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Autore: LadyPalma    21/09/2014    2 recensioni
Tratto dal secondo capitolo:
"Ehi, ehi, vacci piano dolcezza! Quella non è acqua!" esclamò dopo qualche attimo di sorpresa, vedendola svuotare l'intero contenuto del bicchiere e posarlo poi di nuovo sul tavolo.
"Lo so, Haymitch, onestamente non mi sarei aspettata nulla di diverso da te!" replicò lei con un sospiro portandosi una mano alla fronte.
[Post Mockingjay - Hayffie]
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effie Trinket, Haymitch Abernathy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3.

 

L'ultima cosa che Haymitch si sarebbe aspettato quella sera era di sentire bussare ripetutamente alla sua porta. Chi poteva essere? I ragazzi erano partiti per una specie di breve luna di miele nel distretto 4 e nessun altro si disturbava realmente di prestare attenzione al vincitore alcolizzato del distretto 12. Nessun altro, a parte Effie Trinket ovviamente. Le sue labbra si curvarono inevitabilmente in un mezzo sorriso quando se la ritrovò davanti nel suo nuovo look più naturale e un'espressione leggermente imbarazzata. Restò a fissarla per un po' prima di spostarsi di lato e farle cenno di entrare. Non sapeva francamente se essere più sorpreso dalla visita in sé o dal fatto che avesse una bottiglia di whiskey tra le mani.

"È cattiva educazione presentarsi a casa di qualcuno senza un regalo gradito..." esordì la donna mettendo piede in casa e passandogli la bevanda, sentendosi quasi in dovere di spiegare quella inusuale mossa.

"E scommetto che sarebbe cattiva educazione anche se la tenessi solo per me, vero principessa?"

Effie ridacchiò leggermente, forse per la battuta pronta o forse per il soprannome affettuoso che riservava solo per lei, e annuì semplicemente, seguendolo sul divano e non facendo troppe cerimonie nell'accettare il bicchiere che dopo qualche attimo lui le porse.

Non si trattava di una visita casuale, come si affrettò a fargli sapere dopo aver preso qualche sorso di whiskey: voleva comunicargli di persona il suo imminente trasferimento di lavoro e quindi allo stesso tempo di abitazione, nel 12. Quella notizia si rivelò la vera sorpresa per Haymitch che si ritrovò a fissarla ancora una volta, battendo un paio di volte le palpebre incredulo. Effie che lasciava Capitol City per il 12? Non sapeva onestamente cosa pensare in proposito e lo stupore era forse talmente tanto da non farlo rendere conto neppure del fatto che la sua mano era rimasta bloccata a mezz'aria nell'atto di versarsi un secondo bicchiere e che il liquido era finito per straboccare sul tavolo.

"Haymitch, attento!" lo richiamò lei prontamente, prendendo un tovagliolo e iniziando subito ad asciugare.

Il padrone di casa ignorò del tutto quel piccolo incidente e, posando lentamente il rimanente della bottiglia sul tavolo, si concedette qualche attimo per elaborare la novità.

"Dobbiamo brindare allora..." si ritrovò a dire alla fine, accennando un rapido sorriso.

Effie sorrise a sua volta e rispose a quell'invito alzando il bicchiere e lasciandolo avvicinare a quello di lui, producendo un sonoro "cin cin". Tuttavia, i bicchieri non si raggiunsero mai e furono le loro labbra al contrario a finire contro ogni previsione per unirsi tra loro.

Fu Haymitch ad azzerare la distanza, assecondando un desiderio che fino a quel momento era riuscito sempre a tenere silente. Forse aveva sbagliato, anzi, aveva sbagliato sicuramente come realizzò dopo qualche istante, quando si rese conto che lei era rimasta immobile e non stava rispondendo affatto al bacio.

Si staccò da lei immediatamente e non osò guardarla, passandosi nervosamente una mano tra i capelli. Non sapeva cosa dire, non avrebbe potuto utilizzare neppure la scusa dell'alcool questa volta; sapeva solo che improvvisamente un sentimento misto di mortificazione, dolore e autocommiserazione era sorto in lui a quel chiaro rifiuto. Solo dopo un po' rialzò finalmente lo sguardo dal pavimento con l'intenzione di mormorare qualche scusa. Si aspettava di vederla sconvolta, irritata, pensava addirittura di vederla in procinto di lasciare la stanza... E invece no, la principessa di Capitol City l'aveva stupito ancora una volta. Senza dire una parola, aveva vuotato il suo bicchiere e se si stava muovendo era solo per appropriarsi di quella bottiglia che a solo una ventina di minuti dalla sua apertura era già quasi vuota.

La finirono e ne aprirono ben presto un'altra. Stavolta di vino, stavolta presa dalla scorta personale di Haymitch.

A quel punto fu lei, annebbiata al punto giusto probabilmente, a baciarlo e lui di fronte a quella piacevole presa di iniziativa, scelse di reprimere le milioni battute ironiche che si erano affacciate nella sua mente e di godersi semplicemente quel contatto caldo, umano che stava ricevendo dopo tanto, troppo, tempo.

Approfondì il bacio e scelse di ignorare anche la preoccupazione che avvertiva nel vedere la sua ex collega in quello stato.

Quella sera preferì pensare che semplicemente Effie avesse finalmente deciso di allentare il corsetto e avere un drink.

 

 

NDA:

Dopo un po’ di tempo, ecco anche la terza parte… Ho movimentato un po’ la situazione tra i due, ma anche dato a Haymitch qualche indizio in più su cosa sta succedendo ad Effie. Nel prossimo ho intenzione di mettere la svolta decisiva, grazie anche all’aiuto di due certi vincitori…

   
 
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