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Autore: millyray    01/08/2014    2 recensioni
Pare che finalmente la vita di Max e del suo Stormo stia per prendere una svolta decisamente importante e, forse, persino irreversibile con l'incontro di due ragazze, Jo e Shary, non molto diverse da loro, che sanno cosa significa essere in fuga, rischiare la vita e vivere nella paura.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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LA LUCE DEI MIEI OCCHI

CAPITOLO VENTITRE

Shary e Iggy erano sdraiati sulla spiaggia, la loro spiaggia preferita, quella dove venivano soltanto loro. Se ne stavano sotto sotto le stelle, sdraiati sulla giacca del ragazzo. Si tenevano per mano e ascoltavano il rumore delle onde del mare che si infrangevano sugli scogli.

“Ehi! È appena caduta una stella! Esprimi un desiderio!” esclamò a un tratto la ragazza con voce allegra.

Iggy increspò le labbra in un sorriso dolce ma le rispose solo dopo un po’.

“Non credo di avere desideri da realizzare”.

“Come no? Tutti hanno qualche desiderio che vorrebbero vedersi avverare”.

Lui voltò la testa verso di lei e le rivolse uno sguardo tenero. “Beh… ho i miei amici che sono praticamente come una famiglia per me e soprattutto ho te… questo mi basta”.

Anche Shary aveva voltato il capo verso il ragazzo sentendosi quasi sciogliere nell’udire queste parole; le bastavano poche parole dette da Iggy perché il cervello le andasse in pappa e non riuscisse più a vedere niente oltre a lui. Non credeva che si sarebbe mai potuta innamorare così.

“Anch’io sono felice di averti trovato e di stare insieme a te e lo sai…”. Cominciò poi la ragazza guardandolo stranamente seria. “Però… non ce l’hai proprio un desiderio? Un desiderio magari difficile da realizzare tipo… ritrovare i tuoi genitori o… poterci vedere di nuovo?” non sapeva bene perché gli avesse chiesto questa cosa. Le era venuto in mente e non riusciva più a toglierselo dalla testa; la verità era che voleva conoscere meglio il suo ragazzo, conoscerlo nel profondo, in ogni suo pensiero. Perché lui era bravo a nascondere ciò che provava o sentiva. Le persone che lo conoscevano solo in apparenza vedevano un ragazzo che amava scherzare, sempre con la battuta pronta e magari anche un po’ sconcia. Ma non vedevano la tempesta che poteva esserci dentro di lui.

Iggy esalò un profondo sospiro prima di rispondere. “Sì, effettivamente è vero, sono desideri che vorrei potessero avverarsi però… potrebbe sembrarti sciocco ma… sento che se anche tentassi di pensarci, o di sperare che accadano beh, rimarrei deluso… perché non potrebbero mai diventare realtà. È troppo difficile perché lo diventino e quindi non voglio nemmeno immaginarmelo o pensarci. È stupido, lo so”.

“No, non è affatto stupido!” lo interruppe Shary. “Anzi, è una cosa sensata. Ti capisco. E sappi che, beh… se hai bisogno di parlare di qualsiasi cosa io ci sono”.

“Lo so, Shary. A te posso dire tutto. E ti amo”.

A un tratto si sollevò appoggiandosi su un gomito e con un colpo di reni si portò sopra la ragazza; poi avvicinò il viso a quello di Shary e le diede un lieve bacio sulle labbra.

“Tu mi fai impazzire”, le sussurrò all’orecchio con voce roca e sensuale. “Tutto di te mi fa impazzire”. Le diede un altro bacio leggero. “Il tuo odore…”. E cominciò a baciarla in altre parti del viso, l’angolo vicino alla bocca, la guancia, scendendo poi giù lungo il collo assaporando il suo profumo  e il suo sapore aspro e intenso. “La tua voce, l’averti sempre accanto a me… sei fantastica Shary e ti voglio. Voglio che tu sia mia…” continuava intanto a dirle tra un bacio e l’altro sempre con voce bassa.

La ragazza intanto era rimasta leggermente paralizzata, strani brividi le correvano lungo la schiena. Brividi di emozione, di piacere per i baci dolci di Iggy ma anche di paura.

Aveva capito che cosa voleva fare il ragazzo o almeno lo sospettava però…

A un tratto sentì la sua mano che le abbassava delicatamente la spallina del vestito prendendo poi a baciarla sul bordo del seno.

“Ig…”. Lo chiamò con voce bassa e un po’ incerta.

Il ragazzo alzò il viso verso di lei incatenando i loro occhi, verde nell’azzurro.

“Tu vuoi…”, iniziò Shary senza sapere bene che cosa chiedergli, anzi, come chiederglielo.

“Io lo voglio ma solo se lo vuoi anche tu”, le rispose Iggy con voce sicura, serio come non lo era stato forse mai in vita sua.

La ragazza si sentì immediatamente sollevata; non che non si fidasse del suo ragazzo e tanto meno che non lo volesse però… sarebbe stata la sua prima volta e non si sentiva ancora pronta. Aveva paura.

“Amore…”, lo chiamò poi appoggiandogli una mano sul petto. “Non è che io non voglia farlo con te però… non sono ancora pronta e… non vorrei mandare tutto all’aria solo per questo”, gli spiegò con voce dolce e calma.

“D’accordo”, le rispose alla fine Iggy spostandosi e mettendosi seduto accanto a lei a gambe incrociate. “Come vuoi, non importa. Non voglio costringerti”.

“Ti prego amore, non prendertela”, aggiunse lei quasi con voce supplicante, alzandosi e sedendoglisi davanti.

Lui le mostrò un sorriso sghembo, uno di quelli che la facevano sempre impazzire.

“Tranquilla Sirenetta, non me la prendo. Lo faremo quando ti sentirai pronta”. 

Shary gli sorrise di rimando e lo prese per una mano.

“Ti amo, Iggy”.

“Anch’io e non immagini nemmeno quanto”.

Si scambiarono un bacio questa volta molto più passionale e intenso. Un bacio in cui erano nascoste mille emozioni e mille sentimenti diversi.

“Che ne dici se andiamo a farci una nuotata?” chiese poi Shary al ragazzo, una volta che si furono staccati. Senza attendere una risposta, si alzò e lo trascinò per mano in acqua.

 

Max si trovava sotto al portico ad ammirare il cielo stellato come le capitava sempre più spesso ultimamente, forse colpa dei troppi pensieri che le frullavano per la testa. E ognuno di questi pensieri comprendevano un ragazzo alto, moro, dagli occhi terribilmente profondi, profondi come la notte.

Ah, dannazione a Fang e al suo cuore che doveva mettersi a battere all’impazzata ogni volta che lo vedeva.

Proprio in quel momento la porta si aprì e il soggetto delle sue mille seghe mentali e dei suoi pensieri notturni e malinconici uscì nel portico dove era lei. Era proprio vero il detto “parli del diavolo e spuntano le corna”.

Non ebbe bisogno di voltarsi per capire che si trattava di lui, il suo passo felpato lo avrebbe riconosciuto ovunque.

Senza che lei se lo aspettasse minimamente, il ragazzo la abbracciò da dietro e le appoggiò un tenero bacio sulla nuca, tra i capelli. La ragazza sgranò gli occhi diventando rossa come un peperone. Ma che cosa stava facendo?

“Max?” la chiamò Fang con voce roca, quella voce che ogni volta le faceva sentire le farfalle nello stomaco e senza togliere le braccia dalla vita della ragazza. “Io… io voglio spiegarti una volta per tutte quali sono i miei sentimenti per te visto che mi sembra che tu non abbia capito tanto”.

Dicendo quelle parole il ragazzo la voltò verso di sé  e la guardò dritto negli occhi, ancora più serio di quanto non lo fosse normalmente. Max arrossì ancora di più e poco ci volle che il suo cuore non le uscisse fuori dal petto.

“Io ti amo! Ti amo e non smetterò mai di amarti. Ti amerò per il resto dei miei giorni, dovessi morire domani o il mese prossimo o fra vent’anni. E ti amerò anche quando sarò morto. Devi credermi. Non ti sto prendendo in giro, non lo farei mai”.

La ragazza non aveva la più pallida idea di che dire. Guardava Fang come se stesse vedendo un fantasma, spaventata per quello che lui le stava dicendo così chiaramente e che aveva cercato di evitare in tutti i modi nemmeno lei sapeva perché, ma allo stesso tempo anche incredula per quello che sentiva. Non riusciva a togliergli gli occhi di dosso, continuava a fissare quelle due pozze scure davanti a lei, avendo quasi la sensazione di starci sprofondando dentro.

“Però adesso voglio sapere quello che provi tu nei miei confronti. Perché sono sicuro che non può non essere niente. So che anche tu provi qualcosa per me”.

Max si trovò completamente senza parole ed era sicurissima che il suo viso avesse raggiunto tonalità vulcaniche. Avrebbe tanto voluto che il terreno cedesse e la facesse precipitare per non dover più sopportare lo sguardo di Fang su di lei, quello sguardo così duro e deciso. E quell’imbarazzo. Non sapeva che dirgli, non ne aveva la più pallida idea. Era di gran lunga più facile affrontare una decina di Eliminatori piuttosto che confessare i suoi sentimenti.

“Io… io…”, cominciò lei vergognandosi che la voce le fosse uscita così bassa e flebile. Fang intanto era lì che aspettava, paziente.

Alla fine però, come se le avessero improvvisamente iniettato una siringa con una buona dose di coraggio, anche lei assunse uno sguardo deciso, esalò un grosso sospiro e si decise a dire tutto quello che provava. In fondo anche Fang l’amava e non stava scherzando, non la stava prendendo in giro. Quindi, perché mai si sarebbe dovuta tirare indietro?

“Hai ragione. Anch’io provo qualcosa per te. Ma non so dire che cosa sia. Ogni volta che ti guardo o ti penso mi sento le farfalle nello stomaco e il mio cuore batte fortissimo”.

Improvvisamente, vide le labbra di Fang tirarsi in un sorriso, un vero sorriso di gioia, uno dei rari sorrisi che lui mostrava.

“Allora, proviamo a vedere di che cosa si tratta”, le sussurrò lui prima di baciarla con passione,  un bacio tenero, ma pieno di passione.

 

“Allora, buona notte”, sussurrò Iggy a Shary, entrambi sulla soglia della stanza di lei.

“Buona notte”, ricambiò la ragazza con un sorriso dolce, senza però avere la voglia di staccarsi da lui e dai suoi occhi.

Alla fine però, il ragazzo cominciò ad allontanarsi senza riuscire a farsi scomparire il sorriso ebete che aveva dipinto in faccia. Un sorriso ebete, ma innamorato.

“Iggy”, lo fermò lei a un certo punto.

“Hm?” fece lui voltandosi.

“La tua stanza è dall’altra parte”.

“Oh”.

Shary non poté fare a meno di scoppiare a ridere.

 

Iggy rientrò nella sua stanza che condivideva con Fang e Gazzy e il suo udito super potente gli fece capire, dal modo di respirare, che solo il più piccolo stava dormendo. Fang invece sembrava essere ancora sveglio.
“Non stai ancora dormendo?!” sbottò il biondo, “Che? Mi stavi aspettando? E perché hai quel sorriso ebete dipinto in faccia?”

“Mi sono messo insieme a Max”, rispose lui rimanendo a fissare un punto indefinito davanti a lui con sguardo sognante.

“Davvero? Era ora!” fece il biondo spogliandosi per andare a letto.

“Come era ora?!” sbottò Fang guardandolo stupito.

“Anche un cieco si sarebbe accorto che vi piacete”.

“Pff… piuttosto te, come è andata con Shary?”

“Hmm… abbastanza bene”.

“Perché solo abbastanza?”

“Perché ho quasi fatto l’amore con lei”.

“CHE COSA!?”

 

 

MILLY’S SPACE

Hola!! Eccomi con un nuovo aggiornamento : )

Che ne dite? Spero via sia piaciuto. Lasciatemi una recensione.

Baci,

M.

MAXBARBIE: ehi!! Sei la mia fan numero uno ^^ ecco, qui ci sono anche i tuoi Max e Fang. Fammi sapere. Un bacione, Milly.

  
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