L’Amore
che non osa pronunciare
il suo nome
Dedicato
a chi, il nome del proprio amore, ha avuto il coraggio di dirlo.
Dedicato
a chi non l’ha ancora avuto, dedicato a chi lo
avrà.
Dedicato,
più di tutti, a Christian – che ha coraggio da
vendere.
Prologo
DOMANDA
DI
TRASFERIMENTO E ISCRIZIONE
Il
sottoscritto LORENZO LUCHERINI nato a MILANO provincia MI il 24/12/1998
CHIEDE
di
essere trasferito dall’istituto superiore LICEO SCIENTIFICO
ALESSANDRO VOLTA di
MILANO provincia MI all’istituto superiore LICEO SCIENTIFICO
IGNAZIO VIAN di
BRACCIANO provincia RM a partire dall’anno scolastico
2014/2015.
Allego
i seguenti documenti:
1)
nulla osta rilasciato dall’istituto superiore di arrivo;
2)
certificato medico;
3)
richiesta di partecipazione/non partecipazione al corso di religione;
4)
fotocopia di un documento di identità;
5)
foglio compilato in tutte le sue parti relativo ai membri della
famiglia.
Bracciano
lì, 18/07/2014
Firma
LORENZO
LUCHERINI
Firma
di un genitore se minorenne
ANTONIA
MAFFEI
FASCICOLO
DI LORENZO LUCHERINI
REGISTRAZIONE
DELLA SEDUTA DEL 10/09/2014
“Di
cosa devo parlare?”
“Decidi
tu. Perché non cominci dicendomi
qualcosa di te?”
“Ehm…
D’accordo. Mi chiamo Lorenzo e… ho
quindici anni. Sedici a dicembre. Sono nato la Vigilia di
Natale.”
“È un bel giorno.”
“Ha
influito qualcosa? C’entra qualcosa la data
di nascita?”
“Non
agitarti, ho solo fatto un’osservazione.
Tu credi c’entri qualcosa?”
“Non
so… Le cose tra i miei sono andate bene
per anni… Credo… di no, ecco.”
“Come
mai sono cambiate?”
“…”
“Lorenzo?
Ti va di parlarne?”
“No,
preferirei di no.”
“Quando
sarai pronto, allora. Non c’è fretta.”
“E
se non volessi parlarne mai?”
“Farei
un pessimo mestiere.”
“Mi
spiace, non… non volevo dire quello…”
“Non
scusarti, era solo una battuta. Riprendi
da capo, parlami di te. Qualunque cosa ti passi per la testa. Ma prima
mi
sembra giusto chiedertelo: hai qualche domanda?”
“Sì,
qualcuna ce l’ho. Devo venire qui anche
durante la scuola?”
“Potrai
saltare una lezione o, se preferisci,
venirmi a trovare nel pomeriggio. Il martedì sono sempre
qui.”
“Se
vengo nel pomeriggio devo pagare?”
“No,
è convenzionato con la scuola.”
“Non
volevo parlare di soldi, è che… non stiamo
messi bene. Parliamo di altro, ok?”
“Certo. Come sta il braccio?”
“Va meglio, non fa più male quando lo
muovo.”
“Ne
sono felice. Altre domande?”
“Quando
finiremo?”
“Quando
te la sentirai. Puoi venire anche dopo
il termine delle nostre sedute regolari, se avrai bisogno di confidarmi
qualcosa. Vuoi un caffè?”
“Grazie,
ma non lo prendo.”
“Allora
ti porto una lattina di Coca Cola e… un
Mars va bene?”
“Sì,
sì, un Mars va bene. Grazie.”
“Aspettami
qui.”
POST-IT
SUL FRIGORIFERO
Passi
a prendere Bene da Chiara?
In
frigo c’è la pasta fredda.
Ti
voglio bene
Zia
Debora
DIARIO
DI LORENZO
VOGLIO
MORIRE
____________________________________________________________________________________
Buonciao a tutti!
Sono Med (per gli sventurari che ancora non mi conoscevano) e sono Med a Firenze, questa è la novità. Ed ecco a voi la mia prima pubblicazione made in Florence!
Saranno uno o due anni che va avanti questa storia - no, in realtà non "va avanti", perché avevo scritto il prologo (che non ha niente a che fare con questo, ormai, e probabilmente riscriverò come primo capitolo) e poi non ero riuscita a continuare. Comunque, è da allora che avevo promesso al mio migliore amico sopracitato che avrei scritto una storia drammatica su questa tematica. Dal momento che, nelle ultime settimane, gli ho fatto conoscere Wilde (BBC, quindi guardatelo) e Noi siamo infinito, e dal momento che ora viviamo ad ancor più chilometri di distanza e la lontananza comincia già a farsi sentire, ho pensato di riprendere in mano questa idea, sotto un aspetto decisamente differente da quello che doveva avere all'inizio. Sì, ogni capitolo sarà così: non troppo lungo (probabilmente però più del prologo) e fatto di biglietti, trascrizioni, pagine di diario. Questa volta, più che in un racconto in prima persona, sono i vari personaggi di questa storia ad avere in mano la situazione e a dirvi ciò che sta succedendo nella vita di Lorenzo.
Perché ho citato quei due film?
Wilde contiene uno dei monologhi più belli che abbia mai ascoltato, monologo che sarà (interamente o solo in parte) riportato nei prossimi capitoli e che contiene il titolo di questa storia; mi sembra comunque giusto precisare che la frase proviene da Two loves di Oscar Wilde e non è frutto della BBC.
Di Noi siamo infinito, invece, questa storia ha il "clima" iniziale. Mi viene molto facile pensare a Lorenzo e immaginarmi Charlie spaesato all'inizio della scuola, con un segreto cucito addosso.
Per ultimo, ho citato la distanza da una persona importante. Ecco, forse questa storia servirà a farmi sentire più vicina; lo spero con tutto il cuore.
Spero che il prologo vi sia piaciuto e che vi intrighi almeno un pochino!
Medusa, una Lannister fiorentina