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Autore: Petuniabianca    16/09/2014    1 recensioni
Cos'è disegnare? Come ci si arriva? È l'atto di aprirsi un passaggio attraverso un muro di ferro invisibile che sembra trovarsi tra ciò che si sente e che si può.
Vincent Van Gogh
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anna non riusciva a capire. Non sapeva se doveva essere felice perché nonostante tutto continuava a trovare la forza per andare avanti a fare quello che le piaceva o sentirsi in colpa perché i suoi genitori “non avevano fatto niente di male per meritare una figlia del genere” come dicevano sempre loro.                                                                                                                                                                            Le persone che la circondavano erano tutte uguali, con gli stessi pensieri, gli stessi atteggiamenti e gli stessi pregiudizi, persi tra le cose materiali che nel mondo in cui viveva sembravano l’unico valore indispensabile ad essere rimasto. Non riuscivano a vedere qualcosa di bello in lei semplicemente perché lei era diversa. E adesso iniziava a pensare di essere lei quella sbagliata, perché non era possibile che fino a quel momento non era ancora riuscita a trovare qualcuno che fosse in grado di capirla. Sono io quella pazza che non riesce si è persa per strada qualche rotella o sono gli altri che considerano anormale tutto quello che è diverso da loro solo perché loro non hanno avuto il coraggio di staccarsi dalla massa e allora non lo deve fare nessun’altro? La risposta era la seconda ma lei stava iniziando a cambiare idea.                                                                                                                                                                         Anna non sapeva da quanto tempo o quando aveva capito che essere una persona priva d’identità non faceva per lei, forse lo aveva sempre saputo. Probabilmente era nata nell’epoca sbagliata, avrebbe dovuto nascere nel Rinascimento dove nessuno l’avrebbe giudicata per quello che faceva.                                                                                                                                                                   Lei amava disegnare. Qualsiasi cosa, dalla natura verde ed incontaminata che ormai da un pezzo non esisteva più, ai palazzi enormi e galleggianti che riempivano la Terra, da esseri immaginari sputa fuoco e con ali enormi ai cani robot che svolazzavano in giro per le strade. Ma purtroppo disegnare era considerato fuori moda nel suo periodo, disegnare era per gli strani e ormai più nessuno lo faceva, come d’altronde nessuno più suonava uno strumento musicale, o ballava, o scriveva, non ce n’era bisogno, ormai tutti erano immersi nella loro tecnologia e pensavano solo a quello. Anna non aveva ancora incontrato nessuna persona che avesse avuto il coraggio o semplicemente la voglia e la passione di fare qualcosa di artistico.                                                                                                                Lei frequentava un liceo scientifico ma di matematica, scienze o fisica nucleare non ci capiva proprio niente, avrebbe voluto tanto andare in un liceo artistico ma da quando, nel 2025, avevano scoperto come sconfiggere la forza di gravità, tutte le scuole considerate “inutili” vennero eliminate per creare più licei scientifici e varianti. Aver sconfitto la forza di gravità aveva fatto diventare l’uomo molto più determinato a scoprire sempre più cose complicate eliminando una volta per tutte la creatività. Tutti i ragazzi della sua età avevano in breve tempo assecondato questo bisogno di inventare e scoprire cose nuove iniziando a schifare ogni segno di creatività, ma lei non divenne così, lei nacque con la passione del disegno e la coltivò senza mai eliminarla, per questo motivo era diversa. Tutti erano diventati dei fenomeni , degli scienziati, dei cervelloni, mentre lei era rimasta quella che voleva essere, quella diversa. Ma ne valeva davvero la pena? Sarebbe servito a qualcosa andare contro tutto e tutti solo perché preferiva il suo blocco dei disegni e la sua matita alla tecnologia?   
   
 
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