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Autore: Piccola_Roxas    12/08/2014    2 recensioni
Dalla disegnatrice Nijuukoo.
"81314 Month Day 10 - Regret"
"Per tutti, anche per i più fortunati, l'amore comincia necessariamente con una sconfitta. "(H. Hesse)
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Axel, Roxas, Xion
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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Vrrr vrr.

Vrrr vrr.

Vrrr vrr.

 

Tutto era buio.

Non che lo fosse per davvero, era buio nella mia testa.

Tipo blackout, come se il cervello si fosse davvero spento e mi avesse lasciato solo con i miei istinti.

Certe volte non era male, anzi, era decisamente piacevole.

Ma dovevo ancora rendermi conto di aver appena commesso l'errore più grosso della mia vita.

 

Vrrr vrr.

Vrrr vrr.

Vrrr vrr.

 

Come dire, era cominciato tutto in quel bar, in quella sera. Si, quello sotto casa mia, ci andavo spesso ultimamente. Non che ci fosse un motivo particolare, forse perchè avevo fatto amicizia col gestore, ma non amavo troppo ubriacarmi.

 

Ma quella sera avevo voglia di bere. Uno, due bicchieri, credevo avrei saputo quando fermarmi.

E continuavo a ripetermelo dopo il terzo ed il quarto, ne ero sempre più convinto!

Riuscivo a percepire le sfumature dei mie pensieri, che vagavano qua e la come impazziti, trovavo addirittura la nota comica della situazione, ed era divertente!
O forse no?
Non so dirlo, il gestore aveva cominciato a guardarmi in modo strano e a farfugliarmi cose di cui francamente non ricordo un'acca. Ma questi sono dettagli no? L'importante era bere. Alla salute!

Ridacchiavo tra me e me. Cominciavo a trovare divertente qualsiasi cosa, persino quel gruppetto di ragazzi che discuteva lo era, che poi, che avevano da discutere? Non erano che ragazzini, che problemi potevano avere?!

Mica come me che per mantenermi in quell'appartamento dovevo lavorare come un animale e pensare a come pagare le spese, ed i tempi erano quello che erano.

 

Vrrr vrr.

Vrrr vrr.

Vrrr vrr.

 

Ragazzini. Bambini immaturi ed imperinenti. Arroganti canaglie dagli occhi dolci, proprio come il biondino.

Tch. Sempre lui, calamita di problemi e sfighe di ogni genere. Ma che pensava che fossi, la sua balia?!

Sono un ragazzo maturo io! Ho delle responsabilità! Ed ho diritto anche io a divertirmi, a trovare uno sfogo da questo stress dannazione!

Ma no, certo che no, lui non poteva capire! Biondino infame, credeva che siccome andava all'università avesse tutti i diritti del mondo per essere impegnato.

Ma sicuro Roxas.

“Devo studiare.” “Ho un esame importante!” “Devo fare una ricerca urgente!”

Scuse, scuse, scuse.

Sapeva inventarsi solo scuse pur di tenermi lontano da lui! Ci vedevamo quel paio d'ore, uscivamo, un bacetto ogni tanto, e poi niente, a bocca asciutta.

Ma dico io, già che ci vediamo poco, approfittiamo del tempo che stiamo insieme!!

Che potevo pretendere da quel lattante in fondo...meglio berci su va.

 

Vrrrrrr.

 

E cazzo, no, non ci sto porca puttana! Non è giusto! Non è corretto!

Io, e ripeto, IO, mi sono fatto piacere i maschi per lui! Perchè io ero etero, mi piacevano le tette, quelle grosse, come quelle della tipa del negozio accanto dai capelli lunghissimi e nerissimi,e con una balconata da sbavo!! Questo mi piaceva! Questo mi arrapava!

E poi...e poi arriva lui...con quella sua aria da finto angioletto a dirmi che era innamorato di me dai tempi del liceo...ed io che ci sono cascato come un emerito coglione in quei suoi dannatissimi occhi blu.

Mi ero detto, ma si, proviamo! Per Roxas posso provare! Che differenza potrà mai esserci?

Ah, signori miei, la vorrei tanto sapere la differenza...perchè il ragazzino non mi ha mai dato l'occasione di scoprirlo! Tutto pudico, timido, sempre impegnato, e non ha voglia, e gnè gnè gnè.

Avevo fatto di tutto per lui, ero anche disposto a diventare gay per lui.

Quasi ringhiai di rabbia al solo pensiero di lui, mi veniva da spaccagli la faccia se lo avessi trovato per strada.

 

 

Persi la cognizione del tempo, non sapevo da quanto tempo ero seduto su quello sgabello e quanto avessi bevuto, ma fu una testolina mora a tirarmi giù di lì, qualcuno di familiare ma che non avevo ancora inquadrato.

A giudicare dalla manine piccole e delicate doveva essere quello scriccioletto di Xion, che stava sempre insieme a me e il frigido, un visetto dolce ed un fisichetto niente male, a dirla tutta. Con molta probabilità Roxas le aveva detto della nostra discussione ed era corsa a sventolare bandiera bianca, come sempre ormai, per farci fare pace.

In certo senso provai a scacciarla, ma mi girava troppo a testa per poter anche solo muovermi di mia volontà, e da una parte mi dispiacque averla costretta a trascinarmi su per le scale del mio appartamento.

 

Vrrr vrr.

Vrrr vrr.

Vrrr vrr.

 

L'odore di chiuso mi ricordò di essere a casa, e quella fastidiosa cosa che mi vibrava in tasca la gettai sul comodino quando riuscii a sedermi sul letto.

Tutto era sfocato, come in un sogno, e Xion era..era bellissima, come ho potuto non accorgemene prima?

Le sue labbra si muovevano in modo così sensuale, che mi stava dicendo? Non udivo alcun suono, sentivo solo una tremenda voglia di saggiare la morbidezza di quelle labbra tanto succose.

I miei occhi, lucidi per via dell'acool, vagarano per quel corpicino ancora immaturo e mi sentii frustrato dal fatto che quei vestiti la coprissero ed io non potessi vedere cosa nascondevano.

Desideravo così tanto poter inserire la chiave ed aprire quello scrigno delle meraviglie...

Intontito da quei pensieri non mi resi neanche conto di essermi mosso e di averla già gettata sul letto e che io torreggiavo su di lei. Se in un primo momento tentò di scacciarmi, non appena la baciai e la mia già evidente erezione si premette contro la sua gamba, la sentii sciogliere sotto di me.

Dalla mia parte avevo la certezza di piacerle da sempre, me l'avevano detto, ma non si era mai fatta avanti.

 

Vrrrrrr.

 

Quelle labbra erano ancora più dolci e soffici di quanto immaginassi. Le mani che si muovevano affamate e bramose su di lei la spogliarono subito, non volevo attendere, la volevo subito.

La morbidezza dei suoi seni, il suono dei suoi sospiri, l'odore della sua pelle, il sapore della sua bocca, tutto mi dava alla testa, ed io volevo di più, lei voleva di più.
Non avevo più la maglia, non ricordavo quando l'avevo tolta, ma neanche mi importava. La cosa importante in quel momento era soddisfare il piacere di entrambi, mi bastò abbassare la zip del pantalone, avevo troppa fretta, e lei era nuda e febbricitante sotto di me, non potevo farla aspettare.

Il silenzio della casa si riempì solo dei nostri gemiti, del suo ansimare e del mio annaspare.

Lei mi chiedeva di più, ed io le davo di più.

Le sue mani stringevano i miei capelli, graffiavano le mie spalle, affondavano le unghie nella mia carne ed il cigolio del letto mi implorava a suo modo di smettere.

Ma non potevo. Non volevo.

 

Vrrrrr.

 

Ghh..che mal di testa.

Vedevo solo buio, ma dov'ero?

Come mossi un braccio sentii la consistenza morbida del materasso. Ero a casa? E che ore erano?

Con calma mi misi a sedere e feci volteggiare le gambe fuori dal letto. Mi alzai, con la testa pesante e vuota, ahi ahi.

Raggiunsi il bagno giusto per bagnarmi un po' il viso e mi ressi con le mani sul lavandino, guardandomi allo specchio. Cercavo di ricostruire i pezzi mancanti della mia memoria anche se mi sembrava davvero difficile.

Ad attirare la mia attenzione furono dei singhiozzi sommessi che mi fecero sussultare. Non ero solo?! Con circospezione tornai nella mia stanza ed accesi l'abat jour sul comodino e..la vidi. Lì, rannicchiata sul fianco, coperta solo dal lenzuolo, una testolina mora che conoscevo a memoria.

Anche se mi scoppiava la testa ero in grado di fare due più due vedendo i suoi vestiti a terra ed io con la cerniera dei pantaloni ancora aperta.

No...

Mi affrettai a sedermi e ad afferrare il cellulare sul comodino, messo in vibrazione qualche ora fa.

“4:21 A.M.

Rox

8 Chiamate perse

13 Messaggi”

Inserii il codice per sbloccare il telefono. La luce bianca mi accecò per un attimo e cominciai a scorrere i messaggi.

 

Credo di aver esagerato oggi.. mi dispiace per ciò che ho detto..”

Hey, dove sei?”

Ho provato a cercare te e Xion tutta la notte. Mi manchi.”

Stai bene?”

Chiamami. Aspetterò.”

 

L'ultimo messaggio risaliva all'una e mezza di notte.

Lui ci stava cercando, da ore, da solo, di notte, per strada.

Lui voleva fare pace.

Lui ci teneva a me, a lei, a noi.

Lui mi stava aspettando.

Ed io?

Io ero appena stato a letto con la sua migliore amica.

 

 

 

La Piccola Roxas

Nota:

Se siete arrivati fin qui avete coraggio, davvero.

Prima di tutto vorrei dare i crediti a Nijuuko, ad una sua fanart da cui ho tratto spunto per scrivere (http://nijuukoo.tumblr.com/post/94447049157/81314-month-day-10-regret-word-prompt-by-anon) questa è la mia interpretazione di questa vignetta che mi ha davvero spezzato il cuore...

E che dire, spero sia piaciuta, è stato tutto molto a istinto. A prescindere non amo l'idea di un Axel che fa consapevolmente del male a Roxas, per questo è venuta fuori l'idea dell'ubriacatura, anche se finisce davvero male e dispiace anche a me T-T
Ringrazio ChiiCat92  della sua pazienza nel controllarmi e consigliarmi! <3
Detto questo, alla prossima!

  
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