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Autore: DieJulia    05/08/2014    1 recensioni
'All'attenzione di tutti coloro che senza ritegno si affidano a siti Internet di dubbia serietà per la scelta del luogo ove manducare insieme a pargoli e conoscenti.'
In un momento di otium e ozio, due piccole piloncine picchiatelle e psycho-simpatizzanti (balbettantebamboccionabandadibabbuini x5) possono essere esclusivamente esprimersi attraverso atti attraenti di prepotentemente professata poesia.
Perdonateci per la nostra propria pazzia.
Abbiamo sentito il dovere di sfogare il nostro dilagante disagio, dipanando agli occhi dei nostri pochi lettori un chiaro, cristallino e cruciale esempio della rinomata ristorazione rustica nostrana, di scrivere sensate sentenze mediante l'utilizzo di innumerevoli indicazioni a piè di pagina.
Mi è femblato di vedele un lettole! Fpleliamo si felmi a plendele vifione di quefto manofclitto!
Indi per cui, hasta las forchetas siempre!!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disavventure di improvvisati recensori nel mezzo dell'impervia terra Veneta.

Invero, come sopravvivere ad una seratina mica da ridere.


 

All'attenzione di tutti coloro che senza ritegno si affidano a siti Internet di dubbia serietà per la scelta del luogo ove manducare*[1] insieme a pargoli e conoscenti.


 

In questa serata buia e tempestosa, grazie (si fa per dire) ad una proposta, fattaci tramite razzo segnaletico da degli oramai-non-più amici, capitiamo nel padovano, più precisamente in quel di Frittole (chi ha orecchio per intendere in-tenda*[2]).

La locazione del ristorante where-we-wanna-have-supper fa invidia persino alla “Selva Oscura” Dantesca, nell'esatto snodo nevralgico dove 3viso, Paoa e Venexia*[3] s'accompagnano*[4].

Vista appunto l'ubicazione “interessante” della cascina, non c'è alcun tipo di intoppo nel trovare posteggio per la nostra carrozza incantata (scherzo del destino, poi scopriremo che in codesto locale si cucina esclusivamente cavallo...).

La trattoria, oggetto del nostro accurato e perito (edile?) esame, si presenta con il nobilissimo titolo di “DA ROMUALDO XII DI PEPPERMINT”.

Nome che non rispetta appieno l'estrazione socio-economica degli avventati avventori e dei titolari del locum; infatti accanto al portaombrelli a forma di zampa di troll (occhio al fantasma di Tonks!*[5]), si trova un grande trattore Lamborghini insozzato da un'innumerabile quantità di boassa de bò appena sfornata*[6].

Entriamo e subitaneamente, senza darci nemmeno un istante per usciolare*[7] la raffinatissima musica country (prodotta con l'utilizzo di pentolame vario ed una cetra), che veniamo letteralmente “placcati” da un singolare individuo somigliante a un orsetto lavatore che si presenta come il proprietario.

Egli ci invita calorosamente ad accomodarci e quindi veniamo scortate (non so se si evince dalla vettura in stile rocco barocco tarocco, ma la mia compagnia del Braccialetto (?) è formata da soli esemplari della specie 'mulier sapiens sapiens'*[8]) apud profundum bucum*[9].

Esso, che deve essere stato trasformato mediante un incantesimo estensivo irriconoscibile*[10] in una chic ed elegantemente fatiscente salettucola, spazia dai toni pastello del giallo pus congiuntivite ad un più carico bordeaux sanguinaccio andato a male (Speriamo sia daltonismo!).

Illuminati soffusamente da lampade a parete della pluridecorata artista Manda Miaka Garee*[11], troviamo come suppellettili tavoli e sedie in compensato dei boschi decidui della Groenlandia del Nord fabbricati esclusivamente il 30 Febbraio*[12].

Passato qualche picosecondo (?) si appropinqua celere alla nostra postazione IL cameriere.


 

MA.... FERMI TUTTI!


 

Dopo una prima attenta occhiata, mi pare di notare che egli non sia nemmeno entrato nella fase della preadolescenza!

Per evitare, nella malaugurata ipotesi di un blitz poliziesco con tanto di elicotteri e idrovore (?) di finire in ggggattabuia, gli chiedo quante estati ha festeggiato al suo ultimo genetliaco*[13]. Lui, con mio sommo rammarico, mi guarda con una faccia da “WTF?!?” e mi risponde di averne appena passate 16.

Mmmmh... Codesta situation mi stinka assaje di infantil sverduramento*[14]!!

Fortunatamente (o sfortunatamente, dipende dai punti di vista) dopo aver preso gli ordini aggiunge, ammiccando verso di me, di essere pure il figlio del padrone: Romualdo XIII; “Fortunatamente” asserisce “ho preso dalla mamma”.

Povero orsetto lavatore.

Che figlio degenere e ingrato.

Non appena Romualdo Jr. si è dileguato in direzione delle cucine-stalla (mi chiedo se abbia intenzione di sgozzare il cavallo ordinato), la Compagnia del Braccialetto si abbandona in toto alle risate più sguaiate (abbiamo fatto la rima kesesesesese*[15])

Non dobbiamo sopportare il ribollire -per autocombustione- dei genitali che non possediamo in quanto esponenti di una specie di rango superiore per molto... I nostri piatti giungono a noi mediante un complesso sistema di carrucole e masse (rendiamo grazie al Mercato degli Schiavi® di Badoere)*[16].

Finalmente, dopo una cioppa di pane del nonno di Heidi, un po' di latte de cavara*[17] e una trasparente ed inconsistente fetta di formaggio Puzzone, detto anche “eau de fiori di malga”, mi viene presentata sotto al naso una braciola di maiale (io ODIO il cavallo, non so se si era capito...) grande come la mia mano, quindi pressoché quanto la Pietra della Resurrezione nel film de “I Doni Della Morte”, in un meraviglioso e decorosissimo piatto de plastega*[18] riciclata.

Il compito di tagliarla risulta decisamente arduo, a causa di due fattori, x e y: x consiste nel fatto che il servizio di posate è analogo a quello di stoviglie, y invece si rifà alla consistenza rocciosa della sopracitata parte dei possedimenti del Padrone della Morte.

Peccato, perché il sapore ricorda vagamente i bogoi (al secolo lumache di mare).

Chiedo un'opinione alla mia (male)assortita compagnia di commensali.

S., che ha precedentemente assaltato una consistente bistecca, sottolinea come la sua carne (di cavallo, codesta volta) sia completamente insipida e sciapa, ma, soprattutto, quasi cruda.

Dovete capire che questo, proferito da colei che “La carne, o al sangue, o passo.” è qualcosa che ha dell'inconcepibile.

M. invece mi comunica che la sua tagliata è deliziosamente rosa (?).

Ne assaggio un bocconcino, non fidandomi troppo delle sue papille gustative.

Porto la forchetta alla bocca con malcelata riluttanza e con premeditata lentezza mastico, tentando inutilmente di non rigettare tutto il mio pasto nel piatto dell'amica.

“Potrei vomitare.”.* [19]

Non so se l'ho già detto, ma il cavallo non mi attizza... anzi, più precisamente non soddisfa le mie voglie. De gustibus!

L'acqua, unico beveraggio presente nel menù insieme al poco noto 'The di crini di cavallo© '... a scapito delle famose ed inebrianti bevande care al Dio Dioniso, riesce almeno in parte a placare il mio desio di recere*[20], al resto ci pensa un po' del companatico stantio made by the Vecchio della Montagna*[21].

Decidiamo di ordinare il dessert, almeno per fracar zo*[22] un po' di quella carne così delicata.

Optiamo per un tiramisù, una fetta di polenta dolce e una pallina di gelato all'anguria e albicocca guarnita con fragole fresche e lamponi caldi.

Romualdiñho arriva trottando alla vista dei nostri segnali di fumo (dimenticavo, il cameriere è unico, vista la poca affluenza di intrepidi e spregiudicati avventurieri) e prende rapidamente nota dei nostri desideri (?) non scordandosi di posare il suo sguardo lascivo sul mio décolleté (O.o).

Il mio tiramisù ho deciso che è buono (Capitemi! Sono le 02:54 mentre vi scrivo...) anche se in realtà era facilmente assimilabile, in quanto a consistenza, al 'peggio schitto di piccione che si possa trovare in Piazza San Marco a Venexia'*[23].

Come sapore, invece, posso dire di averlo mangiato con gusto e passione (?).

La polenta abbiamo scoperto in maniera sconvolgente essere stata prodotta in una malfamata fabbrica sudcoreana affiliata ad una nota industria dolciaria del Nordest.

Che diludendo!*[24]

Il gelato è stata una rivelazione: morbido e cremoso, dal sapore fresco ed afrodisiaco...

M. ne avrebbe potuto mangiare a quintali, si è però sentita in dovere di specificare il fatto che le fragole fossero mezze congelate e che i lamponi sapessero più da coltura intensiva con tanto di OGM che da sottobosco effettivo.

Alzateci rocambolescamente delle sedute ergonomiche e contenitive dove avevamo stipato i nostri deretani, ci dirigiamo baldanzosamente (S. un po' brilla a causa del 'The di crini di cavallo') al bancone-bar-idee regalo per accaniti followers di 'Cavalli e Segugi'*[25] al fine ultimo di ordinare il caffè.

Io, da buona punk mancata, decido di andare contro corrente anche questa volta e ordino un frullato di Ginseng e Pepe rosa (?).

Anche qui, chi vuoi che finisca per servirci?

Pikkolo-stalker-cresce ha il tempo pure di roversciarsi addosso anche l'estratto di Asparagi, addensante del mio drink...

Strano, ma vero, gli fa allergia e nel giro di 20 secondi lui si ritrova a terra pieno di pustole viola e io, con le mie compagne di (s)ventura, veniamo caldamente invitate ad andare a recuperare del fieno nel pagliaio nel retro del letamaio da strofinargli addosso.

Salutati Romualdi e signora, impegnati a salvare il loro Delfino*[26], dobbiamo sottolineare come la nostra carrozza mancasse di un cavallo, ma intente a fuggire non abbiamo potuto indagare e compiangere in tal covo di matti il nostro adorato e docile Potamo Ippo.


 

E ora, nello stile di 'Quattro matrimoni'... rullo di tamburi


 

Presentazione generale 10

Voto locale 8.1

Voto palato 3.0

Voto servizio 8.9


 

Media 7.5


 

DISCLAIMER

Riferimenti a fatti o persone reali sono PURAMENTE ed ESCLUSIVAMENTE casuali.


 

*1 Latinismo con il significato di cibarsi;

*2 Chi di voi lettori non è mai entrato in possesso di una qualsivoglia delle innumerevoli copie del film “Non ci resta che piangere” vada alla prima videoteca che gli sovviene e veda di farsi una cultura!! (ovviamente scherziamo...);

*3 Dialetto Trevigiano misto a gergo giovanile: Treviso, Padova e Venezia;

*4 La citazione è ovviamente Dantesca, in quanto egli descrive un preciso luogo nella meravigliosamente minuscola città Trevigiana con le parole '... dove Sile a Cagnan s'accompagna...', ove Sile e Cagnan sono due dei tre fiumi che circondano Treviso;

*5 Babbani!!!;

*6 Dialetto Trevigiano: traduzione non pervenuta...;

*7 Latinismo con il significato di ascoltare;

*8 Licenza poetica voluta dalle autrici per sottolineare quanto noi donne siamo superiori alla feccia (…);

*9 Il Renzo Manzoniano parlerebbe di 'Latinorum', noi parliamo di 'Latinum nostrum';

*10 Miseriaccia!

*11 Nome derivante da dialetto trevigiano con inflessioni fonetiche Nipponiche: Lasciare il luogo ove ci si trova a causa di biologiche e pressanti necessità;

*12 Fatevi due domande... pure tre;

*13 Latinismo con il significato di giorno di nascita;

*14 Crediamo che la suddetta frase non necessiti di spiegazioni, anche se il mix di inglese, dialetto e latino immaginiamo essere esplosivo: Questa situazione mi puzza molto di sfruttamento minorile;

*15 Andate a accarezzare il culo di Roderich, kolkolkolkolkol ^J^;

*16 Badoere, località rurale (è un eufemismo) famosa nel Trevigiano per la produzione di Deficienti patentati;

*17 Dialetto Trevigiano: capra;

*18 Dialetto Trevigiano: plastica;

*19 Ma fatevela una culturaa!;

*20 Latinismi congiunti: desiderio di vomitare;

*21 Per chi non avesse mai visto Heidi, anche se già prima era stata citata, e quindi non fosse mai stato iniziato al mondo Miyazaki.. beh... vi compatiamo;

*22 Dialetto Trevigiano: a metà tra l'ingollare e il digerire;

*23 Ripeto, sono le 03 inoltrate, ahimè;

*24 Ci state diludendo!;

*25 Noleggiatevi pure 'Notthing Hill' oltre a 'Non ci resta che piangere', di grazia;

*26 Mai studiata storia francese? Forse sarebbe stato meglio parlare di Puledro Purosangue...;


 

DieJulia porge i suoi possequi ai lettori e li prega di tenere i loro nasi mostruosamente lunghi lontano dagli affari altrui... follettodispettoso augura buona giornata ai lettori e dà loro un consiglio: tenetevi alla larga da camerieri dallo sguardo insinuante!









 

 N.d.Orbiteschizzate N.d.As

Anticipando che questa è la nostra prima legginovela, a quattro piedi e non, vi preghiamo di non andare a furigare nei nostri effetti personali alla ricerca di una qualsiasi forma di polverina e/o siringhetta e/o caramellina.
Inoltre speriamo ci esenterete dall' essere messe alla berlina più di quanto non abbiamo già fatto con le nostre estremità e di nostra sponte (non pensate alla tortura).

HUGGLES :3

DieJulia e follettodispettoso

 

  
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