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Autore: LateNight_01    12/10/2014    5 recensioni
Nonsense per tutti!
Cosa puó succedere ad una ragazza come tante alle prese con due ragazzi, un complanno importante, una BMW semidistrutta ed una sveglia thailandese?
Spero vi piaccia ;)
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna, Elsa, Hans, Kristoff
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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la strana storia di una sveglia thailandese
La strana storia
di una
sveglia thailandese

di LateNight_01 e GeneraleKesserling



 Era da poco trascorso il periodo natalizio, ma le ferie non erano ancora finite.
Non almeno ad Oasis Winter, una cittadina sperduta fra le colline del Colorado, dove quell'anno l'inverno aveva portato con sè solo il freddo pungente, ma nemmeno un fiocco di neve o un po' di ghiaccio sul quale pattinare.
Elsa aprì gli occhi una fredda mattina di uno di quei giorni, e il primo pensiero che le attraversò la mente fu:
"Oggi è il compleanno di Anna!"
Si girò pigramente nel letto e scoprì, con sommo orrore, che non riusciva a leggere l'orario che lampeggiava sulla schermata della sveglia, scritto in thailandese.
Ma ancora di più la preoccupò il fatto che Hans non stesse dormendo di fianco a lei.
"Ok che mio marito è della Thailandia, ma anche la sveglia no!"  
pensò lei indignata, buttandosi le coperte ai piedi e alzandosi di scatto. Decise che sarebbe andata a cercare Hans per dirgliene quattro, ma poco prima di uscire si ricordò che non era esattamente qualcosa di principesco andare in giro senza nemmeno un paio di pantaloni, ragion per cui si recò in bagno per cercare il paio che si era levata la sera prima.
E lì vi trovò Hans, disteso nella vasca da bagno e completamente assopito a pancia in giù, fra i resti di un bicchiere da Martini.
La ragazza si mise una mano su un fianco e scosse la testa divertita.
-Hans- lo richiamò dolcemente. L'uomo si rigirò facendo penzolare un braccio dal bordo della vasca.
-Hans!- chiamò più forte.
-Signor Smith...lei mi è proprio congeniale stasera...- mugugnò Hans senza nemmeno girarsi, mentre un rivolo di bava fuoriusciva dalla sua bocca.
-D'accordo, d'accordo...- sospirò Elsa, tirando il marito con entrambe le braccia. Lui non accennò minimamente un movimento, figuriamoci a svegliarsi.
La platinata si rese conto che Anna sicuramente si sarebbe svegliata di lì a minuti, e vedere tuo cognato disteso in una vasca da bagno in piena post-sbornia non era esattamente il modo migliore di ricevere gli auguri di compleanno.
Elsa decise quindi di riempire il bicchiere appoggiato sul lavandino, per poi buttare l'acqua gelida sulla testa dell'uomo, che cercò di alzarsi, shockato dal freddo improvviso.
Sfortunatamente vi era del sapone sul fondo della vasca, ragion per cui perse l'equilibrio e scivolò di botto, picchiando la fronte sul bordo in marmo.
-Mammina...gli unicorni...ti chiamerò Sven...!- biascicò lui.
In quello stesso momento Kristoff si affacciò nella stanza, sembrava non risentire degli effetti degli alcolici che lui ed Hans avevano assunto la sera prima per festeggiare la vittoria della loro squadra preferita di baseball. Il ragazzo si appoggiò sullo stipite della porta, incrociando le braccia e sbadigliando rumorosamente.
-Che succede al ragazzaccio?- fece lui, riferendosi chiaramente ad Hans. 
-Succede che, come al solito, si è bevuto qualche drink di troppo. Quanti se n'è fatti ieri?- domandò Elsa.
-Uhm...Tre, credo...- rispose vago Kristoff
-Tre?- indagò lei, dubbiosa.
-Più di tre, a cui devi aggiungere due birre e qualche mezzo litro di vino...-
"Praticamente si è scolato una distilleria da solo"  pensò la ragazza.
In quel momento un quadro cadde dalla parete, precipitando sulla testa di Hans, che grugnì per il dolore.
-Avanti, aiutami a tirarlo su! Non può presentarsi così per il compleanno di Anna!- esclamò la platinata, che già cominciava insieme all'altro ad afferrare le braccia del maritino ancora pacificamente addormentato.
-Il cosa di Anna?!- fece il biondino, incredulo
-Compleanno, sai, la ricorrenza in cui si festeggia l'anniversario della nascita di qualcuno...-
-Ma porc...- esclamò lui, lasciando la presa su Hans, che precipitò nuovamente dentro la vasca picchiando la nuca. Kristoff, nel frattempo, si era precipitato verso l'uscita, inciampando in una lampada che gli era caduta addosso dopo essere rotolato goffamente a terra. Si rialzò a fatica, cercando di tenere in piedi sia se stesso, che la lampada.
-Non dirmi che ti sei dimenticato del compleanno della tua fidanzata!- ridacchiò Elsa, portandosi una mano alla bocca per non darlo troppo a vedere
-No, no...ehm...assolutamente no! Insomma, come...come potrei dimenticarmi del...pff...compleanno di Anna?!- balbettò lui, palesemente imbarazzato, per poi correre via e lasciare da sola la platinata con il maritino che era rimasto nella stessa posizione dalla notte prima.
-Hans...se non ti alzi all' istante, il baseball non lo vedì più manco col binocolo- lo minacciò lei, stanca di tale situazione.
All'udire tale terrificante minaccia Hans si levò in piedi, animato da nuove forze. Era quasi uscito dalla vasca quando, inciampando, precipitò contro il lavandino, riuscendo ad evitare l'impatto con le mani. Tuttavia il dentifricio che schiacciò fuoriuscì dal tubetto impiastricciandogli le mani.
-Oh, accidenti!- esclamò lui, trattenendo a fatica parole poco adatte alle circostanze, che di sicuro non avrebbero fatto piacere alla moglie.
Si guardò un attimo le mani completamente colorate di bianco, prima una poi l'altra, per poi pulirsele con disinvoltura sul bel completo nero della sera precedente. 
-Ma cosa combini?- chiese Elsa, esasperata, battendosi una mano sulla fronte.
-Ah, scusa, è vero...ho la pelle secca- rispose lui prima di spalmarsi una generosa porzione del rimanente dentifricio selle guance, con un' espressione di beata spensieratezza. La sua mente era evidentemente annebbiata, ed Elsa lo guardava perplessa come per capire se la stesse prendendo in giro, ma il modo in cui monologava faceva intendere di no.
La ragazza scosse la testa contrariata e decise sul momento che in quella casa non si sarebbe vista più nemmeno l'ombra di un alcolico.
-Ehi- fece lei, mentre osservava incuriosita il marito -Lo sai che dopo questa non berrai più nemmeno una birra, vero?-
Lui incominciò ad usare il dentifricio a mo' di gel per capelli, acconciandoseli in una cresta e ammirando siddisfatto l' opera allo specchio del bagno
-Mi accontenterò di Martini e liquori vari- fece, annuendo convinto.
Elsa fece una smorfia, sapendo che il giovane avrebbe trovato il modo di procurarsi comunque l'alcol. Nel frattempo lui era andato barcollante in camera da letto, e dopo aver frugato freneticamente nei cassetti, si era annodato a mo' di fiocco una cravatta al collo e adesso stava armeggiando con la cintura, stingendola talmente tanto da impedire al sangue di circolare lungo la vita.
La platinata decise che ne aveva abbastanza di tutto quello, e uscì scocciata dalla stanza.
Solo quando uscì a ritirare la posta si rese conto di quello che stava succedendo all'esterno...
Lungo il muro della loro bella casa campeggiava una bella scritta completamente sgrammaticata 'Hans a stato cui'  scritta con una bomboletta spray, e la BMW comprata solo un mese prima giaceva tristemente in mezzo alla piscina. Dal cofano usciva del fumo biancastro.
Elsa rimase un attimo a bocca aperta, per poi passare gli occhi su quella strana scritta.
-Certo che Hans è stato qui...dal momento che ci vive!- disse infuriata, incapace di credere che proprio suo marito avesse rovinato quella bellissima facciata color pesca che le era costata lo stipendio di tre mesi.
E poi, la BMW di Anna!
-Bel regalo di compleanno- borbottò la ragazza a pugni stetti, rientrando in casa.
Kristoff spuntò fuori in quel momento dalla cucina con una scatola di biscotti in una mano, una birra mezza vuota nell'altra e un' espressione stana dipinta sulla faccia.
-Che c'è?- domandò, cacciandosi in bocca tre enormi biscotti, le sue guancie si gonfiarono come quelle di uno scoiattolo.
-C'è che il tuo amico ha inavvertitamente parcheggiato la macchina in mezzo alla piscina, sai, cose di tutti i giorni-.
In quel momento Hans, che aveva rinunciato ad indossare i pantaloni, uscì di casa blaterando qualcosa sulla fioritura dei tulipani in Olanda.
-Aspetta...- fece Kristoff, frugando con la mano tra i biscotti -Perchè c'è una pantofola qui dentro?- e così dicendo estrasse dalla confezione di biscotti al cacao una pantofola pelosa, che contemplò rigirandosela nelle mani.
Elsa sembrò non averlo sentito, anzi corse di fuori per assicurarsi che il marito non facesse altri danni.
E lo trovò a nuotare allegramente nella piscina quasi congelata, che cercava di salire sul veicolo semi distrutto.
-Cosa fai? Esci subito di lì!- ordinò la moglie, ricevendo una strana frase come risposta:
-Amo i ratti del computer! Si intrufolano dappertutto, persino sulla torre Eiffel...!E viaggiano sempre insieme alle renne! Sono adorabili, non trovi?- gorgogliò il ragazzo, che intanto era riuscito ad aprire non si sa bene come lo sportello dell'auto.
-Hans, esci dalla piscina, ho detto- gli impose Elsa, come una mamma che rimprovera il figlio.
Lui non ci fece caso e si mise al volabnte dell'auto, armeggiando con la radio. Nel frattempo Kristoff aveva indossato la pantofola pelosa e correva fuori dalla casa intonanando Chariots of fire, muovendosi al rallentatore verso il bordo della vasca.
-Kristoff, ti prego...- quasi supplicò la ragazza -Non iniziare anche tu...-
Il biondino si bloccò sul posto mentre stava per saltare nella piscina, rimanendo con una gamba per aria ed entrambe le braccia in alto, pronto ad eseguire un tuffo degno di un atleta olimpico.
Intanto la radio della macchina era andata in corto per via dell'acqua, provocando un' espressione scioccata di Hans.
Ma Kristoff a quanto pare si era fermato troppo tardi, perse l'equilibrio e cadde atterrando di pancia sul cofano dell'auto. in quel momento partì l'antifuro a mille, mentre Hans suonava il clacson a ritmo.

                                                               __________________

Mentre i due amichetti sguazzavano spensierati, cantando in coro una canzone di cui persino loro stessi ignoravano il significato, all'interno della casa una ragazza dai capelli rossi si era svegliata chiedendosi il motivo di tanto rumore proveniente dall'esterno. Affacciandosi alla finestra vide il suo tanto tenero e timido fidanzatino che saliva sulla capote della sua BMW, gridando a squarciagola:
-Sto volando Jack, sto volando!- prima di cadere in avanti e andare a spiaccicare la sua guancia sinistra sul parabrezza.
Hans, dall'interno, scoppiò a ridere come un ebete, e decise di uscire dal veicolo che ormai aveva preso la forma di una lattina schiacciata.
 Anna si chiese se ci fosse un particolare motivo per il quale quei due stessero delirando proprio sulla sua  BMW, che oltretutto galleggiava in mezzo alla piscina, in pieno inverno...
...E intanto la cara sorella Elsa cercava di far uscire i due, utilizzando l' infallibile metodo 'Urla-più-che-puoi'.
La rossa si vestì il più in fretta possibile, adesso l'avrebbero sentita, addirittura prendersela con la sua povera macchina. Nel frattempo Hans era riuscito a tornare a riva e in quel momento stava facendo pratica con le sue dubbie doti di break dance, finendo a gambe all' aria in un cespuglio. Di rose.
Kristoff invece aveva raggiunto il portaoggetti, aprendolo.
-Non preoccuparti, Elsa! Pagherà l'assicurazione! Leggi qui!- le gridò sventolando la ricevuta della tintoria dove la ragazza portava spesso gli abiti.
Dopodichè si era messo al volante fingendo di guidare, simulando il suono del motore con la bocca.
-Bruuum, bruuum! Maledetto scatorcio! Non si accende!- si lamentò
-Controlla le candele!- suggerì Hans, mentre saltava allegramente dal bordo piscina al tettuccio dell'auto, e viceversa.
Elsa si era ormai rassegnata ed aveva iniziato a pensare a cosa le avrebbe detto mai Anna, non appena avrebbe scoperto che la sua BMW nuova era 'utilizzata' dai due ragazzi che si comportavano peggio di bambini di tre anni.
In quel momento fra la confusione generale Anna apparve sulla porta, guardando sconcertata lo spettacolo disastroso che le si parava davanti. La maggiore sgranò gli occhi, piazzandosi davanti alla sorella cercando di impedirle di vedere altro.
-Annaaaaa...!- fece, con poco entusiasmo -Buon compleanno!- balbettò infine, mentre le speranze di nasconderle quello che rimaneva dell' auto, della facciata della casa e della piscina svanivano come se non fossero mai esistite.
Hans sfrecciò di fianco a loro:
-Bruuuum! Le candele le candele le candeleee!-.
-Ok, qualcuno vuole avere la decenza di spiegarmi cosa stia succedendo qui?- chiese la minore, ad un passo dalla furia.
-Beh, è...una festa di compleanno!- azzardò Hans.
-Oh, manca un piccolo dettaglio...ecco qua- disse poi, mettendo la sua cravatta fiocco sul cofano della macchina -Buon compleanno!- esordì, prima di cercare di abbracciare la ragazza.
La rossa era sul punto di urlare, ma prontamente la sorella le lanciò uno sguardo accompagnato da un accenno di sorriso che significava 'Scusa, ti voglio bene'.
Così Anna rinunciò alle sue idee di tremenda vendetta contro i ragazzi e ricambiò divertita l'abbraccio.
Kristoff intanto era riuscito, non si sa bene come, ad avvolgersi intorno alla vita uno dei tappetini del veicolo, e ad uscire sano e salvo dalla piscina.
-Anna, ti prego...andiamo a quel ristorante giapponese dietro l'angolo? Ho anche appena lavato l'auto- fece lui, mentre un violento getto di vapore fece spalancare il cofano del mezzo e il simbolo BMW venne sparato via, centrando in testa Hans, che cadde a terra, senza però perdere conoscenza.
-E ora vedo le renne...!Ti chiamerò Sven 2 la vendemmia-.
Le sorelle risero di gusto, nel frattempo Kristoff faceva contorsioni per arrampicarsi su un albero con ancora il tappetino avvolto intorno alla vita, cadendo anche un paio di volte.
-Buon compleanno...a te!- stonò il marito di Elsa, iniziando a ballare in maniera  molto imbrobabile -Buon compleanno a te...e la macchinaaaaa...A MEEE!- continuò il ragazzo, saltando nuovamente sul tetto dell' ex auto, sfondandolo e finendo sui sedili posteriori.
-Direi che abbiamo capito che questi due sanno come devastare l'ingegneria tedesca con pochi semplici gesti- commentò Elsa, facendosi aiutare da Anna a trascinare Kristoff sul divano all'interno, mentre Hans giaceva inerme sui sedili posteriori, cantando l'inno russo a squarciagola.
-E chi pulisce questo disastro, ora?- chiese la rossa, passandosi una mano sulla fronte.
-Chi l'ha causato- rispose la platinata con un sorriso ironico -Ah, e stop definitivamente con gli alcolici- aggiunse, buttando nel cassonetto una bottiglia sopravvissuta alla sera prima, ancora mezza piena.
La coraggiosa bottiglia fu subito seguita da Hans, che si tuffò nel bidone, urlando qualcosa di assolutamente incomprensibile. 
-Ah, a proposito Elsa, mi hanno fatto molto piacere gli auguri, veramente, nonostante il casino combinato, ma c'è un problema di vitale importanza...- disse Anna, rimuovendo la ciabatta dal piede di Kristoff
-Dimmi tutto- la invitò l'altra.
La rossa non sapeva bene come dirglielo, probabilmente non l'avrebbe presa bene, ma era costretta. Ed era il momento:
-Ecco, il mio compleanno è domani....-.
Elsa strabuzzò gli occhi senza credere alle proprie orecchie, am lo sguardo sul viso della sorella non mentiva. Solo un pensiero campeggiava nella sua testa:
-Maledette sveglie thailandesi...- mormorò la bionda.




                                              _____________________




Note dell'autrice/autore:
Salve a tutti quelli che sono arrivati fin qui, spero che questa folle storia nonsense vi sia piaciuta ;)
Naturalmente da sola non avrei mai potuto scrivere una cosa del genere, ed infatti è qui che entra in scena GeneraleKesserling, un autore di questo fandom che io stimo moltissimo ed è anche molto bravo :)
In pratica mentre chattavamo abbiamo iniziato a scrivere un pezzetto per volta questa storia, che poi è venuta folle come l'altra (scritta allo stesso modo XD) che lui stesso ha pubblicato sul fandom.
Quindi: sappiate che quando una storia pubblicata da me è divertente, c'è sempre qualcun'altro di mezzo. E poi se quel qualcun'altro è la persona più divertente della terra, ci divertiamo troppo a scrivere questo genere di cose.
Naturalmente una recensione è sempre ben gradita, vi salutiamo sperando che non ci verrete a cercare sotto casa ;)

LateNight_01  con GeneraleKesserling





   
 
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