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Autore: Unragazzoincredibile    06/09/2014    3 recensioni
Il giovane Harry Potter è catapultato negli Hunger Games, dove dovrà affrontare molte avversità per cercare di sopravvivere
un'introduzione degna della Salani Editori
(WIP) spero piaccia, ho cercato di essere il più accurato e minuzioso nei dettagli e cercherò di continuare su questa linea, mantenendo la trama di base di "Hunger Games" ma con il metodo di scrittura di "Harry Potter"
Buona Lettura ^_^
N.d.a. a causa del """"""""""""""""""""""""""magnifico """""""""""""""""""""""""" HTML del sito, ci sono degli spazi tra le righe che non ci sarebbero dovute essere, però non intacca molto la lettura, ma mi da un fastidio tremendo
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Cho Chang, Harry Potter, Hermione Granger, James Potter | Coppie: Cho/Harry, Harry/Hermione
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza | Contesto: Nessun contesto
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Crossover Harry's Games cap4

4. Londinium

 

 Nonostante i modi burberi e maleducati e il pestilenziale odore d’alcool che emana, Hagrid sembra un tipo apposto.
«Oh, … scusaci Hagrid.» disse James «Comunque siamo quasi arrivati a Londinium».
«Capito, allora vediamo chi abbiamo qui. ‘Sto qua con gli occhiali è tuo figlio, James?» Dice indicando Harry.
«Esattamente» Risponde James
«E ‘sta qua? Come hai detto che ti chiami?»
«Non l’ho detto, comunque Hermione.» risponde lei con un misto di voce tremula e saputella.
«Ok.» Borbotta, se possibile, ancor più burbero di prima «Spero che stavolta imparare i vostri nomi abbia uno scopo, sin dalla vittoria di James…» 
«RUBEUS!» strilla la McGranitt, prima che Hagrid potesse finire, vedendo che Harry stava impallidendo.
«Che c’è? Se non avete capito fra due settimane ‘sti due rischiano il collo, mi pare anche lecito dire che sin dalla vittoria di James imparare i nomi dei tributi è stato solo uno spreco di tempo e memoria»
«HAGRID!» urla James, ma non con il tempismo della McGranitt.
Harry rimane basito da questo commento.
Uno spreco di tempo e memoria. Ma c’è qualcos’altro che turba Harry.
Una nota quasi malinconica nella sua voce. L’alcool ancora in circolo nel suo sangue, presume Harry. Eppure c’è comunque qualcos’altro, pensa Harry. Amarezza.
«Non si preoccupi, signor Potter.» dice Hermione «Forse Hagrid sta solo cercando di… non lo so, spronarci a dare il massimo?»
«Non c’è bisogno che tu lo difenda, Hermione.» risponde la McGranitt «Hagrid lo dice a tutti i tributi da dieci anni ormai, e ha solo seminato terrore…»
«MA IO NON HO PAURA!» gridano all’unisono Harry e Hermione, l’uno sorprendendosi della risposta dell’altro.
«Davvero?» chiede incredulo Hagrid «FINALMENTE! Dei tributi con le …» 
 Ma non seppero mai che cosa avessero, dato che la McGranitt comincio a sbraitare chissà quali maledizioni contro Hagrid sotto lo sguardo divertito di James.
Nel frattempo il treno fischia e si ferma di botto.

*

Harry e Hermione rimasero estasiati da ciò che si trovarono di fronte appena scesi. Erano così presi dalla discussione che non si degnarono di guardare fuori dal finestrino. Erano in una stazione sfavillante, piena di colonne di quello che sembra marmo, le pareti rivestite di uno splendente oro zecchino. Ma non è questa la parte più sconvolgente. È la massa incredibile che si trova appena fuori dal treno, tutti vestiti in maniera stravagante e dalle acconciature (alcuni con la parrucca) eccentriche e dal viso ricoperto da trucco o da tatuaggi o da entrambi.
Erano tutti lì per loro, era questo che turbava Harry. Di lì a due settimane, le stesse persone lo avrebbero visto combattere per restare in vita, e magari avrebbero gioito nel vederlo uccidere altri ragazzi.

*

Si fecero strada grazie alla stazza di Hagrid, e arrivarono alle porte di cristallo che li separavano dall’esterno. Superarono la porta Harry e Hermione rimasero sbigottiti.
Ciò che si ritrovarono davanti non era altro che un’incredibile e immenso agglomerato di edifici altissimi di quello che sembrava proprio oro (probabilmente ne erano rivestiti esternamente). Non erano solo gli edifici erano strabilianti, ma anche le strade, di uno splendente platino, e i marciapiedi anch’essi in oro.
Macchine di diversa grandezza e velocità schizzavano da una parte all’altra del lungo viale.
«Eh eh» disse Hagrid, in modo da non farsi sentire da James e la McGranitt, che parlottavano tra di loro qualche metro più avanti «Voi non ci avete mai messo piede qui a Londinium, normale che siate entusiasti,
anche io lo ero la prima volta che sono venuto ero rimasto a bocca aperta. Non molti anni fa ho conosciuto ‘sto barista, Tom mi pare si chiami1, e la maggior parte del tempo che passo a Londinium lo passo lì, al Paiolo Magico. Ma non sta volta, il vostro coraggio mi ha sorpreso»
Harry non sapeva cosa rispondere a Hagrid (i cui occhi erano pieni di lacrime e riflettevano la luce solare), aveva la bocca impastata.
Ma fu qualcun altro a rispondere per lui.
«Grazie Hagrid, non ti deluderemo!» disse squillante Hermione, urlando (forse per nascondere qualche altro sentimento pensò Harry).  
«Che succede lì?» dice gentile James «Le limousine stanno per arrivare, comunque.»
E, difatti, non si fecero aspettare. Due lunghe automobili nere arrivano dalla parte sinistra della strada.
Entrambe avevano lo stemma di Londinium stampato sul cofano. Un teschio dal quale esce un serpente che si intreccia e si estende spalancando le fauci. Il Marchio nero, com’è chiamato dai più. È raffigurato anche nella bandiera di Posovia, su uno sfondo argenteo.
«Belle vero?» riprende James«Ad ogni modo2, io, Minerva e Rubeus saremo in questa» e indica la prima limousine« e voi sarete nell’altra, non saremo con voi perché dovete fare una.. certa conoscenza» finisce con un tono tra lo scherzoso e il preoccupato, che Harry non gli aveva mai visto usare.
Harry e Hermione esitarono a entrare, ma quando James e gli altri entrano nell’auto, loro non se lo fecero dire due volte. Si sedettero hai finestrini, evitando accuratamente di guardarsi.
Il silenzio fu rotto da una voce profonda e stanca, proveniente dai sedili più avanti.
«Allora, … tu devi essere il figlio di James vero? Ovviamente, siete due gocce d’acqua, tranne gli occhi, quelli sono di Lily»
Harry e Hermione voltarono la testa contemporaneamente, non si erano accorti di essere in compagnia.
Davanti a loro c’erano un uomo apparentemente stanco, piuttosto giovane, dell’età più o meno pari a quella di James, vestito con uno smoking accoppiato al trucco, che non assomigliava per niente a quello che era in voga a Londinium, sopra gli occhi, un ombretto3 di un verde pallido, che gli risalta gli occhi di un profondo marrone4. Accanto a l’uomo c’è una graziosa ragazza, che avrà più o meno 6 o 7 anni più di Harry, dai capelli rosa shocking e gli occhi scuri.
«Comunque, io mi chiamo Remus Lupin, e sarò il tuo stilista, proprio come mio padre fu per il tuo».
Aveva una voce calma e rassicurante, una voce che ispira fiducia.
«E io sono Ninfadora Tonks, ma dovete assolutamente chiamarmi solo Tonks, o Dora. E sarò la tua stilista, Hermione» disse la ragazza, volgendo a Hermione un sorriso sprezzante.
Harry e Hermione si guardarono, e la prima cosa che Harry si sentì bisogno di chiedere era
«Come conosce mio padre?»
«Dritto al sodo, eh? Proprio come tuo padre. Be’,come ho già detto, mio padre, Lyall Lupin, fu lo stilista di tuo padre quando partecipò agli Hunger Games, ormai 21 anni fa. Dopo che vinse, tuo padre rimase molto legato al mio, e così ci invitò al suo matrimonio. Io, che avevo la sua stessa età, ci andai subito d’accordo, e ciò vale anche per Lily, ovviamente. Ci teniamo in contatto con il telefono che si trova nella villa dei vincitori, che so che non usate.»
Era vero, James aveva rinunciato a vivere nel villaggio dei vincitori, dove i vincitori sono tenuti a vivere. James ha preferito crescere Harry nella vecchia casa dei suoi genitori, morti in un incidente qualche mese prima che Harry nascesse.

Harry non sapeva che rispondere, e si limitò a fare un cenno d’assenso, e si mise a guardare fuori dal finestrino.
I palazzi scorrevano alla stessa velocità dei pensieri di Harry.
Tu devi essere il figlio di James,vero? Diceva Lupin
Minerva ed io vi insegneremo come sopravvivere
Diceva suo padre
Forse non avete capito che fra due settimane ‘sti due rischiano il collo
Borbottava burbero Hagrid.. Hagrid..
Il vostro coraggio mi ha sorpreso aveva detto anche, coraggio, quello di cui Harry stava cercando di fare scorta…
Fu una voce a portarlo alla realtà
«Wow!» era Hermione, che si era avvicinata al finestrino di Harry, e guardava fuori.
Harry gettò un’occhiata fuori  e rimase a bocca aperta. Un enorme palazzo marmoreo si presentava davanti a loro. Non era molto alto, ma si estendeva per chilometri, e costeggiava un fiume per tutta la sua estensione.
Su di un lato della struttura era raffigurato con strati di platino il Marchio Nero5. Harry ebbe un breve brivido nel dedurre cosa fosse..
«Bello vero?»disse Lupin« È il palazzo presidenziale, e quello è il Londinium River6, che, secoli fa, veniva chiamato..»
«..Tamigi» lo interruppe Hermione «l’ho letto in Storia dei distretti»
«Ottimo, Hermione7, mi fa piacere che lo sai» disse Lupin «io sono affascinato dalla storia antica, per esempio lo sapevi che questa nazione prima veniva chiamata Gran Bretagna e…» Harry smise di ascoltare, ma Hermione e Lupin continuarono a discutere a lungo.

 

n.p.s. (note per sfizio)
1Sì, sono anni che si conoscono e non è sicuro del nome
2Odio quando “anyway” viene tradotto “ad ogni modo”
3Ma ve lo immaginate Lupin con l’ombretto verde? xD
4Se ve lo state chiedendo,si, sono un maschio,ma ho solo fatto una ricerca
5Che, se è in platino, non ha molto di “nero”, eh?
6Non trovo nome migliore


 

 
n.i. (note informative)
Allora, vorrei solo dire che per ‘sto capitolo ho versato lacrime per scriverlo.
Tra bug vari di Word,la scuola che si appresta a ricominciare, io che alle due di notte premo erroneamente alt+f4 e premo “no” al posto di “annulla” e perdo 2/3 di capitolo …
Credo che ci fosse un complotto fittizio per non permettermi di scrivere xD
Spero vi piaccia e che continui a piacervi, ma mi duole dirvi che l’uscita di nuovi capitoli si rallenterà ulteriormente con l’inizio della scuola (il 15, per me).

The Mockingjay lives.
The Odds Are NEVER In Our Favor
“After all this time?” “Always”
Lunga vita e
prosperità



   
 
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