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Autore: hiccup    23/09/2014    1 recensioni
“Anno nuovo, vita nuova, giusto?”
“Speriamo siano trecentosessantacinque giorni unici, emozionanti, miei. Non chiedo altro”
“Si inizia oggi; con questo sole aranciato e con questo sguardo stanco, ereditato dal passato.”
[365 poesie per 365 giorni]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ventuno settembre: troppo (presa dagli avverbi).
 

Dovrei e scrivere e leggere e tradurre;
frasi intrecciate in abbracci mordaci
ad altre frasi; parole saldate, ancorate,
l’una all’altra in un cerchio infinito;
un legame dai sottili bordi frastagliati
ed increspati da tenui sbadigli croccanti.
 
(E i sorrisi che s’annegano in caffè deliziosi
sono e resteranno sempre indimenticabili.)
 
Le ciocche sfumate scivolano arcuate
sulle spalle; storco il naso davanti al riflesso
che mi restituisce lo stesso sguardo perduto –
Ma ho le palpebre pesanti e le ciglia che
piangono postille in una lingua dimenticata;
leggere e delicate lettere trapuntate di sogni.
Sono troppo stanca per pensare
tanto; troppo; per niente.
 
Sciolgo i nodi, i garbugli, davanti ad un foglio
marmoreo tra un sospiro ed un sorriso sbagliato;
non c’è luna e non ci sono nemmeno le stelle –
che notte sarà mai questa?
S’ode solo un tintinnante aroma che, stucchevole,
aleggia nell’oscurità piacevole, amorevole:
si è troppo stanchi perché è troppo tardi;
è troppo tardi perché si è troppo stanchi;
è troppo un po’ tutto – persino questa notte fasulla.
 
 
*

 
  
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