Libri > I Regni di Nashira
Ricorda la storia  |      
Autore: Black Iris    06/09/2014    4 recensioni
Una lettera immaginaria che Petra avrebbe spedito a Talitha prima di tentare di uccidere Megassa, in cui ci sono i suoi pensieri nei confronti delle figlie.
buona lettura a tutti!
^_^
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cara Talitha,
ti scrivo perché mi manchi e ci sono molte cose che non ti ho mai detto, a partire da quando tu e tua sorella eravate piccole. Eravate così piccole quando siete nate. Entrambe. Per me eravate una gioia infinita, come due piccoli angeli scesi per rendermi felice. Ma per vostro padre non era così, lui voleva un maschietto, qualcuno che potesse mandare avanti il suo cognome, che potesse essere uguale a lui, crudele. Secondo lui non poteva capitargli niente di peggio, per me invece siete state una cosa bellissima. Il solo fatto che siate state così energiche e unite mi basta, almeno qualcuno è stato felice. Le cose, però non sono sempre andate così male. C’è stato un periodo in cui vi davo il bacio della buonanotte e in cui vi rimboccavo le coperte, ma eravate troppo piccole per ricordarlo. Vi imboccavo io e vi facevo giocare, perché non accettavate qualcun altro che vi coccolasse, neanche le ancelle o le balie che stavano con noi. Poi quando avete imparato a camminare siete cambiate, avete cominciato ad allontanarvi e io ho fatto di conseguenza. Non ce la facevo a vedervi quando piangevate anche solo perché vi prendevo in braccio.
Sono certa che se avessimo vissuto tra la plebe le cose sarebbero andate diversamente, sarei stata più amorevole, non avrei dovuto mantenere un carattere autoritario davanti a nessuno e forse vi avrei accarezzato più volte, vi avrei dato di più di quanto sono riuscita a darvi.
È sempre stata tutta colpa mia. Non sono mai stata capace di essere una buona madre, così come la mia non lo era con me e la sua prima di lei. Oggi mi viene da piangere solo se ci penso, a quanto sono stata fredda e distaccata, a tutte le volte che volevo venire a consolarvi, mentre voi vi chiudevate in camera e vicino a voi non c’era nessuno, se non quei femtiti a cui eravate tanto affezionate, loro c’erano sempre. Pensate che delle volte esplodevo di gelosia. Anche io volevo il bel rapporto che c’era tra loro due.
Come madre non sono stata il migliore degli esempi, spero che tu non prenda da me, spero che tu ti comporti con i tuoi figli nel modo contrario con cui mi sono comportata io.
Megassa non lo voleva proprio capire quanto vi amassi, lui non vi ha mai rivolto un solo riguardo da padre, glielo dicevo che doveva stringervi e che non doveva essere così severo con voi, ma lui mi puniva e mi ordinava di comportarmi con distacco nei vostri confronti.
Non lo sapete quanto ho sofferto quando siete partite. Per te, Lebitha ho pianto, anche se di nascosto, e per te Talitha non ce l’ho fatta, avrei voluto sotterrarmi, avrei voluto distruggere la mia debolezza, avere un carattere come il vostro, deciso, sicuro. E invece..
Invece ho permesso che accadessero tante cose, potevo impedire a vostro padre di sfruttare le vostre capacità, potevo impormi e dire ‘no’, ma non l’ho fatto. Tutto questo è stata colpa mia.
Dopo il funerale di Lebitha ho pianto per ore e non credo di essermi ripresa, ancora mi strugge il pensiero del poco affetto che le ho serbato. E lo stesso vale per te.
So che sei lontana, tanto lontana e che se fossi qui le cose tra di noi non cambierebbero, ma se questa lettera ti giungerà mai Talitha, voglio che tu sappia solo una piccola cosa, una cosa che non ti ho mai detto:
 
TI VOGLIO BENE, FIGLIA MIA.
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > I Regni di Nashira / Vai alla pagina dell'autore: Black Iris