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Autore: akane_99    24/09/2014    2 recensioni
Hazel Grace Lancaster venti anni dopo la morte di Gus, diventata ricercatrice...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Augustus 'Gus' Waters, Hazel Grace Lancaster
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono Hazel Grace Lancaster.
Sono un miracolo.
Mi avevano dato per incurabile venti anni fa.
Cancro alla tiroide, quarto stadio.
Da allora sopravvivo grazie ad un farmaco sperimentale, che oggi inizia a diffondersi, e all’ossigeno che mi è fornito da una cannula collegata ad un carrello con una bombola, che da quando ero ragazzina ho soprannominato affettuosamente Philip.
Nonostante tutte le avversità che le stelle hanno posto sul mio cammino, tra cui la perdita del mio grande amore a soli sedici anni,sono felice.
Faccio da tempo la ricercatrice tumorale. Una volta volevo minimizzare i danni collaterali che la mia morte avrebbe procurato e quelle di cui sarei stata responsabile; oggi invece ho deciso di cercare di evitare anche quelle di cui le responsabili sono solo le stelle.
Mai un'altra me.
O un altro Gus.
Questa mattina mi sento stanca. Cosa mi starà succedendo?
Svogliatamente mi alzo dal letto nella mia camera dalle pareti celesti, decorate con spruzzate di bianco che sembrano ciuffi di nuvole, nella casetta che condivido con la mia amica e collega Jenny.
Sistemo i miei capelli da folletto e ritocco sulle unghie il mio smalto preferito di sempre: blu profondo che pare rubato alla notte più scura, che ad un occhio non attento potrebbe sembrare nero.  Allaccio poi al collo la catena con la stellina di Swarovski. Con il mio suv Toyota arancione raggiungo l’ospedale dai muri scrostati dove lavoro.
Non appena arrivo un’infermiera mi corre incontro per darmi una bella notizia: un bambino di appena dodici anni ha vinto la peggiore delle battaglie grazie ad una nostra cura, ha sconfitto la leucemia. Sorrido contenta. Mi piacciono le storie che finiscono bene.
Per il resto la giornata scorre con la solita monotonia. Alle sette e mezza finisce il mio turno e faccio ritorno a casa. E’ vuota; Jenny è uscita,fa il turno di notte, così mi appresto a consumare una frugale cena a base di pane nero, pomodori e formaggio olandese- come ai vecchi tempi- poi accendo il mio stereo e faccio partire un disco.
Mi stendo tra le morbide coperte del mio letto e chiudo gli occhi.
 
 
E’ l’una quando il respiro inizia a mancarmi: annaspo nel buio e l’ultima cosa che riesco a sentire è uno stralcio di frase dalla settima traccia del mio disco : “ smile no matter what they tell you , don’t  listen to a word they say, ‘cus life is beautiful that way”.
Le mie labbra si curvano in un leggero sorriso e riesco a farne uscire un sussurro: “ e’ una bella vita Augustus  Waters”. Poi una luce mi riemipie gli occhi. Una luce abbagliante …
Quando vedo di nuovo sono in riva ad un fiume e sono circondata da un paesaggio che mi sembra di conoscere … ma certo, è Amsterdam! Aspetta ma che cosa ci faccio qui? Mi specchio nell’acqua e … ma ho sedici anni?
Alle mie spalle appare nel riflesso un ragazzo alto dai disordinati capelli color mogano. Allora capisco. Non sono più confusa, non ho più paura. Mi volto.
Gus mi fissa coi suoi penetranti occhi azzurri e mi bacia.
È tutto così caldo e luminoso …
“ è tutto okay Hazel Grace.” Dice staccandosi.
“Okay” rispondo.
   
 
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