Piume di Inchiostro

Entro nello studio del tatuatore, stringo tra le mani un misero foglio di carta su cui c'è rappresentato quello che voglio, quello che desidero, quello che bramo.

Mi siedo.

“Allora, vediamo un po'...” inizia a chiedermi quello, l'uomo.

“Vorrei queste, sulla schiena...” dico, srotolando il foglio davanti ai suoi occhi.

“Ali...”, inizia a grattarsi la barba mentre osserva il disegno, poi prosegue chiedendomi “Dimensioni?”.

Lo guardo negli occhi.

Lui sussulta: i miei occhi fanno sempre questo effetto.

“Bianchi... Ma come...” inizia a dire, ma lo fermo subito.

“Voglio il tatuaggio lungo tutta la schiena” dico.

L'uomo, quello, scuote la testa e poi mi dice: “Ci sarà parecchio da lavorare allora... Vado a fare lo stencil, aspettami qui”.

Il tatuatore si allontana.

Osservo.

Questo posto puzza... Come ho fatto a finirci?

Perché?

Perché sono qui?

Ah... La guerra

La guerra.

La guerra.

La guerra.

La guerra.

La guerra.

Basta!

Immagini di disperazione e morte si palesano nella mia mente.

Mi stringo la testa con le mani, respiro affannosamente...

“Andatevene...” sussurro, ormai quasi alle lacrime.

“Tutto bene?” chiede il tatuatore.

Quando è tornato?

“Sì...”.

Prendo aria: una, due, tre volte.

Riprendo il controllo. Alzo la testa e chiedo: “Iniziamo?”.

Mi osserva, ma non incrocia lo sguardo con me... I miei occhi, mi rendono diverso, strano, un emarginato.

Faccio... Paura.

Dice: “Togliti la maglietta...”.

Mi svesto e poi mi sdraio sul lettino.

L'uomo, quello applica lo stencil e successivamente inizia a lavorare.

“Sono meravigliose, queste ali... Chi le a fatte?”.

“Io”.

Ferma la macchinetta, sarà sorpreso.

“Le hai davvero fatte tu? Sembrano vere, sono un ottimo disegno di partenza...”.

Prevedibile.

Sorrido.

Un sorriso di scherno.

Prevedibile, continuo a pensare.

Lo sono tutti.

Ma almeno penso ad altro, non al... Passato.

Il tempo scorre... Quello fa domande e io non penso...

In realtà penso.

Spero.

Spero che faccia un buon lavoro... È la mia schiena e sono le mie ali.

La macchinetta si ferma.

Alzo leggermente il viso e la vedo.

Una piuma.

Una piuma nera.

Sorrido. Per davvero.

“Abbiamo finito?”.

“Certo...”.

Mi alzo.

Da uno specchio intravedo il lavoro del tatuatore.

Sorrido. Di nuovo.

A questo punto metto le mani in tasca, prendo i soldi e glieli lascio.

Lascio anche la maglietta.

Ormai non mi serve più.

Quello, l'uomo... Cerca di fermarmi.

Parla.

Ma non lo ascolto.

Riapro la porta dello studio ed esco per strada.

Lo sento.

Finalmente lo sento di nuovo.

Il vento tra le piume.

Piume di inchiostro.

Ali di inchiostro.

Posso di nuovo volare.

Spalanco le ali.

Le mie meravigliose ali.

Sento il campanello di una porta.

Mi volto e vedo il tatuatore.

“Tu...”, ma si ferma subito.

“Grazie” rispondo.

Volo via.

Ero un angelo caduto.

Senza ali.

Sono un angelo caduto.

Con le ali.

Meravigliose ali d'inchiostro.









L'angolo sinistro della pagina:

'Sera a tutti!
Non so che dirvi... A parte che ho trovato un meraviglioso tatuaggio <3
E che il risultato è stata questa flashfic XD
Oh... So che è stupido scriverlo qui, e non all'inizio XD
Ma...
Provate a rileggerla con "Angel with a Shotgun" come sottofondo :3
Io l'ho scritta ascoltandola <3
P.S. Sono impedita a mettere qui le immagini, quindi... Passate da Cheshire Cat, la mia pagina su faccialibro, se vi interessa vedere il tatuaggio di cui parlo :D
P.P.S. Giuro che stasera mi impegno e rispondo anche a tutte le recensioni in arretrato :S

Ringraziamenti:

- shadowdust, la sola e unica <3 Come fai a sopportarmi ancora me lo chiedo .-. Sei la beta migliore di sempre <3
- Angel with a Shotgun
- il tizio dell'immagine con il tatuaggio
- Cecilia <3 So che ultimamente ho fatto schifo come amica .-. Mi farò perdonare, giuro <3 Per il momento goditi la compagnia di questo angelo :3 E le mie scuse :*
- chiunque passi da qui <3

A presto,
White :3