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Autore: Sam27    30/08/2014    8 recensioni
Ci sono alcune cose che ho imparato da brava fan girl:
1. “Asjdnbvfuhuj” riassume tutto. E con tutto intendo qualsiasi cosa talmente pucciosa da poter essere riassunta.
2. La nutella è la tua migliore amica. Nonché la soluzione a qualsiasi tuo problema.
3. Si può sopravvivere dormendo solo tre ore. E mangiando molta Nutella, mi sembra sottointeso.
4. Libri e computer sono l’ingresso per il paradiso. Potete anche sostituire il computer con uno Smartphone, un Iphone o un tablet. Ed ovviamente aggiungete la Nutella.
5. Quale marca di fazzoletti è più resistente. I fazzoletti Tempo sono eccezionali, me ne servono solo cinque pacchetti a libro.
6. I personaggi immaginari sono migliori di quelli reali. Infatti sembra che il mio ragazzo ideale non esista. Io vorrei solo che avesse la dolcezza di Peeta Mellark, l’umorismo di Fred Weasley, il coraggio di Peter Pevensie, la bellezza di Finnick Odair, il sarcasmo di Jace Shadowhunters e l’intelligenza di Caleb Prior. Forse chiedo troppo?
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Potremmo Volare'
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1.Io e la mia ossessione
“Harry Potter non è reale?
Oh no!
Aspetta, aspetta, che cosa intendi per reale?
Sono reale se mi puoi vedere e sentire ma solo attraverso internet?
Sei reale se posso leggere il tuo commento, ma non so chi sei o come ti chiami o da dove vieni o quanti anni hai o cose simili?
So tutte queste cose su Harry Potter.
Forse Harry Potter è reale e tu non lo sei.”
John Green
Sbuffo sperando di spedire un ciuffo riccio, castano e ribelle al suo posto senza dover staccare le mani dal libro che sto leggendo.
Arricciò il mio naso a patatina sperando così di non dover sollevare una mano per grattarmelo.
Iniziò a muovere la gamba destra avanti e indietro, cercando di far cadere la zanzara che vi si è comodamente sistemata sopra per uno spuntino.
-Nora! Nora!! Papi dice che ci lascia andare in riva se vieni con noi! Noraaaaaa!- mi chiama mia cugina di sei anni iniziando a picchiettare con l’indice minuscolo sulla mia spalla.
Mi arrendo e, scrollata dalla sabbia ed usata come segnalibro una carta di caramella, chiudo il libro, riponendolo nella borsa.
Cammino spedita sulla passerella, al mio seguito la dolce e bravissima Aurora –ovviamente si scherza- e la mia sorellina Elena.
Elena ha otto anni e l’unica cosa che ci accomuna sono gli occhi castani. Lei, infatti, è biondissima e liscissima oltre che magrissima e –agli occhi di parenti, amici e conoscenti- adorabile. Aurora invece è pienotta e castana.
Arrivate sul litorale le due bimbe iniziano a correre, schizzandosi e lanciandosi acqua addosso.
Io osservo un po’ loro, un po’ il paesaggio afrodisiaco di fronte a noi ed un po’ i passanti.
Improvvisamente vedo venire verso di me un ragazzo biondo, alto, dal fisico scolpito ed epici occhi azzurri. Mi sorride ed alza una mano per salutarmi, io arrossisco mentre il mio cuore perde qualche battito.
Quando poi mi fa l’occhiolino credo di poter svenire da un momento all’altro, alzo lentamente la mano per salutarlo a mia volta quando una ragazza mi sfreccia accanto finendogli tra le braccia.
Rimango a bocca aperta, la mano a mezz’aria.
Perfetto: figura di merda del giorno effettuata.
D’altronde dovevo sospettare che non si stesse veramente rivolgendo a me.
Io sono un tipo perfettamente normale.
Ovviamente scherzo.
Sono una fan girl.
E faccio parte di talmente tanti fandom che ormai il briciolo di sanità mentale che Dio aveva voluto sprecare per me se n’è volato su una Firebolt dell’ultimo modello per farsi un bel viaggetto a Narnia in compagnia dello Stregatto.
Ci sono alcune cose che ho imparato da brava fan girl:
  1. “Asjdnbvfuhuj” riassume tutto. E con tutto intendo qualsiasi cosa talmente pucciosa da poter essere riassunta.
  2. La nutella è la tua migliore amica. Nonché la soluzione a qualsiasi tuo problema.
  3. Si può sopravvivere dormendo solo tre ore. E mangiando molta Nutella, mi sembra sottointeso.
  4. Libri e computer sono l’ingresso per il paradiso. Potete anche sostituire il computer con uno Smartphone, un Iphone o un tablet. Ed ovviamente aggiungete la Nutella.
  5. Quale marca di fazzoletti è più resistente. I fazzoletti Tempo sono eccezionali, me ne servono solo cinque pacchetti a libro.
  6. I personaggi immaginari sono migliori di quelli reali. Infatti sembra che il mio ragazzo ideale non esista. Io vorrei solo che avesse la dolcezza di Peeta Mellark, l’umorismo di Fred Weasley, il coraggio di Peter Pevensie, la bellezza di Finnick Odair, il sarcasmo di Jace Shadowhunters e l’intelligenza di Caleb Prior.Forse chiedo troppo?
Mi guardo i piedi lambiti dalle onde, se volgo il mio sguardo appena più in là riesco a scorgere il mio riflesso nell’acqua: capelli ricci ed indomabili, occhi banalmente marroni, qualche chilo di troppo, lentiggini ovunque e labbra sottili.
Non dico di essere brutta, ma semplicemente non rientro nei miei canoni di bellezza.
Mi ritrovo ad imprecare contro Zeus dopo che un’onda anomala provocata da due pesti in formato baby mi ha investita dalla testa ai piedi.
-Voi due!- esclamò stringendo i pugni.
-Ti vogliamo bene sai Nora?- dice Elena spalancando i suoi grandi occhi castani mentre tiene per mano Aurora che mi manda un bacino con la mano.
Oh al diavolo il fatto che mi hanno appena bagnata dopo che stamattina avevo impiegato almeno un’ora nel vano tentativo di sistemare i miei ricci!
Come posso non amarle?
Le abbraccio stringendole forte.
-Anche io vi voglio bene- sorrido –Ma ora torniamo agli ombrelloni-
-No! Noraaaa!- inizia a strillare Aurora mentre Elena punta testardamente i piedi a terra.
Sono costretta a trascinarle, letteralmente, sulla sabbia fino ai nostri ombrelloni.
Mentre sguardi indignati di adulti che tra poco chiameranno il telefono azzurro continuano a freddarmi.
Finalmente raggiungo la mia meta e le scarico a mia madre con uno sguardo tutt’altro che grato, lei fa finta di non capire e mi restituisce un’occhiata serena.
Giunge come un’oasi nel deserto l’ora di tornare a casa e, varcando il cancello dell’abitazione di nonna Secondina, già assaporo l’odore di un buon libro sotto il Cipresso che abita da anni nel cortile. Sto giusto dirigendomi sotto di esso con un espressione beata in faccia quando mia zia decide che è giusto rendere la mia già complicata vita nell’Ade e mi chiama a gran voce.
Poso seccata il libro su un mobile a caso e la raggiungo per iniziare a pelare patate.
-Quante ne devo pelare?- domandò a zia Anna.
-Quattro o cinque-
-Quattro o cinque patate vero?- domando con un brutto presentimento.
-Certo che no- ride lei –Quattro o cinque chili-
Con la mascella che tocca terra e la mente che rasenta qualsiasi preghiera inizio a pelare le patate.
 
E’ ora di mangiare ed io mi siedo tranquilla al mio posto, tra zio Giorgio –io adoro zio Giorgio!- e nonno Giuseppe.
Le penne all’arrabbiata cucinate da mamma sono semplicemente ottime ed è inutile dire che faccio il bis.
Anche le polpette di zia sono da leccare i baffi ma è quando zia serve le patate che temo per la mia incolumità.
-Chi ha pelato le patate?-
-Io, nonno- sospiro rassegnata.
-Hai tolto più patate che buccia! Ai miei tempi non si osava sprecare in questo modo del cibo!-
Sì, ed hai suoi tempo le ragazze non venivano schiavizzate ma lasciate in pace a leggere i propri libri!
-E dai papà! Eleonora è stata brava- dice papà facendomi un occhiolino.
Ecco, l’ho già detto che amo mio padre?
-Dopotutto si deve preparare per quando si sposerà!- esclama mamma ridacchiando sotto i baffi.
-Chi si sposa?- chiede nonna sistemandosi la dentiera.
-Eleonora..- fa per dire zio.
-Mia nuora è morta da tanti anni- lo rimbecca nonna.
-No mamma: ELEONORA- scandisce papà frustrato.
-Non è un po’ troppo giovane?-
-Ah proposito! Che ci dici del fidanzatino?- mi chiede zia mentre nonno cerca di spiegare alla nonna che non mi devo sposare.
Arrossisco confondendomi con il vestito che indosso.
-Non esiste nessun fidanzatino- borbottò.
-Lei non ce la racconta giusta- continua mia madre.
-Alla sua età avevo la ragazza e nessuno lo sapeva!- esclama mio padre.
-Ti ricordi quando siamo scappati in motorino?- ridacchia zio.
Così i due si distraggono dall’argomento Eleonora-fidanzatino ed iniziano a ricordare a gran voce le loro bravate.
-Allora questo fidanzatino?- insiste zia.
-Preferisco i libri grazie- dico a mezza voce.
-Ah! I libri!- fa mia madre come se fossero la più grande disgrazia mai capitata.
-Io alla sua età volevo uscire con le amiche! E lei cosa fa? Sta a casa a leggere!- esclama mia madre.
-Sarà solo un periodo passeggero..- dice mia zia. –Conosco una signora che mi ha detto che la figlia della vicina di casa di sua suocera..-
E qui smetto di ascoltare il loro inutile gossip.
Ora c’è un gran baccano e nessuno sembra considerare le mie patate, tranne Aurora che ha preso a lanciarle con il cucchiaio per la stanza.
-Un elefante si dondolava sopra il filo di una ragnatela e ritenendo la cosa interessante andò a chiamare un altro elefante! Due elefanti..- inizia a cantare a gran voce Elena solo per avere un po’ di attenzione per sé.
Io mi prendo la testa tra le mani.
Questa è la mia famiglia e ciò che devo sopportare tutti i giorni.
Poi si stupiscono quando dico che a 17 anni me ne andrò di casa e alloggerò ad Hogwarts dove chi cerca aiuto lo trova sempre.


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Questa storia è nata per caso, come credo succeda alla maggior parte delle storie.
Spero che recensiate, accetto le critiche molto volentieri.
Ho bisogno del vostro parere perchè non sono molto sicura sulla riuscita di questa storia.
A presto,
Sam
  
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