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Autore: EmmaJones    23/09/2014    4 recensioni
|Captain Swan|
Non contiene spoiler. Indipendente dalla trama. Parte dal presupposto ce loro siano già una coppia.
La loro appena trovata serenità viene messa in discussione da un terribile incidente stradale.
Dal testo. "Devi essere forte per quando si risveglierà. Per lui e per tuo figlio."
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Dai mamma svegliati.. hai dormito abbastanza.. 
Sentiva la voce del suo piccolo bambino,anche se ormai tanto piccolo non lo era più,implorarla di svegliarsi. Era più di mezzora che era cosciente,in ascolto di  quello che stava succedendo,ma aveva preferito continuare a tenere gli occhi chiusi,cullata dalla dolce voce di Henry che raccontava ai suoi nonni come aveva passato questi giorni da Regina. 
-Non disturbare tua madre,deve riposare. 
Sentì la voce di David richiamare per l'ennesima volta il ragazzo,lui lo ignorò sbuffando e stringendo ancora più forte la mano della madre tra le sue. Voleva soltanto che si svegliasse un paio di minuti per abbracciarla  forte,poi poteva anche tornare a riposare. Non gli sembrava una cosa così impossibile. Non riusciva a togliersi dalla testa il momento in cui Regina lo aveva avvertito che sua madre si trovava in ospedale a causa di un incidente stradale e  la paura che lo aveva assalito subito dopo. Tremava soltanto all'idea di quello che sarebbe potuto succedere.
-Non dargli retta ragazzino,sono stufa di riposare! 
Una voce roca e debole corse in suo aiuto,risvegliandolo dai suoi pensieri,suscitando gioia improvvisa in lui che si buttò letteralmente sul letto della madre per abbracciarla e poi naturalmente anche nei suoi genitori che si avvicinarono immediatamente a salutarla. Si catapultarono tutti su di lei riempendola di attenzioni e di domande,rendendola ancora più confusa di quello che già era.
-Hei ragazzi,fatela respirare.
Il meraviglioso quadretto famigliare fu interrotto dalla voce del dottor Whale che proprio in quel momento era entrato nella stanza accompagnato dalla dottoressa Saab e che assisteva alla scena divertito.
-Sono venuto a controllare la mia paziente ma vedo che è già in ottime mani. 
Continuò scherzando nel notare come entrambi i Charmings si stavano impegnando nell'aiutare la figlia,l'uno sistemandole con estrema cura il cuscino dietro la schiena e l'altra porgendole il bicchiere con l'acqua. Nel sentire la voce del dottore entrambi fecero marcia indietro sorridendo,solo Henry rimase ancora sdraiato sul letto,coccolato dalle braccia di sua madre.
-Allora Emma,come ti senti questa mattina?
Lei intanto si guardava intorno confusa. Già,era mattina. Fuori la finestra,il sole brillava alto nel cielo,non doveva essere più tardi di mezzogiorno. Era mattina anche quando si era addormentata? Quanto aveva dormito? Tornò a guardare la stanza,le sembrava la stessa. Però i fiori non se li ricordava. Nemmeno il loro profumo nauseante si ricordava. Decisamente c'erano troppi fiori.
-..Bene..
Rispose titubante,notando solo allora come tutti fossero rimasti in attesa di una sua risposta. 
-Solo che..l'odore di tutti questi fiori.. mi sta dando la nausea..sono decisamente troppi.. continuò alzando il braccio destro,ondegiandolo in  direzione di essi.
Scelta sbagliatissima,visto che il movimento le provocò una fitta di dolore alla spalla che cerco inutilmente di ignorare.
-Mi sembra normale..viste le sue condizioni.. ed è anche per questo che non devi agitarti. Elie mi ha detto dell'incomprensione dell'altra sera.
Emma lanciò un'occhiata furiosa alla dottoressa che invece le sorrire timidamente. 
-Non ci sarebbe stato nessun problema se la tua cara dottoressa mi avesse permesso di vedere Killian. Ero solo preoccupata per il mio uomo.
Rispose acida,cercando di assumere una posizione più eretta ed autoritaria. Ad ogni movimento però la spalla le provocava sempre più dolore.
-Jones è  in ottime mani. Non devi preoccuparti per lui. Ora dobbiamo pensare a te.
Il dottore si avvicinò preoccupato al suo letto,andandole a controllare la spalla,avendo notato la smorfia di dolore.
-Ti fa male?
Le chiese,poggiandole una mano sulla spalla e l'altra sotto,in corrispondenza dell'ascella,e le alzo lentamente il bracciò facendolo ruotare.
-Si!
La risposta fu accompagnata da una smorfia di dolore più intensa quando Whale fece fare al braccio un secondo giro.
-E' una leggera contusione,niente di rotto. Nel giro di pochi giorni non dovresti sentire più dolore. Considerando la gravità dell'incidente sei stata molto fortunata Emma,poteva andarti molto peggio.
-Grazie a Killian..
David si lasciò sfuggire quelle parole senza rendersene conto,la gomitata alle costole che ricevette subito dopo da Mary Margaret gli fece capire che magari avrebbe atto meglio a stare zitto.
-Cosà vorresti dire,papà?
Accentuò la parola papà,facendoli capire che non aveva altra scelta. Doveva parlare. David si trovò tra due fuochi,da una parte la moglie l'avrebbe ucciso e parlava,dall'altra la figlia se non lo faceva.
-Non ti ricordi proprio niente dell'incidente?  
Il dottore si intromise in soccorso del principe.
-Cosa diavolo dovrei ricordarmi?!
Urlò lei ormai disperata. Era sul punto di piangere. Dio! Perchè nessuno le diceva cosa era successo in quel maledettissimo incidente?? Cosa era successo di così grave?
-Si calmi signora..
Ecco che ricominciava anche questa ragazzina a dirle che si doveva calmare.
-Smettetela di dirmi che mi devo calmare. Ditemi cosa è successo e io mi calmerò. E' semplice.
Non le sembrava così difficile da capire che l'unico motivo per cui era agitata era che non le volevano dire la verità. 
-E toglietemi questa macchina da qui dietro prima che la faccio esplodere.
Ecco. Ora si era sfogata ed era in attesa che qualcuno parlasse. Il dolore alla testa era diventato insopportabile,ma cerco con tutte le sue forze di ignorarlo.
-Le dinamiche dell'incidente non sono molto chiare..
Mary Margaret fu la prima ad intervenire. Subito accompagnata da suo marito.
-Emma,i soccorsi hanno trovato la tua macchina schiantata contro la montagna. Per terra non c'era nessun segno di freni.. e la strada non era ne bagnata e ne ghiacciata quindi abbiamo scartato l'ipotesi che tu abbia perso il controllo per quei motivi.. per questo ti chiediamo se ricordi qualcosa,non riusciamo a capire cosa ti sia successo.. è come se tu fossi andata contro la montagna di proposito..
Emma non riusciva a capire. Non era possibile. Provò a pensare,a concentrarsi su quello che era potuto succedere. Ma niente.
-Io non ricordo niente..
Era confusa. Non riusciva a crederci. Lei non avrebbe mai causato un incidente di proposito. A meno che..
-Aveva controllato la macchina? Magari qualcuno ha manomesso i freni..questo spiega l'assenza di frenate sull'asfalto.
Si. Doveva essere andata proprio così.
-Abbiamo portato la macchina dal meccanico,ma viste lle condizioni in cui è,difficilmente si riuscirà a capire qualcosa..
La sua povera macchina. Era stata la sua casa per più di 10 anni e ora era andata distrutta. 
-E Killian in tutto ciò cosa centra? Perchè dovrei ringraziarlo? ù
Le tornarono in mente le parole del padre dette poco prima.
-Killian ti ha salvato la vita.
Ora era di nuovo la madre a parlare.
-Deve essersi accorto in qualche modo prima di te del pericolo e ti si è lanciato addosso parandoti dall'urto con il suo corpo.. ha usato se stesso per farti da scudo. Letteralmente. Abbiamo tutti sottovalutato l'amore che quell'uomo prova per te e invece ha dimostrato per l'ennesima volta che sarebbe disposto a perdere la sua vita per te.. Gli sarò per sempre riconoscente.. 
Emma nel sentire quelle parole scoppiò a piangere. Era tutta colpa sua. Era sempre stata tutta colpa sua. 
-E adesso come sta?
Chiese quando si fu leggermente calmata,nessuno aveva avuto il coraggio di dire una parola,lasciandola nel suo dolore. Solo suo figlio la stringeva forte a se.
-Sta bene Emma,tranquilla.. Ha subito un intervento delicato ma ora le sue condizioni sono stazionarie,è fuori pericolo..
Sembrò che le parole del dottore la stessero calmando veramente.
-Però è in coma.
Era più una constatazione che una domanda ma il dottore si sentì in dovere di rispondere lo stesso.
-Si,ma può svegliarsi da un momento all'altro..non disperarti..
-Posso vederlo? 
-Si,certamente.. però prima finiamo i controlli su di te e magari facciamo anche una bella ecografia per vedere se tutto procede come si deve?
Chiese lui sorridente pensando che magari così le si risollevasse l'umore.
-Un'ecografia?
Lei invece non riusciva a capire,a cosa le poteva servire un'ecografia?
-Si Emma,sei incinta.. Questo dovesti ricordartelo giusto?

Due ore prima.
Aprì lentamente la porta,la stanza era illuminata da luce artificiale,bianca,fredda. C'era una piccola finestra e il sole brillava dietro di essa ma il suo calore non riusciva a penetrare nella stanza. Nell'entrare fu percossa da brividi lungo la schiena. Prima di entrare del tutto si guardo dietro sperando ce nessuno l'avesse vista,anche se tanto era irriconoscibile con la cuffia,la mascherina e tutto il necessario per poter entrare nella stanza del paziente. E poi era una dottoressa,nessuno le avrebbe potuto dire qualcosa se l'avesse trovata lì dentro.Quindi si fece coraggio ed entro definitivamente,chiudendosi la porta alle spalle. Sentiva il suo cuore battere furiosamente,sicuramente più forte del macchinario che monitorava il battito del paziente. Si avvicinò al letto lentamente,non sapeva nemmeno lei come si sentiva. Era emozionata,impaurita,furiosa per quello che gli era successo. Un miscuglio di emozioni che non pensava di essere in grado di poter gestire. Gli accarezzò delicatamente la mano mentre una lacrima silenziosa le scendeva lungo la guancia.
-Non lasciarmi,non di nuovo..non ora che ti ho ritrovato..papà..
  
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