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Autore: bicchan    05/08/2014    2 recensioni
{OneShot KyouKina | Con la gentile partecipazione di Shidou | Probabilissimo OOC}
...
Dal testo:
"Entrambi fissarono per un momento l'essere che si aggirava noncurante per il salotto e poi si guardarono.
-Pensi anche tu quello che penso io?"
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"Ormai il sole stava scomparendo dietro i tetti delle case, e la luce ambrata si rifletteva negli occhi di Kyosuke, facendoli assomigliare ad oro fuso.
Quando il blu spostava lo sguardo, pareva di vedere nelle iridi le acque di un lago dorato smosse dal lancio di una pietra"
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Ci si becca dentro ^^
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kinako Nanobana, Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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L'essere


 

-Se dipendesse da me lo ucciderei- asserì risoluto il ragazzo, brandendo l'arma tesa davanti agli occhi.
-Ma non dipende da te- gli ricordò preoccupata l'altra -Altrimenti sporcheresti tutto il mio salotto. E poi non avresti nemmeno il coraggio di avvicirartici, armato solo di un coltello da cucina, dico bene?
-Ma no! Mi hai preso per una bambina spaventata come te? E' solo che... non posso ecco!- si difese Kyosuke.
Entrambi fissarono per un momento l'essere che si aggirava noncurante per il salotto e poi si guardarono.
-Pensi anche tu quello che penso io?
-Non c'è altra soluzione... Non possiamo ucciderlo e nemmeno catturarlo, quindi...
-SCAPPIAMO!- concluse Kinako, gridando alla vista della creatura che si avvicinava a lei zampettando.
La ragazza corse velocemente fuori dall'appartamento e Kyosuke chiuse la porta sbattendola con forza. Quella cosa non avrebbe fatto danni in giro per il mondo, ormai era chiusa in gabbia.
Peccato che la gabbia fosse la casa di Nanobana, e che la poveretta -che non si sognava di tornarci- non avrebbe avuto un posto dove dormire. Avrebbe dovuto aspettare qualche giorno, fino a che i genitori non sarebbero tornati dal viaggio; sperava che suo padre trovasse il coraggio di catturare la bestia, o quantomeno di avvicinarvisi.
-E adesso che facciamo?- chiese sconsolata Kinako. I libri di scuola erano rimasti in casa, così come i cellulari e lo zaino di Tsurugi.
-Per ora, se non troviamo una soluzione entro stasera, facciamo che vieni a dormire da me- suggerì il blu. La ragazza arrossì visibilmente alla proposta dell'amico.
L'altro non se ne accorse e continuò -Ma adesso andiamo a cercare aiuto.

Il primo che contattarono era Tenma ma, dopo che i due ebbero esposto il problema, il castano si rifiutò categoricamente di dargli una mano.
-Non sono affatto un tipo coraggioso in questi casi- aveva affermato con aria risoluta -Se volete salvare il calcio, organizzare una rivoluzione, proteggere una galassia, sono tutto vostro... ma questo genere di pericoli mi spaventano non poco.
Ma Kyosuke e Kinako non si erano dati per vinti, e avevano proseguito la loro ricerca.
Il secondo ad essere contattato fu Ranmaru.
Tsurugi gli telefonò da casa di Tenma, ma il rosa rispose di essere in vacanza in Indonesia, e di non poterli davvero aiutare. Peccato che lo avessero visto passare poco prima per strada.
Kirino si scusò per non essere disponibile, e gli ricordò che probabilmente lo avevano scambiato per qualcun altro, dato che la sua capigliatura è molto comune.
I due compagni di disavventure scartarono a priori Shinsuke, poiché il suo peso specifico era inferiore a quello della cosa, e il piccoletto non avrebbe di certo potuto aiutarli dato che sarebbe stato fatto a pezzi.
Allora fu il turno di Amagi.
Certo non avrebbe avuto problemi a sconfiggere il mostro, pensarono i due, fiduciosi.
Daichi invece, dopo aver ascoltato il problema, divenne tutto rosso e arretrò velocemente, e prima di scappare a gambe levate si scusò: "Ho ricordato proprio adesso di aver lasciato i biscotti nel forno! Devo andare, mi dispiace!".-Però!- commentò Kinako con innocente sorpresa -Non sapevo che Amagi cucinasse biscotti.
-E infatti non li cucina- la rimbeccò Tsurugi alzando gli occhi al cielo.

Kyosuke e Nanobana passarono tutto il pomeriggio a chiedere aiuto, interrogando i compagni di squadra uno ad uno.
A quanto pare una buona percentuale degli amici era indisposta per viaggi in luoghi alquanto improbabili, un'altra non poteva assolutamente lasciare le proprie tartarughe incustodite, e altri ancora dovevano assolutamente aiutare la nonna a filare la lana. Insomma, tutte mansioni importanti.

Ormai il sole stava scomparendo dietro i tetti delle case, e la luce ambrata si rifletteva negli occhi di Kyosuke, facendoli assomigliare ad oro fuso.
Quando il blu spostava lo sguardo, pareva di vedere nelle iridi le acque di un lago dorato smosse dal lancio di una pietra.

Ogni volta che sbatteva le palpebre, sembrava di scorgervi le onde di un mare che al tramonto portava lentamente i propri flutti sulla spiaggia, e poi li richiamava indietro, con una calma infinita.
Questo pensò Kinako, che come tante altre volte si era persa nelle iridi luminose dell'ignaro ragazzo, prima che lui si voltasse e le rivolgesse uno dei suoi rari sorrisi.
Tsurugi poteva apparire a prima vista una persona fredda, insensibile; le sue occhiate severe intimorivano chi non lo conosceva bene.
Ma la castana amava quello sguardo rilassato.
Le ispirava fiducia, le infondeva tranquillità e senso di protezione.
Le pareva di cadere dentro tutto quell'oro ogni volta che lo guardava.
E ogni volta che lo guardava gli sembrava diverso.
A volte era tranquillo, a volte era burrascoso come un mare in tempesta, altre volte era velato, come se cercasse di nascondersi.
Non si sarebbe mai stancata di specchiarsi in quegli occhi, pensò Kinako arrossendo, senza sapere che era l'unica cosa che anche l'altro desiderava.

Ma torniamo a noi! Ai due eroi era rimasta solo una persona da contattare, e dato che erano vicini a casa sua, decisero di andarla a trovare.
-O mamma- borbottò Nanobana davanti alla splendida villa. Il cancello di ferro battuto li separava da un grande cortile, con erba curata e tagliata finemente e cespugli dalle forme geometriche. Al di là del giardino si ergeva l'edificio, completamente bianco, in stile ottocentesco.
Tsurugi non si scompose e suonò il campanello.
Subito un maggiordomo venne ad accoglierli, ed informatosi del nome degli ospiti corse ad avvvertire il proprietario della tenuta.
In poco tempo Kinako e Kyosuke vennero condotti attraverso il corridoio principale, fino ad una sala. Entrarono e si chiusero la porta alle spalle.
Shindou Takuto sedeva davanti al pianoforte in legno scuro, e li salutò sorridente.
Meno sorridente diventò quando i due gli esposero il loro problema.
-Starete scherzando spero!- gridò sgranando gli occhi -Io... io sono allergico a quella roba! Dico sul serio, mi prendono i brividi e comincio a tremare alla sola vista!
-Anche noi- borbottò serio il blu -Ma Kinako non può entrare in casa e nessuno vuole aiutarci... sei l'ultima speranza!- esclamò teatralmente allargando le braccia.
-Mh e va bene, escogiteremo qualcosa- li rassicurò il ragazzo premendo distrattamente alcuni tasti dello strumento.

Quanche minuto più tardi tutti e tre si trovavano davanti alla porta della piccola casetta di Nanobana, incerti sul da farsi.
-Ehm, allora... io apro la porta e voi entrate- cominciò Shindou.
-Non possiamo fare che IO apro la porta e VOI entrate?- chiese precipitosamente Kinako.
-Nah, non funzionerebbe... ascoltate, io apro la porta, voi entrate e poi... e poi Tsurugi lo cattura con questo!- esclamò prendendo da terra un vaso di plastica che un tempo doveva aver contenuto dei fiori.
-Cosa?! Perché proprio io?- si stupì l'altro, premendosi l'indice sul petto.
-Beh è semplice! Perché... perché loro sono attratti dal blu!- si spiegò con fare ovvio Takuto -E i tuoi capelli sono blu, proprio della tonalità che piace a loro.
-Sai, mi sa tanto che tu abbia detto la prima cosa che ti è saltata in mente- bofonchiò Kyosuke -Ma ci sto, facciamolo prima che cambi idea, avanti.
Procedendo secondo il piano stabilito in precedenza, Tsurugi avanzò nella stanza tendo il vaso davanti al corpo come uno scudo, mentre Kinako gli copriva le spalle.
-Oh! Ma quelli sono muffin!- esclamò il pianista correndo verso la cucina, dove due dolcetti paffutelli giacevano indifesi sul tavolo.
-Già, ci siamo dimenticati anche di fare merenda- fece la ragazza massaggiandosi lo stomaco.
All'improvviso abbassò lo sguardo e vide sotto ad un mobile una zampa pelosa.
Gridò, saltando sul divano per la paura, così da spaventare anche il blu che scivolò su uno dei quaderni lasciati a terra, e cadde sul tappeto con un tonfo sonoro.
Quando vide il motivo di tanto rumore lanciò senza indugio il vaso contro la creatura, mancandola.
La cosa zampettò fuori dal suo nascondiglio e per un attimo i tre rimasero immobili a fissarlo.
Il ragno si stagliava in tutta la sua grandezza, e con otto piccoli occhietti cattivi li fissava maligno; il corpo era interamente ricoperto di pelo nero, e le zampe sembravano lunghi legnetti appuntiti. Nanobana era sicura che stesse progettando il modo più rapido per catturare tutti e tre allo stesso tempo.
Poi, di colpo, Kyosuke iniziò a lanciare tutto ciò che gli capitava sotto mano -quaderni, matite, libri e quant'altro- colpendo diverse volte il bersaglio, mentre Shindou, che aveva recuperato una scopa dalla cucina, lo spingeva verso la porta a colpi di ramazzate. La ragazza osservava dall'alto del divano i suoi eroi che sconfiggevano il nemico tanto temuto e lo cacciavano dalla dimora. Poi, vedendo che il ragno aveva varcato la soglia, balzò giù dal sofà e corse a chiudergli la porta alle spalle.
I tre esultarono in coro, felici per aver finalmente sconfutto il mostro e la terribile minaccia che rappresentava per le loro vite indifese.

Poi però si guardarono in faccia.
E adesso come facevano ad uscire di casa?
La creatura era sicuramente là fuori che meditava vendetta!





 


Opplà popolo di EFP!
Eccomi tornata su questo meraviglioso fandom (dopo un periodo di lunga assenza che sarà in futuro denotato dai libri di storia come "era buia") per trasmettere ai posteri la mia pazzia in tutta la sua megnificenza!
Ma apparte questo, spero che la fic vi sia piaciuta :)
Sinceramente, ho messo come genere il comico, ma secondo il mio criterio di vita sarebbe più corretto dire horror... Insomma, a voi non spaventerebbe a morte trovarvi un mostro del genere in salotto? A me sì, ve lo dico perché l'ho vissuto T_T un enorme ragno peloso... blah.
Cooomunque, tornando alla storia... beh, ovviamente ci ho messo il mio amatissimo Tsurugi *^* perché ovviamente non poteva mancare, e beh, per necessità anche Nanobana (pff... Nanobana)...
Non che ami particolarmente questa coppia, però mi piace... ma solo per Kyosuke ovviamente!

Hope you enjoy <3
Titu

 

  
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