Era così facile prima, essere felici.
Quando era un ragazzo e rideva, rideva senza pensare con i denti scoperti e gli occhi socchiusi; rideva sollevando le mani al cielo e urlando senza un vero motivo, mentre al suo fianco si sollevavano delle braccia più snelle e flessuose che si univano alle sue, intrecciando poi le loro dita.
Era più facile quando c’era lui a ricordargli cosa fosse la felicità, alla fine.
[ AkuRoku ]