Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: heliodor    28/09/2014    4 recensioni
Quando Anna viene rapita da un gruppo di piromanti, Elsa, Kristoff e il pupazzo Olaf si mettono sulle sue tracce. Aiutati da un capitano coraggioso e dal suo spericolato equipaggio, dovranno viaggiare fino ai confini del Mare Settentrionale, superando ostacoli e nemici di ogni genere, per raggiungere la Montagna di Fuoco e affrontare il suo Guardiano, una creatura mostruosa figlia delle fiamme e del terrore...
Burned è il secondo episodio della serie The Winter Queen.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio, Olaf
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Winter Queen'
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― Il cuore ― dice Lotte tossendo, in ginocchio sul ponte del Canto del Mare.
I marinai fissano la montagna sbalorditi.
― È un sortilegio.
― Che magia è mai questa?
Kastelgaard sostiene Kristoff, che si lascia andare tossendo  acqua. ― Cosa hai detto?
Lotte si raddrizza. ― Il Cuore di Fuoco. Bisogna colpirlo. Non c'è altro modo per abbattere quella creatura.
***
Aggrappata alla schiena del drago, Elsa osserva accigliata lo spettacolo in cima al vulcano.
― Elsa ― esclama Anna disperata. ― Cos'è quello?
― Non lo so, ma sono certa che è stato quel Morg a risvegliarla. Deve avere a che fare con la camera segreta che stava cercando.
― Il Cuore di Fuoco ― esclama Anna. ― È così che l'ha chiamata.
― Fen ― dice Elsa rivolgendosi al drago. ― Tu sai di cosa parlava, vero?
Il drago emette un ruggito sommesso.
― Lo prendo per un sì. Come possiamo fermarlo?
Il mostro ruggisce in direzione del vulcano.
***
Kastelgaard fissa sgomento il drago che punta dritto verso il vulcano. ― Ma dove credono di andare?
― Devono spezzare il Cuore di Fuoco ― dice Lotte. ― È l'unico modo per distruggere quella cosa.
― Io non vedo nessun cuore ― dice il capitano del Canto del Mare.
― È da qualche parte all'interno della montagna.
― E come faranno a raggiungerlo?
― Non lo so.
Kristoff si nasconde il viso con la mano. ― Sempre con questi cuori da spezzare o da sciogliere.
Lotte e Kastelgaard lo guardano perplessi.
Kristoff agita una mano nell'aria. ― Fate finta che non abbia detto niente. Che facciamo adesso?
Kastelgaard guarda il vulcano, poi Gull. ― Portaci il più vicino possibile all'isola, vecchio mio. Cerchiamo di renderci utili.
***
Il fianco della montagna esplode proiettando nell'aria centinaia di lapilli e massi infuocati.
Il drago si fa strada tra di essi evitandoli con rapidi colpi di coda e cambi di direzione. Sulla sua schiena, Elsa e Anna faticano a restare aggrappate.
La regina usa la mano libera per indirizzare un getto di ghiaccio verso la sommità del vulcano. Quando il ghiaccio colpisce la creatura di fuoco, questa reagisce spaccando la roccia e aumentando i tentativi di liberarsi.
Elsa dirige il getto verso la roccia, il ghiaccio evapora pochi istanti dopo averla colpita. ― È inutile. Non riesco a spaccare le pietre con questo calore.
― Tenta ancora, Elsa.
― Mi spiace, Anna. I miei poteri sono inutili contro quel mostro.
La creatura di fuoco riesce a liberare un'ala. Lunghi filamenti di fuoco danzano nel cielo come fruste di fiamme che sferzano l'aria.
Uno di essi sibila a pochi metri dal drago, che si piega di lato per evitarlo. Anna si aggrappa a Elsa, che la tiene con la mano libera mentre con l'altra si afferra all'unico appiglio che le impedisce di precipitare.
― È finita ― dice Elsa. ― Dobbiamo ritirarci.
Un tuono squarcia l'aria.
― Weselton ci spara addosso ― esclama Anna spaventata.
La roccia sul fianco della montagna esplode al contatto con la palla di cannone.
Elsa e Anna guardano in basso. Vicino alla costa, il Canto del Mare e altre navi si stanno allineando. Tra di esse anche quella di Mangiaghiaccio e di Westergaard.
Kastelgaard, in piedi sul castello di poppa, indica il vulcano. ― Caricate quei cannoni.
― La regina Elsa si sta battendo per noi ― grida Westergaard.
― Apriamo un bel buco in quella montagna ― gli fa eco Mangiaghiaccio.
I cannoni ruggiscono all'unisono. Una pioggia di proiettili investe la roccia del vulcano, sgretolando una parte del fianco. I massi precipitano verso il basso.
La creatura di fuoco emette un lungo lamento. Ora più di metà del suo corpo si è liberata dalla prigione di roccia. Altre fruste di fiamma guizzano nell'aria dirigendosi verso le navi.
Mentre i marinai corrono per i ponti ricaricando i cannoni, le fiamme lambiscono le vele mandandole a fuoco. Una dopo l'altra le navi vanno in fiamme e l'equipaggio è costretto a spegnerle.
La seconda salva è meno potente. La roccia colpita si sgretola, ma ancora non si vede l'interno della montagna.
Altre lingue di fiamma colpiscono le navi. Westergaard accorre per dare una mano ai suoi marinai che tentano di spegnere un incendio. La nave di Mangiaghiaccio veleggia lontana cercando di sottrarsi alle fiamme, le vele che bruciano nel vento.
Il ponte del Canto del Mare è invaso dalle fiamme. I marinai fuggono abbandonando i cannoni.
Kastelgaard si precipita sul ponte. ― Gull, mantieni la nave in posizione di tiro.
― Senza vele? È un gioco da ragazzi.
― Kristoff, Lotte. Datemi una mano.
― Fuoco ― esclama Olaf con sguardo trasognato. ― Lo amo, ma qui si esagera.
Una vela in fiamme precipita sul pupazzo di neve, ma Kristoff lo trae a sé, proteggendolo.
― Torna in te ― gli grida il montanaro.
Il pupazzo si affloscia tra le sue braccia. ― Mi sto sciogliendo.
― Era meglio se restavi a terra.
― Sì, ma mi sarei perso tutto il divertimento.
Kristoff scuote la testa esasperato.
― Non abbiamo ancora finito il lavoro ― Aiutato da Kristoff e Lotte, Kastelgaard spinge l'ultimo cannone rimasto in posizione di tiro. ― Non finché avremo un cannone e almeno un proiettile da sparare.
Kastelgaard infila la palla di cannone e la spinge in fondo. Poi guarda lo stoppino. ― Qualcuno di voi ha da accendere?
Kristoff strappa un braccio a Olaf e corre via. ― Te lo riporto subito.
― Ehi ― protesta il pupazzo. ― Guarda che mi serve.
Kristoff avvicina il rametto alle fiamme. Il fuoco attecchisce su una delle dita.
Quando torna di corda e passa il rametto a Kastelgaard, Olaf lo guarda con disappunto.
Kastelgaard fa spallucce e avvicina la punta del rametto allo stoppino. La miccia si accende. ― Questo è per avermi bruciato la nave.
***
Aggrappata alla schiena del drago, Elsa e Anna lottano per non precipitare. Il fianco della montagna viene scosso da un ultimo, breve tuono. Per un attimo la roccia rimane immobile, poi inizia a sgretolarsi. Tonnellate si pietra precipitano al suolo, rivelando l'interno del vulcano. Lingue di fuoco si sollevano verso il cielo. La creatura che tenta di liberarsi è ormai trattenuta solo da poche rocce.
― Un passaggio ― esclama Anna.
― Ti porto giù ― dice Elsa. ― Così sarai al sicuro mentre Fen e io...
― No ― dice Anna con tono deciso.
― No cosa?
― Io resto qui con te.
― Non è il momento...
― Invece è proprio il momento. Elsa ― Aggiunge con tono più dolce. ― Tu vuoi sempre fare tutto da sola e non accetti mai l'aiuto degli altri, specialmente il mio. Per una volta, solo una, ti prego, lascia che ti aiuti.
― Ma, Anna, è pericoloso.
― Sento che sono più al sicuro con te. ― Anna la cinge con le braccia, usando le sue mani per ancorare sia lei che la sorella al dorso del drago. ― Così potrai usare tutte e due le mani.
― E va bene ― dice Elsa dopo un attimo di esitazione. ― Tanto faresti comunque di testa tua. Fen ― aggiunge rivolta al drago. ― Portaci dritti nel Cuore di Fuoco.
Il drago ruggisce e si lancia verso l'alto. Dietro di lui si scatena la tempesta di fuoco e fiamme. La roccia cede di schianto e il mostro si solleva nell'aria lanciando un ruggito assordante.
Il drago esegue una stretta virata e si dirige verso il basso.
Elsa solleva un braccio lo punta in avanti, mentre con l'altra mano stringe l'appiglio sul dorso del drago. La creatura dispiega le ali e spalanca le fauci. Lingue di fiamma si dirigono verso il drago. Nel punto in cui il fuoco e il ghiaccio si scontrano, il primo avvolge il secondo.
Elsa, Anna e il drago si ritrovano a precipitare in un inferno di fuoco e fiamme che li imprigiona e si chiude su di loro sempre di più.
Anna stringe in vita la sorella e affonda il viso nella sua schiena, gli occhi serrati. ― Elsa ― grida, la voce coperta dal sibilo delle fiamme che cercano di morderle.
Elsa socchiude gli occhi e stacca la mano con cui si tiene al drago, puntandola in avanti. Per un attimo le fiamme sembrano prevalere, ma il ghiaccio forma un guscio all'interno del quale il drago e si suoi passeggeri scivolano all'interno del fuoco.
La creatura si solleva e con fauci di fuoco ingoia il drago, che prosegue la sua corsa all'interno del suo corpo.
― Anna ― esclama Kristoff disperato.
La creatura di fuoco volteggia sopra il vulcano. Gli occhi scintillanti fissano con ostilità le navi e il villaggio ai piedi della montagna. Lingue di fuoco lambiscono le case e ciò che resta dei velieri. Il fuoco è sempre più vicino.
Kastelgaard si getta a terra. ― Al riparo ― grida.
Un attimo dopo la montagna implode su sé stessa e la creatura emette un lungo gemito che squarcia l'aria. Il fuoco si trasforma in fumo e cenere che ricade sul mare e le navi. Infine l'essere che sembra fatto di fuoco si dissolve nell'aria, lasciando come unica traccia della sua esistenza una nuvola di cenere che si disperde nel vento.
I marinai sulle navi scambiano occhiate incredule. Westergaard, in piedi sul castello di poppa della sua nave, fissa con espressione corrucciata il vulcano.
Un'ombra attraversa il velo di cenere e fumo che aleggia sulla rada e l'isola, confondendo i contorni delle case e delle imbarcazioni.
Un ruggito squarcia l'aria, poi l'ombra trapassa il velo di cenere e si trasforma nel drago. Sul suo dorso, Elsa e Anna guardano in basso.
Dalle navi si alza il grido di gioia dei marinai.
Kastelgaard abbraccia Gull.
― Sei stata grande, Elsa ― grida Anna con le lacrime agli occhi.
Elsa solleva le braccia. ― Siamo stati grandi ― esulta.
― Sì, grandi ― dice il drago con voce cavernosa. ― Che cosa? Parlo di nuovo.
Elsa e Anna si scambiano un'occhiata sorpresa. Le catene che legavano la principessa si dissolvono nell'aria come cenere.
Il drago cambia forma. Le ali si trasformano in braccia, la lunga coda si ritrae, le zampe diventano gambe e la testa assume i connotati di un viso umano. ― L'incantesimo si è spezzato ― esclama Fen.
― Tempismo perfetto ― esclama Anna mentre precipitano verso l'acqua.
***
Kristoff scavalca la murata della nave e si getta in acqua. ― Anna. Vengo a salvarti.
Kastelgaard tenta di afferrarlo. ― Amico, non sai nuotare... oh, dannazione. ― Segue il montanaro in acqua e lo afferra da dietro tenendogli sollevata la testa.
Kristoff annaspa con mani e piedi.
― Tieni duro, amico, ci sono qua io. Ecco, appoggia i piedi dove si tocca. ― Kastelgaard si guarda attorno sorpreso. ― Si tocca?
Qualcosa di scintillante emerge dall'acqua. Una colonna di ghiaccio, seguita da una piattaforma anch'essa ghiacciata.
Kastelgaard e Kristoff, avvinghiati l'uno all'altro, si ritrovano sul ponte di una nave di ghiaccio che emerge dalle acque davanti alla costa di Valarden. Scintillando sotto il sole, la nave torreggia su tutte le altre.
― Questa sì che è una nave ― esclama Kastelgaard.
― Questo sì che è ghiaccio ― gli fa eco Kristoff.
Un boccaporto si solleva e da esso emergono Elsa, Anna e Fen.
Lotte usa una fune per issarsi sulla nave di ghiaccio e si getta tra le braccia del fratello, che la stringe e la solleva per aria facendola volteggiare.
― Fen.
― Lise.
― Lise? ― fa Olaf accigliato. ― Ma non ti chiami Lotte?
Lotte sorride. ― Certo. Lise-Lotte.
― Allora io potrei chiamarmi O-Laf. Non è male, vero?
Kristoff si precipita verso Anna camminando e scivolando sul ponte. I due si stringono l'uno all'altra.
Elsa li osserva sorridendo, quando Kastelgaard l'abbraccia e la stringe a sé.
― Elsa!
La regina di Arendelle sorride imbarazzata.
Anna la guarda con espressione compiaciuta.
Kastelgaard scioglie l'abbraccio. ― Perdonatemi. Volevo dire, maestà. ― Si piega sul ginocchio e china la testa.
Dalle navi si levano grida di esultanza.
― Viva la regina ghiacciolo ― grida Mangiaghiaccio con voce sguaiata.
Gli abitanti di Valarden, raccolti sul molo, gridano ed esultano al passaggio della nave di ghiaccio.
Westergaard si inchina. ― È stato un onore combattere al vostro fianco.
― Che cosa state facendo? ― domanda Weselton con voce stridula. ― Colpite la strega dei ghiacci. È un mostro.
Westergaard gli rivolge un'occhiata severa. ― Qui l'unico mostro rimasto siete voi, Badenton.
― Weselton ― risponde il duca pestando i piedi. ― Mi chiamo Weselton.
Westergaard fa spallucce. ― È uguale.
Elsa si guarda attorno compiaciuta. Anna e Kristoff sono al suo fianco, Kastelgaard un passo indietro. ― Torniamo ad Arendelle. A casa. ― Mentre pronuncia quelle parole, l'ultimo velo di cenere si dissolve e il sole le illumina il viso.
 
*
*
*
 
Titoli di coda
 
Olaf trotterella lungo il ponte della nave, le gambe rotonde che scivolano sul ghiaccio. Sale sul castello di poppa facendo i gradini due per volta e si aggrappa alla ruota del timone. Con una mano libera si sistema il ciuffo di rametti sulla testa.
― Nessun nuovo cappello oggi? ― domanda Kristoff appoggiato al parapetto della nave.
Il pupazzo dà un colpo secco al timone. ― Naah, non vanno più di moda.
― Quindi niente più berretti, turbanti, zucchetti...
― No, no e no.
― Papaline, bombette, tube...
― No, no, no!
― Fez, toque, sombreri...
― Se ti dico di no, è no.
― Bene ― dice Kristoff tirando fuori un tricorno. ― Vorrà dire che questo lo terrò con me. È un regalo del capitano Kastelgaard per te, ma se tu non lo vuoi...
Olaf guarda il cappello con sguardo triste.
Kristoff fa per allontanarsi, torna indietro e cala il cappello sulla testa del pupazzo di neve. ― Sta meglio a te che a me.
― Puoi dirlo forte ― risponde Olaf. ― Ma potrei prestartelo qualche volta ― aggiunge con tono conciliante.
***
Gli occhi di Elsa vagano per l'orizzonte, il vento fa ondeggiare i capelli raccolti nell'unica treccia posata sulla spalla sinistra.
Kastelgaard compare alle sue spalle, le mani che si tormentano nervose.
Elsa si volta e si acciglia. ― Siete venuto a salutarmi prima di tornare nelle Isole del Sud?
― Io? Oh, no. Passavo solo di qui e ho pensato di fare un salto. Isole del Sud? Chi vi ha detto che ho intenzione di tornare nelle Isole del Sud?
― Ho sentito dire che un certo ammiraglio vi ha offerto una posizione di alto comando nella sua flotta.
Kastelgaard avanza un passo alla volta. ― Ah, sì. Quell'offerta. In verità l'ho rifiutata.
― Che cosa? Non direte sul serio, spero.
Kastelgaard fa spallucce. ― Non voglio il comando di una flotta. Non l'ho mai voluto.
― E cos'è che volete allora?
― Pagare il debito che ho con voi.
― Consideratelo estinto. Dopo tutto quello che avete fatto per me, è il minimo che io possa fare.
Kastelgaard si esibisce in un inchino. ― Vi ringrazio, ma vorrei comunque seguirvi fino ad Arendelle, se me lo concedete.
― Capitano, John ― dice Elsa con tono dolce. ― Diamoci del tu, vuoi?
― Come volete... vuoi, Elsa.
― Non siete obbligati a venire con noi, ma sarete sempre i benvenuti ad Arendelle. Ora siamo noi a esservi debitori.
Kastelgaard gonfia il petto e sorride. ― Mio padre sarebbe felice di saperlo. Da oggi in poi i Kastelgaard potranno camminare a testa alta davanti ai Westergaard.
― A proposito di Westergaard. Ricordi la prima volta che ci siamo incontrati, nel mio palazzo?
Kastelgaard sorride. ― Come potrei dimenticarlo? Mi avete... hai, quasi congelato.
Elsa ride. ― Vero. Mi ricordo anche che dicesti di essere un grande amico di Hans.
― In verità ho un po' esagerato la cosa. Volevo conquistare la tua fiducia. ― Si ferma e fa una smorfia. ― Col senno di poi, è stato un passo falso.
― E com'è che siete diventati amici voi due?
― Oh, è una storia lunga.
― Anche il viaggio verso Arendelle è lungo.
Kastelgaard prende un profondo respiro e dice: ― È stato qualche anno fa. Eravamo al largo di Corona e a corto di viveri per il viaggio di ritorno, così decidemmo di scendere a terra per fare rifornimento. Fu così che ci imbattemmo in Flynn Rider e la sua banda.
― Flynn chi?
Kastelgaard fa spallucce. ― Un ladruncolo locale. Tipo simpatico, di quelli che piacciono alle donne. Ora certamente sarà rinchiuso in qualche cella. Come ti dicevo...
***
Lotte sale i gradini del tempio a due a due, i capelli raccolti in due trecce che le ballonzolano sulla schiena. In cima l'attende Fen vestito con una tunica rossa e grigia, i capelli color grano tagliati cortissimi.
Thorvig sta accendendo un cero ai piedi di una statua intagliata nel legno che raffigura la testa di un drago.
― Sei in ritardo ― dice il ragazzo, le braccia incrociate sul petto.
Lotte sbuffa. ― Sei tu che ti alzi all'alba. Che bisogno c'è di essere così mattiniero?
― Non volevo che ti perdessi quello ― risponde Fen indicando la montagna. Il sole sta spuntando dietro il profilo frastagliato del vulcano, inondando di raggi luminosi la rada.
― È bellissimo ― dice Lotte con sguardo rapito.
― E quello ― dice Fen indicando la rada col braccio teso. ― È ancora meglio.
Lotte si volta e spalanca gli occhi. Ormeggiata al pontile c'è una nave. Marinai che indossano abiti vaporosi e turbanti multicolori stanno sbarcando barili e casse.
― Sono arrivati stanotte ― spiega Fen. ― È solo l'inizio, ma diffonderanno la notizia che Valarden è di nuovo un porto sicuro.
― La nostra isola rifiorirà ― dice Lotte sicura.
Fen annuisce. ― Ci vorrà del tempo, ma ce la faremo.
― È fantastico.
― Lotte ― dice Thorvig interrompendoli. ― C'è una cosa che Fen ti deve dire.
Fen indica la nave con la testa a forma di drago. ― So che cosa ti ha costretta a fare Morg per salvarmi.
Lotte arrossisce e abbassa gli occhi. ― Non mi vergognerò mai abbastanza.
― Non devi. Elsa e Anna ti hanno perdonata.
― Sono persone eccezionali.
― Lo so. È per questo che Arendelle diventerà uno dei nostri alleati.
― Alleati?
― È giunto il momento ― dice Thorvig. ― Che Valarden esca dal suo secolare isolamento. La crisi ci ha insegnato che senza l'aiuto di validi amici non ce l'avremmo mai fatta a riprenderci con le nostre sole forze.
― Ottimo ― dice Lotte. ― Ma io che c'entro?
― Tu ― dice Fen. ― Isak e chiunque vorrà unirsi a voi, sarete i nostri ambasciatori nel mondo. Ci sono molti altri regni oltre ad Arendelle e voi ne avete esplorato qualcuno, ma altri restano da visitare. Significa viaggiare a lungo per mari inesplorati.
― Ma ci siamo appena ritrovati ― protesta Lotte. ― Non voglio separarmi di nuovo da te.
Fen sorride.  ― Io verrò con voi. Ho passato troppo tempo chiuso in una caverna e ho voglia di vedere il mondo.
Lotte lancia un grido di esultanza. ― Quando si parte?
***
La nave si affianca al molo, i marinai gettano le corde per assicurarla al pontile. Altri marinai tendono una passerella per consentire lo sbarco.
Il primo a mettere piede sul molo di pietra è Weselton con il suo modo di fare impettito.
― Palmerston ― dice un uomo in livrea. ― Benvenuto a Palmerston, signore ― aggiunge rivolto al duca.
― Palmerston? ― esclama con voce stridula. ― Weselton. Dovevate portarmi a Weselton ― urla ai marinai.
Questi si stringono nelle spalle. ― È uguale.
***
Anna scivola sul ponte della nave. ― È divertente ― grida felice finendo la sua corsa contro il parapetto.
― Attenta ― dice Kristoff camminando in precario equilibrio. ― Rischi di cadere in acqua. E chi ti ripesca, poi?
― Tu?
― Non so nuotare ― dice il montanaro aggrappandosi al passante ghiacciato.
Anna ridacchia. ― Fatti dare lezioni da John. Lui è un nuotatore provetto.
Kristoff alza le mani come in segno di resa. ― Imparerò, te lo prometto, prima però lasciami dire una cosa.
― Ti ascolto ― dice Anna sedendosi sul parapetto, le gambe che penzolano nel vuoto.
Kristoff si schiarisce la gola. ― Ecco, è un po' difficile, spero di riuscire a trovare le parole giuste. ― Si arrampica sul parapetto e si siede accanto alla principessa. ― Insomma, pensavo che una volta tornati ad Arendelle, tu e io... potremmo...
― Cosa?
― Sì ― colpo di tosse. ― Quello che volevo dire...
― Kristoff ― dice Olaf passando lì vicino. ― Hai già chiesto ad Anna di sposarti?
Kristoff si volta di scatto, l'espressione contrariata. ― Grazie tante.
― Di niente ― risponde il pupazzo. ― Se non ci si aiuta tra amici...
Kristoff si volta verso Anna, le guance paonazze. ― Quello che stavo per dire...
― Sììì ― Anna gli lancia le braccia al collo e lo stringe a sé.
Kristoff sorride imbarazzato. ― Bene, grande. ― Si asciuga la fronte imperlata di sudore. ― Uff, è stato meno difficile di quanto pensassi.
Anna si gira di scatto. ― Devo dirlo subito a Elsa. ― Nel voltarsi, urta Kristoff che perde l'equilibrio e cade in acqua.
Anna si sporge dalla murata della nave. ― John ― grida. ― È successo di nuovo.
Kastelgaard si affaccia e sbuffa. ― Ancora? Amico, questa è l'ultima volta che ti salvo ― dice prima di tuffarsi.
***
Una folata di vento spazza la radura. I due soldati si stringono nelle uniformi. Sono seduti ai piedi di un albero dai rami frondosi, i visi illuminati dal fuoco di un bivacco. Lì accanto i cavalli nitriscono inquieti e tirano le briglie.
Uno dei soldati si alza e si avvicina agli animali. ― Buoni. Ma che vi prende?
Dal folto della boscaglia giunge il rumore di foglie che frusciano.
― Hai sentito? ― L'altro soldato si alza di scatto e guarda nella direzione del rumore.
L'altro accarezza la testa del cavallo. ― Ti stai solo impressionando. Dai, torna a sederti.
Le foglie si dividono, una figura umana appare nella radura. I due soldati si voltano verso di lei. È una donna dai capelli neri e lunghi che sotto la Luna luccicano come se fossero bagnati. Il viso è pallido come un panno e indossa una lunga veste bianca che sembra ricamata con sottili fili d'argento. Al collo pende un gioiello di cristallo dalle mille sfaccettature che luccicano.
― Chi siete? ― domanda uno dei soldati.
― È pericoloso andarsene in giro per la foresta a quest'ora, signora ― dice l'altro. ― Se vuole la riaccompagniamo in città.
La donna si ferma e li fissa in silenzio. Senza alcun preavviso il terreno attorno ai suoi piedi si ricopre di ghiaccio. La lastra si forma così in fretta che i soldati hanno appena il tempo di sospirare prima che li raggiunga.
Il ghiaccio imprigiona i loro piedi e risale per le gambe, bloccando le braccia e il torace. Alla fine solo il viso è libero dalla morsa gelata.
― Che... che volete? ― chiede uno dei soldati battendo i denti.
La donna si avvicina scivolando sul ghiaccio come se vi fosse sospesa sopra. ― Siete nella mia foresta. ― La voce è profonda e calma , il viso privo di espressione.
― Vostra? Questo è il territorio del regno di Arendelle.
La donna china la testa di lato. ― Arendelle?
Il ghiaccio si serra sul torace dei due soldati. ― Il regno... della regina Elsa.
― Regina Elsa. ― La donna sorride mettendo in mostra due file di denti appuntiti. ― C'è una sola regina in queste terre e l'avete di fronte.
Uno dei soldati scuote la testa. ― Voi non...
Il ghiaccio ricopre i loro volti, soffocando le proteste. Quando si dissolve, gli occhi dei soldati sono di un azzurro cristallino.
Si inginocchiano di fronte alla donna. ― Maestà ― dicono all'unisono.
― Ora và meglio ― dice la donna soddisfatta. Il gioiello al suo collo risplende per un attimo di un lucore bianco. Lei lo accarezza e il luccichio scompare.
Il terreno vibra, si sentono versi provenire dal folto della foresta.
Una dozzina di golem di ghiaccio emerge dalla boscaglia abbattendo alberi e arbusti. Dietro di loro, file di ragni e troll anch'essi di ghiaccio spazzano ciò che resta del sottobosco. E poi lupi giganti, guerrieri dalla livrea cristallina e orsi dal pelo fatto di sottili aculei ghiacciati.
I soldati si uniscono all'esercito di creature che emergono dalla boscaglia a ondate. Con la donna in testa iniziano ad avanzare nella radura travolgendo tutto quello che incontrano. ― Portatemi dall'usurpatrice ― dice la donna, il viso atteggiato in un sorriso affilato come un rasoio. ― Portatemi da Elsa.
 
FINE

 
Ed eccoci alla fine di una nuova cavalcata. Stavolta è stata addirittura travolgente. Che dire? Niente, se non che ringrazio tutti quelle/i che hanno commentato, recensito o semplicemente lurkato.
In particolare Starfighter e Franz07, veramente incredibili nei loro appassionati e puntuali commenti.
Spero che quest'ultimo delirio vi sia piaciuto.
Il prossimo episodio della serie si intitolerà CURSED - The Winter Queen Episodio III.
Ovviamente sarà incentrato sull'incontro (scontro?) tra Elsa e la Regina dell'Inverno che si intravede alla fine dei due precedenti episodi.
Come andrà a finire?
Per saperlo dovrete attendere i primi giorni dell'anno nuovo.
Per ora vi saluto e vi auguro lunga vita e prosperità.
 
Heliodor.

 
  
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