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Autore: LittleHarmony13    24/07/2014    1 recensioni
"A quella piccola copia di Harry le storie babbane regalavano un grande senso di novità e di ricercatezza. Chiunque avesse scritto quei racconti non conosceva la magia così come la conoscevano loro, perciò il loro sforzo andava maggiormente apprezzato. La loro buona volontà e la loro immaginazione era stata in grado di produrre dei veri capolavori.
Suo padre gli raccontava spesso la fiaba di Peter Pan, e a James quella storia non era mai piaciuta più di tanto. Perché diamine quel cocciuto bambino non voleva crescere? "
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Peter Pan non vuole crescere

(e forse nemmeno io).




 

"Oh, darling, don't you ever grow up,
don't you ever grow up
Just stay this little
Oh, darling, don't you ever grow up, don't you ever grow up
It could stay this simple.
I won't let nobody hurt you
Won't let no one break your heart
No, no one will desert you
Just try to never grow up, never grow up"

- Taylor Swift, Never Grow Up.
https://www.youtube.com/watch?v=6pOlOg6V-Is

 

 

 

James si ricordava di tutte le storie babbane che suo padre gli raccontava da bambino. Quelle novelle avevano su di lui un fascino inaspettato. Ginny sosteneva sempre che le storie babbane non avrebbero esercitato su James lo stesso fascino delle “comuni” storie del mondo magico, ma non sapeva quanto si sbagliava. A quella piccola copia di Harry le storie babbane regalavano un grande senso di novità e di ricercatezza. Chiunque avesse scritto quei racconti non conosceva la magia così come la conoscevano loro, perciò il loro sforzo andava maggiormente apprezzato. La loro buona volontà e la loro immaginazione era stata in grado di produrre dei veri capolavori.
Suo padre gli raccontava spesso la fiaba di Peter Pan, e a James quella storia non era mai piaciuta più di tanto. Perché diamine quel cocciuto bambino non voleva crescere? Il piccolo James avrebbe dato tutto l'oro della Gringott per poter essere grande come il suo papà e la sua mamma.
Già all'età di sette anni il piccolo aveva un'immensa voglia di crescere, e si comportava in maniera assai più matura rispetto ai suoi cugini o a tutti i ragazzi della sua età. Non era parente di Hermione, non nel senso stretto del termine almeno, ma le assomigliava. Ron, per scherzare, una volta, aveva chiesto alla moglie se per caso lei e Harry avessero avuto una relazione e quel figlio fosse suo, dato ad Harry per nascondere le “prove”. Dopotutto somigliava così poco a Ginny.
Ovviamente quelli erano solo scherzi di Ron, ma che James non avesse niente della spensieratezza della madre, era vero. La donna era spesso preoccupata, poiché pensava che James non stesse vivendo i suoi anni migliori. Ma la realtà si abbatté anche su di lui. I suoi incredibili sforzi per sembrare più grande furono ripagati. Diventò grande davvero.
Diventò grande il giorno in cui ricevette la sua prima delusione d'amore. La prima volta che capì che essere grande vuol dire anche ricevere delle delusioni.

Taylor Dray aveva sedici anni, come lui, ma apparteneva alla casa di Corvonero, al contrario di James, che era invece un Grifondoro come tutto il resto della sua numerosissima famiglia. Era la ragazza dei suoi sogni. Occhi verdi, nasino a punta, fisico da ballerina, mani perfette e capelli rosso fuoco. Teddy aveva provato a trovare in questa caratteristica una specie di “sindrome di Edipo” di cui, a suo parere, l'amico era affetto.
Sicuramente questo era falso, ma la cotta che James si era preso per quella creatura ai suoi occhi eterea era reale. Dopo almeno due anni di parole scambiate per caso e sorrisi sfuggenti, James aveva deciso che era il momento di provare sul serio a metterla di fronte ad una decisione.
Basta occhiate nella sua direzione, basta battutine e risatine ogni volta che lui e Teddy andavano a parlarle. Quella ragazza doveva smetterla di mandargli segnali contraddittori. Quel giorno le avrebbe parlato. Quel giorno le avrebbe detto tutto.
La trovò a passeggio fra i corridoi, i capelli legati in una stretta coda di cavallo, così raggianti rispetto alla divisa blu che caratterizzava la sua casa.
“Taylor, Taylor, scusami.” - la chiamò James, con il cuore in gola e con la certezza di essere in piedi sul baratro.
“Ciao James, come va?”
“Spererei potesse andare meglio, davvero. Ma, Taylor, sono davvero in ansia e..” - Ecco, si era già ingarbugliato. Ma cosa c'era di sbagliato in lui quando si parlava di lei?
“James, stai entrando in iperventilazione, non so nemmeno di cosa stai parlando, ti prego calmati.” - disse lei in ansia, posandole una mano su un braccio. Brutta mossa. Il povero James era sempre più vicino ad un arresto cardiaco.
“Beh, io, ecco.. Dovrei dirti una cosa, ma..”
“Oh, che bello! Anche io! E' così tanto che voglio parlarti.” - Era la seconda volta che Taylor lo interrompeva nell'arco di cinque minuti, ma stavolta fu un bene. James, rincuorato, pensava che magari lei provasse le stesse cose, che lo avrebbe tolto dall'imbarazzo prendendo lei l'iniziativa per ciò la fece parlare per prima.
“Ok, allora prima le signore”
“Ecco, non so come dirtelo, io.. Hai presente il tuo amico Teddy. Sì, insomma, è da tanto che volevo chiedertelo. Pensi che abbia qualche possibilità con lui, perché sì, insomma, ho una specie di mega cotta per lui.”
Tutto ciò non era possibile. “No, non Ted, non il mio migliore amico”.
A James mancava il fiato, non sapeva cosa risponderle.
“Io..io non lo so, ma se vuoi posso provare a chiderglielo.”
Cosa stava facendo? Non doveva darle quei consiglia da amico, lui non voleva essere suo amico, non solo almeno, ma era più forte di lui. Non poteva semplicemente mettersi a piangere e scappare via. Era grande adesso.
“Oh James, lo faresti davvero? Sei un tesoro, grazie mille, fammi sapere presto.” - Detto questo se ne andò non prima di avergli dato un lungo bacio sulla guancia, gesto che James apprezzò solo a metà, vista l'ironica amarezza del momento.

Adesso il ragazzo capiva perché quel Peter Pan non voleva crescere.
Bravo Peter, bella mossa, se lo sapevo ci pensavo anche io.”




Angolo Autrice:  Buona serata a tutti! Me ne sono tornata con una nuova one-shot in questo Fandom. Non so bene come mai, ma in questa estate scrivo solo della nuova generazione. Questa volta è toccato al povero James Sirius. Sia chiaro, io lo adoro, è il mio preferito della New Generation (facciamo lui e Rose và), ma ho avuto l'ispirazione per una storia non proprio felice per lui, spero che mi perdonerete. Dopotutto il fascino di Ted, almeno nella mia mente, non ha limiti.
Apparte gli scherzi, ringrazio chiunque sia arrivato fino a qui a leggere e chiunque commenterà questa storia. Se avete un secondo di tempo, mi farebbe molto piacere sapere cosa pensate di questa mia pazzia. Accetto DAVVERO ogni tipo di commento.
Beh, non mi resta che ringraziarvi ancora ed augurarvi una bellissima giornata.
Un bacione, e spero alla prossima.
S. <3
  
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