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Autore: madelifje    09/09/2014    8 recensioni
Niall Horan è innamorato di Amy Styles.
Niall Horan ed Amy Styles hanno una figlia.
Amy frequenta il Royal College of Music con Ed Sheeran.
Ed Sheeran ha una cotta per Niall.
Amy Styles è la sorella di Harry.
Harry Styles ha una relazione con Sue, la migliore amica di Amy.
Louis Tomlinson è innamorato della sua amica Sue.
Bella, un'amica di Sue ed Amy, si è sposata di nascosto con Zayn Malik.
La cugina irlandese di Amy, Jules, aveva una relazione con Liam Payne.
-Che te ne pare? -chiesi bevendo la mia cioccolata.
-Un disastro.

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Seguito di "You always will be my angel" http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1264597&i=1
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '(Im)Perfect life'
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It never rains but it pours.
 



Era finalmente arrivato il giorno del compleanno di Sophie.
Non sarebbe stato niente di speciale: pizza e probabilmente cartoni animati. Ero comunque felice, perché sarebbero venute tutte le persone a cui tenevo di più e che erano più vicine alla mia bambina.
I messaggi di auguri iniziarono ad arrivare alle nove di quel sabato mattina. I primi furono mia mamma e Gerard dall’America, seguiti da Jules, Madison, papà e Skeletor, Ian e il suo ragazzo, Kaylie, un po’ di zii e mia nonna.
Si preannunciava una bella giornata.
Alle dieci del mattino Noelle stava facendo colazione con del bacon, mentre William russava ancora sul divano. Aveva la bocca aperta, una mano sul petto e l’altra a penzoloni di fianco a sé. Dalla bocca scendeva un rivolo di saliva che speravo non avesse colpito il mio divano. Presi uno dei cuscini da terra e glielo buttai in faccia.
- Gesù! Cosa succede?
- Succede che è tardi, William – grugnii. – Se iniziano ad arrivare gli ospiti tu cosa fai?
Potevo quasi vedere il vuoto nei suoi occhi. Dopo aver sbattuto le palpebre un paio di volte, sembrò finalmente capire. – Ah, il compleanno della bambina. Sorellona, potresti gentilmente ripetermi chi hai invitato?
- Niall, Harry e la moglie, Sue, Bella, Zayn e Louis. Ah, anche Ed.
- Ed?! – rantolò.
- Sì. Non ti preoccupare, ormai ti avrà perdonato. Adesso, se non ti dispiace, devo andare a svegliare la festeggiata.
Trovai Sophie ancora addormentata nel lettino. Abbassai le sbarre e mi chinai per prenderla in braccio, augurandole il buon giorno. Mia figlia brontolò qualcosa senza aprire gli occhi e lasciò ciondolare la testa in avanti. Allora me la appoggiai contro la spalla e la portai in cucina.
- Ehi, tesorino! – Noelle ci provava, ad essere tenera, ma risultava sempre un po’ inquietante. – Chi è la grandona? Chi è la mia bimba grande?
- La bimba grande ha leggermente sonno.
- Vieni dalla zia!
Dovevo ancora capire in che modo mia figlia fosse sua nipote, ma non importava. Sarebbe stata una giornata stupenda.

 
***

Niall Horan indugiava davanti alla porta di ingresso. Lui e Amy non si parlavano da circa una settimana. Cioè, si erano accordati per la festa di compleanno, ma la conversazione era finita lì. Amy aveva provato a chiedergli come gli andassero le cose e lui l’aveva prontamente liquidata, ecco la verità. Si sentiva in colpa eccome, mettiamo le cose in chiaro, però poi finiva sempre per pensare a quel giorno in ascensore, alla sua proposta di matrimonio e al modo in cui lei l’aveva rifiutato. Tutti lo consideravano un po’ come il bamboccione del villaggio, eppure anche Niall Horan aveva quel minimo di orgoglio.  L’unica consolazione era che alla festa ci sarebbero state altre persone, in questo modo non avrebbero dovuto nascere conversazioni imbarazzanti.
Oh, come si sbagliava.
 
Gli venne ad aprire una Noelle leggermente più fredda del solito – naturale che stesse dalla parte di Amy – seguita a ruota da Killer. Niall grattò il petto del cane con un piede e poi andò immediatamente a cercare sua figlia, tenendo il pacchetto verde chiaro dietro la schiena.

 
***

Sarebbe stata una giornata a dir poco di merda, secondo la modesta opinione di William. Tanto per dirne una, Niall Horan stava finendo le noccioline e lui temeva che, se solo si fosse azzardato a dirgli qualcosa, l’altro avrebbe colto al volo l’occasione per ammazzarlo. Il punto è che a William piacevano sul serio, le noccioline. Merda.
Con tutte le persone con cui quell’idiota di Amy poteva scopare, perché proprio lui?
 

Motivi per cui Aubree Styles è un’imbecille – a cura di George William Pitsbury
• Ha avuto una pargoletta da Niall Horan
• Non riesce a capire che suo fratello se la faccia con la tizia dalla testa blu
• È convinta che l’unico motivo per cui lui, William, non voglia vedere Ed Sheeran sia un furto di automobile  litigio avvenuto due anni prima

 

Poi iniziarono ad arrivare anche gli altri. William faceva una fatica tremenda a ricordare tutti i nomi, ma ci provava comunque.  C’era una bionda sposata col pakistano che si faceva chiamare o Izzy o Bella, Billy non aveva ancora capito, mentre suo marito era il famoso Zayn Malik. Quello castano con gli occhi azzurri era Louis. I quarti ad arrivare furono Harry e la moglie, gli unici a fare almeno finta di essere gentili con lui. Al tavolo della sala da pranzo c’era già una sorta di imbarazzo, ma qualcosa diceva a Billy che quello era solo l’inizio.
Naturalmente aveva ragione.

 
***

Il dito di Sue Callaghan esitò sul campanello di casa Styles-Abernathy per due minuti buoni. Un po’ perché aveva paura di rovinare lo smalto blu elettrico fresco, un po’ perché le voci si sentivano già dal pianerottolo.
La sua voce, poi, si sentiva fin troppo chiaramente.
La vicina di casa di Amy passò per la seconda volta e naturalmente si accorse che Sue fosse ancora lì, nella stessa posizione di prima. La ragazza con i capelli blu avvampò e si affrettò a premere quel maledetto campanello, prima di pentirsene.
La porta si aprì.
Lo stomaco di Sue fece una capriola.
Amy Styles sorrise, esclamò – C’è Sue! – e nell’appartamento calò il silenzio.
Esattamente quello che Sue Callaghan si aspettava.
 
- Sei un po' in ritardo - disse Amy, come se la reazione degli altri fosse stata normale. - Sono arrivati prima di te perfino Bella e Zayn!
- Non mi avevi detto che ci sarebbero stati anche loro! - esclamò Sue, sentendosi morire. Non era assolutamente pronta a fronteggiare Bella.
- Certo, o tu saresti rimasta a casa. Noccioline?
Quando i piedi assurdamente grandi di Sue Callaghan raggiunsero la sala da pranzo, l’imbarazzo raggiunse livelli da record. Il silenzio fu rotto, tanto per cambiare, da Jen Styles.
- Cosa ci fa lei qui?!
- Tesoro, calma – Harry le mise una mano sulla spalla, - Sue è un’amica di Amy.
- Non me ne frega un cazzo del suo rapporto con Amy, qui non la voglio!
Amy si schiarì la voce. – “Quisarebbe casa mia.
Harry scoccò un’occhiataccia alla moglie, guadagnandosi un’occhiata di ammirazione da parte di Amy. Che gli fossero magicamente spuntate le palle?
Sue si sentiva una merda. Era lì, in piedi, troppo lontana dalla porta e troppo vicina al tavolo. Venire era stata una pessima idea, ma ormai era troppo tardi. Non poteva più battere in ritirata. E poi, disse un’odiosa vocina all’interno della sua testa, te lo sei meritata. È la punizione per essere stata l’amate di un uomo sposato.
- Sue, siediti – ordinò Amy, indicando posto libero tra se stessa e Louis.
- Aubree, non ti immischiare – sibilò Jenny.
- Odio ammetterlo, Sue, ma te l’avevo detto.
Gli occhi di tutti si posarono su Bella, la quale, fino a quel momento, aveva bevuto tranquillamente il suo crodino senza emettere suono. Sue decise che forse era arrivato il momento di dire qualcosa. Appoggiandosi alla sedia, guardò quella che un tempo era stata una delle sue migliori amiche.
- Non fare la moralista, Izzy, non ti si addice.
Bella si morse il labbro inferiore e fece per ribattere, ma Louis le posò una mano sull’avambraccio, bloccandola.
– A qualcuno dispiacerebbe spiegarmi cosa sia successo? – domandò candidamente Zayn.
- Vorrei saperlo anche io – mormorò Amy.
Bella si alzò in piedi.  – Mi concedi l’onore, Sue?
L’altra non rispose. Era un incubo sì, sicuramente. Non poteva stare succedendo davvero, era troppo orrendo.
- La carissima, dolce e bella Sue ha fatto sesso con tuo fratello per mesi.
- No, aspetta, cosa?! – fece Niall.
- Che?! – Zayn.
- Allora è vero… - Amy.
- Sue, dimmi che sta scherzando. – Louis.
Oddio, Louis. Come aveva potuto dimenticarsi di lui?
- Piacerebbe anche a me, nonmiricordocometichiami – borbottò Jenny. Amy la guardò male e scandì il nome di Louis, mentre Sue non diceva nulla.
Calò un silenzio pesantissimo carico di stupore, interrotto solo da una breve risatina di Sophie. Nessuno sapeva come comportarsi. Cosa bisogna dire in certi casi?
Quando la porta d’ingresso si aprì nuovamente, sobbalzarono tutti.
- Signori, è arrivato Sheeran!

 
***

Mentre l’entusiasmo di Ed veniva stroncato sul nascere, William fece cadere una forchetta di plastica e schizzò sotto il tavolo per raccoglierla. In un altro momento probabilmente mi sarei insospettita, ma lo stupore per quello che avevo appena scoperto – nonostante sospettassi da parecchio tempo – era troppo grande. Guardai Ed, che se ne stava pochi passi dietro Sue, con un sorriso a trentadue denti e le braccia bloccate a mezz’aria, come se stesse esultando.
- Ma è morto qualcuno?
- Ed, vieni a sederti – dissi, cercando di sorridere.
- Io me ne vado – annunciò Sue.
Ci fu il “no” di Niall, Noelle, Zayn ed Harry; contemporaneamente al “buona idea” di Bella. Ecco perché hanno litigato. Sue gliel’aveva detto.
- Non fare stronzate e siediti anche tu – ringhiai. Ero arrabbiata con lei? Sì. Ma ce l’avevo ancora di più con tutti quegli idioti che stavano rovinando la festa di Sophie.
Stranamente obbedì.
- Se avete finito con queste scene alla Beautiful, ci sarebbe la tor… Billy, ma che diavolo stai facendo là sotto?
Da sotto il tavolo provenne un brontolio di protesta, poi emerse una mano pallida che dovette appoggiarsi per tirare su tutto il resto del corpo.
E, quando pensavo che le cose non potessero andare peggio, Ed esclamò – TU?!
William si sedette di nuovo al suo posto, forzando un sorriso. – Io.
- Sei un amico di Amy anche tu? Che coincidenza!
Improvvisamente capii tutto. La strana reazione che William aveva avuto quella mattina dopo aver sentito nominare Ed e quel ridicolo tentativo di nascondersi sotto al tavolo. Loro si erano incontrati da qualche parte, Ed chiaramente non l’aveva riconosciuto e dovevano anche aver parlato un po’. Stavo pensando ad un modo non molto traumatico per dargli la bellissima notizia, quando Niall decise di prendere in mano la situazione. Ovviamente, nel peggior modo possibile.
- Mi prendi per il culo?
- No, perché…?
Gli occhi blu del mio ragazzo si spalancarono. – Oddio, Ed. Questo è William. Il fratellastro di Amy? Il ladro di macchine? Quello che per poco non mi faceva perdere il lavoro? Ti dice qualcosa?
- Fottiti, Niall – sibilò Billy. L’espressione di Ed Sheeran cambiò completamente.
- Il fratellastro di Amy? Quel fratellastro di Amy?
- Grazie a dio ne ho uno solo – commentai.
- Perché cazzo non me l’hai detto? – continuò Ed, senza neanche sentirmi.
Negli occhi di Billy c’era un’amarezza che non avrei mai pensato di associare a lui. Ed era una bravissima persona, non c’era da stupirsi se praticamente tutto il mondo lo trovava simpatico, però…
- Perché non pensavo che fossi così idiota da non riconoscermi – disse, lo sguardo fisso su un bicchiere di plastica. C’era qualcosa di strano, di molto strano.
- Non ci posso credere! – esclamò Ed, esasperato. – Che gente! E dire che mi eri simpatico.
Billy fulminò Niall con lo sguardo e prese una manciata di noccioline, senza ribattere al mezzo insulto di Ed.
La tavolata ripiombò nel silenzio e tutti continuarono a mangiare – ad eccezione di Sue, che rimase ferma a fissare il piatto.
Una delle frasi fatte che conoscono tutti dice che non c’è limite al peggio. Non ci avevo mai creduto fino in fondo, fino a quel pomeriggio. Eravamo tutti così assorti dai nostri pensieri da non sentire che qualcuno aveva bussato alla porta d’ingresso. La prima a risvegliarsi dal torpore fu Noelle, che trotterellò ad aprire. Sentii un brusio, la mia coinquilina che dava il benvenuto al nuovo arrivato e il ticchettio di un paio di scarpe col tacco sul pavimento.
- Scusate il ritardo, avevo sbagliato strada – annunciò una voce dolorosamente familiare. Sollevai la testa di scatto e per poco non mi uscì la coca cola dal naso. Avvolta in un elegante cappotto nero, da cui spuntava un vestito azzurro chiaro sicuramente firmato, c’era Liz. 



 

Eccomi!
Questo capitolo è stato parecchio lungo da scrivere, forse perché, come avete visto, è parecchio contorto. 
È il compleanno della piccola Sophie Horan e si scatena l'inferno. Era abbastanza inevitabile, a dire il vero. Non posso commentare molto, perchè il capitolo finisce nel bel mezzo di una scena - per questo non c'è la solita anticipazione finale - e non vorrei spoilerarvi niente.
Vi dico solo che nel prossimo capitolo avremo un po' di sano Amy/Niall e ricompariranno anche Liam e Jules, che personalmente mi mancano.
Ah, il titolo del capitolo è la traduzione in inglese di "non c'è limite al peggio" :)
Questa storia non ha nessunissima pretesa, però non sappiate quanto mi faccia piacere che venga seguita/preferita/ricordata da così tante persone. Spero che vi piaccia anche questo capitolo e vorrei tanto sapere cosa ne pensate! Se invece volete fare due chiacchiere, tra i contatti c'è anche il profilo di facebook. 
baci,
Gaia

   
  
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