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Autore: Alis_Weasley    03/09/2014    6 recensioni
Poi, lui fece un cenno impercettibile con la testa, verso gli spogliatoi. Che le stesse dicendo di raggiungerlo lì? Si voltò per vedere se dietro di lei ci fosse qualcuno a cui si potesse essere rivolto il ragazzo, ma c’era solo lei.
“Hermione, stai diventando pazza” si disse. “Perché mai Fred Weasley ti dovrebbe dare appuntamento negli spogliatoi? Figurarsi!”.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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GRIFONDORO - SERPEVERDE la partita tanto attesa, si stava finalmente svolgendo in una fredda giornata di Novembre, nel campo da Quidditch.
I tifosi di Grifondoro erano eccitatissimi, non ce ne era uno solo che non sventolasse con foga una bandiera rosso oro o un cartellone pieno di incitamenti e slogan.
Sugli spalti, in mezzo alla tifoseria, imbacuccata in un giubbotto pesante, con guanti, cappello , sciarpa e ombrellino a portata di mano,  vi era Hermione Granger, che scrutava attentamente i giocatori. In particolare uno, con la mazza da battitore in mano, i capelli rossi incollati al collo e al viso per la pioggia che cadeva fitta dai grigi nuvoloni che sovrastavano Hogwarts, e il tipico sorriso sghembo stampato in faccia.
Grifondoro era in vantaggio e mancavano pochi istanti al fischio che contraddistingueva la fine della partita. Quando terminò, dagli spalti occupati dai Grifoni si sollevarono urla festose e applausi scroscianti. L’intera squadra si abbracciò e i due gemelli Weasley, si misero a inchinarsi con fare teatrale scatenando l’ilarità di tutti e un sorrisetto divertito in Hermione.
Draco Malfoy invece, più arrabbiato che mai, scagliò la sua scopa nuova per terra e si diresse dritto verso gli spogliatoi. “Ben ti sta, Serpe!”pensò la ragazza, e presa da quel momento di gioia e soddisfazione si mise anche lei a urlare e festeggiare assieme agli altri.
Ad un tratto lanciò un suono simile ad un gridolino ed un ululato che nemmeno lei riuscì a classificare.
Proprio mentre scoppiava a ridere per quel suo stesso comportamento inconsueto incrociò due occhi vispi che la fissavano divertiti.
“Perfetto, mi prenderà in giro a vita” pensò rassegnata tra sè e sè Hermione.
Fred Weasley, non scostava lo sguardo dalla ragazza e ad un tratto le fece un cenno impercettibile con la testa, che però lei colse. Sapeva perfettamente cosa significava. Ridacchiò quando un ricordo riaffiorò nella sua mente.
 
FLASHBACK.
Era una giornata piovosa come quella, quando un anno prima si giocava la partita Grifondoro – Corvonero .
Grifondoro aveva vinto soprattutto grazie ad Harry che quaranta minuti dall’inizio della partita era riuscito ad afferrare il boccino d’oro. Fu un successone, era l’ultima partita della stagione. Hermione si trovava negli spalti più alti, aveva osservato per tutto il tempo uno dei gemelli e non sapeva il perché. Non riusciva a staccargli gli occhi di dosso. Era come sotto incantesimo. Fred Weasley era bagnato fradicio, la sua divisa, da rossa era diventata marroncina, e i capelli lunghi gli ricadevano in ciocche scomposte lungo le spalle.
Non mancava il sorriso sul suo viso lentigginoso. E i suoi occhi, allegri, sempre sorridenti. Vi chiederete “Come possono degli occhi essere sorridenti?” Bhe, i suoi lo erano. SEMPRE. Era proprio un bel ragazzo. Persa fra i suoi pensieri Hermione non si era accorta che lui si era voltato verso di lei, e la guardava divertito.
“Che figuraccia!” pensò lei, arrossendo indecentemente “Si sarà accorto delle mie occhiate?”.
Per si e per no, decise che non lo avrebbe più guardato. Cercò in tutti i modi di non pensarci, osservando Ron ed Harry ridere e abbracciarsi come due bambini, Angelina sollevare la scopa in aria soddisfatta, e la professoressa Mc Gonagall lanciare urletti eccitati. Ma sentiva i suoi occhi puntati addosso. E sotto di essi lei si sentiva completamente spoglia.
Voltò piano il viso, per lanciare un’occhiata sfuggente, giusto per avere la conferma di non essere pazza e che lui la stava davvero guardando con insistenza. E di fatti era così.
Quegli occhi verdi, sembrava avessero qualcosa da dirle.
Poi, lui fece un cenno impercettibile con la testa, verso gli spogliatoi. Che le stesse dicendo di raggiungerlo lì? Si voltò per vedere se dietro di lei ci fosse qualcuno a cui si potesse essere rivolto il ragazzo, ma c’era solo lei.
“Hermione, stai diventando pazza” si disse. “Perché mai Fred Weasley ti dovrebbe dare appuntamento negli spogliatoi? Figurarsi!”. Decise di ignorare quel gesto, che forse si era immaginata e andò a congratularsi con i suoi due migliori amici.
“Ragazzi!”
“Hermione!” esclamarono i due raggianti e la abbracciarono.
“Complimenti! Siete stati bravissimi, bella presa Harry ..e Ron, anche tu, hai parato parecchie palle!”
“Pluffe Hermione, si chiamano pluffe..” rispose lui sbuffando, ma comunque dopo il complimento dell’amica era arrossito.
“Noi volevamo andare a festeggiare con gli altri, tu vieni?” le chiese Harry.
-Non puoi dirgli di si, Fred ti sta aspettando negli spogliatoi- le disse una vocina dentro di lei.
“Ehm..io..”
-Avanti Hermione. Metti caso che lui ti stesse davvero aspettando, gli daresti buca così? Se  invece non ci dovesse essere, potrai raggiungere Harry e Ron.- continuò la vocina.
“Vi raggiungo dopo.. prima devo fare una cosa..” disse titubante.
“Oh..okay, allora a dopo!” le sorrisero i due e si incamminarono con la tifoseria fuori dal campo di Quidditch.
Hermione prese un bel respiro e si mise a camminare dalla parte opposta, verso il “presunto” incontro con Fred.
Giunta davanti alla porta degli spogliatoi, bussò. Nessuna risposta.
Bussò di nuovo. Niente.
Sbuffò.
Stava per tornare indietro –Non sarà una porta chiusa a fermarti, entra!-
Maledetta vocina.
Aprì lentamente la porta, che cigolò.
Si affacciò dentro alla stanza con la testa, ma non vide nessuno.
La consapevolezza di essersi immaginata tutto si abbatté violentemente su di lei.
Stava per darsi mentalmente della stupida, quando sentì un rumore di rubinetto che veniva chiuso.
Si immobilizzò all’istante.
“E se qualcuno fosse rimasto negli spogliatoi? Cosa avrebbe pensato di lei quel qualcuno?”
Stava già per uscire di corsa, quando la tendina della doccia venne scostata e una voce la fece sobbalzare.
“Credevo che non saresti venuta, sai? Ce ne hai messo di tempo!”
Lei si girò lentamente, rossa fuoco in volto.
Il ragazzo indossava solo un asciugamano attorno alla vita.
Delle goccioline di acqua gli colavano sul petto e lungo le spalle. I capelli rossi più scompigliati del solito.
“F-fred! Ma..ma..vestiti!” balbettò lei, coprendosi gli occhi con le mani.
Lui scoppiò a ridere.
E le si avvicinò con fare baldanzoso.
Le scostò le mani che le coprivano la vista e le sorrise malizioso.
“Trovi che questo” e si indicò “ti distragga?”*
“Come prego?” chiese lei, sempre più rossa.
“Non hai fatto altro che guardarmi per tutta la partita.” Continuò lui.
Ecco fatto. Se ne era accorto. E adesso?
“Non è affatto vero!” rispose prontamente lei col nasino all’insù.
Negare. Già, doveva negare.
“Io dico di si invece..” sussurrò lui e la imprigionò tra i suo corpo caldo e bagnato e la parete.
“Forse è il caso che vada.” Disse lei, in imbarazzo come mai in vita sua. Ma lui non aveva nessuna intenzione di lasciarla andare.
“Tranquilla non mi da fastidio, sono abituato ad essere guardato di continuo! Bello come sono!” ghignò lui.
“Io non ti guardo affatto!” si scaldò lei.
“Mm-mm” annuì lui ironicamente.
Poi l’occhio di lei cadde sulle braccia di Fred, ai lati della sua faccia.
Era davvero muscoloso, le spalle larghe trasmettevano ad Hermione un senso di sicurezza, e il petto ben scolpito la lasciava senza fiato.
 “E cosa stai facendo allora?” disse lui fra le risate.
“I-io..perchè mi hai fatta venire qui?” cercò di cambiare argomento.
“Per permetterti di guardarmi meglio no?” fece lui ovvio. Punta sul vivo, cercò di scostare la braccia di lui per potersene andare.
“Sei proprio uno stupi..” non terminò la frase, perché un paio di calde labbra si posò sulle sue.
Fu un bacio lungo e dolce.
“Anche io ti guardo da un bel po..” le sussurrò Fred quando si staccarono.
A lei sfuggì un sorrisetto compiaciuto prima di rifondarsi sulle labbra del ragazzo.
 
“Perché sorridi?” fu proprio Fred a distoglierla da quei ricordi.
Lei lo aveva raggiunto poco dopo la fine della partita negli spogliatoi, come sempre ormai.
Era seduta sulle gambe di lui, con le braccia messe a cingergli il collo.
“Stavo pensando..”fece vaga Hermione.
“A cosa?” chiese lui curioso.
“Ad un altro.” Cerò di essere il più seria possibile nel dirlo.
Nonostante questo lui scoppiò a ridere.
“Non sei brava a dire le bugie” e la baciò.
Lei sbuffò. “Non ti si può nascondere nulla eh?”
“Nulla” rispose lui, col sorriso sulle labbra.
“Pensavo alla prima volta che ..ci siamo baciati, in questo stesso posto,e  al modo in cui ti sei presentato” e scoppiò a ridere.
Lui fece finta di essersi offeso per poi riprendere il suo solito ghigno malizioso.
“Bhe..non mi sembra che ti fosse dispiaciuto troppo il modo in cui mie ero presentato..”le soffiò sul collo.
Lei arrossì.
“Sei proprio uno stupi..” neanche questa volta riuscì a terminare la frase, e già sapete il perché.
Si baciarono a lungo, come la prima volta, mettendo in quei baci tutto l’amore che provavano l’uno per l’altra.
 
 
*Trovi che questo, ti distragga? = Hunger Games, Finnick.
Angolo Autrice: Salve!
Questa One-Shot, mi è venuta così, di getto,in un giorno di pioggia, spero vi piaccia.
Leggetela, ma soprattutto..recensite!
Un saluto,
Alis <3
 
   
 
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