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Autore: kannuki    11/01/2005    9 recensioni
Maret fa la killer, è cinica e spietata, ha un loft segreto e un guardaroba da infarto. Una sera sente una pistola puntata alla schiena : Jesus 'il salvatore' Cox è stato ingaggiato per ammazzarla. Una proposta d'affari la salva dalla morte ma il suo spirito ribelle non si piega. Nuova identità, nuova vita nell' America del Sud, nuovo lavoro..ma volente o nolente, arriva il momento di farsi 'salvare'.. NOTA BENE : Il nome del protagonista non vuole essere blasfemo ..mi piaceva e basta! ...e non riesco a trovare una categoria corretta!
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Bene bene

Maret uscì dalla camera dopo aver fatto la sua telefonata.

Si sentiva piena di forze come non le capitava da tempo. Con lo sguardo deciso negli occhi li convocò tutti e due ed espose il suo piano.

“Ascoltatemi bene!”esclamò sedendosi sul tavolo della sua stanza a gambe incrociate.

Jesus la guardò divertito: mai vista più seria, quella pazza!

“Alcuni giorni fa ho chiesto l’aiuto di un amico e quel fottuto nero me l’ha ammazzato come un cane. Arlo era un mio cliente, mi aveva promesso uomini e armi. La mattina dopo, quando sono andata a casa sua, ho trovato solo una distesa di morti.

Indicò la bandiera dei pirati che aveva staccato dal panfilo dell’uomo con un gesto triste “lo devo fare anche per lui, è colpa mia se..

Si riscosse assumendo un tono duro “Bisogna rifornirci d’armi, immagino che non vi sarete portati un granché appresso, per via della dogana.” Li guardò entrambi a turno “Ho chiamato un mio amico, domani sarà qui con lo stretto indispensabile” dichiarò guardò l’orologio fermo della stanza “Freira e Lucita sono due ex poliziotte.. fate i bravi con loro, non ci vanno leggere quelle due, se devono spaccare qualche osso” li avvertì nuovamente. “Rodas arriverà con loro. Lucita è la sua donna, quindi...avete capito, no?”

Scese dal tavolo guardandoli seria “questa è gente tosta, Rodas è un ex- marine..”

“Meno male che non è un S.A.S.!” commentò Natt ridendo e facendo scoppiare in una risata allegra anche Jesus.

“Sì si...fate i coglioni..” Li canzonò Maret con un sorriso ironico.

“Lavoravano tutti per me. Quando quello stronzo di Jeriko ha fatto saltare l’aereo e bruciato i campi, se la sono presa piuttosto a male e hanno giurato di vendicarsi. Continuò la ragazza con voce funerea “non sono però così ‘specializzati’ come voi due “sorrise guardandoli “per l’artiglieria pesante siamo a posto, la ‘manodopera’ c’è..manca una cosa: riuscire ad entrare nel villone di Jeriko.”

Scese dal tavolo cominciando a passeggiare su e giù “Non ho idea di come entrarci, spremetevi le meningi...anche tu, lo so che qualcosa la dentro nuota ancora.” disse a Natt ridendo e tirandogli leggermente un ciuffo di capelli.

Jesus scosse la testa guardandola “Come al solito! Hai preso informazioni? Come è fatto sto tipo? Che passioni ha? Manchi di dote organizzativa, tesoro” le disse divertito.

“Oddio, non chiamarmi in quel modo! Mi fa venire la pelle d’oca!” l’avvertì Maret con tono sofferente “Comunque so tutto quello che c’è da sapere: gli piacciono i gioielli e i cani. Gliel’ho fatto fuori uno e lo stronzo s’è vendicato! Ha la passione per le fighette seminude..

“Sta parte mi piace!”commentò Natt sorridendo serafico.

“Scordatelo!” sbottò Maret inviperita “non pensare neanche lontanamente di toccarle, all’ultimo che ha provato a farsi una sua donna, l’hanno ritrovato scorticato nel secchione della spazzatura e con i propri testicoli in bocca...e non sto scherzando!”

“Ha fatto bene, da una parte!” annuì Jesus guardandola.

“Ma che cavolo dici?”

“Che non si tocca la roba degli altri…piuttosto chi è sto Arlo?” le domandò serio.

Maret scrollò la testa incredula “Sei geloso di uno che è morto?!”

Adesso è morto! E prima?  

Natt li guardò a turno “mi vado a fare un giro...magari scopro qualcosa d’interessante”

 

Quando uscì, Maret ridacchiò divertita “bene…così posso fare la mia telefonata” disse prendendo il cellulare e sedendosi di schianto sul letto con una luce furbetta negli occhi.

Jesus le tolse il telefono di mano “Allora? Che hai combinato con questo tipo?” la interrogò serio.

 

Un silenzio incredulo calò nella stanza “Non ci posso credere..”...non stava scherzando!

Si schiarì la voce facendolo sedere davanti a se “C’ha provato, ha rimediato due calci, siamo diventati amici. Fine!” decretò togliendogli il telefono.

Jesus grugnì poco convinto.

Diosanto! Pensò Maret stupita. Lo vide che la osservava ostinatamente e resse il suo sguardo per tutto il tempo “beh…in effetti voleva sapere la mia posizione preferita” buttò li casualmente facendolo esplodere.

“Lo sapevo! Stronza traditrice!” esclamò semi arrabbiato.

Ma non è successo niente!” ribattè esasperata.

Jesus ringhiò fra i denti e ad un tratto si voltò a guardarla con un sorriso ironico “e qual è la tua posizione preferita?”

Per la prima volta la vide arrossire “fatti gli affari tuoi..”mormorò rigirando il cellulare in mano.

Lentamente strisciò fino a lei togliendole il telefono di mano “dimmelo..” Sussurrò baciandole la guancia rossa.

“Non te lo dico” ridacchiò spingendolo via “devo chiamare Lyse, togliti di mezzo” borbottò mentre la placcava sulla schiena cominciando a baciarla e a passarle le mani addosso.

“Mi costringi a scoprirlo da solo…” le disse sorridendo provocatorio.

 

Bar Di Al

 

Natt entrò casualmente nel locale, accaldato e sudato. Si sedette stanco sullo sgabello ordinando una birra ghiacciata. Al lo guardò con occhio critico. “Straniero?” domandò mettendogli davanti il boccale

“Di passaggio” rispose secco.

Una donna attraente gli si avvicinò dopo un po’ “hai del fuoco?” gli domandò notando la sigaretta Natt la guardò per  un attimo...la sua professione era evidente “certo che ce l’ho o non saresti venuta da me” le disse allungandole l’accendino.

Pepita aspirò il fumo sospirando “ti va di divertirti un po’?” gli chiese guardandolo.

Natt scosse la testa “ti ringrazio, ma non è di questo che ho bisogno adesso” le disse sorridendo “magari un’altra volta”

La donna rise divertita “potrei anche smetterla con questo lavoro..

Natt la fissò bevendo la birra ghiacciata “quello che vuole la signora” disse ad Al facendo girare la donna stupita “grazie straniero!”

Un bloody mary comparve fra le mani della prostituta che lo sorseggiò con un’espressione paradisiaca

Sei parecchio carina, non potevi trovarti un altro lavoro?” le domandò il sicario soffiando via il fumo della sigaretta.

“mah.. uno vale l’altro…cercano sempre tutti di fotterti” dichiarò con voce triste “il mio pappone è morto a adesso non so che cazzo fare, straniero”

Natt la lasciò parlare cercando di carpire più informazioni possibili su quel Jeriko...un bel fetente di prima classe! Pensò alla terza sigaretta.

Finita la chiacchierata Natt le allungò un sigaro che portava sempre appreso” fatti una bella fumata…e cambia lavoro. Sei troppo carina per ridurti a battere.”

Pepita sorrise divertita “mi ricordi Arlo..sempre gentile e irriverente come te!”

Arlo? Natt sollevò un sopracciglio ..ma era il nome..

Maret faceva la puttana?!

S’impose la calma “conosci una che si chiama Valerie?” le chiese svagato.

La prostituta lo guardò sorpresa “si…una bella donna, sempre triste. Qualche hombre de mierda le ha spezzato il cuore” gli disse guardandolo timorosa “sei tu?”

No non sono io..” Scosse la testa più volte “ma è una tua …collega?” domandò temendo una risposta affermativa

Pepita scoppiò a ridere ”Por favor! Sono usciti più uomini piegati in due per il dolore, da questo locale che clienti dalle mie mutande!”esclamò sorridendo.

Natt respirò nuovamente…sempre la solita, Maret!

 

Mentre Natt faceva conoscenza con Pepita, Maret aspettava che quel rompiscatole si addormentasse e la lasciasse telefonare

“Chi stai chiamando?” le domandò Jesus assonnato.

“Dormi”

Adesso combina un macello! Pensò l’uomo disperato mentre prima di addormentarsi.

 

Maret aveva fatto bene i conti. A quell’ora Lyse stava tornando a casa. Quando entrò il telefono stava squillando. La ragazza fu quasi tentata di lasciar rispondere la segreteria.

Si sedette sulla poltrona guardandosi attorno…il telefono squillava incessantemente. Senza Maret quella casa era vuota...e senza Natt…Natt..

“Pronto”

Maret sentì quella voce fiacca e diventò triste “ciao coinquilina..” Mormorò nel cellulare sentendo gli occhi pungere di lacrime.

Lyse sobbalzò raddrizzando la schiena “Monique? Sei tu?”

Maret ridacchiò piano “si, come  te la passi? Il tuo capo ti fa sempre impazzire?”

Lyse si appoggiò allo schienale morbido, togliendosi i sandaletti aperti “non me ne parlare, ho quasi deciso di mollare tutto e andarmene dalla città”sospirò passandosi una mano sui capelli legati. Si tolse le forcine e una cascata di capelli ricci si riversò sulla spalla sinistra.

“Mi dispiace essermene andata senza dire nulla..

Lyse sollevò le spalle “ sei una stronza senza cuore..”le disse sprofondando nella poltrona. Tolse un cuscino da dietro la schiena e lo appoggiò sullo stomaco dolorante. Le era venuta la gastrite a forza di preoccupazioni!  “Allora?  Che mi racconti? Hai ritrovato te stessa in India?” le chiese scherzosa.

Maret sorrise “non sono in India, qua fa tanto caldo, la temperatura ideale per me” le disse appoggiandosi sui cuscini del letto.

“Stai meglio ora? Ti sono passate le crisi esistenziali, mocciosetta?” mentre parlava con lei si stava spogliando e aprendo il frigo allo stesso tempo. 

“Diciamo di si...c’è una persona con me…”

“Ti ha trovato?” le chiese all’improvviso con metà tramezzino in bocca.

“Inghiotti quel concentrato di calorie che stai mangiando! Non ti capisco se mugugni con la roba in bocca!”la sgridò divertita. Era come hai vecchi tempi: Lyse preparava schifezze ipercaloriche e immangiabili e poi si lamentava dei chili in più!

“Scusa!”bofonchiò la ragazza “ho detto.. Jesus ti ha trovato?”

Afferrò la bottiglia dell’acqua scolandosela per un buon sorso mentre lei parlava…quasi si strozzò sentendo il nome del Natt.

“Che è successo?” la interrogò Maret dura “ è vero che l’hai scaricato?”

Lyse gettò il tramezzino sul tavolo restando un attimo in silenzio “si..è vero”

Perché? Non spararmi la cazzata del lavoro!” Maret si sollevò a sedere incrociando le gambe.

Lyse si tolse il reggiseno buttandolo sul divano davanti a sé, restando solo con la camicetta addosso…ora si sentiva più libera “è vero, è stato per quello..e per altro..”confessò mesta “non riuscivo a sopportarlo! Tu non hai idea di che vuol dire uscire con uno che magari, un’ora prima, ha ammazzato qualcuno!” le urlò nel telefono “anzi lo sai ma per voi è diverso, fate lo stesso lavoro!

Io..”

“Lyse..” Maret sospirò nel telefono, scuotendo la testa confusa “dì la verità..te ne sei innamorata vero?”

Un lungo silenzio...una pausa che confermò i suoi sospetti “avevi paura che un giorno non tornasse più da te. Il timore di prendere il giornale e trovare il suo nome nella cronaca nera..

Lyse annuì dall’altro capo del telefono “si…è vero...su tutto..” Mormorò depressa “non immagini quanto mi manchi, quello stupido pallone gonfiato”

Maret rise divertita, svegliando Jesus. Le tolse il telefono debolmente “ciao Lyse..” La voce allegra della ragazza lo fece sorridere “non so che consiglio ti sta dando la psicopatica ma tu non darle retta!” le disse sbadigliando.

Ma la finisci? Sto cercando di farli tornare insieme!” sbottò Maret offesa.

Perché non ti vai a fare un giro? Ci parlo io con lei” le disse piano.

Marito gli scoccò un’occhiata lunga e scettica. Con un grugnito si alzò afferrando i vestiti  e rinchiudendosi nel bagno.

“Ok...la strega è andata, dimmi tutto”

 

Quando attaccò Jesus era il ritratto della serietà…non riusciva a crederci. Ma che gli saltava in testa a quel citrullo?

Trovò Maret nella sua stanza che continuava a guardare i suoi appunti, con una penna in bocca e lo sguardo concentrato. “E’ successo un bel guaio, hai visto quel deficiente da qualche parte?” le chiese serio.

Maret scosse la testa mentre cercava d’ incastrare tutti i pezzi : le ci voleva un’occasione mondana o qualcosa del genere per riuscire a introdursi nella villa e schienare Jeriko. Ad una festa la sorveglianza sarebbe sicuramente diminuita. Sarebbero stati tutti troppo occupati a badare agli ospiti di riguardo che alla sorveglianza esterna. La polizia era corrotta fino al midollo in quella città e non si sognava di mettere mai piede nella villa di Durante.

 

L’irruzione di Natt, come al solito caciarone e ridacchiante, la distrasse “è arrivato il deficiente che cercavi “ mormorò a Jesus soprappensiero.

Mentre voi fornicavate come animali ho scoperto un sacco di cose interessanti!”esclamò il sicario guardandoli a turno.

Cioè? Che è un gran figlio di puttana lo sapevo già!” commentò sarcastica Maret

“Quel tipo è un infame della peggior specie! Secondo me per rilassarsi strangola gatti!” sbottò Natt

sedendosi in terra e osservando gli appunti di Maret

“Non mi stupirebbe il contrario!” affermò la ragazza cercando di riprendersi i suoi fogli. Natt glieli  tolse dalle mani e gli diede un’occhiata veloce con aria divertita. Li gettò da un lato dopo averli letti “A proposito, la tua amica Pepita ti saluta” le disse allegro “simpatica ragazza ma brutta professione!”

“Chi è Pepita?” domandò Jesus guardandola male.

“Una prostituta amica sua” decretò incrociando le gambe sotto di sé.

Jesus la guardò incredulo. Maret lo fissò di rimando “e allora? E’ una brava ragazza, lavorava per Arlo”

“Maret! Facevi la prostituta?!”

Ma che ti salta in testa?!” urlò la ragazza arrabbiata  “sta zitto che è meglio!”

Guardò Natt che rideva divertito “e tu continua…hai fatto il bravo con lei?”

“Come no? Le ho offerto anche da bere!” esclamò continuando ad osservare il viso stravolto di Jesus “finiscila, esisti solo tu per lei!” gli disse tirandogli la penna con cui Maret stava scrivendo.

Guardò la ragazza serio “ ci sarà un festino fra poco...direi che potremmo infilarci quatti quatti e sforacchiarlo un po’”

Maret s’illuminò “l’occasione che cercavo! E bravo Natt! Qualcosa sai fare, oltre che sparare cazzate!” decretò contenta.

La voce di Jesus giunse fino a loro seria e tesa “fra quanti giorni si terrà?” gli domandò con aria cupa.

“Dopodomani, abbiamo tutto il tempo per organizzarci! Meno male, mi stavo rompendo a sentirvi  scopare come ricci!”

Una violenta botta in testa lo fece imprecare “la devi finire, imbecille!” urlò Maret infuriata e rossa.

Jesus si alzò dal pavimento e fissò Natt serio...troppo serio “Kluge…devo parlarti, seriamente e da uomo ad uomo”

Il sicario si stupì: quando lo chiamava per cognome era presagio infausto!

Scrollò una mano divertito “la finisco di fare battutacce, lo prometto!”

Ma Jesus non rideva e continuava a fissarlo “Maret, vatti a fare un giro..

Quel tono l’aveva già sentito una volta: presupponeva uno scoppio d’ira funesta a cui lei non intendeva assistere.

Quando se ne fu andata con la curiosità che la divorava, Jesus chiuse la porta a chiave affondando le mani nelle tasche.

Cominciò a girovagare per la stanza mentre l’amico lo guardava comodamente appoggiato al bordo del letto, giocherellando con gli occhiali da sole e guardandoli controluce per trovare eventuali segnacci.

Jesus si schiarì la voce prima di investirlo “Ho fatto una chiacchierata con Lyse..

A quel nome l’uomo s’incupì e lo guardò.

“E’ vero che sei scappato da casa sua dopo che ti ha detto…di quella faccenda?” Si voltò verso di lui nervoso “capisco essere preso in contropiede...ma addirittura scappare! Ma sei idiota? Che ti salta in testa!” gli urlò contro incredulo”e tutto perché è una a cui piace aspettare?!”

“Senti, siamo stati insieme cinque mesi e non è mai successo niente fra di noi. Poi una sera…sai come va no? C’è l’atmosfera, le candele, i violini…. Me se ne esce con quella confessione!”

Si alzò in piedi, cominciando a girare terrorizzato “mi è letteralmente preso un infarto!”

Lo guardò con due occhi supplichevoli a cui Jesus rispose con un’occhiataccia “non hai scuse, imbecille!” lo sferzò senza pietà. “lei è ancora innamorata di te. Se voleva farlo è perché..

Natt lo interruppe serio “è per quello che sono scappato..

Si sedette sul letto depresso, sprofondando le mani nei capelli neri “non me ne importava niente di aspettare, stavo troppo bene con lei per perdermi in simili dettagli...e tu sai che per me, non è un dettaglio trascurabile, il sesso!”

Jesus annuì più volte con una smorfia divertita “lei ti ha detto che ti amava e ti si è offerta su un piatto d’oro...e tu come  un coglione sei fuggito perché ti sei accorto di ricambiarla. La scoperta è stata troppo pesante e hai pensato bene di prendere la porta…mi ricordi Maret!” finì divertito.

Natt scosse la testa serio “quanto le odio, ste stronzate da donna!” sbuffò gettandosi sul letto di faccia ”aspettare l’uomo giusto..mah…mi è preso un colpo quando mi ha guardato in quel modo, sembrava che esistessi solo io..” Strusciò il viso sul lenzuolo stropicciato “da una parte mi faceva molto piacere, non immagini quanto...ma era una responsabilità troppo grande, per uno come me!”

Si voltò sulla schiena guardando il soffitto “lei ci teneva.. e se non fosse andato bene? Se avessi sbagliato?”

Jesus lo ascoltava quasi commosso. L’unico discorso serio che avessero mai fatto in tutti quegli anni! 

Natt si alzò appoggiandosi ala finestra, il sole stava calando sempre di più “mi sono chiesto che diavolo ci facesse quello schianto con...con un rifiuto, diciamocelo pure! Lyse merita di meglio..

Il tono si affievolì mentre il sicario si schiariva la voce “ho cominciato a comportarmi male, a dirle cazzate…tipo che avevo ammazzato un bambino...neanche lavoravo in quel periodo!Sono stato 5 mesi a girarmi i pollici!” gli disse divertito “quando mi ha liquidato ci sono rimasto lo stesso di merda. Sapevo che l’avrebbe fatto ma non mi aspettavo che facesse così..” Guardò in terra depresso “..male..”

 Jesus lo riscuotè dal suo stato di torpore con una frase che lo colpi alle spalle come un pugnale “Beh, datti una svegliata, cazzone. Tra una settimana Lyse si sposa!” 

  
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