Trafalgar…mi racconti una storia?

“E vissero felici e contenti…” singhiozzò con voce flebile Rufy, intontito e stranamente euforico dalla quantità di alcool ingerita in eccesso durante la festa di compleanno di suo fratello maggiore Sabo.
Forse aveva esagerato.

Solo un po’…

Trafalgar non diede peso alle parole del ragazzino che portava tra le sue braccia e raggiunse in poche falcate il lettone della sua camera, poggiando sul materasso morbido ed accogliente la figura esile del più giovane, con estrema delicatezza.
Gli tolse le scarpe e gli rimboccò le coperte e stava per andarsene se qualcuno non lo avesse trattenuto con un tono di voce supplichevole:

“Traffy…mi racconti una storia?” gli domandò Rufy, sorridendo a Law in modo genuino.
Le sue gote arrossate lo rendevano ancor più infantile di quel che era.
“Rufy, non sei più un bambino a cui serve una storia per dormire” sbuffò il ragazzo, infastidito dal fatto che si dovesse occupare del suo amico.

Amico…

Non lo avrebbe mai ammesso, né a lui né a se stesso, ma considerava Rufy come un fratellino da proteggere.
Quel ragazzino si era immesso prepotentemente nella sua vita, sconvolgendo la sua routine quotidiana e il suo modo di vivere in modo atono e grigio.

“Daiiii! Ti prego!” lo implorò il moretto, assumendo la sua aria da cucciolo bisognoso di attenzioni.

No.
Lui non avrebbe ceduto solamente con uno sguardo.
Non poteva permetterlo.
Non doveva accadere.
Lui era Trafalgar Law, il miglior chirurgo in circolazione e con la reputazione di uomo sadico e intransigente.
Non sarebbe mai caduto.
Per nessuna ragione al mondo.

Mai…

“D’accordo” acconsentì infine, sorprendendo se stesso.
Ma che cavolo gli era saltato in mente?!?
Come poteva aver accettato una cosa simile?!?

Rufy, felice come una pasqua, lo costrinse a sedersi vicino a lui, tirandolo per una manica della felpa e accoccolandosi contro il suo petto rassicurante, beandosi del calore corporeo di Trafalgar e del suo profumo delicato e allo stesso tempo deciso di colonia.
“Ti voglio bene, Trafalgar!” esclamò alzando il capo verso il viso del più grande, per poi schioccargli un bacio sulla guancia come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Law rimase interdetto per alcuni attimi, ma poi ghignò divertito, scompigliando la zazzera nera del moro.
“Rufy, tu sei peggio di una droga. Non so come farei senza la tua presenza solare e sì, anche invadente…” pensò sospirando sconfitto.

“Allora! Pronto per la storia?” gli chiese ridacchiando leggermente.
“Certo!” rispose il più piccolo, abbracciandolo.
“D’accordo! Cominciamo, allora! C’era una volta…”

Sarebbe stata la migliore delle storie…

Angolo di Alyce: Buonaseraaaaaaaaaa!!!!
Premetto col dire che questa idea mi è venuta perchè ho letto su un sito (non ricordo più quale) di iniziare una storia con "E vissero felici e contenti" e di finirla con "C' era una volta...".
Certo, qui l'ho finita in modo differente da come doveva realmente essere, ma ho voluto provare lo stesso.
Per un momento, avevo persino pensato di mettere Law e Rufy come due fidanzati, ma poi alla fine ho detto no.
Sono dolci e pucciosi anche così, no? *^*
Vorrei porre una domanda: Law e Rufy risultano molto OOC?
Spero che questa flash vi sia piaciuta!
Ciao e un strasuperbacione a tutti!
Alyce :))))))))))))))))))