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Autore: kikka_67    02/09/2014    3 recensioni
Cosa sareste disposti a fare per ottenere ciò che desiderate?
- E nonostante sia alquanto sconcertata nel supporre che il suo cliente ritenga che basti contornarsi di collaboratori di sesso maschile per riuscire ad evitare tali incresciosi accadimenti, la informo altresì che sono una donna che “ama” esclusivamente le donne, quindi il suo cliente non correrebbe MAI il rischio di essere molestato da me, in nessun modo. – a questo punto mi aspetto di essere buttata fuori dalla stanza..e invece….
- Sei assunta! – esclama una voce ilare dietro alle mie spalle.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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 Ciao,  cito per nome alcuni personaggi che non ho il piacere di conoscere e la storia è il frutto della mia fantasia, se e quando userò delle foto per illuminare il racconto, lo farò senza conseguire un tornaconto personale, mi riservo solo il piacere di ammirarle. Grazie. Buona lettura.

 

La rappresentazione dell’apparente vacuità ed al contempo del grandioso mistero di complessità dell’esistenza umana, di cui l’immobile occhio sullo sfondo è disincantato e muto testimone. Pirandello.


Tre anni fa.

Mi sono trasferita  a Londra in cerca di fortuna, alcuni anni fa, armata di tanto ottimismo ho iniziato la ricerca di un  lavoro ma  dopo aver risposto ad ogni singolo annuncio ed essermi presentata a miliardi di colloqui dove puntualmente venivo scartata vuoi   per la mancanza di esperienza che  per il mio aspetto poco appariscente e scandalosamente per bene, ero riuscita solo a trovare un posto in un ristorante come aiuto cuoca. I miei colleghi  erano simpatici e quasi tutti nelle mie stesse condizioni, giovani laureati senza esperienza lavorativa e senza grosse riserve auree.  Avevamo trovato un appartamento in cui vivevamo in sette durante la settimana  e in tredici  nei weekend quando i partner dei miei amici si fermavano a dormire da noi.


Tutti i giorni andavo a trovare una delle mie coinquiline, che lavorava in un’agenzia di lavoro e mentre consultavo la bacheca in cerca di annunci interessanti,  Candy mi consegna una scheda, con aria soddisfatta.

- Questa richiesta sembra fatta apposta per te, cercano una laurea in lingue e scienze delle comunicazioni, bell’aspetto, cultura superiore e disponibilità immediata….c’è solo un “piccolo” requisito, richiesto con estrema chiarezza,  che potrebbe rappresentare  un problema……si richiede un candidato di sesso maschile.. – legge ironica.
- Cosa??!! Ma non è possibile! Mi è capitato di essere  stata scartata perché sono giovane, senza esperienza, poco appariscente, troppo per bene……e adesso anche per il sesso??!! Di chi è questa richiesta?? Un bastardo maschilista, sciovinista, vecchio retrogrado….e….. – Candy punta il dito sul nome del committente ed io rimango alcuni minuti a leggere quel nome senza riuscire a credere ai miei occhi: Thomas W. Hiddleston.
- Peccato… potevi unire l’utile al dilettevole, voglio dire chi non vorrebbe lavorare per quel figo da paura che  per giunta è pure single… - sospira trasognata.
- Già….peccato davvero, non avrei mai immaginato che Mr. Hiddles fosse un maschilista, sembra così…così….- incapace di trovare un aggettivo adatto, guardo sconsolata Candy.
- Quel lavoro è ciò che ho sempre cercato e possiedo tutte  le credenziali per ottenerlo… beh….tranne uno. Candy fissami un appuntamento, il più presto possibile! –
- Ma Violet…. – mi fissa indecisa.
- Ti prego, devo tentare! Questo è il lavoro per cui ho studiato per anni! –
- E va bene, lascia fare a me. Ti chiamo per comunicarti data e ora. – incrocio le dita e mentre esco dall’agenzia le mando un bacio.
 Entusiasta come non lo ero da settimane, mi precipito da Georgie e Sarah,  due mie coinquiline,  che gestiscono un beauty farm  in centro. – Trasformatemi in una sexy  girl di classe, devo presentarmi al top per  un colloquio importantissimo, non posso perdere questa occasione! – esclamo lasciandole basite.
- Tesoro, non vorrai ottenere un lavoro solo perché sei una bella ragazza, vero? Sei intelligente e hai dei titoli di studio eccellenti…. – si lamentano all’unisono.
- Ragazze, se mi presentassi al  colloquio in questo momento mi scarterebbero dalla lista dei  candidati adeguati perché non sono un uomo!! Io  valgo quanto se non di   più  di un uomo! Cosa ho da perdere? Se mi scartano,  sarà solo perché le mie credenziali non sono adeguate e non perché sono una donna!! Ho bisogno del  vostro aiuto!! –   la discriminazione sessuale è, purtroppo,   un fenomeno ricorrente in alcuni ambienti lavorativi.
La curata sala d’aspetto dell’ufficio di un importante manager, era gremita di distinti pappagalli in doppio petto e ovviamente io ero l’unica donna presente. L’impiegata, vedendomi,  aveva “ solo “ sollevato perplessa un sopracciglio ma alla fine ero stata invitata ad accomodarmi come tutti gli altri candidati.

Sono l’ultima ad entrare e vengo ricevuta da un uomo che cordialmente, ma senza alcun interesse, visiona il mio curriculum.
- Signorina, lei si presenta nei migliori dei modi, ma forse non ha letto bene i requisiti richiesti dal mio cliente. –
- Si sbaglia signor Windsor, ho letto attentamente la brochure consegnatami dall’agenzia. -  decido di mantenere la calma e di mostrarmi cordiale nonostante la rabbia che  m’invade. Maschilista!
- Lei ha delle  ottime credenziali e sarebbe la candidata perfetta, visto che incarna tutti i requisiti richiesti, tranne uno: lei è una donna. – constata l’ovvio puntandomi un dito contro.
- Potrei denunciarla per discriminazione sessuale, ma sarò clemente.  La prego di esaminare solo le mie credenziali e i miei titoli di studio. -
L’espressione assolutamente sbigottita che  il poveretto non era riuscito  a reprimere era impagabile ed io impietosa  continuavo a fissarlo tranquilla aspettando che raccogliesse le idee e  che trovasse le parole adatte per continuare il nostro colloquio.
- Vede….signorina….è stato richiesto un uomo, semplicemente perché il mio cliente ha recentemente avuto alcuni problemi con un’assistente e lei…certo capisce… -

Avevo letto tutti gli articoli sui giornali che riportavano i particolari penosi della denuncia per violenza sessuale e del processo che ne era seguito, da cui l’ attore era stato scagionato da ogni accusa. Uno scandalo che aveva occupato, per settimane,  le prime pagine delle più grandi testate giornalistiche.
- Sono al corrente dell’increscioso ehm… problema affrontato dal suo cliente da cui, mi pare, non abbia riportato nessun rilevante danno, visto che è stato scagionato da tutte le accuse ed ha ottenuto milioni di sterline in pubblicità…. gratis. – affermo mordace, sono arrivata al limite della sopportazione, sono gli  uomini come loro, la causa principale dell’alta percentuale di disoccupazione femminile, in particolare a livello manageriale. Si sa: il lupo non mangia il lupo.


- ….E nonostante sia alquanto sconcertata  nel supporre che il suo cliente ritenga che basti contornarsi di collaboratori di sesso maschile per riuscire ad evitare tali incresciosi accadimenti,  la informo altresì che sono una donna che “ama”  esclusivamente le donne, quindi il suo cliente non correrebbe  MAI  il rischio di essere  molestato da me, in nessun modo. – a questo punto mi aspetto di essere buttata fuori dalla stanza..e invece….
- Sei assunta! – esclama  una voce ilare dietro alle mie spalle.
Thomas entra  nella stanza sorridente,  dal vivo pare ancora più alto e affascinante che nel grande schermo,  il suo sguardo trasparente mi scivola addosso lentamente ed  esamina sfrontatamente i miei capelli lisci, illuminati sapientemente da meches  chiarissime, il  tailleur nero aderente, il viso rischiarato da un sapiente trucco leggero e il tacco dodici delle mie decolté.
- Thomas….forse dovremmo parlare un attimo, ti dovrei spiegare…. – inizia a farfugliare l’agente ansioso.
- Ho sentito tutto Luke, controllerò  le credenziali della signorina Prince più tardi. Ciao Violet, sono Tom. – la stretta della sua mano calda è salda, rassicurante,   ma è il suo sorriso spontaneo che mi incanta.
- Ciao Tom, avrei preferito parlare con te guardandoti negli occhi che essere spiata da dietro una porta, forse avrei usato più…diplomazia nell’esprimermi. – la sincerità forse non è tra i requisiti richiesti, mi ricordo all’improvviso.  
La sua risata divertita mi solletica le orecchie -  Mi piaci Violet, sono sicuro che andremo d’accordo. –



Quella sera sono  tornata a casa con delle bottiglie e abbiamo  festeggiato tutta la notte, la più divertente sbronza della mia vita.
- Cosa gli hai detto per convincerlo ad assumerti? – mi chiedono in coro.
-  Gli ho assicurato che “amo” solo le donne e quindi non corre il rischio di venire aggredito  da me!!! – esclamo scoppiando a ridere.
- Noooo! E…ti ha creduta??!! – mi chiedono sconvolte Georgie e Sarah.
- Non ho avuto nessuno scrupolo ad ingannare un individuo così meschino! Voglio solo per dimostrargli quanto valgo,  non si dovrebbe giudicare  una persona  a causa delle sue credenze  religiose, orientamento sessuale o politico! Tutti hanno diritto ad un’opportunità! – proclamo con voce stentorea, guidata dall’alcol ingurgitato.
- Sei sicura Violet? E’ un bel uomo….Cosa faresti se lui dovesse provarci? . – Candy  mi guarda preoccupata.
- Ti ricordo che ho dichiarato che amo solo le donne, quindi  non penserà mai  a me in quel senso… –



Ho avuto modo di  ricredermi sul mio capo, Tom è un uomo meraviglioso,  colto  e intelligente, è sempre cortese e generoso  con chiunque  ma è anche uno stacanovista, ha una volontà d’acciaio e una forza insospettabile.  E’  in grado di  uscire  da un set dopo svariate ore di riprese e poco dopo presentarsi  in uno studio fotografico e assumere  le movenze di una rock star e  poi   finire la serata scatenandosi  per tutta la notte in discoteca.


  Il mio lavoro è molto impegnativo, ma piacevole,  sono il suo autista, il suo personal trainer, sono quella che sceglie i suoi abiti e gli prepara valigie, sono la sua segretaria e la sua infermiera all’occorrenza. Parliamo e scherziamo su qualsiasi cosa, come due vecchi amici. Conosco  esattamente quali sono le cose che lo irritano, le sue manie e i suoi gusti su cibo, sport,  arte, vestiti, donne…sesso….insomma sono diventata il suo migliore amico.

Oggi.


                                    - ……..L’interpretazione intensa del giovane attore……bla bla….   dell’apparente vacuità ed al contempo del grandioso mistero di complessità dell’esistenza umana..bla bla……- le ultime righe dell’articolo del critico teatrale  apparso sui giornali dopo lo spettacolo di ieri sera, non lascia spazio ad alcun dubbio.
                                     - Capo, li hai conquistati! Non c’è una critica negativa! – commento osservando nello specchietto retrovisore l’uomo mollemente abbandonato sui sedili.
                                    - Lieto di aver partecipato….. – commenta serafico.


Recitando Tom regala al pubblico tanto di sé, conscio che la fama raggiunta, la deve in parte al sostegno dei suoi fans. Quando è molto stanco  ha bisogno di ritemprarsi, di ritrovare l’ equilibrio tra il personaggio pubblico e l’uomo che ora è seduto sul sedile posteriore della sua auto, senza forze e un po’ scoraggiato, depresso, schiacciato dalle luci  della ribalta.
- Violet hai mai pensato di far sesso  con un uomo, per provare qualcosa di diverso? –
- Capo, perché mi fai sempre le stesse domande? Ci ho provato te l’ho detto ma è stato un disastro….la mia vita sessuale mi va bene così’ com’è …e……questi non sarebbero affari tuoi…-
- Hai ragione naturalmente…..scusa… - borbotta.
- Ci hai dato dentro ieri notte vedo….quante bottiglie ti sei scolato?  - il tono di rimprovero nella mia voce lo fa sorridere.
- Ho perso il conto…..- risponde con voce atona.
- Dimmi di nuovo dove mi stai portando? –
- Andiamo sulla costa, ti ho preso un cottage sulla spiaggia, è abbastanza isolato, quindi avrai tutta la tranquillità di cui hai bisogno. –
- Avvilente… se sei da solo….. –
- E tu dove dormi? – mi guarda aprendo appena un occhio, in realtà mi sta chiedendo se ho intenzione di ritornare a Londra.
- Io ho preso una stanza in una pensione vicino al paese, verrò a prepararti  i pasti e poi ti lascerò in pace, contento? –
- No, non ho voglia di stare da solo, disdici la stanza e stai con me nel cottage, che ne dici? Mi fai compagnia…Ti prego….. – dev’essere proprio a terra, se ha paura di stare solo.
- Oh no, Tom ! Ti sarei solo d’impiccio!! Io…russo! E poi lascio sempre i capelli nel lavandino!  Se vuoi provo a chiamare Ben…. – ho citato due dei suoi peggiori tormenti,  invece di scoraggiarlo le mie patetiche scuse lo divertono,  d’improvviso mi abbraccia.
- Per fortuna che ho te Violet! Ti prego non lasciarmi da solo! Giuro che se non riuscirò a sopportare i rumori molesti che produrrai, me ne andrò  alla locanda senza discutere! . – mentre parla strofina la guancia ruvida sulla mia.
- Non vuoi dirmi cosa ti disturba? Lo sai che puoi parlare liberamente con me, se posso ti aiuto volentieri. Non ti crucerai per Olivia per caso? – la sua partner sul set e qualche volta nel letto, una donna bellissima, vuota e arrogante.
- No, non proprio….. – sospira passandosi una mano  tra i capelli.
- Se vuoi ci penso io a lei…. –
- E cioè…… vuoi…scopartela tu? Ci sa fare sai? –  svela sorridendo sornione.
- Si…beh…ha un bel culo…ma non è il mio tipo!! Grazie lo stesso! Pensavo solo  di malmenarla un pochino…o si tratta di qualcuno di cui non mi hai parlato?  -
Tom.


 Non  ho idea del momento in cui è iniziato questo tormento, per mesi ho ingannato me stesso ed evitato di comprendere ed accettare i chiari segnali,  che volutamente ignoravo, dell’imminente catastrofe …… di cui sarò il solo artefice, carnefice…….. e vittima.
Sono innamorato  di una donna che  desidero con tutto me stesso, ma so che non posso averla.  Violet con la sua dolce fermezza ha  riportato l’ordine nella mia  vita, l’apprezzo  per la sua intelligenza pronta, per la sua spensieratezza e per la sua generosità.  Ho  imparato ad amarla  con il tempo e senza rendermene conto mi  è  diventata indispensabile,  l’unico punto fermo delle mie  giornate.
Amarla in silenzio è uno strazio, un macigno enorme posato sul petto, averla vicina e non poterla toccare è una sofferenza che sopporto per rispettare la sua più intima essenza, lei che  è una  donna che ama solo le donne.
 La sua sola vicinanza è un’agonia e  dominare l’istinto di stringerla tra le braccia, mi sta consumando, ho paura di non aver  più forza sufficiente per continuare ad ingannare  anche Violet,  ignara di esser diventata il mio giubilo e la mia pena.  L’unico  diritto che  posso riconoscermi in questo amore desolante  è quello di confessarlo  a gran voce, forse per la prima e ultima volta.
 
  
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