Chiunque avesse spiato la scena in quel momento avrebbe visto Rumplestiltskin, l'Oscuro Signore, fare la piastra a sua moglie.

La parte peggiore era stata con gli altri abitanti di Storybrooke.
Rumple e Belle avevano stabilito di non dire nulla a nessuno per evitare risate e curiosità.
Ma questo aveva presentato degli inconvenienti non indifferenti.
In quelle settimane Belle fu estremamente sarcastica e scorbutica con tutti. La cittadina decretò che probabilmente era incinta, e questo le causava sbalzi d’umore.
Ne conseguì che diverse persone, tra le quali Regina, Hook, Henry e Charming, si presentarono al negozio di Gold per congratularsi.
Belle fu estremamente paziente e spiegò agli increduli dei cittadini (totalmente costernati per la gentilezza di Rumplestiltskin) che si trattava di un semplice fraintendimento.
 
Una sera Ruby chiamò Belle per una serata tra amiche, con Ariel e Tinkerbell.
Ovviamente non ci fu modo di evitare il disastro.
Rumple fu costretto a vestirsi elegante e si avviò mogio mogio verso il locale prestabilito, camminando traballante su un paio di Louboutin, mentre Belle lo guardava sparire con una stretta al cuore.
Fu una serata tremenda per l’Oscuro, la peggiore della sua vita.
Le ragazze parlarono per circa tre ore dei loro rispettivi ragazzi e delle varie conquiste, inserendo dettagli scabrosi e scambiandosi opinioni senza peli sulla lingua.
L’unico momento di gloria fu quando Ruby chiese a Belle:
“Allora…in paradiso come va? Nessun problema vero?”
“In…in che senso?”
“Beh insomma…Rumple ha trecento anni. Capisci cosa intendo no?” Ruby continuava a guardarla incalzante.
“Io…”
“Insomma, funziona bene?”
Le altre scoppiarono in risatine e guardarono l’interrogata con tanto d’occhi.
A quel punto Rumple si sentì talmente tanto offeso che pieno di orgoglio rispose con la voce di Belle:
“Vi posso assicurare che mio marito in camera da letto è una vera bestia d’amore. Il sogno di qualunque donna.”
 
L’unica cosa meravigliosa di quelle settimane fu il sesso.
Non che in genere ci fossero problemi di quel tipo, ma i due coniugi superarono loro stessi.
Superato il primo imbarazzo iniziale in cui ad entrambi sembrava di essere a letto con una specie di loro alter ego, tutto filò liscio. A quanto pare sapevano tutti e due esattamente cosa voleva il corpo dell’altro.
 
La cosa più strana per Rumple, era vedere sé stesso sorridere e ridere con tanta spontaneità. Certo, era anche strano vedersi accavallare le gambe e toccarsi i capelli in modo così femminile, ma ogni volta che si vedeva sorridere, pensava tristemente che se avesse avuto l’opportunità di ritornare nel suo corpo, avrebbe tenuto a mente la lezione. Meno musi e più sorrisi.
Belle invece si rattristava nel vedersi così mesta e pensierosa.
Promise a sé stessa che una volta tornata nel suo corpo (perché sarebbe accaduto, doveva accadere), avrebbe fatto qualunque cosa per far ridere Rumple.
Si guardava spesso allo specchio Belle, e sorrideva.
Vedere Rumple sorridere era la cosa più bella del mondo.
 
Un giorno finì com’era iniziata.
Evidentemente la pozione non prevedeva, grazie al cielo, un risultato permanente.
Improvvisamente Rumple si ritrovò nel proprio negozio, in tuta da ginnastica, e Belle si destò in biblioteca, vestita con un’improbabile camicia viola, un gilet e una cravatta.
I due si incontrarono a metà strada tra la biblioteca e il negozio dei pegni.
“Sorridi!” fu la prima cosa che disse Belle, dopo averlo abbracciato e baciato a lungo.

 
 








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Okay non so seriamente da dove mi sia venuta un'idea del genere.
Non so se sia terribile, tragica o semplicemente folle.
Ditemi voi, è la prima volta che faccio una cosa simile. E' che mi è venuta l'ispirazione mentre correvo e mentre corro mi vengono sempre molte idee. 
Forse dovrei smetterla di correre.
L'idea del body swap ovviamente non è mia, ci sono moltissime fanfiction sviluppate su questo prompt, ma non ne avevo mai letta una Rumbelle perciò ho deciso di scrivere questa shot :)
Fatemi sapere!
Grazie come sempre delle recensioni, di aver inserito la raccolta tra le seguite, preferite o ricordate.
Un besos a tutti!
Seasonsoflove

 
   
 
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