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Autore: HelloDarling    16/10/2014    0 recensioni
"Sono più debole diquanto pensassi."
"Non dirlo neanche per scherzo."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La guardi.
I suoi capelli, che ricadono gentili e le incorniciano il viso, quel viso che tanto hai osservato, quegli occhi grandi e chiari, scendi e guardi le sue labbra, quelle stesse labbra che tanto hai bramato per anni.
E la guardi.
Non ti stanchi di farlo, non puoi farlo perché te lo impedisci. Della serie “Coglione, se le togli gli occhi di dosso ti tiro un pugno.” E solo Jim del quartiere accanto sa quanto siano forti i tuoi pugni.
La guardi.
Guardi le spalle, piccole e strette, i capelli che continuano e si poggiano sul seno, il seno tondo e piccolo, le sue curve né troppo dritte, né troppo sinuose, né troppo in carne.
E mentre la guardi,
pensi: “cosa diavolo sto facendo..” si, perché intanto, ti avvicini a lei, le avvolgi gentilmente i fianchi e fai combaciare il tuo corpo con il suo. “Cosa diavolo sto facendo..” mentre il cuore batte forte, e senti anche il suo, puoi sentire ogni suo battito, il seno tondo e piccolo che preme contro il tuo petto, le curve né troppo dritte, né troppo sinuose e né troppo in carne, il suo respiro affannato, le dita lunghe e sottili che ti avvolgono il collo, mentre indecisa chiude gli occhi e un po’ li riapre, forse sta aspettando che anche tu lo faccia.
Le guardi,
le sue labbra, quelle stesse labbra che tanto hai bramato per anni, ti chiedi se siano soffici, calde, ruvide, fredde, e magari pensi un po’ a al loro sapore, alla loro consistenza, poi vedi che sorride, schiude leggermente le labbra e si avvicina di più. Puoi sentire il suo respiro caldo sul tuo viso, pensi che in  una sera d’inverno sia la cosa più bella del mondo, pensi che stai stringendo fra le braccia la ragazza che da sempre avresti voluto stringere, che da sempre avresti voluto fosse tua, poi smetti improvvisamente si pensare perché le sue labbra si posano gentili sulle tue, lasciando piccoli baci sul labbro inferiore che senti stranamente più caldo, le sue dita lunghe e sottili che s’insinuano tra i tuoi capelli  mori e ricci, senti il viso scottare e il battito accelerare, senti lo stomaco ingarbugliarsi e saltare.
E credi sia la cosa più bella del mondo.
Sei il primo a schiudere le labbra, cerchi la sua lingua, la insegui, senti la pancia impazzire, continui a concentrarti su di lei perché è quello che vuoi fare.
Ti stacchi per riprendere fiato.
E la guardi,
la guardi fissa degli occhi mentre ancora la stringi, mentre ancora è lì e mentre ancora non puoi perderla, mentre ancora non può scappare, e resta lì con te.
“Perché non vai via?”
Cos’ho di speciale? So baciare bene?
“Perché resti ancora?”
Ti sto forse stringendo troppo?
Lei ti guarda, anche lei negli occhi, li socchiude.
“Lo sai che non andrò via.”
Riprendete a baciarvi, con più foga di prima, è come se vi desideraste da tanto, troppo tempo, vi sentite al di sopra del mondo e delle cose circostanti, intorno a voi non c’è nulla se non il freddo, che un po’ viene compensato dal calore dei vostri cappotti, e mentre pensi a questo, lei si stacca e scioglie l’abbraccio.
“Anna…”
“È tardi, mio padre sarà preoccupato. Ci becchiamo in giro allora.”
Si gira, senti tutto il mondo crollarti addosso,  ti senti disperato e ti ricordi di casa tua, e di tua madre che sta male e di tuo padre che non fa niente per curarla, anzi, si droga, fuma, e spende soldi in cocaina anziché medicine. Poi comincia a camminare.
“Anna.” La chiami. E si volta. È a pochi passi da te, non è poi così lontana, ti dici.
“Dimmi.”
“Ti prego non lasciarmi da solo.”
“Franci…”
“Ti prego non lasciarmi da solo, io sono solo.”
Senti scivolarti qualcosa di caldo sul viso, in fondo è vero, tu sei solo. Non hai fratelli e tuo padre non si prende cura di te.
Sei solo.
“Franci…”
“Mia madre probabilmente è morta ora.”
Butta a terra la borsa che ha a tracolla e corre da te, ti butta le braccia al collo e ti stringe più di quanto tu abbia fatto prima con lei. Scoppi a piangere tra le sue braccia, non avresti dovuto farlo ma lo fai.
“Sono più debole di quanto pensassi.”
“Non dirlo neanche per scherzo.”
Tuffa il viso nell’incavo del tuo collo, poi scioglie l’abbraccio, ti guarda.
Ti accarezza il viso con le sue dita lunghe e sottili, poi ti prende per mano e vi incamminate, non sai per dove ma vi incamminate.
Anna, scusami per essere stato così stupido.
Quello che veramente ti volevo dire quella sera. Non te l’ho detto.
Ti amo.

ANGOLO IDIOTA <3
Zalve.
NON SONO MORTA ECCOMI QUA ewe
Ho deciso che quando avrò tempo finirò "Oltre ai video geimz" (lol)
E ho deciso inoltre (si può dire? Mhhh :/) che sono più portata per le storie SENZA CAPITOLIIH perchè ehm...sì, io non sono per niente coerentee eheheh ._.
BANDO ALLE CIANCE
Vi lascio alla vostra vita. Suggeritemi qualche tema per un'altra One-shot, and
Kisses from Darling ;*

                                
 
  
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