Serie TV > Carmilla
Ricorda la storia  |      
Autore: Infinite Sky Driver    21/10/2014    3 recensioni
[Carmilla]
L’eterna, veloce, caduta. Fatto curioso.
L’albero se ne sta immobile, fermo e rigido al suo posto. Nessun vento potrà mai piegarlo fino a fargli raggiungere la foglia perduta. Ma se potesse, lo farebbe?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa storia è ispirata alla web serie Carmilla (per chi non la conoscesse, consiglio vivamente di vederla, perchè è Splendida.) E' la mia prima storia su Carmilla ed è anche la prima femslash che posto. °_° Spero vi piaccia, e spero che possiate immaginare la scena proprio com'è successo a me. L'ambientazione è molto "autunnale", per dare onore ai giorni in cui ci troviamo e...si, ho detto tutto. Buona lettura! Se volete lasciare un commento, o se conoscete questa serie e volete condividere il vostro entusiasmo, SONO FELICISSIMA di ricevere i vostri pareri! :D

 
 
“Una foglia, lentamente, si stacca dal ramo alla quale si teneva con tutte le sue forze, e cade. Troppo leggera per terminare velocemente la caduta, troppo pesante per fluttuare nell’aria. Scende in un vortice irrequieto, per tutto il tragitto accidentale non trova pace. Gira su se stessa, in balia del vento autunnale, non ricorda già più che solo qualche secondo prima se ne stava al sicuro, attaccata alla sua fonte di vita. Non riesco nemmeno a finire questo profondo e pessimistico pensiero che la foglia è caduta. Forse nemmeno si è resa conto di cadere. Forse è bastato un battito di ciglia, ma le deve essere sembrata un’eternità. L’eterna, veloce, caduta. Fatto curioso.
L’albero se ne sta immobile, fermo e rigido al suo posto. Nessun vento potrà mai piegarlo fino a fargli raggiungere la foglia perduta. Ma se potesse, lo farebbe?
Non ci sarebbero certezze; il suo legno potrebbe spezzarsi, il tronco cedere, le radici abbandonare il terreno, e allora cosa farebbe, privato di ogni sua sicurezza?
Correrebbe il rischio di spezzarsi pur di raggiungere la sua foglia? E la foglia, attraverserebbe le correnti pur di raggiungere il suo albero?”





La penna è puntata sul foglio da molto tempo.
Non riesco a trovare una conclusione, nonostante sia rimasta qui, immobile, ad aspettare che qualcosa mi conducesse ad un finale. Le mie dita scorrono sulle parole, sopra alla carta fredda e bianca.
-Io credo che...l’albero lo farebbe.-
Sussulto sulla sedia, nascondendo con le mani lo scritto, ma appena realizzo a chi appartiene quella voce, non riesco a fare a meno di rilassarmi. Mantengo però le mani sopra le parole.
-Da quanto sei lì?-
Una pausa.
-Da un po’-
Mi chiedo come faccio a non averla sentita. Il mio battito cardiaco è normale, l’ossigenazione regolare.
Un braccio compare alla mia sinistra, e vedo che al polso porta l’amuleto che le ho regalato.
-Se ti stessi chiedendo perchè non mi hai sentita..- Dalle sue labbra le parole escono soddisfatte. A quel punto mi giro, per poterla guardare negli occhi. Ogni volta cerco di prepararmi, ma non è mai semplice, non è mai come la volta prima. Non posso essere preparata. Apro la bocca per dire qualcosa, ma mi accorgo troppo tardi che la gola è secca, così tanto che sento chiaramente il rumore da essa prodotto quando cerco di deglutire.
E lei è così impacciata che nemmeno se ne accorge. Se ne sta lì a fissarmi soddisfatta, da grande investigatrice qual’è, immersa nella gratificazione per la sua azione furtiva andata a buon fine.
-Non puoi arrivarmi alle spalle così, leggendo le mie cose-
-Le ‘tue cose’?-
Mi si siede in braccio con disinvoltura, come ha imparato a fare negli ultimi giorni, ma sono io che ancora non mi abituo, perciò ricaccio indietro molti pensieri che mi balenano in mente appena entro in contatto con il suo corpo.
-Pensavo avessimo raggiunto un accordo, Carmilla. Io ti lascio prendere le mie cose, e tu fai lo stesso-
-Non vale con tutte le cose, cupcake-
-Ormai ho letto- Alza le spalle, mentre schiaccia qualche tasto del pc sulla scrivania.
-Io penso..che..- inizia a dire, dopo qualche istante di silenzio. - L’albero ci ha messo così tanto tempo ad avere la foglia, che quasi la ritiene una sua proprietà. Perciò non la lascerà cadere. La prenderà, la proteggerà dall’inverno, come ha sempre fatto con i suoi rami. Penso che la foglia non...aspetti altro. Che l’albero la prenda e le dica che non la lascerà mai, perchè è questo che sono: una cosa sola-
A quel punto si gira verso di me, guardandomi fissa negli occhi. Siamo davvero a pochi centimetri di distanza, e questa è la prima volta ad essere stata lei, di sua spontanea volontà, a creare questa situazione.
-Io non sono sicura che l’albero lo farebbe- sussurro.
Manteniamo lo sguardo l’uno nell’altro, ma il suo appare per un momento più fragile.
-La foglia è entrata nella sua vita così violentemente. L’ha sconvolta, le ha cambiato totalmente i piani. A volte si è sentita indesiderata. L’albero dovrebbe pensare alle foglie che ha ancora, a quelle che desiderava prima di questa strana...foglia, scura e silenziosa.-
Laura sbatte le palpebre alcune volte, visibilmente confusa.
Sposta lo sguardo verso il foglio, mi prende le mani, le sposta in modo da poter leggere e io decido di non apporre resistenza. Mano a mano che i suoi occhi vagano tra le righe, sento le sue dita spostarsi, in cerca di un incastro con la mia mano. Glielo faccio trovare, cercando di mantenere sotto controllo il battito del cuore, perchè potrebbe balzare fuori dal petto da un momento all’altro, ed ho paura che lei riesca a sentirlo.
-Io...non...- Balbetta, cercando le parole. -Che concetto hai di metafora? Io non posso essere un albero! Tu, tu sei l’albero! Tu sei quella forte, tu sei quella che vive qui da mezzo millennio, tu hai le radici. Sono io, invece, quell’inutile foglia.-
A quelle parole non riesco più a resistere, perchè è troppo. Troppo da sopportare per rimanere in silenzio, troppo perchè riesca ancora una volta a non dire ciò che la mia anima vorrebbe. E allora parlo, ma perdo la concezione del tempo e dello spazio, perchè esprimere liberamente i propri sentimenti di fronte alla persona che ami, ti fa perdere completamente ogni stabilità.
Non capisco se quelli che sto vivendo sono secondi, o minuti. Tutti i miei sensi sono acuiti, ogni mio movimento sembra durare un’eternità, e allo stesso tempo un battito di ciglia, come la caduta della foglia.
Le sposto alcuni ciuffi castani dietro l’orecchio, le prendo il viso tra le mani e cerco di prendere un po’ di tempo per guardarla. Lei sa che cosa sta succedendo, ma sento che non è pronta. Non credo di esserlo nemmeno io, ma è così che deve essere. Se le cose arrivassero quando siamo pronti e ce le aspettiamo, non vivremmo la vita in cui siamo.
Lei è così bella, ed io sono così indecisa. Lei è così dolce, io così schietta. Ora, però, mi sento come una bambina alle prime armi, insicura di sè, dubbiosa di ciò che sarà. Incapace di formulare pensieri coerenti.
-Sei così bella, Laura- mi esce come un sussurro, questa frase, quasi contro la mia volontà.
E’ forse la prima volta che la chiamo con il suo nome, e lei se ne accorge, perchè scorgo un fremito in lei, uno di quei sussulti di chi non si aspetta qualcosa. La sua reazione mi fa sorridere, mi fa dimenticare ogni dubbio, ogni timore, poichè siamo solo io e lei, ora.
-Tu, per me, sei l’albero. Anche se so che tu non sei d’accordo. Sei riuscita a farmi cadere, sei riuscita a spogliarmi di pensieri e barriere. Sei entrata nei miei sogni contro la mia volontà. Sei diventata le radici che mi permettono di vivere. E per questo ti sono immensamente grata. Sono io, quella foglia. Così dipendente dall’albero che quando se ne separa non sa più che cosa ne sarà della propria vita. E’ l’albero a donarle i colori del tempo. E’ l’albero a permetterle la fotosintesi. E’ l’albero il suo nutrimento-
Lei sorride a quest’ultima frase, prendendola come un simpatico collegamento al fatto che io sia un vampiro.
-Ma non sto parlando del mio nutrimento.- Le prendo la mano, e le faccio passare le dita sulle mie labbra, e poi sulle punte sei miei canini, il tutto con molta leggerezza, per non farla sentire in pericolo.
-Sto parlando del mio...Nutrimento- sincronicamente alle parole, le muovo anche la mano, che si va infine a posare sul mio petto, là dove batte il mio cuore, martellante, forte.
Laura, che aveva seguito tutto il percorso delle nostre mani, a quel punto alza gli occhi ancora una volta, per incrociare il mio sguardo.
-Sto parlando di amore, sweetheart-
Lei non riesce a parlare. Continua a fissarmi negli occhi, terrorizzata. Non so se lo è più lei o io.
Ed è proprio quando io decido di farmi avanti, che accade qualcosa che mai avrei immaginato.
Colta da un’improvviso coraggio, si sporge in avanti e mi bacia. Così, semplicemente. Senza preavviso, senza preliminari, senza effetti speciali. Ma questo è il bacio migliore che potessi sperare in tutta la mia lunga, lunghissima vita. Le nostre mani sono ancora congiunte, sopra il mio cuore palpitante d’emozione, ma non m’importa di rendermi ridicola, nè di apparire come un’adolescente al primo bacio, perchè ciò che stiamo condividendo ora è qualcosa di intimo e speciale. Qualcosa che mi fa bollire il sangue nelle vene, nonostante sia più freddo del suo. Qualcosa che mi fa acquisire coraggio e sicurezza. Qualcosa che mi fa ringraziare di essere nata.
Sposto lentamente una mano, andando ad accarezzare il suo collo, mentre saggio le sue labbra delicate , incerte e così deliziosamente dolci. Il bacio che ci doniamo è uno, singolo ed infinito. Il nostro non è un bacio di movimento, ma un bacio di contatto, di unione e condivisione pura.In quel momento il silenzio è totale, e il mondo sembra fermarsi per noi, perchè tutto sta sta seguendp il proprio disegno.Lei si fa ancora più vicina a me, in modo che io riesca a passarle il braccio dietro alla schiena magra e tenerla stretta, al sicuro, in un momento vulnerabile come questo.
Ed il nostro bacio sarebbe stato veloce quanto infinito, come la caduta di una foglia.
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Carmilla / Vai alla pagina dell'autore: Infinite Sky Driver