3.
L'ultima cosa che Haymitch
si sarebbe aspettato quella sera era di sentire bussare ripetutamente alla sua
porta. Chi poteva essere? I ragazzi erano partiti per una specie di breve luna
di miele nel distretto 4 e nessun altro si disturbava realmente di prestare
attenzione al vincitore alcolizzato del distretto 12. Nessun altro, a parte Effie Trinket ovviamente. Le sue
labbra si curvarono inevitabilmente in un mezzo sorriso quando se la ritrovò
davanti nel suo nuovo look più naturale e un'espressione leggermente
imbarazzata. Restò a fissarla per un po' prima di spostarsi di lato e farle
cenno di entrare. Non sapeva francamente se essere più sorpreso dalla visita in
sé o dal fatto che avesse una bottiglia di whiskey tra le mani.
"È cattiva educazione presentarsi a casa
di qualcuno senza un regalo gradito..." esordì la donna mettendo piede in
casa e passandogli la bevanda, sentendosi quasi in dovere di spiegare quella
inusuale mossa.
"E scommetto che sarebbe cattiva
educazione anche se la tenessi solo per me, vero principessa?"
Effie ridacchiò
leggermente, forse per la battuta pronta o forse per il soprannome affettuoso
che riservava solo per lei, e annuì semplicemente, seguendolo sul divano e non
facendo troppe cerimonie nell'accettare il bicchiere che dopo qualche attimo
lui le porse.
Non si trattava di una visita casuale, come
si affrettò a fargli sapere dopo aver preso qualche sorso di whiskey: voleva
comunicargli di persona il suo imminente trasferimento di lavoro e quindi allo
stesso tempo di abitazione, nel 12. Quella notizia si rivelò la vera sorpresa
per Haymitch che si ritrovò a fissarla ancora una
volta, battendo un paio di volte le palpebre incredulo. Effie
che lasciava Capitol City per il 12? Non sapeva
onestamente cosa pensare in proposito e lo stupore era forse talmente tanto da
non farlo rendere conto neppure del fatto che la sua mano era rimasta bloccata
a mezz'aria nell'atto di versarsi un secondo bicchiere e che il liquido era
finito per straboccare sul tavolo.
"Haymitch,
attento!" lo richiamò lei prontamente, prendendo un tovagliolo e iniziando
subito ad asciugare.
Il padrone di casa ignorò del tutto quel
piccolo incidente e, posando lentamente il rimanente della bottiglia sul
tavolo, si concedette qualche attimo per elaborare la novità.
"Dobbiamo brindare allora..." si
ritrovò a dire alla fine, accennando un rapido sorriso.
Effie sorrise a
sua volta e rispose a quell'invito alzando il bicchiere e lasciandolo
avvicinare a quello di lui, producendo un sonoro "cin cin".
Tuttavia, i bicchieri non si raggiunsero mai e furono le loro labbra al
contrario a finire contro ogni previsione per unirsi tra loro.
Fu Haymitch ad
azzerare la distanza, assecondando un desiderio che fino a quel momento era
riuscito sempre a tenere silente. Forse aveva sbagliato, anzi, aveva sbagliato sicuramente come realizzò dopo qualche
istante, quando si rese conto che lei era rimasta immobile e non stava
rispondendo affatto al bacio.
Si staccò da lei immediatamente e non osò
guardarla, passandosi nervosamente una mano tra i capelli. Non sapeva cosa
dire, non avrebbe potuto utilizzare neppure la scusa dell'alcool questa volta;
sapeva solo che improvvisamente un sentimento misto di mortificazione, dolore e
autocommiserazione era sorto in lui a quel chiaro rifiuto. Solo dopo un po'
rialzò finalmente lo sguardo dal pavimento con l'intenzione di mormorare qualche
scusa. Si aspettava di vederla sconvolta, irritata, pensava addirittura di
vederla in procinto di lasciare la stanza... E invece no, la principessa di Capitol City l'aveva stupito ancora una volta. Senza dire
una parola, aveva vuotato il suo bicchiere e se si stava muovendo era solo per
appropriarsi di quella bottiglia che a solo una ventina di minuti dalla sua
apertura era già quasi vuota.
La finirono e ne aprirono ben presto
un'altra. Stavolta di vino, stavolta presa dalla scorta personale di Haymitch.
A quel punto fu lei, annebbiata al punto
giusto probabilmente, a baciarlo e lui di fronte a quella piacevole presa di
iniziativa, scelse di reprimere le milioni battute ironiche che si erano
affacciate nella sua mente e di godersi semplicemente quel contatto caldo,
umano che stava ricevendo dopo tanto, troppo, tempo.
Approfondì il bacio e scelse di ignorare
anche la preoccupazione che avvertiva nel vedere la sua ex collega in quello
stato.
Quella sera preferì pensare che semplicemente
Effie avesse finalmente deciso di allentare il corsetto e avere un drink.
NDA:
Dopo un po’ di tempo, ecco anche la terza
parte… Ho movimentato un po’ la situazione tra i due, ma anche dato a Haymitch qualche indizio in più su cosa sta succedendo ad Effie. Nel prossimo ho intenzione di mettere la svolta
decisiva, grazie anche all’aiuto di due certi vincitori…