NAFASA: non ho mai letto il libro che dici! Però ora mi hai incuriosita e penso proprio che lo farò!
VAMPIRELLAFRA: lato pervertito, eh?! XD
GERMANA: eh sì… visto Angy e Sirius?!
LOVEGIO92: già, ringraziamo Mocciosus che ha fatto tornare subito James a scuola!
LYRAPOTTER: sai una cosa? Detesto anche io Jordan XD
PIKKOLINA88: ma certo che ti perdono XD!!! Complessi per Lily e James? Mmmmh… vedremo!
AKIRA_CHAN: e speriamo che non ci provano nemmeno a toglierti dal computer con la dinamite… altrimenti addio PC e soprattutto… casa!
REDRON: ^^ si sono teneroni… dopo James e Lily, Angy e Sirius sono i miei preferiti… ovviamente!
PICCOLA_PUFFOLA: già, non dovrebbe vergognarsi di essere per metà un essere così bello, però in una comunità dove i Purosangue vedono con occhio critico i Mezzosangue, lei non accetta questa natura, a maggior ragione che proprio per questa natura sua madre se n’è andata abbandonandoli.
MARY3: grazie per esserti collegata per commentare la mia storia! Mi fa davvero piacere! Sei stata molto carina!! Grazie ^___^
CAPITOLO
XX
Passarono i giorni, passarono un paio di mesi, le prove
continuavano e il giorno della recita arrivò. Fino
all’ultimo ogni singolo studente di Hogwarts aveva sperato
che il professore Ruf tornasse prima di dicembre, ma non fu
così.La recita era prevista per il 20 dicembre, visto che il 21 sarebbero cominciate le vacanze di Natale.
Alle tre del pomeriggio si dovevano esibire i Tassorosso e Corvonero, alle cinque invece i Grifondoro e i Serpeverde.
Mentre si preparavano e ripetevano le battute Lily era stranamente calma. Ma James era di un nervoso. Baciare Lily… davanti a TUTTA la scuola! E se poi dimenticava le battute? E se sbagliava qualcosa? Cielo, si sentiva tremendamente ridicolo con quella calzamaglia!
Lily gli si avvicinò con un sorriso e gli prese una mano. Sentì che era ghiacciata.
- James, sei un po’ nervoso, eh? - fece Lily con un sorrisino divertito.
- Per niente! - replicò James, ma si sentiva perfino dalla voce quanto era nervoso.
- Stai tranquillo, andrà tutto bene - disse Lily dandogli un bacio. – Stai benissimo così!
- Anche tu! Sei bellissima! - disse James ammirandola.
I Tassorosso e i Corvonero avevano allestito Amleto. Un bellissimo classico di Shakespeare, ma che non era neanche lontanamente paragonabile a Romeo e Giulietta che rimaneva il migliore.
Comunque sia furono bravissimi. Davvero bravi. Il modo in cui recitavano, le scene che avevano allestito. Tutto curato nei dettagli.
I Grifondoro e i Serpeverde iniziarono a preoccuparsi. Eppure Lily conservava il suo ottimismo. Forse perché era innamorata e perché sapeva che le storie d’amore erano le migliori.
Quando arrivò il loro turno si augurarono tutti in bocca al lupo e salirono sul palco. Sistemarono la scena.
Il sipario si aprì e iniziarono a recitare. E tra scene romantiche, scontri e duelli, la recita andò alla grande. Le ragazzine del primo e del secondo anno strillarono terrorizzate quando Mercutio fu ucciso da Tybalt e tutte le ragazze rimasero estasiate dalla scena del balcone. Piansero quando Romeo morì e quando Giulietta lo seguì nella morte.
Il sipario calò. Romeo e Giulietta era terminato e un applauso riempì la Sala Grande.
Lily abbracciò James – Sei stato bravissimo! - gridò saltandogli in braccio.
- Anche tu! - fece James baciandola.
- E se la Grant non ci da un Eccellente, deve essere una pazza squinternata! - aggiunse Angy.
I risultati li avrebbero saputi solo dopo le vacanze. Gli studenti che sarebbero partiti andarono a preparare le valigie.
Lily sospirò. Avrebbe voluto passare il Natale con James, ma doveva stare con la propria famiglia, e anche lui tornava a casa dalla madre, insieme a Sirius.
- Indovina? - fece Angy entrando nella loro stanza – Torno a casa per Natale… io e papà ci siamo chiariti… e Joan è stata carinissima. Ha detto di non avercela mai avuta con me… boh… sono ancora un po’ diffidente… ma… posso cercare di accettare questa nuova famiglia, no?
- Angy, è bellissimo! - esclamò Lily abbracciandola – Come sono contenta!
- Sì, anch’io! - disse Angy.
A quel punto anche Izzie e Charlie salirono a fare le valigie.
- Ragazze… e così dobbiamo separarci di nuovo, anche se solo per due settimane - sospirò Izzie intristita.
- Dai, ci sentiamo tutti i giorni, no? - fece Charlie.
- Sì, ma quest’estate non ce la farò a stare lontana da voi per tre mesi! Quindi faremo un viaggio tutte insieme! Promesso? - disse Izzie.
- Promesso - dissero le altre. E sigillarono la promessa con un abbraccio. Poi tornarono a fare le valigie.
Il giorno dopo era tempo di saluti.
Gran parte degli studenti di Hogwarts era partito per le vacanze. Quando arrivarono alla stazione di King’s Cross, Lily e James si salutarono a lungo, poi ognuno andò con la propria famiglia.
Come avrebbero fatto due settimane l’uno senza l’altra?
James sospirò.
- Dai, James! È Natale! - disse Sirius – Cioè è tra quattro giorni…
- Ma come puoi stare così, sapendo che passerai due settimane lontano da Angy?
- Emh… io e Angy partiamo insieme, dopo Natale - rispose Sirius.
- Cosa? - gridò James – Partite insieme? E… d-dove andate?
- A sciare! - rispose Sirius con un sorriso – E indovina? Forse Angy convince Lily a venire… che fai? Vieni anche tu?
- Certo che sì! - fece James.
Sirius era sicuro di una risposta positiva. Arrivati a casa sistemarono le loro cose nelle camere…
La Vigilia di Natale c’era una certa calma a casa Potter. James temeva quelle feste per la prima volta senza suo padre. Ma filò tutto liscio. Persino la signora Potter era incredibilmente tranquilla. Seguiva la filosofia del tipo “lui non avrebbe voluto che fossi triste”.
Così passarono il pomeriggio della Vigilia, tutti insieme, nella grande cucina, a preparare la cena e risero di gusto quando un pacco di farina scivolò giù dalla credenza e prese in pieno Sirius, imbiancandolo dalla testa ai piedi.
- Hai bisogno di un bel bagno ora, Sirius! - esclamò la signora Potter – Vado a prepararti la vasca, caro!
- Grazie - disse Sirius.
Poi guardò la faccia divertita di James.
- Sembri un pupazzo di neve! - esclamò il ragazzo.
Sirius scoppiò in una sonora risata, seguito a ruota da James.
La cena era perfetta. Mangiarono e chiacchierarono e attesero la mezzanotte per lo scambio dei regali.
James e Sirius si misero a giocare a carte, mentre la signora Potter lavava i piatti, poi la donna guardò l’orologio.
- E’ mezzanotte, ragazzi! - annunciò con un sorriso, entrando in salotto.
Era ora! Si tuffarono sui regali. James porse il proprio alla madre, e uno a Sirius.
Anche la signora Potter aveva un regalo per i due ragazzi.
Inoltre c’erano i regali di Lily, di Angy, Remus, Peter, Izzie e Charlie.
Iniziarono a scartarli tutti. James aveva ricevuto un maglione dalla madre… lasciò il regalo di Lily per ultimo e prese quello che era un lungo pacchetto sottile. Lo guardò. Era da parte di Remus, Sirius, Peter, Angy, Izzie e Charlie.
Lo scartò e rimase a bocca aperta. Una scopa nuova. Ultimissimo modello!
- Visto che la tua si è rotta e che fino ad ora sei stato costretto ad usare quelle della scuola… - disse Sirius.
- E’ stupenda! - esclamò James e ringraziò l’amico. Scrisse dei biglietti di ringraziamento anche per Remus, Peter, Angy, Charlie e Izzie e glieli spedì.
Poi prese il regalo di Lily. Era di medie proporzioni, ma decisamente pesante. Lo aprì.
- Uau! - esclamò. Era la scultura di un boccino d’oro. Con tanto di ali spalancate. Era bellissimo!
Sirius andò dritto ad aprire il regalo che gli aveva fatto Angy e lo nascose subito, imbarazzato. Un paio di boxer. D’altronde, anche il regalo che aveva fatto lui alla ragazza non era tanto casto… dall’altra parte di Londra, Angy fu costretta a nascondere un completino intimo molto sexy!
Intanto anche Lily stava passando il Natale con la famiglia. Aveva scartato i regali dei suoi famigliari e dei suoi amici –Angy le aveva regalato un paio di graziose ballerine verde smeraldo, dicendo che si intonavano ai suoi occhi- e ora si apprestava ad aprire quello di James. Il pacchetto era piccolo e leggero. Curiosa lo aprì e rimase a bocca aperta. La metà di un cuore, attaccato ad una catenella, su cui vi era incisa la lettera J e una data. Il giorno in cui si erano baciati per la prima volta.
“Io ho l’altra metà, con la tua iniziale! Buon Natale, tesoro! Ti amo… James” diceva il biglietto.
Lily sorrise e si mise subito il ciondolo al collo. E sorrise ancora di più pensando alla vacanza che l’attendeva. Aveva accettato l’invito di Angy, dicendo ai suoi che ci sarebbero state solo Izzie e Charlie oltre a loro due. Una piccola bugia. Ma voleva tanto rivedere James e di certo i suoi non l’avrebbero lasciata andare se avesse detto loro la verità: ovvero, che Izzie e Charlie non c’erano per niente e che al posto loro ci sarebbero stati Sirius e James!
La ragazza sorrise tra sé e sé, felice. Che Natale fantastico!
Ventisette dicembre. Giorno di partenza. Angy passò a prendere Lily a casa sua di mattina presto. Rassicurò i genitori dell’amica. Poi le due salutarono e corsero a prendere l’autobus che le avrebbe portate alla stazione di King’s Cross per prendere il treno babbano. Sirius e James le aspettavano lì.
Le due corsero dentro la stazione e si guardarono attorno.
- Eccoli! - esclamò Angy indicando Sirius e James che si sbracciavano per farsi vedere. Li raggiunsero di corsa e i due le presero per mano.
- Presto! Il nostro treno sta per partire! - esclamò Sirius.
- Ma deve partire tra mezz’ora! - fece Angy.
- Bé… ce n’è uno che parte ora! - disse James.
Iniziarono a correre verso il binario sette e si lanciarono nel treno. Appena in tempo, perché le porte si chiusero non appena salirono. Cercarono di riprendere fiato e si sorrisero. Poi si abbracciarono e salutarono.
Lily mostrò a James il proprio ciondolo e vide che anche lui lo portava.
- E’ meraviglioso… grazie, James… - disse Lily abbracciandolo.
Poi tutti presero le valigie e andarono a cercare uno scompartimento vuoto.
- Vi avverto, io non ho mai sciato in vita mia! - disse James, mentre si sedeva sul sedile – Voi?
Tutti annuirono. Loro avevano già sciato. Lily aveva anche preso delle lezioni.
- Ecco, allora sarò l’unico a fare la figura del cretino! - disse James.
Parlarono della vacanza che li aspettava, durante il viaggio, e delle cose che avrebbero dovuto fare. Sciare, andare a cena fuori, andare a ballare.
Arrivarono alla stazione sciistica per l’ora di pranzo. Raggiunsero l’albergo con un pulmino.
- Abbiamo affittato due stanze matrimoniali - confessò Angy, parlando per se e per Sirius – Una è per noi… l’altra per voi…
- COME?! - gridarono James e Lily all’unisono arrossendo vistosamente – Dobbiamo dormire insieme?
- Sì… e non cambiamo idea, niente cose del tipo che Sirius dorme con James e tu con me, Lily. Perché io voglio dormire con Sirius!
- James, Lily, si tratta solo di dormire nello stesso letto. Non è niente di che. Cos’è che vi imbarazza così tanto? - disse Sirius con un ghigno.
- Niente! - risposero i due, sempre all’unisono.
Chiesero le chiavi delle loro stanze.
- Allora, sistemiamo le nostre valigie, e poi ci rivediamo nel ristorante dell’albergo per pranzare tutti insieme - disse Angy. Lei e Sirius entrarono nella loro stanza, la cento ventisei.
Lily e James in quella accanto, la cento ventisette. I due sistemarono i loro vestiti in silenzio. Troppo imbarazzati per parlare. Dormire insieme! Non che non volessero, ma era così… imbarazzante!
Poi finalmente si guardarono e si sorrisero. Si diedero un bacio e uscirono fuori. Aspettarono Angy e Sirius, poi andarono tutti a pranzo.
- Che si fa? - disse Angy non appena finirono di mangiare. – Andiamo a sciare?
- Ma no, cominciamo da domani, ora facciamoci una passeggiata - propose Lily.
- Ci sto! - acconsentì Angy – E voi?
Sirius e James si scambiarono un’occhiata – Veramente noi… - fece James.
- Abbiamo visto che c’è una sala giochi… - aggiunse Sirius.
Temevano una sfuriata da parte delle rispettive fidanzate, che invece sorrisero.
- Va bene, bambinoni! - esclamò Angy – Andate pure, ma domani si scia!
I due annuirono e corsero via, prima che le ragazze ci ripensassero.
Lily e Angy rimasero sole e non sapendo che fare andarono a passeggiare fuori, coprendosi bene con le loro giacche e sciarpe. Lily indossò un paio di guantini bianchi e rosa.
Le due uscirono fuori e iniziarono a chiacchierare.
- Allora, come hai convinto i tuoi a lasciarti venire? - chiese Angy.
- Ho detto che partivamo io, te, Charlie e Izzie - fece Lily e Angy scoppiò a ridere.
- Non ci posso credere! La tua prima bugia ai tuoi, eh, Lily! - esclamò.
- Già… e devo ammettere che mi sento un po’ in colpa… - ammise Lily – Ma sono felicissima di essere qui, con voi!
Le due girarono l’angolo e lo scontro fu inevitabile.
Lily sbatté il naso contro il petto di qualcuno e poi finì a gambe all’aria nella neve.
- Oh! Mi dispiace… accidenti! - fece una voce con un curioso accento.
Lily sollevò lo sguardo che si incrociò con quello azzurrissimo di un bel ragazzo dai corti capelli biondi. Lui l’aiutò ad alzarsi, mentre Angy cercava di soffocare le risate.
- Scusami tanto! - disse ancora il ragazzo, rivolto a Lily.
- Non importa! Non mi sono fatta niente! - rispose lei con un sorriso.
- Sì, ma mi sento in colpa lo stesso! Posso offrire una cioccolata calda a te e alla tua amica?
Lily si scambiò un’occhiata con Angy che annuì.
- D’accordo - disse allora.
Si diressero verso il bar.
- Mi chiamo Jean-Baptiste Fontaine, ma chiamatemi solo Jean!
Ah! Ecco perché quell’accento! Era francese!
- Piacere, io sono Lily Evans!
- E io Angy Carpenter…
Entrarono nel bar e Jean indicò un gruppo di ragazzi seduti ad un tavolo.
- Quelli sono i miei amici, vi va di unirci a loro?
- Per me nessun problema! - disse Angy che si stava annoiando a morte. Un po’ di compagnia non le dispiaceva, visto che il suo ragazzo era troppo impegnato a giocare ai videogiochi!
- Ragazzi, queste sono Lily e Angy! Loro sono François, Philippe e Andrè - disse Jean.
Le due salutarono i ragazzi e si sedettero al tavolo con loro.
James e Sirius uscirono dalla sala giochi e si guardarono attorno. Lily e Angy erano sparite.
-Probabilmente sono andate a fare una passeggiata- disse Sirius – Vieni, andiamo a cercarle…
Uscirono dall’albergo e si guardarono attorno. Poi iniziarono a cercare le due ragazze.
Cercarono a lungo e come ultima risorsa entrarono nel bar. Non furono contenti di vederle sedute ad un tavolo con quattro ragazzi, a ridere e scherzare. Le raggiunsero.
Lily e Angy li guardarono.
- Finita la partita? Chi ha vinto? - chiese Angy.
Sirius la fece alzare e l’attirò a se con fare possessivo e lanciò un’occhiataccia a Andrè che sembrava aver puntato la ragazza.
- Non ci presenti, tesoro? - fece Sirius e marcò bene l’ultima parola.
Angy sospirò. Avrebbe dovuto aspettarselo. – Allora… lui è Sirius, il mio ragazzo. Sir, loro sono Andrè, François, Philippe e Jean - disse paziente.
Nel frattempo James aveva preso da parte Lily.
- Perché siete qui con questi? - bisbigliò preoccupato.
- James, tranquillo, era solo per fare nuove conoscenze. Ci stavamo annoiando. Tutto qui! - disse Lily rassicurandolo.
- Non mi piace come ti guarda quel tipo - fece James, indicando Jean.
- Non mi guarda in nessun modo - replicò Lily – Finiscila! Senti… non mi va di litigare… andiamo via se ti fa stare più tranquillo, va bene?
James annuì. Lily salutò i ragazzi e uscì dal bar insieme a James. Angy e Sirius le seguirono.
- Ma dico! - sbottò Sirius – Perché stavate lì con quelli?!
- Smettila, Sirius, sei insopportabile quando fai così! - esclamò Angy.
- Credi che non abbia notato come ti guardava quell’Andrè? Ti si mangiava con gli occhi! E ci credo! Mettiti un paio di pantaloni un po’ più stretti la prossima volta, no?!
- Sono i pantaloni della tuta da sci! Non hanno niente che non va! Anche i tuoi sono così, cretino!
James e Lily li fissavano in silenzio, poi James cercò di intervenire.
- Dai, ragazzi… non litigate…
- Zitto! - dissero all’unisono Sirius e Angy e continuarono a litigare per tutto il tragitto fino all’albergo.
Poi naturalmente fecero pace, perché Sirius le chiese scusa.
Cenarono tutti insieme, poi si divisero.
Angy e Sirius decisero di andare a un pub lì vicino per prendere qualcosa da bere. Lily convinse James ad andare a ballare.
Rientrarono tardi quella sera. Sirius e Angy si lasciarono cadere sul letto, baciandosi e spogliandosi a vicenda.
Lily invece si vergognava anche solo farsi vedere in pigiama, da James.
Poi quando vide la tenuta da notte del ragazzo credette di svenire: boxer e maglietta a maniche corte che metteva in risalto le sue spalle larghe.
Lily arrossì, nel suo pigiamino verde, poi gli sorrise, timidamente.
James la trovò adorabile. Poi i due fissarono il letto, senza però entrarvi.
- Se vuoi posso dormire per terra - disse James.
- Oh no! Voglio… - Lily avvampò – Voglio dormire con te…
- Oh… - anche James arrossì.
Poi i due si misero a letto, in silenzio. Spensero la luce. Ma l’imbarazzo c’era ancora. Passò una buona mezz’ora.
- James… - sussurrò Lily – Sei ancora sveglio?
- Sì…
Lily si rannicchiò vicino a lui – Sento freddo - gli disse.
James la strinse a se per farle calore. Lily lo abbracciò a sua volta. L’imbarazzo iniziale era passato.
James la baciò dolcemente ed iniziò a carezzarle piano la schiena.
Lily sentì i brividi percorrerla. Ansimò contro le labbra di James, poi gliele catturò in un altro bacio, questa volta più coinvolgente. E senza rendersene conto, lui si ritrovò su di lei. Affondò il volto nei suoi capelli e la baciò sul collo, lì dove la pelle è morbidissima. E le diede una miriade di piccoli baci, dal collo alla bocca e dalla bocca al collo. Piccoli, delicati… dolci… facendola andare letteralmente in estasi.
Poi le tolse la maglia del pigiama. Lily arrossì, ma lo lasciò fare. James si chinò a baciarle la spalla nuda e lei lo abbracciò, stringendolo a se. Le loro labbra si cercarono in un altro bacio.
Poi James si tirò su e si sfilò la maglietta. Lily seguì il profilo dei suoi pettorali con un dito, facendolo rabbrividire.
Il cuore di entrambi batteva all’impazzata. Stava davvero per accadere? E lo volevano? Si lo volevano da impazzire!
James le sfilò i pantaloni. Lily pensò che stranamente non sentiva più freddo, anche se ora l’unica cosa che indossava erano i suoi slip. E all’improvviso non era più imbarazzata.
James si chinò e le sue labbra si schiusero a metà tra un morso e un bacio, sull’addome di Lily, facendole il solletico.
La ragazza rise, James la fissò sorpreso.
- Mi hai fatto il solletico… - fece lei.
Allora il ragazzo sorrise e le diede un morsetto su un fianco facendola sussultare.
- E dai! - esclamò Lily ridendo, mentre lui la ricopriva di morsetti ovunque. Allora lo afferrò e lo fermò, dandogli un bacio.
James le carezzò i fianchi, scendendo sulle sue cosce e attirandola a se. Lily non capiva più niente, rapita com’era dai gesti del ragazzo.
Poi, con le mani tremanti dall’emozione, afferrò i suoi boxer… esitò… e li tirò giù. James la baciò ancora sul collo e piano le sfilò gli slip, tirandoli lontano, senza nemmeno vedere dove finivano.
Ora potevano sentire il calore dei loro corpi che si sfioravano… la pelle vellutata… calda… sudata… profumata d’amore…
James scivolò tra le gambe di Lily. Si guardarono per un attimo negli occhi. Verdi e dolci quelli di lei, castani e caldi quelli di lui. Entrambi innamorati.
I loro petti premevano l’uno contro l’altro e i loro cuori battevano in simbiosi.
James la baciò e si unì a lei… piano… delicatamente. Lily d’improvviso trattenne il respiro e si aggrappò alle sue spalle, serrando gli occhi. James si bloccò, preoccupato… doveva averle fatto male…
Lily espirò piano, poi lo baciò dolcemente, per fargli capire che tutto andava bene.
Ora i loro corpi erano tutt’uno… uniti…
Stretti l’uno all’altra… e si muovevano dolcemente, all’unisono…
James affondò il volto tra i capelli di Lily e si lasciò sfuggire un gemito sottovoce…
Lily, lo abbracciò, ansimante…
Non sapeva come descrivere quello che stava provando. Era un miscuglio di emozioni… felicità… piacere… amore… era bellissimo…
E quello che provava si intensificava sempre di più a mano a mano che si avvicinavano al culmine.
Poi James si lasciò andare su di lei… con respiro ansimante…
Rimasero per un attimo in silenzio… ad ascoltare i propri respiri…
Poi Lily lo baciò…
- Ti amo, James… - bisbigliò. Era commossa.
- Anch’io ti amo, Lily…
E si addormentarono l’uno abbracciato all’altra.
CONTINUA
Dedicato a tutti coloro che si aspettavano qualcosa tra James e Lily e… bé, é successa (anche se non é proprio il massimo di come l'ho descritta ma a quei tempi ero ancora innocente… ihihihihih!)