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Autore: _Black 10    30/07/2014    5 recensioni
Lui, Lei: una cosa sola.
Lui: Capo di una band mafiosa, si ritrova a soli venti anni orfano e con mille responsabilità sulle spalle. Morti, rapimenti e altro... tutto succederà a causa sua. Finché non s'invaghirà di lei, cambierà le sorti della sua vita. Sarà il suo angelo protettore... o colei che lo porterà dritto all'inferno?
Lei: Barista in un night club, vive da sola per colpa dei genitori che lavorano per la polizia e non hanno mai tempo per stare con lei. Un giorno qualunque, incontra un ragazzo mentre è in servizio... le causerà molti problemi.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Violenza
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~Prologue.




La brezza fresca arieggiava nell'aria delle sei del pomeriggio. Le strade di Londra erano completamente deserte, nessuno correva per andare a comperare qualche cibo delizioso da portare alla propria famiglia, nessun via vai dalle case. Niente di niente. E, se non fosse stato per il venticello che faceva volare le foglie da una parte all'altra della strada, qualcuno avrebbe potuto pensare che il tempo si fosse fermato.


Però era sabato sera e sicuramente fra meno di quattro ore, la città si sarebbe riempita e sarebbe diventato un bordello.
Dalle mie parti, dove erano presenti svariate discoteche, la notte non si dormiva mai, e il sabato sera non era certo un'eccezione, anzi... tutto il contrario. Il problema? Io ero l'unica a lavorare, tra le mie amiche.

Velocemente mi feci una doccia e afferrai un asciugamano legato da qualche parte accanto alla lavandino.
Ma scusatemi, non mi sono ancora presentata: io sono Katherine, Katherine Smith. Sono una ragazza inglese, nata da madre anglosassone e padre spagnolo; genitori che non mi hanno mai considerata perché troppo impegnati nel loro lavoro da poliziotti. Penso che a volte mi abbiano voluto più bene le tate, che mi hanno allevata, che loro.

Feci scivolare velocemente il mio asciugamano a terra e m'infilai fra i migliaia di vestiti cercando di estrarne la mia divisa, un reggiseno nero in pizzo e delle mutandine abbinate; già, amo abbinare l'intimo. Estrassi fuori da un cassetto una piastra per capelli e iniziai ad acconciarli, mi spostai davanti allo specchio e ammirai l'ottimo lavoro: me la cavavo piuttosto bene a ammaestrare i capelli. Quando solitamente li lasciavo ricci la mattina era difficile addomesticarli con una semplice spazzola, si sarebbe rotta in men che non si dica.

Finito tutto agguantai il mini top che faceva da maglietta nella mia divisa. In verità era una semplice giacchetta color rosso fuoco sbracciata e che si legava sotto il seno, lasciando scoperto il resto della schiena e del grembo. Subito dopo acchiappai il pantaloncino, che faceva parte sempre della divisa, pantalone corto jeans blu scuro, molto attillato.



Nel frattempo che si vestiva erano già le nove, il tempo era volato parecchio. Infatti si  ritrovò a correre per non arrivare in ritardo. Appena giunse a destinazione, trovò già la sua collega Alessia intenta a servire ai tavoli, strano... si era aspettata di essere solo lei in servizio. Molto velocemente si svestì della sua lunga giacca buttandola sulla sedia e corse a prendere le ordinazioni. Si prevedeva di già una lunga serata e faticosa.



-Edward mi dispiace... non ce l'ha fatta.- mio padre era appena morto. Ero orfano. Ed ora avevo un carico più grande di me stesso sulle spalle.

-Edward, condoglianze.- il mio migliore amico mi si avvicinò e mi abbracciò. Mio padre era sempre stato la retta via per lui, un punto d'orgoglio da seguire e imitare. Purtroppo quest'ultimo era caduto in battaglia e, come figlio maggiore, avrei dovuto caricarmi di tutte le sue angherie e prelevare l'eredità. L'intero patrimonio e le aziende erano mie.

Qualche lacrima mi solcò il viso e non potei fare nulla per impedirlo, tranne che ricacciarle indietro alzando la testa e asciugandole con il palmo della mano. Dovevo cambiare. Non sarei mai più stato l'Edward Jones molle e ''damerino'' no, per niente. Avrei seguito le orme di mio padre.

Sarei diventato cattivo a più non posso, non mi sarei fatto scrupoli ad uccidere gli uomini, donne e bambini.

Immediatamente chiamai a rapporto tutti i miei nuovi uomini.

-Gente, stasera si festeggia. Andiamo tutti al night club.- senza accettare obbiezioni mi ritirai nella mia camera pronto per la serata. Ci sarebbe stato da divertirsi.




~Angolo Autrice
Salve a tutti!
Eccomi con una nuova fiction nel ''reparto'' Azione.
Vorrei ringraziare Earth 
e per avermi betato il capitolo,
continuerò a chiederle di aiutarmi ancora per un bel po'.
Poi vorrei ringraziare 
Edward_Son 2 per avermi 
impresso la trama di questa fiction, infatti il merito è tutto suo.
E infine vorrei dedicare questo capitolo a due persone, molto
speciali per me: 
piccola00 Maky 29.
Bene, al prossimo capitolo.C
Ciaoooo!
Baci, Lelle. <3

 
  
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