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Autore: OharaNakamura    08/09/2014    2 recensioni
Siamo a teatro. La sera della prima di una nuova rappresentazione.
Nonostante tutto quello che accade nella vita vera, una volta aperto il sipario, bisogna rimboccarsi le maniche e andare avanti. Nonostante tutto...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Tutta la vita davanti

“Ciò che ho sempre trovato di più bello,
a teatro, è il lampadario”
Charles Baudelaire

Chiuse la porta del camerino, dirigendosi verso colui che da li a poco sarebbe diventato il suo interlocutore.
Ricordava ancora il modo in cui si erano conosciuti durante le prove di Giulietta e Romeo: le risate, le carezze, la paura di essere scoperti.
Come avrebbe potuto giustificare una Giulietta cotta come un’adolescente alle prime armi, intenta a baciare Mercuzio, nascosti dietro le tende?
Lo guardò ancora una volta, bello come non mai, intento a rianimare una vecchia chitarra scovata nel ripostiglio.
Prese tutto il coraggio che aveva e gli si avvicinò.
Lei, che aveva trascorso tutta l’infanzia e l’adolescenza a sognare il principe azzurro, non avrebbe mai immaginato di innamorarsi di quell’attore squattrinato seduto su una di quelle poltrone sbiadite che vengono tolte dalla platea per non spezzarne l’armonia.
Eppure, mentre osservava affascinata le sue mani muoversi con fare esperto dalla tastiera alle chiavi e pizzicare dolcemente le corde nel tentativo di accordare quel reperto archeologico, non riusciva a evitare di pensare a tutte le volte in cui, quelle stesse mani, si erano prese cura di lei con la stessa delicatezza.

« è finita – esordì, con il vestito di scena addosso – non può continuare in questo modo. Sei sposato, hai uno splendido figlio: non voglio distruggere la tua famiglia. »

Lui alzò la testa fissandola dritta negli occhi.

« Io sono giovane, ho tutta la vita davanti per dimenticarti. »

« Hai ragione » rispose semplicemente.

« Lo so » sussurrò, raccogliendo l’ingombrante vestito come avrebbe fatto una dama settecentesca, dirigendosi sul palco.
Per la prima volta, entrambi seppero cosa significava perdere qualcuno.

Angolo autrice
Eccomi tornata con un altro reperto archeologico, risalente al lontano 2011 (a quanto pare in quel periodo ero molto ispirata!) ma mai pubblicato.
Questa volta, ho deciso di modificare lo stile di scrittura veramente troppo scarno per i miei gusti. Non so cosa sono riuscita a trasmettervi e soprattutto se ci sono riuscita.
Fui ispirata (è passato abbastanza tempo da poter usare il passato remoto XD) da quella citazione di Baudelaire in alto a destra, che non c’entra nulla con la storia, a parte il teatro! Mha, vammi a capire!
Il titolo invece, riprende un film che ho guardai in quel periodo e che si chiama appunto “Tutta la vita davanti”. Non so perché ma mi colpì particolarmente.
Ma bando alle ciance, vi ringrazio per aver letto. =)
OharaNakamura

  
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