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Autore: OharaNakamura    05/09/2014    4 recensioni
Flashfic: 200 parole. Ambientata nel 1692, a Salem, il periodo della caccia alle streghe... Qualche parola senza particolari pretese, in memoria di un atroce strage.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Agosto 1692

Sola.
Un ultima volta, prima della fine.
La fine di tutto.
Vorrei strapparmi il cuore per non vedere le lacrime sul tuo bel viso, figlia mia!
Anche se oggi ti lascio sola su questa terra,
resterò con te per sempre, angelo mio.
Cammino con il passo stanco di chi è alle catene.
Le mie spalle sorreggono il peso delle accuse,
non delle colpe.
Mi volto verso la folla,
poi solo urla.
"Strega, strega, strega"

Sguardi increduli, intimoriti, disgustati.
Un destino stabilito, scandito dai battiti incessanti di un martello.
Ma gli elementi non mi abbandonano,
sono parte inscindbile di me.
Le fiamme avvolgono il mio corpo.
Lo riscaldano e lo distruggono.


"MAMMA" grido.
Ma è inutile, perchè tu non ci sei più.
Al tuo posto solo un mucchio di cenere.
Grigia come il cielo che mi circonda.
Piove.
La madre terra ti richiama a sè.
Ma come, non sa che sarai sempre e solo mia?
Resterai con me per sempre,
impressa n questi ultimi orribili ricordi.
Mi resterà soltanto della cenere?

Come in autunno volano le foglie,
sulla mia testa volteggiano i resti dei tuoi abiti.
Danzano nel cielo come macabre farfalle notturne.
Eleganti e aggraziate
vengono trasportate dal vento.
Lontane...


Angolo autrice:
Inizio con lo scusarmi con voi.
Ho sentito l'impulso irrefrenabile di recuperare questo pezzo di foglio e pubblicarlo, ma non sono molto consapevole delle motivazioni per cui l'ho fatto.
Quando scrissi questa one-shot non ero neanche iscritta su EFP, e dire che bazzico da queste parti da un bel po' di tempo!
Non sono sicura del valore di queste parole, ricopiandole adesso ho avuto la forte tentazione di sostituire termini, modificare la struttura di alcune frasi, ma sento che non sarebbe stato giusto nei confronti di me stessa e dei miei sentimenti verso qualsiasi cosa mi abbia ispirato in quel momento.
Mi azzardo a dire che probabilmente è perché sono cresciuta e i termini che avrei utilizzato oggi all'epoca forse neanche li conoscevo.
Spero, per quanto possa essere scritto male, che sia riuscito ad emozionare voi tanto quanto ci è riuscito con me.
Ehm si, lo so che è opera mia, ma ogni volta che lo rileggo mi sento sempre strana.
Grazie.
OharaNakamura
  
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