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Autore: Miss Yuri    06/10/2014    2 recensioni
Dal testo:
(...) Aveva tradito uno per uno tutti i suoi compagni di classe, complice di sua sorella nel strappar loro i ricordi dei due anni precedenti passati assieme, cancellando le memorie di legami e amicizie, i cui fili erano stati intrecciati finemente e con pazienza in quel lungo arco di tempo. Se solo non fossero stati tranciati, forse, sarebbero durati per sempre. (...)
~ Mukuro/Naegi ~
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ikusaba Mukuro, Naegi Makoto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Cancellerò i nostri ricordi, ma io non dimenticherò
 


“ Il momento è giunto, Mukuro. ” Le aveva annunciato Junko, ad un anno di distanza dall’inizio della crisi più grande che avesse mai coinvolto l’umanità. La Kibougamine era ormai una scuola deserta, dei colori e della vivacità che la avevano animata sino ad un anno prima, non era rimasto nulla. Al posto degli schiamazzi dei super liceali, a colmare i corridoi vi era ora solo un pesante silenzio. Per quanto Jin Kirigiri, il preside della scuola, si sforzasse di offrire ai ragazzi superstiti un ambiente con cui vivere in serenità, mentre fuori dilagava l’apocalisse, la disperazione si stava lentamente infiltrando fra le mura della Kibougamine, come un serpente piccolo e silenzioso, ma che nasconde in sé il veleno mortale di un predatore. Per sua sorella Junko, quella situazione offriva su un piatto d’argento le condizioni necessarie per mettere in atto il suo piano, frutto di anni di accurata elaborazione. Avrebbe aperto le porte alla disperazione ed entrambe le sorelle avrebbero poi dovuto accrescere quella stessa disperazione, prendendosene cura e fornendole il giusto trattamento che, normalmente, si riserva ad un neonato in fasce.
Junko, al momento che le era parso più opportuno, la aveva richiamata al dovere che le era stato imposto sin dalla nascita. Mukuro aveva annuito, senza aggiungere qualcosa, né una replica triste né una risposta eccitata. Aveva sempre saputo che il monotono trascorrere della loro esperienza scolastica sarebbe giunto al termine, prima o poi avrebbe dovuto comunque dire addio a quella vita tranquilla e pacifica, apocalisse o meno. Il gruppo di mercenari Fenrir era stato spazzato via tempo prima, ma Mukuro era rimasta inevitabilmente la stessa di allora: un soldato che esegue ciecamente gli ordini, senza domandarsi se la persona che li impartisce sia nel giusto o nel torto.
Aveva adescato uno per uno tutti i suoi compagni di classe, complice di sua sorella nel strappar loro i ricordi dei due anni precedenti passati assieme, cancellando le memorie di legami e amicizie, i cui fili erano stati  intrecciati finemente e con pazienza in quel lungo arco di tempo. Se solo non fossero stati tranciati, forse, sarebbero durati per sempre.
Uno solo, solamente un super liceale e il lavoro sarebbe stato completo. Ed, infine, sarebbe toccato anche al loro amorevole preside.
Non si era nascosta, né gli aveva teso un agguato. No, con lui non sarebbe stata capace di farlo, di comportarsi da vigliacca. E quella fu l’unica gentilezza che gli concesse.
Naegi aveva arrestato la sua corsa frenetica non appena la aveva vista, ferma, in mezzo al corridoio deserto. La aveva salutata col sorriso, un sorriso nervoso, l’ultimo sorriso che avrebbe donato a lei come Mukuro Ikusaba. E le era venuto incontro, come un cagnolino ingenuo che si consegna al lupo. Come la speranza che sta per essere inghiottita dalla disperazione.
“ Ikusaba! È terribile! Sono andato a dormire come al solito e, al mio risveglio, la Kibougamine era vuota! Non riesco a trovare più nessuno! ” Le disse preoccupatissimo Naegi, pallido e sconvolto. “ Dobbiamo correre ad avvertire il preside! ”
Le aveva preso la mano e aveva tentato di trascinarla via con sé. Per un attimo, anche Mukuro era stata colta da un senso di panico insensato, contagiata probabilmente dall’urgenza del ragazzo. Ma aveva puntato i piedi contro il pavimento quasi in automatico e Makoto si era voltato con un misto di confusione e sorpresa.
“ Ikusaba? ”
Mukuro schiuse le labbra. Inspiegabilmente non riuscì ad emettere nemmeno un flebile suono. Inspirò, rilassando i muscoli tesi ed incontrò finalmente lo sguardo stranito del ragazzo.
“ Mi dispiace, Naegi. ” Mormorò e, nello stesso, istante sentì una sottile crepa attraversare il suo cuore di pietra.
Non gli diede nemmeno il tempo di chiederle spiegazioni. Passò velocemente sotto il suo esile braccio e lo colpì dietro la nuca con un colpo rapido della mano.
Naegi emise un verso strozzato, perse immediatamente i sensi, crollando sulle sue stesse ginocchia.
Mukuro lo afferrò con un braccio, prima che cadesse a terra. L’ultima premura che avrebbe usato nei suoi confronti.
Per un misero istante, aveva esitato. Esitato nell’offrirgli quelle patetiche scuse, come le definirebbe sua sorella. Esitato nel colpirlo. Esitato nel tradirlo. Non credeva che sarebbe arrivata ad utlizzare un simile termine per definire le azioni che lei e Junko stavano mettendo in atto. 
Rilasciò un lieve sospiro.
L’unico aspro e triste sollievo che le restava - se davvero così poteva davvero definirlo -, era che Naegi non avrebbe mai potuto rammentare il suo tradimento. E avrebbe dimenticato anche tutto il resto. Naegi e gli altri non avrebbero serbato alcun ricordo dei giorni passati alla Kibougamine. Mukuro avrebbe dovuto semplicemente fingere che non fossero mai esistiti. Non poteva definirla in alcun modo se non “amara ironia”: scegliendo liberamente di dimenticare, non avrebbe forse cancellato anche i suoi di ricordi?
Mukuro chiuse gli occhi, chinando il capo. Nel profondo del suo cuore ormai crepato, per motivi a lei ignoti, sapeva che non ne sarebbe stata capace, non del tutto almeno.
 
 
 
Note 
Ciao!
Ormai mi sono ufficialmente abbonata a questa coppia, tanto che non ho saputo resistere alla tentazione di scrivere ancora qualcos'altro su di loro. 
Non ho molto da dire questa volta, spero solo vi sia piaciuta, onestamente con questa one shot credo di aver fatto un lavoro migliore rispetto alle precedente. 
Se ci sono errori, come al solito, non esitate a segnalare. 
Baci!

Miss Yuri
 
 
 
  
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