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Autore: Yoan Seiyryu    26/08/2014    4 recensioni
[Loki/Elsa]
Loki ha il compito di supervisionare la futura incoronazione di Elsa sul Regno di Arendelle, ma durante la sua permanenza finisce per interessarsi a questioni del tutto diverse. Convincere Elsa a mostrare spontaneamente i suoi poteri la condurrà verso la catastrofe.
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- E’ il giorno dell’incoronazione ed oggi tutti verranno a conoscenza del mio segreto. E se dovessero temermi? Le profezia diceva che…
- Le profezie, Elsa, non sono altro che parole abilmente accostante per creare una realtà lontana e misticheggiante. Modificala a tuo piacimento.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Figli del Ghiaccio



 



Arendelle, dell’Estate
 
Di occhi simili non ne aveva mai visti. Vi era la credenza che il ghiaccio fosse incolore, di un bianco troppo accecante per attirare l’attenzione di chiunque e che anzi, si rifuggisse troppo spesso per non rimanerne affascinati. Il ghiaccio, negli occhi di lei, era un lampo d’argento vivido ed acceso. Il cielo d’inverno colorava le sue iridi chiare, mentre il viso pallido come la neve era contornato da una folta chioma bionda di cui persino gli Asgardiani avrebbero provato invidia.
Era solito, ormai da diverso tempo, intrecciare le dita tra quei capelli morbidi che come onde del mare le accarezzavano il seno nudo, mentre le mani di lui avevano imparato ad esplorare quel freddo intenso quasi ogni notte.
Elsa, la Principessa di Arendelle, era una reietta: figlia di un Gigante di ghiaccio, lasciata a se stessa poiché diversa dagli altri, fu raccolta da quei genitori che la presero come loro figlia, crescendola senza che venisse mai a conoscenza delle proprie origini. Avevano tenuto nascosto quel suo straordinario potere alla corte e al popolo, così come a sua sorella, per evitare che il segreto divenisse di dominio pubblico e sfociasse in inutili timori.
Nessuno ne era a conoscenza, tranne lui. Lui, che ad un mese dall’incoronazione di Elsa, era stato inviato ad Arendelle dal Padre degli Dèi per porre un’attenta supervisione a quel Regno lontano. Una volta giunto lì, Loki non fu entusiasta di badare alla futura regina, che non gli permetteva mai, neppure una volta, di intraprendere una conversazione degna di tal nome. Era una donna che si segregava nelle proprie stanze durante l’intero giorno e probabilmente non era quasi mai uscita nel breve arco della sua vita. Fu così che, per curiosità, egli stesso vi entrò. Raramente, Loki, provava simpatia per alcuno e ancora più relativamente gli interessavano gli animi di chi lo circondava. Elsa però era particolare, non possedeva solo una mirabile bellezza, poiché aveva in sé qualcosa di molto più straordinario.
Il suo cuore, per lui, non fu irraggiungibile e il suo letto non mancò di essere avvicinato che in poco tempo. I primi tempi furono difficili, poiché Elsa non faceva che sfuggire agli sguardi prepotenti di lui, relegandolo ad occhiate distaccate che era solita rivolgere a chiunque, persino alla sorella che tanto voleva proteggere.
Quando Loki venne a conoscenza dei suoi poteri, riuscii ad avvicinarla e a convincerla del fatto che si trattasse di un dono prezioso e non di un maleficio di cui aver paura.
- Hai trascorso quasi l’intera notte davanti alla finestra. Le stelle ti hanno sussurrato utili consigli? – le domandò sollevandosi appena tra i cuscini, lanciando uno sguardo verso la figura di lei, rivestita di veli trasparenti che lasciavano intravedere appena le forme morbide del corpo. Si accarezzava con cura i capelli sciolti su una spalla, con fare pensieroso.
- E’ il giorno dell’incoronazione ed oggi tutti verranno a conoscenza del mio segreto. E se dovessero temermi? Le profezia diceva che…
- Le profezie, Elsa, non sono altro che parole abilmente accostante per creare una realtà lontana e misticheggiante. Modificala a tuo piacimento.
Elsa non aveva mai dimostrato l’intenzione di rivelare i suoi poteri, poiché desiderava tenerli nascosti per non porre in pericolo nessuno. Arendelle era scevra di rudimenti magici e qualunque cosa vi si avvicinasse era ritenuta di natura malvagia. Loki l’aveva convinta a cambiare idea perché sfruttasse appieno le sue facoltà e non solo per questo. Poteva forse essere un buon tornaconto, per lui? Il benessere altrui, se possibile, doveva coincidere con il proprio o non avrebbe avuto senso sforzarsi tanto per creare situazioni accomodanti.
Le aveva persino mostrato la magia delle illusioni come condivisione di quel segreto che per lei era divenuto essenzialmente importante.
- Sarà il primo giorno da tanto tempo in cui le porte del Palazzo rimarranno aperte. Anna è così entusiasta, mentre io vorrei rimanere chiusa qui dentro.
Loki sorrise sghembo e si alzò dal letto, rivestendosi con gli abiti che frettolosamente aveva gettato in un angolo la notte prima. Si avvicinò a lei e le avvolse la vita, poggiando il mento sulla sua spalla. I bordi della finestra erano contornati da ghiaccio vivo. Non aveva ancora imparato, lei, a controllare i suoi poteri tanto che finiva per esserne quasi sempre soggiogata. Le afferrò le mani fredde e le strinse tra le proprie, avvertendo la trasmissione di freddo come una sensazione ormai irrinunciabile.
- Hai un potere così grande, eppure sei tu a temere il mondo. Se anche dovessero avere paura di te, col tempo impareranno ad amarti.
Elsa di rimando gli strinse le man con forza e si voltò appena per afferrare il suo sguardo e sentirlo vicino.
- Durante la mia vita ho imparato solo a nascondermi.
- Non devi più permettere a te stessa di non essere ciò che sei. Il tuo è un potere prezioso – le aprì il palmo della mano e la direzionò verso il vetro della finestra, dove si crearono miriadi di cristalli di ghiaccio.
- Essere ciò che siamo ci rende unici e tu non sarai da meno.
Poi, quasi senza riflettere, l’altra mano di lui corse al suo basso ventre per accarezzare con le dita ciò che per diverse notti aveva avuto. Tra i leggeri sussulti che ne seguirono, risalì fino a circondarle un seno, avvolgendolo appena, come se fosse solo in vena di scherzare. Poi si spostò verso il collo e prese a sfiorarlo con due dita, percependo sotto i polpastrelli i brividi che in quel momento Elsa stava provando. Lei, in sussurri appena accennati, gli chiedeva di non andare avanti poiché non era quello il momento adatto per qualcosa di simile. Non era mai stata accecata dai desideri, né dai sogni che conservava con risolutezza dentro di sé. Il piacere, poi, era stato totalmente bandito dalla sua esistenza. Una vita di reclusione non poteva incontrarsi con qualcosa di così sconsiderato. Eppure, da quando Loki era apparso nella sua vita, non poteva che sentirsi rinnovata, come se dentro di sé ardesse un fuoco caldo in grado di avvolgere il ghiaccio, ma senza scioglierlo del tutto. Le tentazioni, per Elsa, fino ad allora erano rimaste sconosciute. E perché combatterle, perché invece non provare a cedere, di tanto in tanto?
- I simili cercano altri simili. Il mio popolo non vorrà che a governare su di loro vi sia una Strega – si divincolò dalla sua presa e si apprestò ad allontanarsene per raggiungere la toletta ed iniziare a prepararsi. Non si lasciava aiutare da nessuno, proprio perché le stessero lontana e non scoprissero il suo segreto. Loki aveva notato che Elsa difficilmente si crogiolava nella sua immagine riflessa.
Frigga gli aveva insegnato che le donne furono le prime a conoscere l’anima e i vari risvolti di essa, poiché avevano imparato a scrutarla attraverso lo specchio. Nello specchio, le donne, erano in grado di conoscere e riconoscere se stesse, affermando un’identità importante e solida. Elsa probabilmente non aveva mai desiderato accettarsi e dunque rifuggiva da se stessa.
- Non vi è nulla di male nell’usare la magia. Sei tu la Regina e tu devi comandare sul popolo, non il contrario. Mostrati forte, integerrima e se prima avranno paura, poi saprai come farti rispettare.
Era stanco ormai di ripetere gli stessi discorsi. Durante quel mese aveva insegnato ad Elsa ciò che per anni aveva fatto motivo di studio. Ora aveva solo voglia di lasciarsi andare a quella debolezza che lo intrigava costantemente, poiché ne conosceva anche la forza. Prima che Elsa potesse accomodarsi alla toletta, la afferrò e la spinse verso il letto, tra le lenzuola sfatte, inginocchiandosi ai suoi piedi e serrare la presa sulle gambe di lei.
- Proprio ora…
Eppure sussurrava quelle parole di rimprovero come a indicargli il contrario, di non fermarsi e anzi di continuare. Con le dita, lui, iniziò a sfiorarle le caviglie per attraversarle con cerchi concentrici fino a raggiungere le cosce. Scostò la veste trasparente e la sospinse poi con la schiena sul materasso, perché diventasse sua, esattamente nel momento in cui l’aveva desiderata.
Era ormai totalmente nelle sue mani ma al tempo stesso Loki sapeva quanto il ghiaccio fosse pericoloso, in grado di sciogliersi da un momento all’altro e fuggire via alla ricerca di libertà. Elsa era forza creatrice ma carica anche di distruzione, un cerchio di incontrollabile fermezza.
 



 
*


 
 
Arendelle, dell’Inverno
 
Non andò come previsto. L’incoronazione fu un disastro poiché Elsa non mantenne il totale controllo dei suoi poteri. La dimostrazione che aveva progettato finì esattamente come lei stessa aveva previsto. Fu additata come Strega e i suoi poteri divennero un maleficio. Intimorita da tutte quelle voci finì per non volerle più ascoltare. Fuggì dal Palazzo mentre perdeva il controllo delle emozioni, lasciando Arendelle allo sbaraglio.
E come poteva, Loki, non approfittarne? Perché non scendere a compromessi? Come figlio di Odino, Principe di Asgard, si propose quale momentaneo reggente finché la Principessa Anna non fosse tornata dalla ricerca della Regina.
Elsa, una volta sola, avrebbe avuto modo di accrescere i suoi poteri e di imparare a conoscere se stessa, insieme alla bellezza del suo potere. A quel punto Loki sarebbe tornato da lei. A quel punto, sarebbe stato l’inizio di una nuova era. 










Note: 

La fanart iniziale è stata presa da questo sito: 
http://crossoverfanart.deviantart.com/art/Loki-X-Elsa-449242667





NdA: 

Salve a tutti! 

Dunque, volevo scrivere una Loki/Elsa da molto, molto tempo, anche se poi ho sempre lasciato perdere perché non avevo grandi idee. In realtà anche questa volta avevo in mente qualcosa di diverso per loro due e invece mi sono ritrovata a scrivere altro. 
Forse potrebbe esserci una one-shot come seguito di questa, dove Loki andrà a riprendere Elsa, ma è tutto molto campato in aria visto che per come è uscita questa non sono molto soddisfatta. Vedremo! 
Intanto ringrazio chi leggerà e chi vorrà lasciare una recensione. 
Ho una pagina autore su fb, per chi volesse seguire gli aggiornamenti di questa o altre storie: https://www.facebook.com/pages/Hello-Captain-Im-the-Mad-Hatter/694524527306828?fref=ts

Grazie!
 
   
 
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