Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: _Black_Rainbow_    22/10/2014    4 recensioni
"Era un fiocco di neve che al primo caldo si sarebbe sciolto e lei non aveva nessuno per cui valesse la pena sciogliersi."
Elsa e Jack Frost
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elsa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un fiocco di neve che al primo caldo si sarebbe sciolto e lei non aveva nessuno per cui valesse la pena sciogliersi.

Non le piaceva l'idea di rimanere per sempre sola, l'unica anormale a comandare un popolo di persone normali, anche un po' spaventate dai suoi poteri.

Lei non aveva mai voluto far del male a nessuno, voleva solo che il calore che sentiva nel suo cuore da bambina, prima dell'incidente con Anna, tornasse.

Non era un'ingenua, sapeva che sarebbe sempre rimasta sola, nella sua fortezza di ghiaccio, se non fisicamente almeno metaforicamente non ne era mai uscita.

Una giorno sua sorella se ne sarebbe andata, avrebbe vissuto con Kristoff e magari anche Olaf che avrebbe ricevuto gli abbracci più caldi che potesse desiderare.

A lei sarebbe rimasto il ghiaccio, la solitudine ed una moltitudine di sudditi da curare per non fargli mai mancare nulla. Se avesse lasciato aperte le porte del palazzo nessuno sarebbe entrato a chiederle come si sentisse, ci sarebbero state lamentele o favori, ma nessuna visita disinteressata, non per una come lei.

A volte, guardando fuori dalla grande vetrata nella sala dei ricevimenti, puntava il suo sguardo sul monte di Arendelle dove il suo palazzo ancora risplendeva colpito dal sole, si chiedeva come sarebbe stato tornare lì e lasciare ad Anna il regno. Si chiedeva se ci fosse qualcun altro con i suoi poteri, magari uno spirito di ghiaccio viveva nel freddo palazzo aspettando che la proprietaria tornasse per avere qualcuno di simile a sé per giocare, parlare, non essere più solo.

Poteva esistere qualcuno che non fosse infastidito dal freddo? Qualcuno che non lasciasse impronte sulla neve fresca e non avesse paura di lei. Una leggenda, come lo sarebbe stata anche lei un giorno, l’ombra di un passato lontano, una favola della buonanotte.

“Esisteva una volta una regina di ghiaccio con un cuore altrettanto gelato. Viveva in solitudine in un freddo palazzo costruito da lei stessa. Nessuno le voleva stare vicino perché tutti avevano paura. Quindi bambini ricordatevi di stare lontani dal ghiaccio e copritevi se avete freddo.”

Sarebbe diventata la regina cattiva della storia.

Eppure lei desiderava essere di più. Da piccola sognava di essere la principessa buona come le altre bambine, trovare un principe azzurro e vivere felice. Ora desiderava con ogni fibra del suo corpo avere qualcuno con cui condividere il suo dono, ma conosceva i rischi che le persone correvano stando le vicino, non valeva neanche la pena di cercare. Nessuno poteva capire.
 

A pochi passi da lei lo spirito dell'inverno, Jack Frost, si di sperava per la sua incapacità di farsi notare.

Quella donna, quella splendida giovane donna così simile a lui, la stessa solitudine, la stessa amarezza nello sguardo lo facevano sentire vivo come non si era mai sentito da quando aveva acquisito i suoi poteri.

Ed ora eccolo lì, invisibile agli occhi dell'unica persona che condivide i suoi sentimenti.

-Sai cosa si prova quando nessuno crede in te?

-Si.

La voce di Elsa lo raggiunse bassa e flebile. Sbarrò gli occhi, lo sguardo incatenato a quello profondo di lei.

Non era spaventata, come se avesse sempre saputo che era rimasto al suo fianco più di quanto fosse necessario o lecito.

-Mi senti? Mi vedi?

-Certo.- Un piccolo sorriso si accese e le sue guance si arrossarono impercettibilmente. -Da un po'.

-Perché non me l'hai detto?

-Avevo paura te ne saresti andato anche tu.

Anche lui sorrise. Gli occhi accesi di una gioia infantile e spensierata.

-Tornerò sempre per te.

La stanza si colorò di chiari disegni ghiacciati, intrecci simili a foglie ricoprirono le pareti.

Le tese la mano alzandosi In volo di pochi centimetri.

-Fammi vedere cosa sai fare.

Lei senza esitazione la prese, era freddo, come lei, e sentì un'onda calda scaldarle il cuore. La consapevolezza di non potergli fare del male.

 
-Jack?

La serratura della finestra scattò per aprirsi, l'aria fredda invernale la investì come un abbraccio ed eccolo lì.

Davanti a lei lo spirito dell'inverno in tutta la sua eterna bellezza.

-Mia regina.

Si esibì in un giocoso inchino prima di avvicinarsi, le mani si strinsero ai fianchi formosi della donna con una confidenza tale da farle venire i brividi. Lei portò le braccia al suo collo ed i loro respiri si fusero in un bacio caldo ed appassionato.

-Mi sei mancato.

I suoi occhi erano accesi di felicità.

Se solo lei avesse saputo cosa quello sguardo significasse per Jack.

-Anche tu.

Le sorrise infantile prima di lasciarla e cominciare a svolazzare per la stanza un paio di minuti prima di tornare davanti a lei, a testa in giù.

-L'inverno è tornato.

-L'inverno non se ne va mai.

Entrambi sapevano che il freddo era lì, a portata di mano, era nei loro occhi, nei loro gesti, nei loro cuori, pronto a liberarsi in ogni momento, ma erano consapevoli che, finché fossero rimasti insieme, sarebbero riusciti a fermarlo.
 



 
 
  
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