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Autore: danyazzurra    23/10/2014    12 recensioni
Breve Lily/ Scorpius...dove troviamo una Lily disposta a tutto per dimenticare e uno Scorpius innamorato!! lo sapete che sono pessima nelle introduzioni, ma spero che proviate a darle una possibilità e che mi farete sapere!! un bacione a tutti!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Scorpius si alzò dal letto. Era così caldo quella sera e la casa dei Potter, seppur piuttosto ventilata, sembrava un forno.
Guardò Albus disteso nel letto accanto al suo.
Forse ormai erano un po’ grandicelli per passare il periodo estivo ognuno a casa dell’ altro.
Sapeva che essendo ormai diplomati da Hogwarts da più di due anni, presto avrebbero dovuto smettere e che la vita reale avrebbe preso il suo corso.
Ma la realtà era che non riusciva proprio a pensare di smettere di andare a casa Potter.
Albus era stato il suo primo vero amico, in un momento di incertezza, quando tutti lo scansavano perché era un Malfoy, il figlio di un Mangiamorte, Albus gli era stato vicino.
Non poteva credere come proprio un Potter avesse superato i pregiudizi su un Malfoy.
Ma non era stato l’ unico, anche Lily e James non avevano mai dato peso al suo cognome.
Certo i due fratelli Grifondoro gliene avevano sempre combinate di tutte, ma non perché fosse un Malfoy, quanto perché, citando le parole di Lily, era un presuntuoso ed arrogante Serpeverde.
Sorrise al pensiero degli occhi battaglieri di Lily.
Fino a quel momento si era detto che le estati a casa Potter gli sarebbero mancate per Albus, ma sapeva benissimo che in realtà gli sarebbe mancata Lily.
Albus poteva vederlo ogni volta che voleva, ma non avrebbe più avuto la scusa per vedere Lily.
I suoi capelli rossi che si erano sempre distinti da quelli Weasley, perché leggermente più scuri e crespi.
I suoi occhi così semplicemente castani, ma così semplicemente pieni di vita.
“ Scorp” il biascichio di Albus lo riscosse dai suoi pensieri, non troppo puri, su sua sorella.
Sorrise, se solo avesse potuto leggergli nella mente lo avrebbe, sicuramente, fatturato.
Non si scherza con Lily Potter in presenza dei suoi due fratelli.
“ Tutto ok, Al, ho solo sete, torno tra poco” gli disse in un sussurro e si alzò.
Forse tenersi un po’ impegnato gli avrebbe conciliato il sonno.
Appena uscì in corridoio però vide immediatamente la luce del piano di sotto e si chiese se fosse il caso di scendere oppure no.
Forse erano Harry e Ginny che ancora parlavano o guardavano la Tv, ma Albus gli aveva detto che erano partiti per il week end, quindi, era più probabile che fosse James con qualche conquista.
Le sue labbra si aprirono in un ghigno all’ idea di rompergli le uova nel paniere e scese le scale con il pensiero di vedere una ragazza che emetteva uno strillettino e si copriva alla belle e meglio prima di fuggire imbarazzata.
E, soprattutto, al pensiero del viso furioso di James.
Quando arrivò al pian terreno, però, nessuna scena scabrosa lo accolse, solo una luce che proveniva dalla cucina.
Aggrottando le sopracciglia si diresse verso di questa.
Quando sentì un singhiozzo sommesso il suo stomaco si strinse in una morsa.
Le sue gambe si mossero senza che lui ne avesse il comando, quasi come guidato da una forza superiore, ma quello che vide lo bloccò sull’ arco della porta.
Lily Luna Potter stava piangendo.
Lei non piangeva mai, eppure adesso le lacrime scendevano sulle sue guance arrossate dal pianto.
Lo stomaco gli si contrasse definitivamente, non poteva credere all’ effetto che gli facevano le sue lacrime.
Eppure, quando erano piccoli, ne era stato così tante volte la causa e l’ aveva presa in giro così tante volte per quello che ormai non dovevano avere nessun effetto su di lui.
E invece non era così.
Vederla così sconvolta gli faceva male.
Avrebbe voluto andare da lei, abbracciarla, stringerla fino a quando non si fosse calmata, chiederle perché, dirle che insieme avrebbero risolto tutto.
Insieme?
Chi si credeva d’ essere, lei era anche fidanzata e aveva anche conosciuto lui, un simpatico Corvonero, chiamato da lui e Albus: “ il martire”.
“ Lily”.
Non poteva credere neanche lui che l’ avesse chiamata, che avesse pronunciato il suo nome, invece che girare sui tacchi ed andarsene, ma ormai, quella sera non si capiva più.
Lei si voltò e lui vide i suoi occhi spaventati prima che si voltasse di scatto asciugandosi le lacrime.
Sorrise, gli sembrava quasi di sentire gli ingranaggi di quella testolina rossa.
Si era fatta beccare a piangere, ora tutta la famiglia l’ avrebbe saputo e lei sarebbe stata subissata di domande.
“ Non dirò niente” la rassicurò Scorpius, avvicinandosi alla credenza e prendendo un bicchiere.
Lo sguardo sorpreso con il quale lo guardò lo fece sorridere, avrebbe voluto dirle che non si capiva neanche lui, ma invece annuì a conferma.
“ Grazie” sussurrò lei e Scorpius sorrise di nuovo prima di sollevare la caraffa dell’ acqua e versarsela nel bicchiere.
“ Tutto si può risolvere, sai?” le chiese.
In realtà, non sapendo perché piangeva, non sapeva neanche se si poteva risolvere, ma voleva che smettesse di piangere e per quello le avrebbe detto qualsiasi cosa.
Forse le avrebbe anche detto che era un cretino se lei lo avesse voluto, ma questo era meglio non suggerirglielo.
Bevve un sorso d’ acqua aspettando che lei parlasse, ma non lo fece.
“ Lily…”
Si fermò quando vide l’ orgoglio balenare nei suoi occhi castani.
Non si sarebbe mai aperta con lui e, in fondo, perché avrebbe dovuto farlo?
Solo perché erano stati insieme tutte le estati e si erano fatti i dispetti a vicenda?
Quello era quando erano ragazzini, ora erano cresciuti e, a diciassette anni, lei era ormai un po’ troppo grande per rispondere alle sue provocazioni.
Finì di bere la sua acqua e appoggiò il bicchiere nel lavabo provocando un piccolo tintinnio che le fece alzare gli occhi su di lui.
Per un attimo si guardarono. I suoi occhi che seppur arrossati e tristi provocavano in lui una reazione che non avrebbe voluto avere.
Quelle labbra umide e rosse che gli facevano venir voglia di correre da lei e baciarla.
Staccò il contatto visivo, si stava eccitando e la cosa non andava bene, non nella cucina dei Potter e con una Lily sconvolta.
Fissò un attimo il muro prima di passarsi una mano tra i capelli e sospirare.
“ Scusa…torno a letto” le disse e si avviò verso la porta, chiedendosi se non avesse perso del tutto la testa.
Le aveva chiesto scusa?
Lui non chiedeva scusa a nessuno, tanto meno alla Potter, ma si giustificò dicendosi che quella sera non poteva trattarla male, era come sparare sulla croce rossa. Sì, era sicuramente per quello e non perchè a vederla così gli sembrava di sentire il cuore dolergli.
Quando le passò accanto però la mano di Lily scattò e gli bloccò il polso.
Lui si fermò, ma non si voltò e anche Lily rimase immobile a fissare il muro davanti a sé “ resta” gli chiese e il cuore di Scorpius si fermò.
La sua voce, il suo sussurro, tutto gli stava scuotendo i sensi quella notte.
Era pericoloso, molto pericoloso restare, ma, contrariamente ad ogni razionale decisione, si voltò su se stesso e annuendo si sedette accanto a lei.
Per un attimo rimasero in silenzio. Come se la presenza dell’ altro bastasse ad entrambi.
Poi Lily mise una mano sul foglio che aveva davanti a sé “ mi ha lasciato” disse e fu un sussurro così lieve che Scorpius si chiese se fosse successo davvero o se fosse stata solo la sua speranza a parlare.
“ Non dici niente?” la sua domanda gli fece capire che non se lo era immaginato.
“ Mi ha lasciato” ripeté e stavolta si voltò a guardarlo e Scorpius vide che nonostante i suoi occhi fossero ancora lucidi, non più una lacrima sfuggiva al suo controllo.
“ Via gufo…non ha avuto neanche il coraggio di guardarmi negli occhi mentre lo faceva, dai, forza…”
Scorpius aggrottò le sopracciglia: forza, cosa?
Lei scosse la testa e Scorpius vide la rabbia prendere il posto della tristezza “ dai, prendimi in giro, scherniscimi, dimmi che non riesco a tenermi un ragazzo, che hanno talmente paura di me da non avere il coraggio di affrontarmi, che me lo merito, che ho un carattere di merda e che non so tenermi neanche un ragazzo vicino…dai…” lo sfidò con gli occhi “ sto aspettando” gli disse.
Scorpius sorrise. Allora per questo lo aveva fermato?
Pensava che lui l’ avrebbe presa in giro? Credeva che, in quel modo, la tristezza sarebbe stata sostituita dalla rabbia?
Che lui le avrebbe fatto da materassino e lei, avrebbe potuto sfogarsi con lui?
Scosse la testa.
“ No?” si arrabbiò lei con voce acuta “ ti do la possibilità di offendermi, ti servo su un piatto d’ argento il motivo per prendermi in giro e tu ti tiri indietro?” lo guardò sconvolta “ che problema hai, Malfoy?” gli domandò e Scorpius sospirò.
“ Il problema è che io sono troppo grande per fare questi giochetti” le rispose alzandosi, ma Lily si alzò con lui.
Non aveva finito. Non voleva finire. Aveva bisogno di sfogarsi e lui era lì.
“ Già, dimenticavo, il grande tombeur de femmes Scorpius Malfoy non potrebbe mai essere dalla mia parte” scosse la testa “ chissà magari stai già pregustando il momento, come fate voi ragazzi?” si finse pensierosa “ come vi complimentate? Una stretta di mano? Una di palle? ALLORA? COME FATE?”
Si stava arrabbiando talmente tanto che i suoi occhi sembravano due macchie castane che non lasciavano più vedere la pupilla.
“ Perché dovete giocare con i cuori delle ragazze? Perché illuderle e poi… lasciarle via gufo?”
Scorpius avrebbe voluto dirle che non erano tutti uguali, ma la realtà era che anche lui era così.
L’ ultima ragazza che era stata nel suo letto? No, non ricordava neanche il nome, ricordava solo che aveva i capelli rossi e adesso ne capiva il motivo.
“ Quindi prendimi in giro” gli disse avvicinandosi “ fammi arrabbiare, offendimi, dimmi quanto sono ingenua…”
Lei gli stava puntando un dito sopra al petto e Scorpius si sentiva andare a fuoco per quel semplice contatto su di sé.
Si mise a contare per resistere a lei.
Uno…
Due…
Le sue labbra chiusero quelle di Lily zittendola.
Non era riuscito più a resistere, sentire il suo profumo, vedere le sue labbra e i suoi occhi così vicino a lui, gli avevano fatto perdere ogni barlume di lucidità.
La sua mano corse alla sua nuca arricciandosi i capelli tra le dita e l’ altra rimase sulla sua vita.
Si sarebbe aspettato che Lily lo fermasse e quando non lo fece questo lo fece solo eccitare di più.
Quando sentì il suo corpo aderire al proprio perse definitivamente il controllo di sé.
Le circondò il viso tra le mani e la baciò ancora più profondamente, il silenzio era tornato nella cucina e adesso si sentiva solo il ticchettio dell’ orologio appeso alla parete e i loro respiri affannosi.
Le passò le mani sulle braccia scendendo fino alla vita scoperta e poi risalendo piano piano da sotto la maglia del pigiama fino ad arrivare ai suoi seni.
La mano di lei si aprì sul suo petto nudo e poi scese fino a raggiungere la peluria vicino all’ ombelico, fino a sentire sotto le sue dita il nastro dei pantaloni.
Fece per sciogliere il nodo, ma la mano di Scorpius la fermò.
“ Il sesso per dimenticare non è mai una buona idea” le disse e la sua voce era quasi sofferente e i suoi occhi erano così pieni di eccitazione da sembrare del colore del piombo tanto erano scuriti.
Lily poteva quasi sentire quanto gli costasse dirlo e abbassò lo sguardo sulle loro mani.
Quella di lui che copriva la sua ancora posizionata sopra l’ elastico dei suoi pantaloni, poi rialzò lo sguardo su di lui.
“ Da quando ti fai questi problemi?” gli chiese e Scorpius provò quasi l’ impulso di indietreggiare.
Era davvero Lily Potter quella con cui stava parlando?
“ Ubriache, piangenti, tristi? Non sono la migliore scelta per te?”
Scorpius prese un respiro sentendolo intopparsi nella sua gola e le sollevò le mani dalla sua vita tenendole stretti i polsi.
“ Non sai quello che dici” le disse freddo.
“ Certo che lo so” disse lei scendendo dal tavolo e Scorpius cercò di non pensare alla sensazione di pochi minuti prima quando l’ aveva sollevata su di questo.
“ Tu sei un seduttore, a te non importa delle ragazze, quando hai fatto il tuo…arrivederci e grazie…”
“ Quello è tuo fratello” le rispose acido.
Forse era stato il suo tono che era tutt’ altro che lusinghiero, ma si sentiva offeso dal pensiero che lei aveva di lui.
Forse, proprio perché sapeva che stava dicendo la verità, ma non era quello che voleva trasmettere a lei.
Troppo tardi, disse un' odiosa vocina nella sua testa e vedendo come lei lo stava guardando, pensò che purtroppo aveva ragione.
“ Sì” concordò lei “ ma non posso farlo con mio fratello, non trovi?”
Scorpius fece una smorfia di disgusto e lei scoppiò a ridere avvicinandosi a lui.
“ Solo sesso” gli disse ad un centimetro dalle sue orecchie.
“ Solo una notte di sesso” gli passò le mani sopra al petto e Scorpius rabbrividì come se le sue mani fossero gelate e invece non lo erano.
“ Per dimenticare…” gli pose un bacio sopra al capezzolo e poi lo leccò “ non tirarti indietro, Scorpius Malfoy” lo sfidò passando la lingua sul suo collo e seguendo la linea del suo pomo d’ adamo.
Scorpius la fermò prendendole i polsi e scostandola da sé.
Sentiva il suo respiro affannato e il calore dell’ eccitazione che gli stava scuotendo le membra.
Quando vide gli occhi pieni di passione di lei e il suo sorriso che sembrava sfidarlo a smettere, scosse la testa.
Lei era una donna e lui era un uomo. Si volevano e si sarebbero avuti.
Avrebbe pensato alla sua coscienza più tardi.
La baciò sollevandola e lasciando che lei gli circondasse il bacino con le gambe.
Respirò sulla sua spalla mentre lei gli faceva perdere completamente la testa strusciando i loro bacini.
Doveva portarla in camera. Anche se per lei era solo sesso, per lui non lo era e non l’ avrebbe posseduta su un tavolo in cucina.
“ Camera tua” sussurrò e cominciò a salire le scale, senza lasciarla, senza smettere di baciarla, fino a quando arrivarono alla camera e si chiusero la porta alle spalle.
Lasciando mondo, pensieri e pentimenti fuori dalla stanza.
***
Scorpius si svegliò, il suo braccio era intorpidito e ci mise qualche secondo prima di capirne il motivo.
Si voltò e vide una massa di capelli rossi che erano adagiati in parte sul cuscino e in parte sopra il suo braccio, bloccandogli del tutto la circolazione.
Era ancora nuda e la sua pelle lattea e piena di efelidi sembrava luminosa nella luce del primo mattino.
Ma non era il momento di fare lo sdolcinato.
Lei era stata chiara. Solo sesso. La mattina dopo se ne sarebbero dimenticati.
Lo aveva usato per dimenticare quel cretino e, il problema, era che lui era stato ben felice di farsi usare.
Solo che adesso, guardandola, avrebbe voluto svegliarla con un bacio.
Passarle un dito lungo la spina dorsale e baciarle il collo fino a risvegliare l’ eccitazione di entrambi e fare di nuovo l’ amore.
Ma non era così che sarebbe andata, perché non era così che lei voleva che andasse.
Scorpius si sentì male al pensiero, ma per la prima volta capì come si dovevano sentire le ragazze che aveva usato facendo sesso senza amore.
Si infilò i pantaloni e si rifece il nodo alla vita.
Lei non lo avrebbe mai saputo. Lui non lo avrebbe mai permesso.
Lui era Scorpius Malfoy e non avrebbe mai ammesso di essersi innamorato di una che lo aveva solo utilizzato.
La guardò ancora e poi si chiuse la porta alle spalle.
Rientrò nella stanza che condivideva con Albus e quando si avvicinò al letto lui aprì gli occhi “ dove vai?” gli chiese assonnato.
Scorpius cercò di sorridere al suo migliore amico, ma capì di non riuscirci “ sto andando a far colazione” gli rispose e Albus annuì prima di mettere le gambe fuori dal letto.
“ Vengo anch’ io” disse sbadigliando e Scorpius strinse i pugni pieno di rabbia.
Voleva stare a letto tutto il giorno, voleva stare solo, voleva picchiare qualcuno o rompere qualcosa.
“ Certo” disse invece e seguì il suo migliore amico al piano di sotto.
 
Usami, straziami, strappami l’ anima,
fai di me quel che vuoi
 
COMMENTO:  OK, FORSE E’ UN PO’ BANALE, MA ASCOLTAVO MENTRE TUTTO SCORRE DEI NEGRAMARO E ZAC…ECCO CHE UN’ IDEA APPARE NELLA MIA TESTOLINA...PER L' APPUNTO POI SONO IN FERIE E QUINDI...ECCOLA QUA :P FATEMI SAPERE SE VALE LA PENA CONTINUARLA E, NELL’ EVENTUALITA’, VI RASSICURO CHE SONO POCHI CAPITOLI ; )) ORA TORNO A FINIRE L’ ULTIMO CAPITOLO DI “ E SE DOMANI” ;))  GRAZIE MILLE A CHIUNQUE LEGGERA’ E UN BACIONE A CHI  MI FARA’ SAPERE!!
   
 
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