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Autore: Flos Ignis    22/09/2014    2 recensioni
Ohayo, minna!
Sono nuova del fandom, e questa è solo la mia seconda fanfiction, per cui vi prego di essere clementi e di farmi sapere se vi piace o meno, così da potermi migliorare. Spero comunque di intrattenervi piacevolmente!
Ambientata dopo il secondo film: Sakura fa un incubo che la tormenta, e capendo che si tratta di un sogno premonitore decide di consultare i Tarocchi delle Carte per scoprire cosa attende lei ed il fratello.
Nell'ombra si nasconde un Cacciatore.
Dalla Cina e dall'Inghilterra, due ragazzi accorrono per aiutare i loro amici in questa nuova impresa della Padrona della Carte.
In un gioco frenetico di guardie e ladri, a determinare la vittoria sarà solo la magia più forte di tutte.
L'Amore.
Ok, non sono brava nelle introduzioni, ma spero di avervi dato un'idea. Buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Lee Shaoran, Sakura, Sakura Kinomoto, Tomoyo Daidouji, Touya/Toy, Yukito/Yuki | Coppie: Shaoran/Sakura, Touya/Yukito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo
 
 
La vita riprese presto a scorrere tranquilla e senza eventi catastrofici magici di sorta, dopo la sconfitta del cacciatore.
Certo, le novità non mancarono, ma finalmente potevano dirsi positive.
Due mesi prima, Eriol aveva annunciato, la sera stessa in cui avevano creato la Carta della Ricerca, che riprendeva possesso della sua vecchia dimora lì a Tomoeda, e che avrebbe ricominciato il nuovo anno insieme a Sakura e Tomoyo. Sakura ne era rimasta piacevolmente sorpresa, e anche Lee sembrò felice della sua decisione. In seguito avrebbe confidato a Sakura che aveva un fondato sospetto da parecchio tempo su un’intesa particolare tra i due corvini, per cui era felice per loro, specialmente per quella che considerava praticamente la sua migliore amica.
Dunque ecco svelato il mistero di quale fosse l’annuncio che Eriol voleva fare ai due fidanzati!
Spinel e Nakao avevano preso bene la notizia, il primo perché così poteva azzuffarsi allegramente con un altrettanto felice Kero-chan, la seconda aveva sfacciatamente commentato che almeno in quella scuola si sarebbe divertita con Yuki e Toy, non altrettanto entusiasta della cosa. E questo non aveva fatto altro che aumentare l’ilarità della Guardiana della Luna di Eriol.
Kero-chan, come promesso, aveva insegnato a Sakura ad usare la magia più convenzionale, ma solo dopo che lei riuscì a separare completamente i suoi due nuclei magici, la Stella e la Luce. Non era uno scherzo possederne due. Anche Lee aveva dovuto imparare, e quindi era rimasto in Giappone due mesi con somma gioia della sua ragazza. Sakura ci avrebbe pensato spesso in seguito come ad un periodo pieno di scoperte interessanti e pomeriggi pieni di dolcezza e amore.
Una delle ultime sere che avevano passato insieme avevano fatto l’amore. Passione e amore e fiducia e dolcezza si erano fuse insieme, lasciandoli storditi e appagati, ma soprattutto ancora più uniti di prima.
Era stato difficile poi per Sakura vederlo partire, ma Lee le aveva promesso che si sarebbero rivisti molto presto. In effetti, aveva mantenuto la parola data.
Il ragazzo faceva il possibile per andare a trovare Sakura almeno una volta a settimana. Ovviamente, non con i mezzi convenzionali quali l’aereo  o la barca.
 
La prima volta che se lo era ritrovato davanti all’improvviso, era stato circa tre mesi dopo la sua partenza. Stava tornando tranquillamente da scuola con Tomoyo, che le raccontava come procedesse il suo rapporto con Eriol. I due avevano deciso di andarci piano e di legarsi l’uno all’altra senza fretta, dando tempo al tempo, ma era chiaro quanto fossero felici insieme.
Davanti a casa sua, la giovane Kinomoto si era trovata il suo ragazzo seduto sugli scalini, in attesa di vederla tornare. Le era venuto un colpo al cuore.
Gli saltò letteralmente addosso, ridendo felice e chiedendo spiegazioni. Anche Lee era sembrato molto felice mentre le raccontava che aveva imparato una magia che gli permetteva di sfruttare la velocità del suo elemento fulmine per spostarsi nello spazio a velocità elevatissima. Era la stessa magia che aveva usato Eriol per arrivare da loro quando Tomoyo era stata male.
 
Da allora era stato più facile sopportare la lontananza. I mesi trascorrevano veloci, il tempo scorreva, ma sembrava essere arrivata la pace per tutti. Anche suo fratello Toy e Yuki si erano messi insieme nel frattempo, e Sakura era stata sinceramente felice per loro. Avevano deciso di andare a vivere insieme appena finito il liceo. Toy continuava a lavorare un po’ ovunque, ancora non sapeva cosa avrebbe fatto in futuro, ma era certo che sarebbe stato con il suo ragazzo. Yuki aveva deciso di continuare gli studi seguendo la strada della pediatria. Aveva colto di sorpresa tutti con questa sua decisione, tutti tranne Toy.
 
Un altro anno era trascorso, e tutti erano andati avanti con le loro vite. Sakura, Tomoyo e Eriol stavano per iniziare il secondo anno di superiori. Tomoyo ed Eriol stavano ormai da tempo insieme.
Il tempo aveva lasciato su di loro i segni del suo trascorrere inesorabile. Tomoyo aveva lasciato crescere i capelli sempre più lunghi, che teneva perennemente legati in una morbida treccia, il suo viso pallido si era affilato mettendo in evidenza la somiglianza con la madre, e si vedeva già la donna elegante e raffinata che sarebbe diventata. Gli occhi blu erano sempre gli stessi invece, gli stessi di cui il suo ragazzo si era innamorato. Perché, finalmente, aveva espresso chiaramente l’amore che provava per quella ragazza speciale. Eriol non era cambiato molto, ma ora la maturità che aveva sempre dimostrato si amalgamava meglio col suo corpo da diciottenne.
Sakura invece mostrava un cambiamento maggiore: i capelli lunghi ora erano sempre liberi sulla schiena, tranne i ciuffi vicino alle tempie tenuti a bada da due mollette a forma di fiori di ciliegio d’argento che le aveva regalato Lee il Natale precedente. Il corpo snello era rimasto minuto e di poco più alto, ma i muscoli si erano molto sviluppati rendendola più forte, ma soprattutto molto più agile, grazie ai continui allenamenti di atletica leggera e con la spada. Aveva iniziato a tirare di scherma quasi due anni prima, quando Lee era ripartito per la Cina. Era un modo per sentirlo vicino. Ma era il suo volto a mostrare una maturità nuova, i tratti infantili erano spariti e l’avevano trasformata in una giovane donna. Gli occhi verde smeraldo però erano rimasti gli stessi.
 
C’era qualcosa nell’aria, quel giorno… anzi, da diversi giorni, ormai.
La ormai più che diciassettenne  Sakura non era tranquilla. Aveva passato le ultime due settimane praticamente barricata nella palestra degli allenamenti di scherma, allenandosi più duramente del solito. A breve sarebbe iniziato il torneo interscolastico, e lei voleva fare bella figura. Ma non era questo a renderle i nervi così tesi.
Tomoyo le aveva confidato che a breve le loro vite sarebbero cambiate: non aveva voluto aggiungere altro, ma quell’unica frase non se ne voleva andare dal suo cervello. I suoi sensi magici la stavano avvertendo di un grosso cambiamento in arrivo. Era abbastanza sicura che si trattasse di qualcosa di positivo, ma in questi casi preferiva andarci cauta.
In quei due anni era diventata molto più forte e ora riusciva a controllare pienamente tutto il suo potenziale magico che, sebbene ancora non avesse toccato il suo picco massimo, era davvero molto, e continuava a crescere lentamente e costantemente. E anche Lee era cresciuto ed era diventato ancora più abile di quando era un ragazzino scontroso e tenerissimo…
Sakura era un po’ triste, poiché urgenti questioni familiari lo avevano trattenuto a Hong Kong ogni giorno nell’ultimo mese e mezzo, quindi era molto che non stava un po’ in sua compagnia. Forse sarebbe potuta andare lei da lui…
Era capitato altre volte, in effetti, che fosse stata lei a fargli un’improvvisata, una volta compreso a pieno il potenziale della Carta dell’Attraversamento. Tuttavia, se lui era così impegnato non le sembrava il caso di disturbarlo.
Sospirando, si diresse verso casa sua, dopo essere stata a fare la spesa per preparare una cenetta speciale. Avrebbe avuto Tomoyo, Eriol, suo fratello e Yuki come ospiti, ormai i due ragazzi vivevano da soli vicino all’università di Yuki, per fortuna a poche fermate della metro di distanza. Suo padre invece sarebbe stato ad una cena di lavoro.
Passò tutto il pomeriggio ai fornelli, con Kero-chan che sbraitava a più non posso contro i videogiochi con  cui si sfidava ancora on Spinel. Lei invece prese a canticchiare una canzoncina cinese che le aveva insegnato Lee, la trovava molto allegra e spumeggiante, per cui la mise subito di buon umore.
Con stupore si accorse di aver apparecchiato e cucinato per sei anziché per cinque. Cose del genere le accadevano abbastanza spesso, per cui pensò che forse suo padre sarebbe tornato in anticipo e lei l’aveva previsto senza saperlo. Fece spallucce, dopodichè sistemò le pietanze in tavola.
Fece giusto in tempo, perché in quel momento suonarono alla porta.
-Ciao Sakura!-
-Amica mia!- si abbracciarono calorosamente, come se non si vedessero da settimane invece che da poche ore.
- Buonasera, Sakura-
-Ciao, Eirol. Entrate!- Li fece accomodare, ma subito sentì la porta riaprirsi. Suo fratello, senza dubbio. Aveva ancora la sua chiave.
-Mostriciattolo, con cosa ci avveleni questa sera?-
-Buonasera Sakura, scusa tuo fratello, oggi non ha ancora mangiato nulla per via del lavoro. È un po’ irritabile se non mangia- tutti ridacchiarono alla spiegazione di Yuki, che prese per mano il suo ragazzo per rabbonirlo. Non era effettivamente un lavoro leggero quello che si era scelto Toy. Con le sue sole forze aveva aperto un piccolo garage dove riparava automobili, ma soprattutto moto. Andava alla grande, e lui era felice di aver scoperto quanta passione sentisse per i motori.
-Forza, tutti a tavola!-
-Sorellina, perché hai apparecchiato per sei?-
-Sensazione-
-Non credo che papà torni- anche Toy ormai aveva ripreso possesso dei suoi poteri, e sebbene non fossero grandi come quelli di Sakura o Eriol, erano comunque considerevoli, specialmente dato che si concentravano quasi unicamente sulle previsioni del futuro.
-Ma allora…-
Per la terza volta suonò il campanello. Sakura era curiosa di sapere chi diavolo era alla porta, ma appena la aprì si trovò stretta in un abbraccio familiare e tanto desiderato.
-Lee… amore mio… mi sei mancato tanto!-
-Anche tu, Sakura…-
Un bacio di due innamorati che sono stati separati a lungo è qualcosa di potente, una magia che potrebbe far invidia ai più potenti stregoni della storia. Sakura e Lee lo sapevano bene.
Non si sarebbero più separati se fosse stato per loro, ma uno sguardo assassino di Toy li convinse ad andare a sedersi. Aveva più o meno accettato la relazione tra i due, ma comunque non gli faceva piacere vederli così intimi.
Durante tutta la cena non si staccarono gli occhi di dosso.
-Sei felice che Lee sia qui?-
-Lo sai che è così! Ma non mi inganni, lo sapevi del suo ritorno! È per questo che avevi detto che sarebbe accaduto qualcosa!-
-In effetti mi aveva chiesto espressamente di non dirti nulla per farti una sorpresa. Eriol ed io abbiamo pensato di organizzare questa cena per via di tutte le buone notizie che ci sono da dare- Tomoyo le sorrise così calorosamente che anche Sakura le rispose con un sorriso smagliante, sebbene confusa. Non aveva idea del perché fosse stata organizzata quella serata… forse per festeggiare qualcosa?
-Sakura, in effetti io devo dirti una cosa importante- Lee le prese le mani, baciandole le nocche senza mai distogliere gli occhi ambrati dai suoi. –Se non sono venuto a trovarti ultimamente è perché ho avuto molto da fare per organizzare la mia partenza. Ti avevo promesso che non sarebbe durata per sempre la nostra lontananza, ed ora che sono diventato maggiorenne ho potuto preparare il tutto per il mio trasferimento qui in Giappone. Ho ottenuto la doppia cittadinanza, e posso venire a vivere qui già da ora-
-Vuoi dire che non dovremo più accontentarci di una visit fugace, e che potremo stare sempre insieme?-
-Sì-
Lacrime di felicità scorrevano sul suo viso, mentre stringeva a sé il ragazzo che amava e che ora non avrebbe più dovuto salutare in un aeroporto o vederlo sparire nel suo cerchio magico dalla fonte fulmine.
Un piccolo campanello d’allarme le suonò nel cervello, ricordandole che la sua amica le aveva parlato di notizie al plurale. Si riprese quel tanto che bastava per scoccare un bacio intenso a Lee, facendogli una domanda che le ronzava in testa: - Sono la sola a percepire un
Qualcosa che aspetta di essere dichiarato per prendere vita qui dentro?-
-No amore, anche io sento che il mio rientro non è la sola novità che questa sera ci annuncia-
Eriol guardò Tomoyo, chiedendole con lo sguardo il permesso. Lei annuì, prendendola per mano.
-Siamo noi in effetti a dovervi dare una notizia. Ci tenevamo a condividerla con voi, i nostri amici più cari, prima di dirlo alla signora Daidouji… La mia Myo è incinta. E quindi le ho chiesto di sposarmi. E lai ha detto sì- Eriol pareva al settimo cielo mentre parlava della gravidanza di Tomoyo e del loro matrimonio. E anche lei era raggiante come mai prima.
Sakura era davvero felice. Erano giovani… cioè, lei lo era, ma erano innamorati ed erano entrambi molto responsabili.  Sarebbero stati perfettamente in grado di crescere un figlio.
Si congratularono tutti con loro due, facendo battute e buttando qua e la consigli attinti da chissà dove. Fu una serata allegra e divertente, piena d’amore e gioia e vita.
Erano tutti molto felici, ed erano tutti insieme.
 
Fuori era ormai calato il buio, e chi quella sera sarebbe passato davanti a casa Kinomoto, guardando attraverso la finestra avrebbe visto quattro ragazzi e due ragazze ridere insieme, gioire per qualcosa che non era dato sapere, ma che provocava sui loro visi un’esplosione di sentimenti positivi che avrebbero provocato invidia in chiunque.
Tre coppie piene d’amore, che li univa tutti con un robusto legame. Chiunque, guardando attraverso quella finestra, attraverso quel riflesso, l’avrebbe percepito. E avrebbe sicuramente pensato che quel tipo di amore e felicità la si poteva trovare solo nei sogni più lieti.
 
 
 
Note:
Siamo giunti alla fine. Beh, che dire, sono commossa. Questa è stata la mia seconda storia, ma è la prima che finisco. Non so bene cosa dire, se non che spero di avervi regalato qualcosa con ‘Il riflesso di un sogno’ , perché io stessa sono cambiata con la mia storia. Ora i suoi personaggi la continueranno nel mondo che io autrice e voi lettori abbiamo contribuito a creare, e saranno indisturbati perché le nostre orecchie non saranno più in ascolto. È un discorso strano me ne rendo conto, per cui la smetto, ma sappiate che ho messo me stessa in ogni parola che ho scritto, e spero che vi diano almeno la metà di ciò che ho avuto io, scrivendo.
Grazie di cuore a tutti voi che avete letto e a quelli che hanno commentato, e un saluto speciale a coloro che hanno seguito:
Ale_LoveBS, Amicamia, amike4ever, Aramx19, bimba88, cuordiluna, francy4e99, frikri, Luna_Ginga94, mokona anto, MoshiMoshi, Sakura_flower
A coloro che preferiscono:
AmeNoHaato, Aramx19, Elis in Wonderland, Giuliettahu, marimarufourever99, MoshiMosgi, seya_femy01
  
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