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Autore: ineedmagicandsuperheroes    10/08/2014    1 recensioni
Traduzione di una raccolta di drabble e flashfic.
Ognuno degli Avenger ha partecipato a un'edizione degli Hunger Games e, ovviamente, ha vinto.
Consideratelo un prologo: in futuro, quando avrò finito di scrivere le storie a più capitoli ancora in corso, ho intenzione di chiuderli in un'arena...tutti insieme. Nel film sono diventati bravi a fare gioco di squadra, ma se dovessero combattere l'uno contro l'altro? Questo è un assaggio delle loro capacità.
Happy Hunger Games, and may the odds be ever in your favor!
Genere: Azione, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Steve Rogers/Captain America, Thor, Tony Stark/Iron Man
Note: Cross-over, Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: Violenza
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Clint Barton

Quando il nome di Clint Barton fu estratto, nell'aria aleggiarono sentimenti contrastanti: tristezza e sollievo. Era conosciuto da tutti come un affascinante giovane uomo un po' solitario, abbandonato dal padre in tenera età; si guadagnava da vivere scalando gli alberi per segnalare ai boscaioli i rischi che avrebbero potuto correre abbattendone uno piuttosto che un altro. Andava d'accordo con tutti, ma non aveva mai legato particolarmente con nessuno del proprio Distretto.
L'unica persona al mondo alla quale importava davvero qualcosa di lui sapeva che ne sarebbe uscito senza problemi; d'altronde, lei ce l'aveva fatta l'anno prima.

Clint mantenne un profilo basso durante le sessioni di allenamento comuni, ma quando fu lasciato solo con gli strateghi mostrò loro la sua abilità nel tiro con l'arco, per non sembrare totalmente incompetente. Non li sorprese molto, dal momento che i Tributi del Distretto 7 erano spesso ottimi lanciatori di asce e coltelli, ma li impressionò abbastanza da ricevere un punteggio nella media, esattamente quello che desiderava. La Vincitrice dell'anno precedente aveva commesso lo sbaglio di mostrarsi una vera incapace agli occhi di tutti, mentre qualche sponsor le avrebbe fatto comodo in almeno un paio di situazioni; Clint sperava davvero che l'arena non fosse situata di nuovo in uno scenario invernale.

Durante il bagno di sangue iniziale si arrampicò sulla Cornucopia e, con l'arco appena acquisito, riuscì a far fuori quasi tutti i Tributi che cercavano di scappare dai Favoriti. Se avesse avuto un alleato pronto a coprirgli le spalle ne avrebbe sicuramente uccisi di più, ma non poteva correre il rischio di rimanere esposto troppo a lungo.

L'arena quell'anno sembrava fatta apposta per lui: gli alberi dell'immensa foresta tropicale erano perfetti per rintracciare le sue prede, rimanendo facilmente nascosto dal fitto fogliame. I Tributi più intelligenti e cauti, avendolo visto tirare alla Cornucopia, tenevano sempre d'occhio la vegetazione che li sovrastava; purtroppo per loro, Clint aveva una mira eccezionale anche da lontano. Nessuno vedeva arrivare le frecce letali.

Come l'anno precedente, la maggior parte dei tributi morì in circostanze più subdole di un normale corpo a corpo. Clint era orgoglioso per il lavoro ben fatto, ennesima prova della sua abilità, ma sentiva una fitta di colpevolezza ogni volta che uccideva un Tributo innocente. Anche se lavorava come sicario sia per Capitol City che per il Distretto 13, non si era ancora abituato al suo impiego e di certo non lo amava; soprattutto quando aveva a che fare con semplici ragazzini. Sapeva che una volta uscito dall'arena sarebbe passato definitivamente dalla parte dei buoni, come Natasha aveva fatto l'anno prima.

Quando le celebrazioni finirono e la vita di Clint tornò alla normalità, il ragazzo scomparve come era solito fare occasionalmente; al contrario di prima, però, questa scomparsa non fu volontaria. Il Presidente aveva imparato dai suoi errori e, invece di lasciare che Clint si unisse alla resistenza, come aveva fatto Natasha, la loro migliore giovane spia, l'anno precedente, lo prese prima che fosse troppo tardi, per assicurarsi che rimanesse dalla sua parte.

All'età di diciassette anni Clint Barton era già stato un agente doppiogiochista e un Vincitore degli Hunger Games, ma, cosa più importante, era diventato il fedele burattino di Capitol City.

  
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