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Autore: Nazori chan    13/09/2014    5 recensioni
Protagonista: mauale d'uso per aspiranti scrittori.
Parliamo insieme della conformazione di queste più o meno importanti figure romanzesche.
Tutti i punti da seguire per creare un protagonista che esca fuori dal solito stereotipo dei libri oggigiorno famosi e creare un.... non so come definirlo, direi 'creatura aberrante'
il tutto in pochi semplici passi *ammicca come una venditrice porta a porta di prodotti scadenti*
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROTAGONISTA: MANUALE D’USO
CONFORMAZIONE DI QUESTE Più O MENO IMPORTANTI FIGURE ROMANZESCHE


Protagonista.
Questo, cari lettori, è l’ingrippo maggiore della stragrande parte degli scrittori.
Vi farà restare svegli la notte, svegliare all’improvviso in classe durante il sonno in preda ai peggiori drammi.
Come evitare questo gran casino?
Partiamo dai grandi classici, che troverete nel 99% dei romanzi che più piacciono:
La classica protagonista stereotipata ha 16 anni ed è una completa imbranata.
Grazie all’anello del potere o alla semplice e incomprensibile fortuna sbaraglia eserciti di mercenari, stormi di draghi e nonne assatanate. Vi piace, no? Piace a tutti. Peccato che sia fake quanto la maggioranza dei post di insegreto.
Il classico protagonista stereotipato invece ha generalmente dai 12 ai 17 anni, è terribilmente banale e così imbranato da risultare carino alla maggior parte delle fan girl urlanti. Generalmente è di buon cuore e ingenuo. E il tipo che si farebbe fregare tutti i suoi averi persino dalla nonna in carrozzina e con la scimunide al quinto stadio. Non esiste la scimunide? Un’altra prova dell’idiozia del nostro protagonista, che invece potrebbe pensare che la scimunide sia veramente pericolosa e altamente contagiosa.
Anche questo sbaraglia eserciti e signori oscuri uscendone senza nemmeno un graffio, casomai come una o due dita mancanti e strane cicatrici, se proprio i nemici sono cazzuti.
Dopo mezzo libro, da sfigato che manco sua madre si fila si trasformerà in uno strafigone da copertina di rivista, eroe nazionale e fidanzato ideale della popolazione femminile al completo.
Personalmente non ve li consiglio. Se ora va di moda, domani il mondo dei lettori potrebbe essere stravolto da un improvvisa moda per i protagonisti sessantenni stile Mary Sue.
Ciò porterebbe poi al quasi totale abbandono di questi personaggi stereotipati, di conseguenza voi vi trovereste tutti fregati con protagonisti che più nessuno sopporta.
Come creare un personaggio di successo e non troppo scontato, quindi?
Seguendo questi consigli tanto fighi quanto inutili, ovviamente.


 
1_Fisionomia del protagonista
Lo volete figo, bello e fotomodello o bruttino, impopolare e privo di fascino? Qualsiasi delle due scegliete, andrà comunque bene. Ci tengo però a ricordarvi le domande che chiunque si dovrebbe porre quando sceglie come caratterizzare il proprio protagonista:
-Avrà successo con le donne?
-Attirerà sguardi su sguardi?
-Un esercito di fan girl inferocite lo rincorrerà per chiedergli un autografo sulle tette?
Se la risposta per tutte e tre le domande è sì, allora il primo prototipo di protagonista è quello che fa per voi. Giù dalle nuvole cari lettori, ormai sono pochi quelli che guardano oltre tette, culi e addominali.
 Se il vostro protagonista avrà successo col pubblico, sarà per forza un tipo del genere. Soltanto una ristretta cerchia ormai apprezza più cervello che fisico, e anche quelli che l’apprezzano non disdegnano certo un’occhiata qua e là.
Oppure:
-Sarà il suo sorriso a conquistare solo quella povera sfigata di turno?
-Avrà i complessi di inferiorità?
-È o è stato vittima di bullismo?
Se avete pronto il sì, il ragazzo impopolare e sbadato è il tipo che avete in mente per officiare la vostra opera in corso (fic, romanzo o tema di scuola che sia).
Qualsiasi sia quello che scegliate, il concetto che dovete seguire è sempre lo stesso: niente Superman o Mary Sue, niente figa senza difetti o idiota senza speranze. Finché non ambirete alla perfezione, nessuno avrà la tentazione di tirarvi le uova marce per le aberrazioni scritte.
Se poi siete del parere che i lettori non se ne accorgeranno, beh, vi informo che voi stessi siete lettori. Così dicendo non affermerete altro che la vostra idiozia. E darsi dell’idiota da solo non è proprio ciò a cui si ambisce nella vita, diciamocelo. Adesso potete lanciare uova marce all’autrice, il linciaggio sarà aperto per tutti quelli che continueranno a leggere.
 

2_ Quel mostro che è il carattere
Un carattere patetico è ciò che trovate in più o meno tutti i grandi fantasy di oggi: ci si concentra sulla trama e il carattere del nostro caro protagonista viene scaricato giù per il tubo, quello del wc per intenderci. In parole povere, solitamente il complesso ‘io’ interiore va a farsi fottere e si ci accontenta del solito ‘imbranato, coraggioso, di buon cuore e abbastanza asociale’.
Volete essere solo uno dai tanti, che magari avrà anche la sua discreta dose di successo tra le classi medie? Eccovi accontentati, non vi serve altro da sapere sul vostro protagonista.
Ma.
Se continuerete a leggere, significa che non siete il genere di persone che si accontentano dello scontato e più volte riproposto. Volete innovazione! E siete anche masochisti, nemmeno io consiglio di leggere questo manuale. Potrebbe compromettere permanentemente il vostro senso del gusto letterario, o più probabilmente aizzarvi la rabbia nei miei confronti, che sfoghereste poi diventando gli ennesimi protagonisti serial killer di CSI.
Chiariamoci fin da subito, anche se penso tutti voi siate già consci della gran genialata che sto per dire: i lettori non sono tutti stupidi e mezzi insonnoliti, molti noteranno la vostra mancanza di innovazione. E voi dovreste concentrarvi su questi più pretenziosi, che alla fine sono pure quelli che compreranno trenta copie del vostro libro se sarà di loro gradimento.
Prendete spunto da voi stessi, dategli dei drammi esistenziali, un carattere egocentrico, una doppia personalità; create una persona complessa, che ha i suoi momenti coraggiosi e quelli da coniglio, senza generalizzarlo troppo sotto le stesse caratteristiche. Non dovete pensare a lui o lei come ad un semplice personaggio su carta. Fatene un amico immaginario o una persona vera.
Se vi ridurrete al solito Superman o Frodo, sappiate che la suddetta autrice vi aggiungerà alla lista nera mondiale degli ‘scrittori da evitare’. Sì, odiatemi. Se servirà ad evitare altri disastri della letteratura moderna, sono felice di essere il capro espiatorio su cui tutti i poveri disgraziati finiti a leggere questa fic sfogheranno la loro violenza.
No ok, scherzavo. Non sono una martire né ci tengo ad esserlo.
Continuiamo pure.
 

3_la sua travagliata storia
Genitori uccisi davanti ai suoi occhi, povertà, discriminazione, bambole rubate o tradimenti? 
Ogni protagonista che si rispetti deve avere una storia che si rispetti, il che include una nota drammatica un po’ ovunque.
Solitamente si tende a normalizzare il passato di un protagonista, oppure a tragedizzarla troppo.
Qualcosa di particolare dovete sempre inserirlo, per incuriosire il lettore!
Non vi dico di trasformarvi in psicologhi e studiosi del comportamento, ma ricordatevi comunque che ogni persona è quello che è grazie al suo passato.
Il vostro protagonista avrà pure uno scopo nella storia, no? Giocate su questo: legate il suo scopo, il perché deve portarlo a termine o le motivazioni che ha per fare certe cose al suo passato.
In questo modo potrete sia parlare della sua storia restando nei limiti della trama, sia renderlo più complesso e allo stesso tempo dargli l’aria della vittima davanti ad un probabile lettore/lettrice dal cuore tenero. Che sia un killer psicopatico o un bastardo egocentrico, basta dare una spiegazione come ‘è colpa degli abusi che ha subito in passato’ e lo renderete amato da tutto il pubblico, creeranno statue in suo onore e vi considereranno il padre di una figura di spicco della letteratura.
Facciamo un esempio:
Titotizia ha visto sua nonna mangiata da un lupo quando era piccola. È sopravvissuta, è cresciuta, si è trasformata in una cazzutissima cacciatrice pseudo-Xena(principessa guerriera) e adesso si è messa alla ricerca di un anello del potere che le permetterà di sottomettere tutti i lupi della zona.
È un esempio stupido, lo ammetto, ma era tanto per farlo capire.
Titotizia vuole sottomettere i lupi perché li vede come un male, essendo stata traumatizzata dalla morte della nonna.
È il suo passato a influire sul suo presente.
E questo vale per ogni personaggio, anche per il vostro caro e problematico protagonista.
Sbizzarrite le vostre fantasie nascoste e creategli il passato perfetto, macabro o tenero che sia.
 
  
4_ la storia d’amore con più intoppi di un processo giudiziario italiano
Meglio ancora se triangolo, quadrangolo o esangolo.
Passionale e dai risvolti inaspettati è come piace a tutti.
Tradimenti, proposte, tragedie, necrofilia (forse questa no), incesti e quant’altro c’è. Le fan girl di tutto il mondo vi ringrazieranno per l’ennesima coppia su cui sclerare come se non ci fosse un domani.
E più sarete innovativi più la storia avrà successo, coprendo la mancanza di trama o i madornali errori ortografici.
Provate a chiedere a voi stesse o a qualunque fan girl vostra amica cosa ama di un libro, e senza dubbio vi risponderà: storia d’amore.
Dargli vita facile e ‘vissero felici e contenti’? Qualcuno ci rimarrà male, troppo fiabesco e scontato. Se scrivete per la Disney è un conto, ma persino Ariel la sirenetta in realtà viene friendzonata e muore di morte atroce. Volete essere da meno della Sirenetta? Sul serio?
Datevi da fare allora!
Non è detto che debba morire, distruggendo una coppia vi ritroverete comunque contro un’orda di ragazzine infervorate ed inferocite per i loro sogni infranti, ma almeno dategli qualcosa da vedere fino alla fine.
Qualcosa che le faccia trattenere il fiato. Una storia di quelle che fanno sbavare.
Se poi sono yaoi tanto meglio, tutte le donne amano lo yaoi! E se puntate ad un ampio pubblico maschile (non ve lo auguro; non per qualcosa, ma la maggioranza dei maschietti è analfabeta, a stento va oltre il tema ‘mi presento ’) metteteci tanto yuri. Cosa attira più ragazzi arrapati di un libro pseudo porno con tante ragazze sexy? Penseranno che il vostro libro-fic-quello-che-è sia stato creato apposta per loro, per quei momenti in cui si ritrovano senza connessione ad internet e vogliono sfogare un po’ di istinti. Sarete l’idolo del mondo maschile dopo Fifa!
 
Un PS che personalmente giudico abbastanza importante nelle storie d’amore: d’accordo che uno dei due sia complessato, ma la coppia strafigo/a + sfigatissimo/a senza speranza non sempre funziona. Dipende poi da se la vostra storia è questione di ‘cuore e tempo’ o di ‘amore a prima vista’ poi, eh. Di certo non ti innamori all’istante di un tipo che somiglia alla progenie di Gollum e uno scimpanzé.

 
5_L’allegra combriccola
Embè? Il tipo o la tipa viaggia in solitario? Qualcuno dovrà pur incontrare prima o poi, mica ci possono essere come soli personaggi lui e la sua nemesi!
Umani, draghi, elfi, nani, tamarri, amici d’infanzia o che siano, l’allegra combriccola resterà uno dei pochi punti fermi della letteratura che mai svanirà. Poi può trattarsi dell’amico sfigato (Il simil-Frodo per intenderci) o dell’esercito armato o della professoressa-consigliera, ma nessun protagonista che si rispetti non ha al suo fianco qualcuno.
Rende la storia più interessante, riesce dove il protagonista fallisce, fa da colonna al morale del suddetto e in certi casi addirittura lo surclassa e ne usurpa il posto di più acclamato del libro.
Senza di luilei, siete a piedi.
Letteralmente, la spalla del protagonista è anche quella che si rende più utile durante il loro lungo viaggio (letteralmente o in senso metaforico che sia), e di conseguenza il vostro caro protagonista dovrà cambiare tre o quattro volte le scarpe da ginnastica lungo la via.
Mmh… non suona molto bene come l’ho detto. Dimenticate le ultime tre righe, tanto il concetto rimane quello.
Inoltre, non che siano sempre amiconi, i litigi stanno bene ovunque. E non per forza l’amicone deve tornare o passare dalla parte di Sauron, può anche andarsene a casa, e magari tornare a fine libro a scassare culi quando il protagonista è in difficoltà. O a ridergli dietro, questo è ancora meglio.
 

6_ l’ultimo punto, l’eterno dilemma: buono o cattivo?
Evitiamo di entrare nel filosofico, ma la sintesi di tutto è: chi se ne frega, è una cosa soggettiva.
Il protagonista non deve salvare per forza il mondo, né deve essere per forza l’eroe.
Potrebbe essere il contrario invece, il protagonista è colui che vuole uccidere tutti e avere potere.
Il lettore starà comunque dalla sua parte, fintanto che venga descritto bene e con i dovuti dilemmi morali. E non perché è assetato di sangue non può correre a salvare la damigella o il cavaliere in pericolo. Allo stesso modo, non solo perché vuole salvare le sue chiappe assieme a quelle di tutti gli esseri del mondo non è un tipo/a capace di incatenare un bambino e darlo in pasto ai pesci mutanti volanti.
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… non penso di avere altro da dire.
Seguite questi punti e avrete fuori un più o meno riuscito protagonista per la qualsiasi opera abbiate in mente di scrivere.
Spero davvero che qualcuno sia riuscito a finire tutta la fic, e che abbia fatto riflettere qualche malintenzionato a narrare dell’ennesimo Frodo che sfida Sauron. Il che mi porta ad un altro argomento spesso calpestato e abusato dagli scrittori, ovvero la nemesi.
Uhuh, quasi quasi scrivo qualcosa anche su quest’argomento °u°
Ave atque vale cari lettori, mi auguro che non riusciate a rintracciarmi per bruciarmi viva nel fuoco delle fucine di Efesto.
 
Manuale d’uso pubblicato a favore del movimento ‘via i cloni stereotipati dai nuovi romanzi’, che combatte lo sfrutto della personalità tipica dei protagonisti.
Copyright, gente! Prima o poi qualcuno citerà tutti gli abusi di personaggio tipico fatti fin dai tempi della Valle incantata/ aaah, ci ho vissuto l’infanzia con quei dinosauri mezzi rintronati/. 



Se ci sarà, mi auguro che qualcuno si presenti a lanciarmi uova in faccia anche ad una forse-prossima fic nonsense che tratta di argomenti stupidi eppure così bisfrattati da molti scrittori. 
Baci,
Nazori chan
  
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