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Autore: kannuki    09/01/2005    7 recensioni
Maret fa la killer, è cinica e spietata, ha un loft segreto e un guardaroba da infarto. Una sera sente una pistola puntata alla schiena : Jesus 'il salvatore' Cox è stato ingaggiato per ammazzarla. Una proposta d'affari la salva dalla morte ma il suo spirito ribelle non si piega. Nuova identità, nuova vita nell' America del Sud, nuovo lavoro..ma volente o nolente, arriva il momento di farsi 'salvare'.. NOTA BENE : Il nome del protagonista non vuole essere blasfemo ..mi piaceva e basta! ...e non riesco a trovare una categoria corretta!
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Maret non riesce a smettere di piangere, non ha mai pianto così neanche da bambina

Maret non riesce a smettere di piangere, non ha mai pianto così neanche da bambina.

"perdonami...perdonami" non riesce a dire altro mentre la abbraccia come se volesse fonderla col suo corpo.

La trascina nella camera chiudendo la porta "non riuscivo ad accettarlo...non ci riuscivo" continua ad insistere raggomitolandosi fra le sue braccia "..ti amo...non ti ho mai dimenticato.."

Il respiro è affrettato, sta ansimando mentre cerca le sue labbra.

Maret gira il volto "fammi spiegare.." Gli dice in tono di supplica, sentendo la bocca sfiorata dalle sue dita.  

Un bacio le impedisce di parlare. La prende alla sprovvista, Maret resta immobile mentre la bacia.

La stacca da se, i suoi occhi sono quanto di più bello possa ricordare. La ragazza sospira.. prende fiato con difficoltà "per sette mesi…non ho avuto nessuno dopo di te...non riuscivo a dimenticarti" gli dice d'un tratto lasciandolo incredulo.

Maret lo può sentire: la presa su di lei si è allentata leggermente, ma dopo qualche attimo torna a stringerla, più forte di prima.

"Maret, ho 34 anni e non mi fa di giocare, non su queste cose e non con te" le dice serio.

"Non sto giocando"

Jesus annuisce...ma non riesce a crederci pienamente. 

"Ho sbagliato ad andarmene"

Quell' ultima frase è troppo. La lascia andare alzando le mani "una cosa per volta" mormora cercando di schiarirsi la testa. Maret si siede sul letto. Jesus passeggia per la stanza passandosi le mani fra i capelli corti che gli sfiorano appena il collo.

"Li hai tagliati" gli dice d' un tratto.

"Mh? Si.." Mormora guardando il buco sulla parete...ma il suo sguardo è vuoto.

La tensione è palpabile, Maret sente la stanchezza calarle addosso tutta insieme. Ha smesso di piangere, ora si sente meglio ..diglielo..

"Jesus.."

L' uomo si volta a metà.

"Fa l'amore con me.." gli sussurra alzandosi. Le molle cigolano leggermente. Maret si avvicina lentamente a lui. E' fermo al centro della stanza, con le mani incrociate dietro la testa leggermente abbassata.

"E poi?" le domanda mentre Maret gli poggia una mano sul torace. Abbassa le braccia guardandola

“Te ne andrai di nuovo?”

"E poi...lo rifaremo e lo rifaremo...per tutto il tempo che vorrai" gli dice semplicemente, facendo scivolare la mano lungo il collo. Lo stringe protendendosi verso di lui "farò qualsiasi cosa tu vorrai...qualsiasi" gli promette premendo le labbra sulla pelle calda della mascella contratta.

Resta fermo sentendo il suo corpo premere a tratti contro di lui. Maret è inquieta…perchè non si muove?

"Qualsiasi?" le domanda teso...le sue mani addosso lo sfiorano..

..prendila..

Maret annuisce, lo guarda negli occhi.

...ti amo..

Con un brusco movimento la abbraccia, stringendola a se e baciandola con forza. La getta sul letto, cadendo su di lei e togliendole il fiato.

"Se te ne vai di nuovo...stavolta ti troverò e te la farò pagare.." La minaccia strappandole il top.

"E cosa mi farai?" lo stuzzica togliendogli in fretta la maglietta.

Jesus si ferma e la fissa negli occhi febbricitanti di piacere "prega il cielo che non succeda"   

 

Mattina

 

Il sole entra prepotentemente nella stanza. Uno sbuffo infastidito. L'uomo abbassa le tapparelle guardando la sua donna dormire.

..ti amo...non ti ho mai dimenticato..

Dimmelo di nuovo Maret, non posso crederci se non me lo ridici.

Ora siede sul letto dandole la schiena. Infila una mano nei jeans e tira fuori la chiave della stanza. Sorride fra se: se le veniva voglia di scappare di nuovo l'avrebbe dovuto svegliare per forza!

La posa sul comodino. Un rumore piccolo, metallico.

Maret si volta verso di lui. Jesus la guarda.

.. è bellissima...

Adesso si sveglierà e mi dirà col suo solito tono acido che era tutta una farsa. Allora io prenderò la pistola e finalmente la toglierò dal mondo!

Maret si sveglia con un sorriso dolce. Non ha mai sorriso così prima.

Una mano le accarezza la guancia calda "mmhh.." Sospira, strisciando fino a lui "ciao.." gli bacia un polpastrello con tenerezza.

La bacia nuovamente. Lei lo ricambia. Si staccano dopo molto tempo. Maret si rende conto di essergli finita in braccio, ma non si domanda come sia successo. Non si chiede nulla, l' importante è che sia lì con lei. 

"Non mi hai preso in giro, Maret?"

La ragazza apre del tutto gli occhi guardandolo stupita "No!" esclama scuotendo la testa.

Jesus la fissa intensamente. Maret sostiene il suo sguardo a lungo "non su questo" gli dice seria.

Lo vede rilassarsi e piombare sul cuscino "ok" sospira più tranquillo.

Si sente trascinare addosso a lui. Respira il suo profumo, il suo stesso respiro...non mi sono mai sentita così.

...ti amo..

Maret giocherella con la peluria dorata che gli ricopre il torace…quante volte lo aveva voluto fare? é felice...non si è mai sentita così in tutta la sua vita.

Una nota stonata d' un tratto: lui non le ha detto niente. Un dubbio atroce attraversa la mente di Maret: mi ama ancora?

Si solleva di scatto. Ogni fibra del suo corpo si tende improvvisamente.

"Che c'è?" le chiede disturbando i suoi pensieri.

"Niente" risponde automaticamente guardandolo di sfuggita. Si alza dal letto tremando...e se mi avesse preso in giro? Per farmi scoprire, per umiliarmi?!

 

Si sta rivestendo in fretta ora. Jesus la guarda con le sopracciglia aggrottate. "Maret?"

L’ha fatto a posta, mi ha preso in giro…era tutta una tattica ..e io che c'ho creduto anche! Pensò sempre più disperata. Cerca invano di aprire la porta chiusa a chiave.

"E’ chiusa...proprio per evitare questo" le dice ironico alzandosi e andando verso di lei

Maret la prende a calci isterica  "apri questa fottuta porta!" esclama voltandosi contro di lui furiosa

"Prima dimmi che è successo nel minuto che è andato dal ' non su questo ' al bacio" la interroga duro.

"Fottiti" esclama andando verso la finestra.

"Siamo al secondo piano, dove vai?" le dice trattenendola.

"Lontano da te! Schifoso doppiogiochista!" Gli urla in faccia con lacrime di rabbia che le escono a fiotti

"Ma che stai dicendo?"

"Mi hai preso in giro, tutta quella scena solo per farmi scoprire...per farti dire che ti amavo!" gli urla contro più volte. "ti amo ti amo ti amo! Contento adesso ?! Imprimitelo nella mente perché non lo sentirai mai più uscire dalle mie labbra!" è isterica "e adesso dammi quella maledetta chiave "

Jesus la fissa incredulo...che diavolo..?

"Non farmi incazzare, posso diventare molto pericolosa" lo minaccia piantandogli un dito nel torace nudo.

Le afferra la mano con forza, girandola dietro alla propria schiena " calmati " sibila sottovoce

La rabbia di Maret sbollisce d' un tratto…che sta facendo? "Che cosa provi per me?" gli chiude a stento "finora...ho parlato solo io..."

La guarda sconcertato "ma…ancora non l'hai capito?"

La ragazza scuote la testa  incupita.

"Ti amo Maret...o non avrei fatto tanta strada per niente...non avrei passato sette schifosi mesi della mia vita a stordirmi d’alcool per non pensare al fatto che te n'eri andata" mormora serio alla ragazza "e non ti avrei dato quello schiaffo se non me ne fosse fregato niente di te.."

Maret lo fissa negli occhi…le dice la verità. Si rilassa, sospirando a fondo. Annuisce abbassando la testa.

Una carezza sul viso…muove lentamente il volto contro la sua mano. 

Restano in silenzio, Jesus l'abbraccia nuovamente, le da un bacio sulla guancia fresca."Andiamo a fare colazione?" le chiede gentilmente

Maret annuisce...ha una fame tremenda.

Aspetta tranquilla che si rivesta, quando tira fuori la chiave le viene da ridere. Lui intercetta il suo sguardo e le sorride ironico.

 

Bene bene...i due piccioni hanno fatto pace, pensò Natt quando scese per la colazione e li vide intenti a guardarsi in maniera stupida.

“Posso sedermi con voi o rischio una carie immediata ai denti?” Li prese in giro divertito.

“Idiota!” Sbottò Maret perdendo tutto il suo buonumore.

Il suo sguardo si addolcì dopo un attimo: era merito suo se se Jesus era di nuovo con lei.

“Hai un gran bella voce, ti ho sentito ieri sera” gli disse mentre ordinava la colazione.

“Certo!”esclamò sorridendo “Come hai fatto a sentirmi? Pensavo che foste troppo occupati a..” Lasciò la frase in sospeso con un sorriso malizioso mente Maret s’infuriava “ho deciso di essere carina con te...non farmene pentire!” sbraitò risedendosi dopo averlo fissato male.

“Tieni a bada la bestia” mormorò Natt a Jesus che li osservava, esasperato dai loro continui battibecchi.

“Spero che lo scopare regolarmente cancelli la tua vena acida!”esclamò il sicario divertito.

Era uno spasso prenderla in giro: diventava una furia! Gli ricordava Lyse quando impazziva per un progetto andato male. Un violento calcio sotto il tavolo lo fece sobbalzare.

Ahio!” esclamò massaggiandosi lo stinco dolorante. 

“Vorrei sapere come fa Lyse a sopportarti!” sbottò Maret bevendo il caffè e lanciandogli un’occhiataccia.

Lo vide rabbuiarsi e quasi si strozzò quando Jesus le diede un pizzico nel fianco: che si era persa?!

Natt posò la tazza imprecando contro quella ‘risciacquatura al sapore di merda’ e non le rispose.

Quel calo mise Maret in allarme! Si sono lasciati?!

L’uomo la notò e la fissò duro “non guardarmi così, mi ha scaricato lei” brontolò depresso “indovina perché?”

Maret lo guardò a lungo prima di rispondere. Un sorriso bastardo le apparve negli occhi “perché sei un porco e ci avrai provato con qualche sua amica” esclamò sicura.

Un calcio sotto il tavolo la fece sussultare. Lentamente si girò a guardare Jesus che le fece segno di ‘tagliare’.

“Scusa” mormorò pentita…quindi la faccenda era seria!

Natt sbuffò giocherellando col cucchiaino sporco e lo sguardo vacuo “Lyse…non sopporta questo lavoro. Le disse tranquillamente sventolando una mano “c’è stato un momento in cui mi ha guardato che mi ha fatto sentire un vero schifo”

Gettò il cucchiaino su tavolo che strisciò con un rumore metallico.

“E’ difficile accettare di stare con uno che ti dice ‘ciao tesoro, torno stasera’ ed esce ad ammazzare  qualche cristiano”

Maret lo ascoltava seria, in silenzio. Jesus, accanto a lei, non emetteva un fiato. Non era certo una novità per lui.

Natt continuava con quel tono di voce vacuo che Maret conosceva bene. Lo aveva anche lei quando stava così male da non riuscire neanche ad ingoiare un goccio d’acqua e si sforzava di non sprofondare nel baratro della disperazione.

“Avevo pensato anche di smettere…m’ha battuto su tempo mandandomi al diavolo” le disse sorridendo appena.

“Ho capito.”mormorò la ragazza guardando la tazza di caffè gialla “volevi smettere per lei?” gli chiese ancora.

Natt annuì nuovamente “lasciamo perdere, non ho molta fortuna con le donne”

Jesus lo guardò ad occhi sgranati “ma se hai sempre rimorchiato come un addannato!” esclamò incredulo della sua affermazione.

E allora? Una botta e via, una settimana se andava bene” sbottò irritato il sicario, alzandosi infuriato “lo sai meglio di me!”

Maret lo vide uscire dal bar del motel arrabbiato. Lo seguì con lo sguardo in pena per lui.

Come lo capiva...

Jesus si sporse dalla finestra e lo vide intento a passeggiare su e giù “mmhh..brutta ‘sta faccenda..” mormorò diretto alla ragazza “c’è rimato parecchio male quando Lyse l’ha lasciato...e poi il Messico gli ricorda Nieve”

Maret gli si strinse addosso: non immaginava che uno come Natt fosse capace di provare dei sentimenti del genere per una donna.

Lyse era una persona eccezionale, l’aveva pensato subito quando si erano incontrate la prima volta. Forse era colpa dello shock che aveva subito mesi prima..

Udì un nome che non conosceva e guardò Jesus curiosa “che bel nome...chi è?”

“Nieve è l’unica donna che l’abbia mai accettato per quello che è..era la ragazza più dolce del mondo” le disse vago.

Che fine ha fatto?” chiese Maret sempre più presa dal racconto: stava scoprendo una vena romantica che non sapeva di avere!

E’morta” borbottò Jesus perso nei pensieri ”c’è stato una specie di regolamento di conti. L’hanno tirata in mezzo perché sapevano che era la sua donna”

Maret si indurì fissandolo...queste cose non riusciva proprio ad accettarle!

“Schifosi figli di una lurida cagna!”sbottò nervosa “gente come questa mi fa vomitare!”

Jesus si stupì della sua reazione. La vide alzarsi gettando la salvietta sul tavolo.

“Ehm...dove vai?” le chiese vedendola in procinto di partire per una crociata personale.

Maret si girò fissandolo seria “lo so io!” gli disse uscendo a grandi passi dal bar.

La cameriera gli si avvicinò masticando una gomma “lo paghi tu il conto, guapo?” Domandò ad un Jesus parecchio perplesso

L’uomo si riscosse e la guardò “eh...mi sa di si” commentò ficcandosi una mano nei jeans stretti.

 

  
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