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Autore: JKEdogawa    01/08/2014    3 recensioni
Una guerra tra culture, l'ultima cosa che il mondo si sarebbe aspettato. Ha mietuto tante vittime, troppe sopratutto innocenti. Troppe secondo gli déi di tutto il mondo. I Mezzosangue, i Faraoni, i Druidi, tutti coloro che sono legati alla religione( e non solo) sono stati segregati in luoghi fuori dal tempo e dallo spazio.
Nico fa parte della Casa di Ade ed aspetta solo che quattro dei suoi fratelli vengano designati dagli déi per combattere in un Colosseo per decretare il più forte. Costretti a combattere e a vedere i propri cari morire, in un macabro gioco che non ha spiegazione.
Non sono Hunger Games, non sono Giochi Romani, sono Olimpiadi Culturali nell'accezione peggiore del termine.
Sarai ancora disposto a lottare in nome di un dio?
[Presenta personaggi di un'opera non ancora uscita e che spera di vedere la luce, inoltre questa FF ha partecipato ad un concorso su Facebook, forse qualcuno l'ha già letta. Comunque, buona lettura.]
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Gli Dèi, Nico di Angelo, Quasi tutti, Sorpresa
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Chiudo la porta del bagno con un botto. La rabbia mi sale terribilmente quando ci sono queste cose, come a tutti quelli del Distretto di Ade, d'altronde. Studio la mia faccia davanti allo specchio sperando di trovarci un po' di conforto. Capelli neri ed occhi scuri, per un attimo mi vedo un mostro. Le occhiaie sembrano anche più scure il giorno della mietitura. Do un calcio al lavandino, possibile che questa fosse l'unica soluzione? Possibile che non si trovasse un accordo diverso?
La cosa peggiore? Non avete idea di quale sia.
La cosa peggiore è che è stata un'idea di Percy. Avete presente Percy Jackson? Ecco, lui.
Faccio un respiro profondo e conto fino a dieci. Devo ricordarmi che si è ricreduto praticamente subito e che Zeus l'ha maledetto a guardare tutti coloro a cui vuole bene morire. Annabeth è un chiaro esempio: è stata estratta per i primi giochi, se così possiamo definirli, ed è morta per mano di un Egizio al secondo turno.
Non sono Hunger Games, non sono Giochi Romani, sono Olimpiadi Culturali nell'accezione peggiore del termine. Ho conosciuto gente che ha partecipato alle precedenti Olimpiadi ed era completamente diverso. Era un modo per tenere in pace le varie culture e molti facevano addirittura amicizia, almeno da quello che mi dice Antino, un ragazzo del mio Distretto. Si è offerto volontario come insegnante per i Prescelti, un coraggio che non avrei mai avuto. Tributo era più adatto, ma Prescelto è più mitologico.
Vi chiederete se gli dei sono d'accordo: sì, sono d'accordo.
Sono tutti convinti che sia l'unica soluzione, l'unico modo per evitare una guerra come quella passata. Così siamo stati internati in una serie di Distretti, le case del Campo Mezzosangue, ed una volta all'anno vengono estratti due ragazzi e due ragazze per partecipare ai primi gironi, uno maschie e uno femminile. Chi sopravvive va contro il campione degli altri Templi, così sono definiti i raggruppamenti di Distretti, e cerca di vincere, o meglio di non morire, contro le altre culture. Un gioco ad eliminazione che porta sempre solo una persona alla vetta. Possono passare due della stessa casa, ma alla fine è scontato che almeno uno dei due perda la vita negli scontri successivi.
La cosa ironica? Questa persona può essere estratta un'altra volta in qualsiasi momento e gli dei sono pure felici di farci combattere. I figli di Ade sono aumentati esponenzialmente da quando ci sono le Olimpiadi, come se nostro padre fosse felice di vederci morire in modo così stupido.
Bussano alla porta.
<< Nico, dai esci.>> arriva la voce di Clelia, una delle mie tante sorelle<< Dobbiamo andare.>> la sua voce è rotta dal dolore, quei giochi le ricordano nostro fratello Charlie, morto un anno fa nell'arena. Lei era la persona più legata a lui.
<< Arrivo.>> rispondo infilandomi le mani in tasca ed uscendo. Do un ultimo calcio al lavandino come se fosse colpa sua e respiro profondamente.

Le strade si stanno riempiendo mentre ci dirigiamo alla piazza principale. Percorro via Acheronte cercando di mantenere la calma, ma è estremamente difficile. Clelia mi stringe la mano per rilassarmi, ma nei suoi capelli neri vedo la mia stessa rabbia, il mio stesso odio per quella competizione. Ci dividiamo per raggiungere i nostri gruppi dopo aver dato la nostra presenza all'estrazione. Le persone che si occupano di tutto ciò li chiamiamo Titani, ma sono Mortali. Sono persone umane che sanno di noi o sacerdoti, ma sono molto rari. Anche loro possono finire nell'arena come noi semidei.
Mi preparo con le mani chiuse a pugno nelle tasche della felpa. Tengo la testa bassa, ma i miei occhi sono puntati sulla donna sul palco. Ha i capelli rossi e porta un vestito bianco da antica greca, lei è una Veggente. I Veggenti sono gli unici autorizzati all'estrazione e sono esonerati dalla mietitura. Vivono nel Nucleo, il centro attorno a cui tutto ruota. I Distretti sono organizzati tutt'attorno, come un grande orologio. Fisicamente è impossibile, ma parliamo di dei dell'Olimpo, quindi tutto può essere. Tutte le divinità hanno un Distretto, e ripeto tutte. Anche quelle che non possono avere figli, il che è strano perché più di una volta ho visto combattere ragazzi provenienti dal Distretto di Era. Mi sono chiesto com'è possibile, ma non me lo so spiegare. Non sono sacerdoti, questo è sicuro, inoltre sono straordinariamente combattivi, come se fossero addestrati alla guerra fin da piccoli. Come se fossero protetti da Giunone e non da Era.
<< Benvenuti, Eroi.>> inizia la Veggente, lancio uno sguardo furtivo a Clelia<< Per prime estrarremo le ragazze, siete pronte?>> qualcuna sibila di no, ma meglio non farsi sentire<< Bene.>> alza le braccia al cielo<< Dei ditemi chi volete che combatta per voi, chi metta a rischio la sua vita per tenere alto il nome della gloriosa Grecia!>> si avvicina ad uno specchio dove vedrà apparire l'immagine della designata<< La prima è Suzanne Gillespie.>> mia sorella si sposta seria e sale sul palco da vera combattente. È già stata nell'arena a tredici anni e non ha paura di tornarci a diciotto<< La seconda è Clelia Serpieri.>> il nome che non avrei voluto sentire. Clelia è minuta, timida, per niente la figlia di Ade che tutti si aspetterebbero. Si arrabbia, le da fastidio la mietitura, ma non sarebbe in grado di uccidere nessuno. Si sposta e raggiunge Suzanne guardandosi i piedi negli scarponi di pelle, simbolo del nostro distretto<< Ed ora i ragazzi.>> fa le stesse cose che ha fatto prima<< Il primo è Basel Al Shareni.>> lui è diverso dagli altri figli di Ade. È un po' come Clelia, ma ha i capelli castani e gli occhi straordinariamente chiari, oltre che la pelle scura da abitante del Magreb. Molti lo evitano perché ha poteri diversi dai nostri, chiunque verrà estratto cercherà di ucciderlo il prima possibile anche se è suo fratello<< Il secondo è...>> iniziano a fischiarmi le orecchie, come non volessero sentire chi è stato chiamato. Eppure non c'è dubbio, è quello il nome che la Veggente ha detto.
Nico Di Angelo, il mio nome.
   
 
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