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Autore: Pichan    31/07/2014    3 recensioni
"Es mala educación mirar a una chica con insistencia.".
Shikamaru la guardò ridendo mentre si accendeva una sigaretta e se la portava fra le labbra.
"Non sono di queste parti, io."
"Le cose non cambiano."- gli rispose lei con una pronuncia perfetta.
Quarta classificata al contest ‘L’estate e i suoi attimi fugaci’ indetto da Mokochan sul forum di EFP e vincitrice del "Premio Caldo".
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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La isla bonita 

  
 
#Partita di Beach Volley 
"Tropical the island breeze, all of nature wild and free, this is where I long to be."  
Ibiza. Quale meta migliore per riprendersi da un anno d'università forzato? 
La spiaggia bianca sembrava neve, il mare era tutt'uno col cielo, la città era graziosa di giorno e trasgressiva la notte, le bellezze naturali erano selvagge, ben alternate con i piccoli paesi. 
Non gli interessava molto del paesaggio, più che altro voleva solamente dormire sotto l'ombra di una palma, rilassando la mente e i sensi. 
A petto nudo se ne stava su una sdraio con un cocktail fresco in mano e gli occhiali da sole davanti agli occhi. 
Lo sguardo ben puntato su un gruppo di ragazze poco distanti che nel campetto adibito giocavano una partita a Beach Volley. Le loro risate riecheggiavano per tutta la spiaggia, ma la sua attenzione fu catturata da una di loro in particolare. 
Capelli biondi e lunghi, occhi come il mare, fisico longilineo e curve da mozzare il fiato. 
La vedeva ridere come un'oca, mentre con movimenti veloci, ma pur sempre eleganti e sensuali, s'impegnava a giocare. 
Il costume bianco le risaltava l'abbronzatura. Sembrava una di quelle modelle da copertina, perfetta in ogni posizione, da ogni angolatura, in ogni piccola smorfia o movimento. 
La vide passarsi una mano sulla fronte sudata e come una scena a rallentatore, un filo di vento le spostò i capelli dal viso, placando un po' il calore che la asfissiava. 
Probabilmente si sentì osservata poiché ad un certo punto si voltò verso il ragazzo, stregandolo con un sorriso che era un misto di innocenza e malizia. 
Il gioco di sguardi continuò per tutta la durata della partita fino a quando la ragazza- gloriosa per la sua vittoria in campo- non gli si avvicinò sorridendo sicura ed esordiendo con un "Es mala educación mirar a una chica con insistencia.". 
Shikamaru la guardò ridendo mentre si accendeva una sigaretta e se la portava fra le labbra. 
"Non sono di queste parti, io." 
"Le cose non cambiano."- gli rispose lei con una pronuncia perfetta
Il Nara abbassò lo sguardo senza smettere di ridere. Era difficile non ammirare la bellezza del suo corpo. 
"Ma se non sbaglio anche tu hai guardato parecchio."- le disse puntando gli occhi in quelli di lei. 
Scoppiò a ridere e si portò una mano sulle labbra. 
"Mi diverte farvi immaginare chissà cosa. Voi maschietti avete una fervida immaginazione!"- esclamò sicura. 
"E solitamente dopo averci fatto immaginare chissà cosa, ti avvicini anche a fare due chiacchiere?"- la vide sorridergli maliziosa e fare un lieve cenno negativo con il capo. 
 
#Kiwi/Gelato sfuso "ne hai un po' qui" 
"And when the samba played, the sun would set so high. " 
La gelateria aveva una spettacolare terrazza con una vista sul mare. Il vento e il cielo erano i padroni incontrastati di quell'angolo di paradiso e mentre Shikamaru beveva la sua birra fresca, Ino di fronte a lui mangiava un gelato. 
"Quindi ti sei trasferita qui due anni fa?"- le chiese il moro bevendo dalla bottiglia di birra. 
"Sì, dopo il diploma. Adesso faccio la guida locale."- rispose lei sorridendogli, assaporando quel delizioso mix alla frutta. 
"Che gusti hai preso?"- chiese lui. 
"Kiwi e mango.- rise all'espressione disgustata del ragazzo- Dai assaggia!"- si avvicinò a lui mettendo in bella mostra il decolté
"Che seccatura."- disse avvicinandosi e passando la lingua su quella crema ghiacciata, mentre osservava rapito l'incavo dei seni della bionda. 
Anche in quella circostanza ogni suo movimento era perfetto e sensuale. Il suo corpo sembrava invitarlo, la sua pelle gli chiedeva di essere accarezzata, le sue curve imploravano di essere percorse. 
Si ridestò dai suoi pensieri solamente quando sentì qualcosa di freddo sul ventre. Si guardò addosso e non poté non innervosirsi quando vide le palline di gelato che si scioglievano sulla sua camicia bianca. 
"Rimani così, ci penso io!"- gli ordinò Ino estraendo delle salviette umidificate dalla borsa. 
Raggirò il tavolo, chinandosi di nuovo verso il Nara che non poté non guardare di nuovo i suoi seni, attratto e soggiogato da essi. In meno di cinque minuti ripulì tutta la macchia con un risultato perfetto. Gettò via il pacchetto di salviette tornando poi a sedere. 
"Hai salvato la mia camicia preferita. Ti sono debitore."- disse sorridendo ironico e alzandosi per andare a pagare il conto, ma proprio in quel momento gli occhi di Ino si soffermarono su un punto ben preciso dei pantaloni di Shikamaru. 
"Penserai dopo al conto, vieni con me al bagno."- lo prese per mano trascinandolo. 
Si chiuse la porta alle spalle prendendo velocemente dei fazzolettini per poi bagnarli e avvicinarsi al ragazzo che se ne stava immobile in un angolo. 
"Ne hai ancora un po' qui!"- gli disse Ino inginocchiandosi e arrivando all'altezza del cavallo dei pantaloni di lui, iniziando a ripulire delicatamente la macchia. 
Se fosse entrato qualcuno avrebbe sicuramente frainteso, ma non glie ne importava granché. Quel suo tocco leggero era piacevole e dal modo in cui la bionda sorrideva capì che si era accorta dell'eccitazione crescente nei suoi pantaloni. 
 
#Bacio sul collo/Sabbia sotto la schiena 
” Ring through my ears and sting my eyes your Spanish lullaby." 
“Quindi hai fatto l’università solo per tua madre?”- chiese Ino osservandolo guardare il cielo limpido e rosato. 
“In realtà non l’ho fatto per lei, è stata proprio lei a obbligarmi.”- sbuffò per poi sorridere ironico
La ragazza scoppiò a ridere divertita. Ormai erano tre giorni che passava il tempo con Shikamaru a parlare e da quello che le raccontava riusciva a immaginarsi perfettamente Yoshino che lo mandava all’università a calci nel sedere. 
Rimasero in silenzio ad ascoltare il rumore del mare. Shikamaru si voltò verso di lei che teneva gli occhi chiusi. 
Se ne stavano in spiaggia sdraiati sul telo da mare della ragazza da un numero imprecisato di ore. 
“Hai visto la faccia di quell’uomo che è entrato in bagno ieri?”- le chiese divertito e lei scoppiò a ridere di nuovo, ammaliandolo
“Ero sicura che avremmo fatto una brutta figura.”- disse ripensando al giorno in cui si era chiusa in bagno con Shikamaru per ripulirgli la macchia sui pantaloni. 
“E allora perché ti sei inginocchiata?”- le chiese lui ridendo malizioso
La ragazza lo guardò con la stessa malizia. 
“Te l’ho già detto. Mi piace stuzzicare.” 
“Non ti conviene giocare col fuoco.”- borbottò lui. 
“Ti ho sentito e di certo tu non sei quello che definirei ‘fuoco’.”- lo provocò alzandosi e andando verso la riva del mare. 
Il ragazzo la seguì afferrandola malamente per un fianco, portandole i capelli di lato. 
“Hai la schiena coperta di sabbia.”- le disse solamente per poi iniziare a ripulirla con tocchi leggeri. 
La pelle abbronzata era liscia e morbida come l’aveva immaginata, i fianchi perfetti e la schiena era sensuale. 
Finì di toglierle la sabbia e le baciò una spalla, proseguendo poi verso l’incavo del collo arrivando poi a leccare il collo stesso. 
Di fronte a lui, Ino era paralizzata da quella presa, da quel tocco delicato e da quelle labbra affamate
Allungò una mano portandola dietro la nuca del ragazzo incitandolo a continuare
“Io non sono quello che tu definiresti ‘fuoco’ o sbaglio?”- le disse togliendosi subito dopo aver sentito il corpo di lei fremere
Si allontanò andandosi a tuffare nell’acqua limpida del mare di Ibiza, mentre Ino lo guardava mordendosi il labbro inferiore. 
“Il Nara vuole la guerra.”- si disse per poi entrare in acqua. 
 
#Passeggiate notturne 
"I can see my baby swinging his parliament is on fire when his hands are up." 
La brezza marina accarezzava le gambe di Ino, lasciate scoperte dalla corta gonna del soffice vestito bianco. La luce della Luna illuminava appena appena quel volto d'angelo e quei fili d'oro colato. Il rumore delle onde del mare riempiva quel silenzio che si era involontariamente creato fra di loro. 
Passeggiare sulla spiaggia non era stata una cattiva idea. 
I piccoli piedi della ragazza sembravano accarezzare il terreno ad ogni passo, mentre lui teneva la sigaretta fra le labbra e la vedeva volteggiare sorridente e ubriaca. Una perfetta e divina visione, un qualcosa di unico. Ino sapeva essere sensuale anche dopo aver bevuto tre birre di seguito e sembrava non avvertire la stanchezza di un'intera serata passata in discoteca a ballare. 
Shikamaru per quanto brillo, riusciva ancora a ragionare dignitosamente, ma strascicava i piedi a terra, stanco e assonnato dopo averla seguita tutta la sera. Però sorrideva. La guardava e sorrideva sentendola cantare e urlare al cielo, correre, perdere l'equilibrio e poi ritrovarlo. 
La ragazza gli si avvicinò correndo con un'espressione indecifrabile dipinta sul volto. Gli appoggiò le mani sul petto sfilandogli poi la sigaretta dalle labbra e gettandola lontano. Gli accarezzò le spalle larghe e gli prese le mani, portandosele sui fianchi. La bocca si muoveva pronunciando parole in inglese, la voce era calda ed eccitante, i fianchi si muovevano seguendo un ritmo che solo lei sentiva suonarle nella testa e il suo respiro incontrava quello di lui. 
Il Nara la osservava rapito, soggiogato da tanta spontanea bellezza e sensualità. Ino era un fiore, un fiore selvaggio con una rara bellezza. Un fiore tanto bello quanto peccaminoso e pericoloso. 
Continuando a cantare, si portò le mani sulle spalline del vestito, abbassandole e lasciando che l'indumento le scivolasse sulla pelle. Le labbra si serrarono per poi incurvarsi all'insù a causa della stupida espressione che aveva assunto Shikamaru. 
Gli accarezzò una guancia ispida, allontanandosi da lui. Dandogli le spalle trovò la lucidità per sganciare il reggiseno e lanciarlo sulla sabbia asciutta, mentre con i piedi s'immergeva gradualmente in acqua. 
La schiena era perfetta, le spalle esili, i fianchi formosi, le gambe lunghe e il sedere tondo.  
Troppe cose che tutte insieme gli annebbiarono la mente. 
Solamente quando l'acqua le arrivò alle spalle la vide voltarsi sorridente e finalmente capì tutto. 
"Volevi farmi sbavare, Yamanaka." 
 
#Bacio 
"Hot summer nights, mid july, when you and I were forever wild." 
Il sole calava sul mare colorando l'atmosfera di un tenue rosa aranciato. Il panorama era maestoso, i colori sembravano non appartenere a un'isola mediterranea, bensì alla calda savana, al deserto con la sua sabbia morbida e il clima cocente. 
Il sorriso di Ino lo ammaliava, mentre con gli occhi arrossati dall'acqua del mare osservava rapita -e romantica- la visione paradisiaca che Ibiza offriva. 
"E' sempre più bello!"- esclamò, cercando lui con lo sguardo. 
"Cosa?"- chiese, distratto dalla curva all'insù delle sue labbra. 
"Venire quassù. Non vengo spesso e quando lo faccio sono sempre da sola."- tornò a guardare il panorama mentre si godeva il verso dei gabbiani. 
"Che casualità."- quelle parole incuriosirono la ragazza. 
"Perché?" 
"Perché sono la prima persona che porti con te e questa è la mia prima volta."- le sorrise. 
"Non sei mai salito su un faro?"- chiese sbalordita lei. 
"Troppe scale.
"Sei sempre il solito pigrone."- lo guardò quasi con disprezzo. 
"E poi non sono mai stato motivato."- si avvicinò alla ragazza mettendosi dietro di lei. 
"E adesso lo sei?"- chiese sentendo le mani del ragazzo appoggiarsi sui suoi fianchi. 
"Non si vede?"- le chiese sorridendo, mente le cingeva la vita. 
Ino si voltò d'istinto, accarezzandogli una guancia ispida e sorridendo. Quell'attimo era perfetto. Lei, lui, quel faro, quella luce, quei colori, quei dolci suoni. Era proprio come l'aveva sempre sognato
Si avvicinò al suo volto chiudendo gli occhi e baciandolo con passione. 
Quell'istante, seppur fugace, sapeva di eterno, di immenso, di un dolce caldo che la scaldava. 
Era destinato a restare solamente un ricordo, simbolo di un’avventura travolgente e intrigante proprio come la bionda che stava fra le sue braccia. 
Shikamaru la strinse ancora di più a sé, continuando a baciarla. 
"Alla fine hai ceduto, Yamanaka..."


Eccomi qua! :)
Ho ripubblicato tutto perché durante la stesura dell'ultima flash ho deciso di modificare un po' anche gli altri testi, correggendo le piccole imperfezioni che ho notato.
Questo è il testo originale, quello inviato anche a Mokochan.
Io vi ringrazio tantissimo delle recensioni che avete lasciato le scorse volte, siete sempre molto gentili! :)
Un bacio a tutti, alla prossima! :)
   
 
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