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Autore: charlotterocher    10/10/2014    0 recensioni
WIP amnesty (cioè la storia non è conclusa).
La prima volta che Zayn incontra li One Direction. Pre!Slash.
Parte del Clio!verse
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Lipstick shades' stains all over your hand - Clio!Zayn'
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Disclaimer: I fatti raccontati in questa storia non sono mai avvenuti. I personaggi  fanno parte dei One Direction, ma io non li possiedo nè conosco. Non guadagno niente da tutto ciò.

A/N: Avevo promesso un sequel a How you feel inside, and it reflects in your eyes, ma, mi dispiace, non riesco a completarlo. Questa storia doveva raccontare il momento in cui Zayn incontra per la prima volta Louis, ma si interrompe un bel po' prima purtroppo. Ci tenevo molto, a questa OS e a questo verse in generale, ma, come si dice, my heart is not in it anymore perchè sono cambiate tante cose nella RL. Clio!Zayn resterà sempre nel mio cuore però. Grazie a tutti coloro che vorranno leggere e recensire. x

La storia è parte di una serie: Lipstick shades' stains all over your hand - Clio!Zayn  che ha una sua tag su Tumblr:  Lipstick shades' stains all over your hands . Per chi non fosse familiare con le altre parti e non avesse voglia di leggerle (BOOOO!) vi basti sapere che Zayn non ha fatto il provino per X Factor e ha deciso invece di frequentare una scuola di make up e che diventerà in futuro un makeup guru su Youtube come Cliomakeup, oltre a stare insieme a Louis dei One Direction, la famosa four-piece boyband.

Hairspray and blusher, eyelash curlers, eye-shadow palettes the size of tea-trays



Zayn stava rassettando un po' l'appartamento dopo la maratona di film della sera precedente con Kathleen, Vanessa, Claire, Suzie, Martha, Sarah e Anne - praticamente, la metà simpatica delle sue compagne di corso, anzi, ex-compagne, da una settimana a quella parte.

Le maratone del venerdì sera erano un must a casa Malik-Greenhill: arrivati al quinto venerdì di permanenza a Londra Donyia, Tara e Zayn non avevano più soldi per uscire e avevano affittato i primi sei film della saga di Harry Potter e comprato vino rosso scadente, vodka alla pesca e pop corn. Il risultato era stato che a metà di "Harry Potter e la Camera dei Segreti" erano ubriachi marci e avevano iniziato a tirare pop corn al televisore e a urlare sconcezze e cazzate sopra le battute del film e a ridere come pazzi, finché non si erano addormentati. Una figata assurda, nonostante la sbornia e i crampi per le posizioni scomode in cui avevano dormito.

Il venerdì successivo si erano ritrovati a guardare gli altri tre film della saga, ma poco dopo l'inizio di "Harry Potter e il Calice di Fuoco" si era presentata alla porta Kathleen che cercava compagnia per un giro per locali. Rapidamente convertita al venerdì Malik-Greenhill, era rimasta con loro e il lunedì, a scuola, proclamava di non essersi mai divertita tanto. Le altre fanciulle si erano incuriosite e il resto era storia.

Quel venerdì il tema era stato "musical rock" e Zayn ricordava vagamente spezzoni di "Hair", "Grease", "Jesus Christ Superstar" ed "Evita". Oh, e di "The Rocky Horror Picture Show". Era stata forse la migliore delle loro serate, karaoke, alcolici e cazzate di gran lunga più divertenti di meri alcolici e cazzate. E gli effetti si vedevano, ripercossi sull'appartamento, che al momento era l'incubo di ogni casalinga incarnatosi.

Perciò, Zayn stava raccogliendo le bottiglie e  i sacchetti di patatine vuoti sparsi attorno al divano, preparandosi mentalmente ad accendere l'aspirapolvere, il loro antico, rumorosissimo aspirapolvere che sarebbe stato una delicata, lenitiva carezza per la sua testa, che sembrava voler esplodere, nonostante l'Advil. La carezza di un rullo asfaltatore.

Tuttavia, questa gioia gli fu sottratta dalla vibrazione del telefono (grazie a qualche dio lassù aveva tolto la suoneria) nella tasca dei jeans. Quando lo estrasse, vide sul display un numero che non conosceva: "Pronto?"

"Pronto, parlo con Zayn Malik?" rispose una voce femminile all'altro capo.

Il ragazzo si accigliò ancor di più: "Sì, sono io, chi è?"

"Oh, ciao! Sono Lou Teasdale." rispose allegramente la donna.

Lou Teasdale era una makeup artist che aveva tenuto una master class alla Glauca Rossi la settimana precedente. Era una donna minuta, con i capelli grigio platino ed era bravissima, specialmente nel trucco da uomo; la sua lezione era stato molto interessante, specialmente la parte del dibattito sulla metrosessualità.

"Salve Ms. Teasdale, come ha avuto il mio numero?" rispose con cortesia Zayn.

Lou sbuffò: "Ti prego, Zayn, dammi del tu e chiamami per nome, ho solo qualche anno più di te! Il numero me lo sono fatta dare dalla tua scuola, e normalmente non me l'avrebbero dato, ma si tratta di un'emergenza e tu mi sei subito venuto in mente."

Il ragazzo rimase decisamente stupito dall'alffermazione: "Ok, ehm, wow, sono onorato, ma... un'emergenza?"

"Sì. Sai che lavoro ad X Factor, vero?" chiese la makeup artist.

Zayn, ancora confuso, rispose semplicemente: "Sì." 

"Beh, la mia collega è malata e non riesco a trovare nessuno che la possa sostituire" iniziò a spiegare Lou: "e stasera c'è lo show, in diretta, ed è Halloween, quindi puoi immaginarti che casino ci sia, qui nel backstage. E mi sei venuto in mente tu, perché ho visto come lavori, l'altro giorno, e mi piace da morire il tuo stile; ho visti anche il tuo portfolio a scuola e un po' di tue foto su Facebook, lo so che sembro una stalker, ma... beh, in breve, ti adoro e ho bisogno di qualcuno, tu potresti farci dei bei soldi, quindi... sei disponibile per venire a lavorare a X Factor con me, Zayn Malik?" concluse, solennemente, la donna.

"Cosa?" esclamò il ragazzo, del tutto incredulo.

"Oddio, ti prego, non dirmi che devo seriamente ripetere tutto quel discorso!" si lamentò la makeup artist.

"No, no, ho capito... sono solo un filino stupito, voglio dire.. così, dal nulla, mi offri di lavorare in televisione dopo nemmeno una settimana dalla fine del mio corso di make up?" cercò di spiegarsi Zayn.

Lou rise: "Beh, messa così suona come una truffa, ma ti giuro che non lo è, ho seriamente bisogno di te. Cominciamo alle cinque, se vuoi per le quattro e mezza ti passo a prendere, se mi dai il tuo indirizzo?"

Zayn si ritrovò a spiattellare l'indirizzo dell'appartamento ancora prima di rendersene conto e Lou lo stava già salutando quando la interruppe: "Aspetta! Ma non ho accettato!"

"Ops, beh, so dove abiti e mi servi, quindi fatti trovare pronto, vestiti comodo e lava i pennelli! Ciao!" e Lou mise giù il telefono.

"Cazzo." sibilò Zayn, lasciando cadere sul divano il telefono e guardando l'orologio. Erano del due del pomeriggio, aveva circa due ore per ri-rendere vivibile l'appartamento, svegliane Doniya e Tara e prepararsi al suo primo lavoro da makeup artist professionista. Bella merda.

***

Lou guidava in modo terrificante. Zayn aveva una certa esperienza di pessimi guidatori, visto che Doniya aveva preso la patente poco prima della fine della scuola, ma quando scese dall'auto della makeup artist per poco non baciò la terra sotto i suoi piedi.

La parte migliore era che Lou non se ne rendeva minimamente conto: quando lo aveva visto assumere un colorito decisamente verdino gli aveva detto che se si sentiva così nervoso per il lavoro da dover vomitare lo facesse in un sacchettino e che aveva un bronzer nella borsa, che era a sua disposizione. Zayn avrebbe riso un sacco a una scena del genere se fosse stata in un film, ma viverla era tutto un altro conto.

A dispetto delle aspettative, tuttavia, Zayn e Lou giunsero integri agli studios di X Factor. Entrarono da una porta di servizio e Lou iniziò trascinarlo per una miriade di corridoi. Il backstage del programma era  babelico: cento porte tutte uguali, ma da una usciva una ballerina con gli scaldamuscoli rosa shocking, da una un tecnico un grosso cavo in spalla, da un'altra una ragazza con un rella piena di abiti colorati, in una entrava un tipo con sei bicchieri di Starbucks e dentro un'altra ancora si vedeva una parete tappezzata di schermi illuminati. 

"Questa è la mia tana!" annunciò Lou quando giunsero ad una porta blu, che varcarono. Poi presentò: "Tutti quanti, un attimo d'attenzione: questo è Zayn e mi dà una mano. Tesoro, questi sono gli hair stylist e.. dov'è Jamie?"

Una ragazza le rispose: "Sta arrivando, lo sai che è sempre in ritardo."

La makeup artist sospirò: "Oh, quell'uomo mi farà incazzare di brutto un giorno. Beh, Zayn, Jamie è il loro capo. Comunque, io sono il tuo e tu ascolti me ok?"

"Sissignora." rispose beffardo il ragazzo, unendo i tacchi. Le ragazze risero e anche Lou si ritrovò a sorridere controvoglia, ma gli diede uno scappellotto sulla nuca e gli ordinò: "Avanti, vuoi vedere le face chart che sono stata così premurosa da prepararti o ti arrangi e improvvisi?"

Un nodo di nervosismo stava iniziando a formarsi nello stomaco di Zayn, ma sorrise a quella prospettiva, rassicurato di non dover fare proprio tutto da solo. Era il suo primo lavoro e già stava per finire in televisione, era già sotto un bel po' di pressione, senza dover pensare anche all'aspetto creativo.

"Guarda, non ti ho dato niente di troppo impegnativo, tranne Cher. Oh, sai chi è, vero? Voglio dire, guardi X Factor?" chiese Lou.

"Sì, certo, non vivo mica sotto una roccia." ribattè Zayn.

"Fantastico, allora ti ho lasciato tutti i ragazzi." iniziò a spiegare la makeup artist, sfogliando le chart: "Hai Matt - facile, naturalissimo, Wagner - attento alla barba, per amor del cielo, Aiden, gli One Direction e Paije, per cui ho pensato a una cosino un filino più in tema... e poi hai Mary e Rebecca, smokey semplice, e Cher che sarà quella che forse ti richiederà un po' di più pechè hai gli strass. Ma non ti preoccupare, non devi truccare la regina, ok? Mi sono tenuta io i big shots, visto che devi lavorare nei loro camerini personali, ho pensato che ti potessero rendere più nervoso... voglio dire, abbiamo Rihanna stasera. E Simon sa essere abbastanza rompicoglioni."

"Ok. Credo di aver capito tutto. Anche se mi hai un filo terrorizzato con la tua velocità di locuzione." ammise il ragazzo, cercando di scherzare.

"Molto divertente, troverai che parlo nel modo perfetto per dare ordini, ragazzo. Adesso, preparati la postazione e controlla di aver tutto che tra un quarto d'ora a occhio dovrebbero iniziare ad arrivare. Potrebbe darsi che, con le ragazze, soprattutto, tu debba lavorare attorno a Jamie o a uno degli altri mentre finiscono acconciature e quant'altro... fai il bravo e non dargli fastidio, ma se stanno davevro in mezzo alle palle, cacciali, hai il mio benestare. Ora, ti voglio al massimo." avvertì Lou e poi iniziò a prepararsi, allacciando il brush holder sui fianchi e disponendo ordinatamente fondotinta e palette.

Zayn si affrettò ad imitarla. Era meno nervoso di prima, ma iniziava ad essere impaziente, in compenso.

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Zayn inizia truccare a uno a uno i concorrenti di X Factor e all'inizio è un po' intimidito, ma piano piano comincia  a ridere e scherzare con loro. Harry, Niall e Liam arrivano per faar truccare, ma non c'è traccia di Louis, che ha deciso di fare uno scherzo e far venire un attacco di cuore a tutto lo staff di X Factor nascondendosi poco prima dell'inizio del live. Alla fine, annoiato per essere stato nascosto da solo per quasi due ore, Louis ricompare e va da Zayn per farsi truccare. Nel momento in cui Zayn vede Louis per la prima volta, gli torna in mente il suo meraviglioso ombretto blu preferito, Deep Truth di Mac, rimane un po' ipnotizzato e balbetta e arrosisce quando tenta di parlare all'altro ragazzo, ma cerca di comportarsi da professionista. Louis è il suo charming self  mentre si fa truccare e Zayn si rende conto appena il cantante se ne va che l'attrazione fisica che provava nei confronti dell'altro ragazzo guardandoo da casa si è tramutata in una mezza cotta, ma sa che non se ne farà nulla perchè per lui quello di stasera è un lavoro occasionale, mentre Louis sta diventando una pop star.


  
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