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Autore: FairyQueen78    12/08/2014    10 recensioni
Uno strano senso del pudore mi ha sempre impedito di descrivere i baci nelle mie ff.
Con “Giorno dopo giorno” ho incredibilmente trovato il coraggio di descrivere ben altro, ma per qualche stano motivo non riesco ad abbandonare questo sciocco tabù. Leggendo storie scritte da altri mi rendo conto che sia un peccato privare i lettori di certi momenti, così ho deciso di farmi coraggio e, con le palpitazioni e la faccia paonazza, mi sono seduta al pc e ho buttato giù questa one-shottina. Un bacio solo, una volta per tutte! Ho scelto il mio preferito: il primo bacio di Inuyasha e Kagome nella mia ff “Giorno dopo giorno”.
Ecco a voi ciò che si nasconde dietro la frase: “Il profumo e il sapore di Kagome gli davano alla testa, ne voleva ancora e ancora, il tempo e lo spazio persero qualsiasi significato, avrebbe voluto baciarla per sempre.”
Attenzione: “fanservice” a go go! XD
La pubblico al volo, prima che la voglia di cancellarla prenda il sopravvento.
EDIT: Ho deciso di seguire il consiglio di Fantasy25 e mettere il rating arancione. Perchè opprimere gli altri con le mie paturnie, no?! ^^'
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Prima di rendersene conto l'aveva di nuovo stretta tra le sue braccia, ma chissà perché quel contatto non gli bastava più, avvicinò ancora di più il viso al suo, le labbra alle sue, fino a toccarle. A quel contatto sentì un brivido corrergli lungo la schiena, come aveva fatto a resistere fino a quel momento?! Ma ancora non gli bastava, spinse ancora un po' su quelle dolci, morbide labbra, le sentì schiudersi arrendevoli, sentì Kagome rilassarsi e abbandonarsi al suo abbraccio con un sospiro.

Il profumo di lei gli invase prepotente le narici arrivando dritto alla testa e annebbiandogli la mente, mentre qualcosa lo attirava irrimediabilmente verso quella piccola fessura tra le sue labbra, così incredibilmente carica di promesse, avrebbe dato qualsiasi cosa per poter entrare dentro di lei, fondersi con lei, diventare un'unica cosa con quelle labbra, col suo respiro. Mentre premeva ancora gentilmente le sue labbra a quelle di lei, ne sfiorò inavvertitamente la parte più umida e la sensazione del suo sapore lo attraversò come una scossa potente, bellissima e sconvolgente. Non riuscì più a pensare. Voleva quel sapore, lo voleva disperatamente con tutto se stesso! Senza riflettere minimamente su ciò che stava facendo, si ritrovò a sfiorare appena con la punta della lingua quella piccola fessura, ma fu solo un'istante, sentire di nuovo quel sapore ancora più forte e prepotente di prima, sentire le labbra di lei cedere arrendevoli a quella timida spinta e dischiudersi ancora un po', accoglienti e impazienti, gli misero un coraggio e un'audacia che non credeva di possedere: irruppe con forza ed irruenza nella bocca di lei, ritrovandosi travolto dal suo sapore come da un fiume in piena. Gli mancò il fiato quando la sua lingua si scontrò appena contro quella di lei. Era questo che voleva, era questo che cercava senza nemmeno saperlo. Cercò ancora disperatamente quel contatto e di nuovo la trovò lì per lui, pronta, come se anche lei non aspettasse altro che sentire di nuovo il sapore di lui, la sua stessa essenza.

Quante volte, in passato, aveva maledetto quella piccola lingua tagliente che lo mandava sempre a cuccia, se avesse saputo che in realtà era così: morbida, dolce, invitante, sconcertante... gli avrebbe urlato “Ma quale a cuccia?! Baciami, stupida! Baciami e potrai fare di me ciò che vuoi!”

Inclinò appena la testa e lei fece lo stesso, ormai le loro labbra combaciavano alla perfezione, il viso di lei era la naturale estensione di quello di lui, le loro bocche erano una cosa sola mentre le lingue si scontravano dolcemente e si cercavano impazienti, mai sazie dei brividi e dei palpiti che quegli incontri generavano. Continuò a premere ancora sulle labbra di lei, sulla sua lingua, aiutandosi con piccoli movimenti della testa, come se volesse rendere ancora più profondo quel bacio già così appassionato, come se volesse scavare ancora di più dentro di lei, fino a raggiungerle l'anima. Voleva Kagome, la voleva fino all'ultimo respiro e adesso che l'aveva finalmente raggiunta, che l'aveva scoperta davvero, non voleva più lasciarla andare. Mangiare, bere, dormire, respirare... tutto inutile, tutto superfluo... l'unica cosa di cui aveva davvero bisogno per vivere era lei, era baciarla, ora lo sapeva, finalmente. Addio mondo! Non ci servi! Noi ce ne restiamo qua, a baciarci per sempre! Sparite pure tutti e che nessuno ci disturbi!

Poi però sentì Kagome ritrarsi appena, lentamente anche se continuava a baciarlo, sembrava indecisa, riluttante eppure alla fine Inuyasha si ritrovò a richiudere le labbra suo malgrado, trascinate dolcemente da quelle di lei, che non voleva assolutamente lasciare. Corrugò appena la fronte infastidito da quella fuga eppure capì che lei non gli stava sfuggendo, le sue labbra erano ancora lì a scontrarsi piano con quelle di lui, in tanti piccoli baci timidi e leggeri. Decise che, infondo, gli piaceva anche così, la sua dolcissima Kagome. Sentì quelle labbra incresparsi in un sorriso, contro le sue, e si trovò a ricambiarlo felice ma ancora deciso a non lasciarla andare.

- I-inuyasha... - mormorò lei contro le sue labbra

e di nuovo il suo profumo, il suo respiro gli raggiunsero le narici e si accorse felice che adesso sapeva di lui, la “sua” Kagome.

- Che c'è? - gli chiese stordito e inebriato di lei come un ubriaco, inseguendo ancora le sue labbra e tornando a catturarle prepotente e gentile al tempo stesso, cercando di nuovo la sua lingua che non si fece attendere, ma fu solo un saluto veloce perché poi si ritrasse di nuovo e di nuovo lei sorrise contro le sue labbra e sussurrò divertita e imbarazzata:

- Mi... gira la testa... -

“Oh... sì... anche a me....” pensò Inuyasha “Potremmo sdraiaci, così eliminiamo il problema... e magari eliminiamo anche i vestiti... di colpo fa così caldo... e l'hakama mi stringe da morire...”

Un bisogno di lei nuovo, diverso, ancora più potente e viscerale si risvegliò di colpo dentro di lui. Una sensazione così selvaggia e inarrestabile che gli fece paura.

Inuyasha si riscosse di colpo, ma che diavolo stava facendo?! Era forse impazzito?! Baciarla in quel modo, lì, da soli, lontani da tutto e da tutti... Doveva calmarsi!

- I-io... Kagome... perdonami... non so che mi è preso... - voleva sprofondare per la vergogna... e se adesso lei lo avesse odiato?!

- Perdonarti?! E per cosa? - gli chiese lei sorridendo innocente, ancora stretta tra le sue braccia. Lo guardava adorante, le guance arrossate, gli occhi lucenti come un cielo pieno di stelle e le labbra ancora umide per quel lungo e meraviglioso bacio appena interrotto. Era così terribilmente bella e seducente. - Sono così felice, Inuyasha... non puoi nemmeno immaginare quanto. - mormorò appoggiando la testa contro il petto di lui.


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Angolo dell'autrice

Non dico niente, sprofondo e basta.

Vi ricordo solo che l'hakama sono i pantaloni. Non so se possano “stringere”, ma non sapevo come rendere l'idea che... Inuyasha, è ora di fermarsi! :P
Le parti in corsivo sono copiate da "Giorno dopo giorno".

A venerdì. ^_^

EDIT: In virtù del principio che io non devo pubblicare le cose di getto, ho riletto e non potevo non fare una modifichina... quindi ho cambiato un pò la chiusura :P

   
 
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